Prologo- L'inizio

Laila ha vent’anni e ancora non sa cosa vuole dalla vita. Vive in un appartamento al centro di Sydney con le sue tre migliore amiche, ha abbandonato l’università di legge perché in realtà la sua vera passione è la fotografia , ma per adesso si deve accontentare del suo squallido lavoro al Jankins.                                                         
Shakera l’ennesimo drink e osserva la solita clientela già mezza ubriaca in mezzo alla pista. Alcool, fumo e odore di sudore infettano l’aria fredda del locale.                                                                                                                             
Prende un bicchiere grande, ci aggiunge cinque cubetti di ghiaccio e fa scivolare il suo operato nel contenuto.
“Ecco qui” ci infila velocemente due cannucce e porge sorridente il drink al cliente.                                                           
Le note di Stronger di Kanye West rimbombano nelle quattordici casse e le cubiste ancora non sono stanche di ballare sotto gli occhi strafatti di quei porci.
Sono quasi le quattro del mattino, ci sono circa 27° gradi e a Laila va bene così, tanto basta abituarci.                    
 
Nicole è a casa da sola, il secondo spinello in mano e una voglia matta di piangere. Ha di nuovo litigato con Calum, non che sia una novità, ma lei ci rimane sempre una merda.
Ormai litigano per ogni cosa, anche delle sciocchezze, e poi finiscono per risolvere tutto scopando.  Questa volta è diverso e lei ha una paura matta.
Sono le quattro del mattino e Calum non si è fatto vivo. Non è tornato da lei a dirle quanto gli dispiace, non è lì a stringerla sotto le lenzuola e ad accarezzarle il braccio giusto per vederla rabbrividire.                                               
E a pensare che hanno litigato per uno stupido fraintendimento.
Nicole stringe le braccia intorno alle ginocchia e si porta lo spinello alle labbra. Se lui la vedesse, gliene direbbe tante anche se lui è il primo ad abboffarsi.
Lui però non è lì.  Lui non è lì a dirle che fa male, lui non è lì a riscaldarla con i suoi abbracci e a lei manca anche se non glielo direbbe mai.
Ci sono tante cose che Nicole non ha mai avuto il coraggio di dirgli.
Per esempio: preferisce le loro urla a quel silenzio assordante, preferisce mille volte lanciargli piatti alla sua assenza, preferisce parole taglienti alla sola idea di non vederlo.
Perché sebbene tutto, Calum è il suo ossigeno e lei in quel momento non riesce a respirare.
 
  
 
 
 
 
“Mi dispiace Agnese, ma ti ho già dato troppe possibilità”                                                                                                        
“Questo.. questo che significa?”
“Sei licenziata”
In cinque minuti di conversazione tutti i suoi sogni sono stati spezzati via da due semplici parole “sei licenziata”.  Il lavoro di una vita, il lavoro che sognava fin da bambina, il lavoro che è riuscita ad ottenere con fatica.  Non uno qualunque per dire, qui stiamo parlando di Vogue.
Lei,  Agnese Davis, è riuscita a farsi cacciare dalla casa di moda più importante del mondo per colpa di una vita troppo “modana” .
-Bene- ha detto, strisciando rumorosamente la sedia. – Tanto quelli a perderci siete voi- ha continuato, con un tono acido che raramente usa.
In realtà sa benissimo che non è così, che a perderci è solo lei. Una modella in più una modella in meno non fa di certo perdere punti a Vogue, semmai i punti li perdeva solo lei.
Agnese esce dall’edificio e si accende una sigaretta.
Ha voglia di tornare a casa e di bere una di quelle famose cioccolate calde di Nicole.
E intanto, ha solo un pensiero  in testa “e mo’, chi cazzo glielo dice a mamma?”
 
 
Deve ancora studiare un libro intero di psicologia sociale, la cena nel frigo, portare fuori Shakira  e  Remi se ne sta tranquillamente sdraiata sul divano a  vedere la maratona di Sex and The City. Lo avrà visto più di venti volte e sa tutte le battute a memoria, ma che ci può fare lei?
Non sa nemmeno  l’ora, ma dev’essersi fatto tardi, è quasi sicura di aver sentito tutte le ragazza ritornare. Allora è decisamente tardi.
La sua vita è più o meno come quella di Carrie Bradshow, solo che più che Carrie lei è Charlotte.  Crede fermamente nel vero amore, un po’ meno al principe azzurro, ma se deve perdere la verginità non lo farà certo con il primo che capita.
Lei vuole quel tipo di amore che ti consuma, totale, divertente e che non ti fa pensare ad altro.  
Remi sente Shakira abbaiare e posa scocciata lo sguardo sul cane.
“Sei una rompipalle” borbotta.
Spegne la tv giusto perché l’episodio successivo è uno di quelli che ama di meno e vuole evitare feci di cane in casa.  E chi se la sente poi ad Agnese!
Si infila velocemente il trench beige e prende il guinzaglio.  La porta di casa si chiude alle sue spalle.

 
 
 Autrice:  Salve a tutti! Una nuova storia e nuovi personaggi!! Il prologo è leggermente corto, lo so, ma è giusto per farvi avere un'idea .  Abbiamo ben quattro protagoniste femmini e giò ve lo dico, nessuna di loro è banale.
Un'altra cosa:  i ragazzi non si conoscono, ma magari qualcosa succederà.. vi aspetto alla prossima!