Serie TV > The 100
Segui la storia  |       
Autore: Dimea    15/06/2015    3 recensioni
Clarke ha appena perso il suo migliore amico in un incidente. insieme a sua madre, si trasferisce a Detroit, nella speranza di ricominciare.
"La vecchia Mustang grigia si ferma davanti al viale della Ford High School.
Sospiri salutando tua madre, soffermandoti un secondo sullo striscione giallo e blu che recita " Bentornati Trojans!", prima di scendere dall'auto.
Attorno a te, gruppetti di ragazzi si ritrovano e salutano. Tu passi avanti, varcando la soglia della scuola e camminando per i corridoi costeggiati dagli armadietti color senape.
-250... 251... 252, Eccolo!- Lasci scivolare le dita sul lucchetto, facendolo scattare.
Svuoti lo zaino nell'armadietto, in silenzio.
Non hai molta voglia di festeggiare nonostante sia una delle settimane migliori a scuola.
-Ciao- una voce limpida dietro alla porta dell'armadietto, ti richiama dai tuoi pensieri.
Con un tonfo metallico chiudi l'anta, ritrovandoti davanti ad una ragazza poco più piccola di te, ad occhio e croce dovrebbe essere del secondo anno. Indossa un abitino striminzito in denim, con una giacca di jeans smanicata.
-Il mio nome è Ottavia Blake. Devi essere nuova, non ci siamo mai incontrate.- "

[Attenzione: AU! Highschool; Bellarke]
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 photo bellarke5.png

IV

Follow Me



Forget about your friends they don’t care where we go
If they do, look like lost, stand in a crowd of people
I’ve been looking for you forever baby we go
Together baby we go, we go
In this crazy world the choices i’ve only got a few
[Finally Found You - Enrique Iglesias]





Non ci vuole un genio per riconoscere quella voce. La sua voce. Sgrani gli occhi, cominciando a pregare che la penombra sia in grado di coprire il tuo rossore.
-Blake?- sussurri stupita, mentre lui soffoca una risata.
-Ehi- Ammicca lui sotto la maschera - Attenta, potrei eccitarmi quando mi chiami così- Ti schernisce con il suo solito modo di fare irritante.
Cominci ad innervosirti senza un motivo apparente ed, istintivamente, cerchi di divincolarti dalla sua presa, mentre Bellamy ti guarda in modo strano, sospirando.
-Non sto cercando di portarti a letto, se è ciò che ti spaventa- sussurra tagliente, lasciandoti stranita - Ti sto chiedendo un ballo, e se ti piacerà te ne chiederò un altro.- La sua voce sembra ferita, come se lo avessi trattato come Finn aveva fatto poco prima con te.
Ma possibile che L'Homecoming debba essere tanto complicato?
Non puoi andartene da lui, non dopo quello che aveva fatto per te. Neanche Wells era mai arrivato a tanto.
-Perchè l'hai fatto?-
Alzi lo sguardo, incontrando il suo.
-Avevi bisogno...- ricomincia a guidare i movimenti ciondolanti del tuo corpo, e tu ti lasci trasportare, cercando di rilassarti.
Due parole, sono bastate ed avanzate per lasciarti basita.
Lui era corso in tuo aiuto, perchè ne avevi bisogno. Eppure ti conosceva da così poco.
Quando, qualche giorno prima, Finn ti aveva descritto Bellamy, lo aveva dipinto come uno stronzo senza spina dorsale, pronto a scoparsi qualsiasi essere femminile gli fosse a tiro. Un insensibile, egocentrico bastardo. Un bugiardo di professione.
Eppure non sembra affatto così.
La tua mente ripercorre il suo comportamento di poco prima. Dai fazzoletti, al baciamano per invitarti a ballare.
Arrossisci violentemente, tanto da dover appoggiare la testa alla sua spalla, per evitare di essere colta in flagrante.
Bell sussulta a quel contatto improvviso, e per poco non allenta la presa dai tuoi fianchi.
Decidi di non lasciarti condizionare da qualsiasi voce sul suo conto. Forse Bellamy merita una possibilità... Potrebbe essere un ottimo amico.
Ti lasci cullare, mentre le note di I'll Be invadono la pista.
Il suo petto si abbassa e si alza contro il tuo, ritmicamente. In un certo senso questo contatto ti rasserena.
Non sai spiegartelo, eppure la sua presenza ti calma e ti rende nervosa al tempo stesso. Ti fa sorridere questo paradosso.
Ti lasci andare, assaporando quel momento, chiudendo gli occhi ed abbandonandoti alla sua guida.
Riapri gli occhi quando la canzone termina, e ti trovi poco distante Octavia con un'espressione ebete stampata in volto, che ti fissa ed ammicca.
Il minimo che puoi fare è arrossire e cercare di darti un minimo di contegno.
La tua amica si fa largo tra la folla seguita di Lincoln, il suo altissimo cavaliere. Vedi i suoi occhi passare in rassegna te e Ballamy, come con una succulenta torta.
Probabilmente ha frainteso la situazione...
-Lincoln, avrei un po' di sete... ti andrebbe di andare a prendermi un bicchiere di punch?- Sorride civettuola al ragazzo, prima di aggiungere  -Con Bellamy...-
Bel alza gli occhi al cielo, facendo cenno all'accompagnatore della sorella di seguirlo.
-Raccontami tutto- sussurra, non appena i ragazzi si trovano abbastanza lontano da non sentire.
-Non c'è niente da dire.- alzi le spalle. In realtà è così, o probabilmente scegli di non raccontarle tutto. Non ora, almeno.
-Non mi mentire- ti schernisce la mora -Non eravate molto distanti, fino a poco fa- ridacchia.
Ha decisamente frainteso.
D'un tratto, Octavia alza la testa e si guarda intorno, come un cerbiatto quando avverte un rumore.
-A questo punto tanto vale dirtelo- sussurra -Ti ricordi quando ti avevo detto che sapevo che qualcuno ti avrebbe invitato?-
-Ehm, sì... ti riferivi a Finn- rispondi con noncuranza.
-In realtà mi riferivo a mio fratello. Mi aveva persino chiesto consiglio su come chiedetelo- risponde di getto la ragazza.
Resti bloccata, con lo sguardo fisso su Tavia. Non è possibile.
Sicuramente la tua amica ti sta prendendo in giro.
Anzi, sicuramente...
In ogni caso, questo ballo è una grandissima cavolata, creata solo per far svagare gli studenti.
Quindi, ammesso e non concesso, che lui avesse voluto invitarti, non sarebbe stato un appuntamento o cose simili. Solo una serata da amici...
Cerchi di accantonare qualsiasi folle idea, mentre i ragazzi tornano con i bicchieri.
Bellamy ti porge un bicchiere - Mi spiace, non c'è nulla di alcolico. Il Professor Kane manca, ma ha lasciato Collins a vigilare e nessuno ha corretto il Punch- ridacchia.
-Stasera hai intenzione di mantenere la tradizione, Bel?- lo punzecchia la sorella.
-Quale tradizione?- Chiedi interessata.
-Che ore sono?- Chiede improvvisamente il ragazzo, rivolgendosi a te.
-Penso sia mezzanotte meno dieci, o giù di lì...- risponde Lincoln.
-Perfetto- Sorride Bellamy- Principessa, saluta Tavia, vi rivedrete tra un'oretta a casa nostra per il post ballo... ma ora mi tocca fare il pirata!- esclama, alzandoti di peso, ridendo e fingendo di non sentire le tue numerose proteste, sotto gli occhi stupiti e divertiti di Octavia.
Arrivati alla sua auto ti permette di scendere
-Perchè mi hai caricato, dove mi stai portando e cosa intendi con post ballo?!?- Chiedi, senza respirare, adirata.
Lui ti sfila la maschera e sorride, togliendosi la sua.
Non risponde si limita a guardarti con quell'espressione... alla Bellamy! Come se ti stesse prendendo per il culo.
Ma quando stai per urlargli contro, lui ti aiuta a sfilare le ali e ti posa la sua giacca sulle spalle.
-Sali in macchina, che devi avere una fame incredibile- Cerchi di ribattere, ma il tuo stomaco risponde affermativamente e tu puoi solo entrare in auto - Mi spiace solo che a quest'ora siano aperti solo fast food...- si scusa chiudendoti la portiera, prima di entrare dal lato del guidatore e mettere in moto.
Nonappena il rombo del motore ruggisce, la radio comincia a cantare qualcosa che hai già sentito.
Mary belongs to the words of a song.
I try to be strong for her, try not to be wrong for her.
But she will not wait for me, anymore, anymore.
Why did I say all those things before? I was sure.
Corrughi la fronte, nella speranza di ricordare. Eppure l'hai già sentita...
Bellamy spegne l'apparecchio di colpo e tu ti volti verso di lui.
-Perchè?- Chiedi con l'aria da cucciolo bastonato -Mi stava piacendo!- Protesti
-Ti piacciono gli Yellowcard?- domanda sorpreso.
-Ecco perchè l'avevo già sentita!- L'avevano passata alla radio un paio di volte - è quella di Spider man?-
-Sì, Gifts and Curses- sorride  riaccendendo la radio.
Senza rendervene conto cominciate a cantare a squarciagola.
Questo lato più naturale, e meno costruito,
di Bellamy ti piace.
-Ci mettiamo una mezzoretta, dalla scuola, ma ne vale la pena...- dice entrando in un McDrive -McBacon?- annuisci.
Dopo aver ritirato il pacchetto, contenete la cena, Bell ti porta a mangiare su una panchina in riva al fiume.
Il Detroit, visto a quest'ora, sembra un grande velo nero. Infonde uno strano stato di pace.
Aveva ragione: La mezzora di macchina è valsa la pena.
-Scusa se non ci siamo fermati nel Mc Donald, ma avremmo rischiato di far sapere i nostri abiti di patatine fritte- ridacchia - e non ti meritavi un peggioramento della serata. Ne ha passate abbastanza per stasera.- ti sorride - e poi, dopo al post ballo, non sarebbe stato il massimo.-
Tra voi cala il silenzio, mentre gustate i panini.
-Grazie- sussurri
-Per il panino? Nah!- Cambia discorso, lo sai.
Tiri un altro morso alla tua cena, ma qualcosa comincia a scalpitare dentro, per uscire.
Scuoti la testa.
Sei troppo curiosa.
-Bellamy...- lo chiami, prima di prendere un respiro profondo -Perchè non mi hai invitato?-
Si blocca e per poco non soffoca.
-In che senso?- mente spudoratamente.
-Perchè non mi hai invitato al ballo?-
-Perchè avevi già accettato quel cretino di Finn- risponde evasivo
-Non è quello che ti ho chiesto-
Lo guardi, aspettandoti qualcosa, che prontamente non arriva.
-Certo che lo è- taglia corto lui, tornando alla sua preda al bacon.


La casa dei Blake è una villetta, situata nella zona "in" di Detroit, poco distante dal Lafayette Park. Sfortunatamente il buio non ti permette di godere appieno della sua bellezza, quindi ti limiti ad adorare quel profilo.
-Coraggio, sono già tutti qui- ti sprona Bellamy, aprendoti la porta bianca.
Pregusti una casa da film, di quelle irraggiungibili, ma l'interno è sprofondato nel caos più assoluto!
Ragazzi ovunque e musica, occupano tutti i tuoi sensi. Il tuo strano nuovo amico, ti afferra per un braccio, cercando di non farti bloccare dalla gente che affolla il salotto.
Ti porta in cucina, unico luogo non invaso dagli invitati.
La stanza è enorme, bianca ed immacolata e lo stesso vale per il pianale, mentre i mobili sono color mogano.
-Vuoi una birra- chiede, infilando la testa nel frigo incassato in una parete grigio fumè.
Lo guardi stizzita, a quella domanda. Non hai l'età per bere... e nemmeno lui!
-Non dovremmo...-
-Rilassati principessa, non bastano due birre per farti ubriacare. Prendine una sorsata, che sicuramente non ne hai mai provata una.- ti porge un bicchiere sorridendo.
Resti un'istante a contemplare il liquido ambrato, prima di alzare un sopracciglio e provare a buttarne giù una sorsata.
Qualcosa ti si aggrappa dalla schiena e, per poco, non macchi l'abito bianco con la birra.
-Claaaarke!- La voce di Octavia ti perfora un timpano - Non sai cosa ti sei persa in pista!-
-Ehi! O, hai già cominciato a bere?- Jasper arriva ciondolante, strascicando i piedi. A quanto pare, la tua amica non è l'unica ad aver bevuto un po' troppo - Coraggio, che in salotto si sta cominciando a giocare con la bottiglia!- Ridacchia
-Arrivo, arrivo! Tanto le ragazze non vorranno cominciare senza Bellamy- Dice, biascicando- Vai, Bell! Noi arriviamo-
-O, sai che non ...- prova a dire il fratello.
-Tranquillo, noi arriviamo. Devo solo convincere Clarke a giocare!- O ti fa l'occhiolino, allontanando il fratello -Ti sei persa il bacio di mezzanotte!-
-Il cosa?!-
-Da noi, esiste una tradizione- Ti spiega - A mezzanotte la musica viene spenta e ogni ragazza bacia il cavaliere con cui sta ballando. Non capisco perchè Bell ti abbia portata via.-  
Ora era ufficiale.
Se Bellamy Blake avesse voluto combinare qualcosa con te, avrebbe potuto farlo in qualunque istante. Eppure aveva volontariamente scelto di evitare qualunque situazione compromettente.
Leggermente scossa, butti già un golone di birra. Il liquido amaro ti brucia in gola.
Non sai se essere delusa o rincuorata dalla situazione.
-Dai, ora andiamo a giocare, e guai a te se ti tiri indietro!- Ti minaccia scherzosamente Octavia.
-In realtà non ho mai giocato con la bottiglia... ho sempre evitato.-
Lei alza un sopracciglio, visibilmente sorpresa -Scherzi? Lasci andare Clarke, è il tuo Senior Year. Questo periodo non tornerà mai più!- La sua frase ti fa pensare.
Forse non ha tutti i torti... Forse sei troppo rigida con te stessa.
Butti giù il restante della birra, mentre Octavia ti riempie il secondo bicchiere. -Butta giù questo... e guai a te se non baci nessuno!-
Ti trascina fino al cerchio di persone in salotto.
Ok, un paio di baci a stampo non possono fare male a nessuno... o sbaglio?
Le tue mani cominciano a tremare, mentre O gira la bottiglia. -I primi sono...-
Fa che non tocchi a me... Fa che non tocchi a me...
Il collo dell'oggetto maledetto si ferma davanti a Jasper. Lo vedi sbiancare e deglutire, mentre con mano evidentemente sudata, gira la bottiglia.
Lo vedi trattenere il fiato, quando la bottiglia rallenta verso di te, per fermarsi... su Octavia!
Gli occhi di Jas si illuminano di colpo e per poco non lancia la bottiglia di lato per potersi avvicinare alla ragazza. Lei chiude gli occhi, appoggiando le sue labbra su quelle dell'amico, per poi allontanarsi ridacchiando, mentre il ragazzo torna a sedersi con un sorriso ebete.
O torna a girare la bottiglia, che questa volta si ferma su Monty.
Il ragazzo, fa roteare l'oggetto maledetto che si ferma su... Murphy.
La sala scoppia in una fragorosa risata, mentre gli occhi del primo si riempiono di terrore ed il pollice di John passa da un lato all'altro della gola.
-Ragazzi! Siete obbligati dal vincolo della bottiglia- li schernisce Bellamy
Con riluttanza i due ragazzi si avvicinano fino a sforarsi le labbra, per poi allontanarsi e bere una sorsata dal loro bicchiere.
Il ragazzo con la faccia da barracuda gira la bottiglia, che va a fermarsi davanti a te.
Il panico ti assale, mentre posi la tua mano su quell'oggetto malefico. Tutto comincia a girare, mentre la rotei, ed il tuo cuore comincia a pompare al limite.
Calmati...
Chiudi gli occhi mentre la bottiglia rallenta, per riaprirli solo quando cala il silenzio.
Alzi lo sguardo su un sorrisetto trionfante, che ti ricorda più il ghigno di uno squalo, quello di Murphy.
Deglutisci a fatica, mentre ti avvicini a lui, cercando di pensare ad altro. Senti le sue labbra posarsi sulle tue... e poi qualcosa di bagnato sul labbro inferiore.
Ti stacchi stizzita, mentre lui scoppia a ridere. Volti meccanicamente lo guardo, vedendo Bellamy lanciare uno sguardo assassino all'amico.
-Dove scappi principessa- ti schernisce - era solo un bacetto-
Tu corri in cucina ed afferri la birra, ma le voci dalla sala vengono a bussare alle tue orecchie.
-Le conosci le regole!- Dice Octavia - Non vale la lingua! Sei la solita testa di cazzo!-
Senti qualcuno sbuffare, poi la voce del barracuda - Cazzo Blake, è l'unica che non cade ai piedi di tuo fratello, potrò provarci?!?- Ride.
Dei passi dietro di te ti fanno voltare di scatto.
Bellamy è davanti a te, mortificato.
-Scusalo, è un coglione... Non è  molto capace con le ragazze- Annuisci sorridendo -Senti, ti accompagno a casa se ti va.-
-Se non è un disturbo...- abbassi lo sguardo.
Dopo un breve saluto ad Octavia, con la promessa che vi sarete sentite l'indomani mattina per telefono, tu e Bellamy vi avviate verso l'auto.
La birra ti fa saltare in mente strane questioni, ma cerchi di darti risposte senza fare troppe domande al ragazzo.
Dopo un mezzoretta di viaggio, siete davanti al porticato di casa tua.
Lui è dietro di te, mentre infili la chiave nella toppa.
La tua mente corre alle parole di Octavia prima, riguardante il bacio di mezzanotte. Ti volti verso di lui.
-Grazie, per tutto... soprattutto per il bacio.-
-Il bacio?- ti chiede stupito, convinto che tu ti stia riferendo al gioco della bottiglia.
Tu sorridi scuotendo la testa. Ti alzi sulle punte, per posargli un bacio tra la guancia destra e l'angolo della bocca, lasciandolo visibilmente stupito, prima di entrare in casa.


Continua



Note dell'autrice:
Oddio è stato un parto, da scrivere!
Avevo troppe idee in mente, ma avrebbero rovinato ogni mio piano futuro, quindi mi sono dovuta limitare parecchio.
Vi lascio sempre gli outfit studiati per il ballo qui.
Presto vi aggiungerò varie foto dei luoghi, perchè quasi tutti sono relmente esistenti, e per quelli di fantasia... beh non sono un mito nel descrivere dettagliatamente XD
Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Se avete Idee o domande da pormi, commentate pure, vi risponderò volentieri.
Ci leggiamo presto.
Dimea

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: Dimea