Occhi rossi e pizzicanti, ossa vinte dal dolore, il respiro ormai mozzato dalle troppe, inutili fatiche.
L'umiliazione di una sconfitta, l'ultima di tante.
Il nemico ancora lì davanti, un sorriso strafottente che si allarga sul suo volto, la risata raggelante che si insinua prepotente fra le fibre del mio corpo, penetrando le mie osse e percorrendo le mie vene.
L'eco sorda del mio pianto, la mia resa, la disfatta.
Poi un grido nel silenzio, uno scoppio fragoroso che dal cuore si diffonde lungo tutte le mie membra, un'ondata di energia che a malapena io riesco a contenere.
E alla fine, tutto cambia.
Mi alzo in piedi lentamente, serro i pugni e finalmente torno a combattere la mia sfida, certo del fatto che – questa volta – non sarà certo mio il turno di soccombere. Guardo fisso il mio avversario e poi sorrido, con fierezza e tracotanza, lo sorprendo con la forza che si cela nel mio gesto, una forza inesauribile che dal cuore, più che dai miei muscoli, trae alimento.
Ed un unico, orgoglioso pensiero.
“Neanche questa volta... Non siete riusciti a spezzarmi neanche questa volta”.
N.d.A: Devo aggiungere qualcosa, oppure fate tutto voi? :)
Grazie di cuore, Shunnino... Grazie di esistere. <3