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Autore: ohwowlovely    16/06/2015    4 recensioni
5 goffi ragazzi in uno sgangherato minivan in rotta per il Glastonbury festival vivranno le avventure più bizzarre della loro vita, tra cui scappare dalla polizia, infiltrarsi in un lussuosissimo hotel, rischiare la morte (più di una volta) e venir coinvolti in una rapina da Waitrose's durante un pit stop. Con una sognante colonna sonora che va dagli Stone Roses ai The Cure e i Blur, Michael, Calum, Ashton, Tyler e Luke capiranno che non c'è niente di meglio di un viaggio per conoscere se stessi;
L'unica domanda è: come?
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=6qq0HkR6ma4
Soundtrack: https://open.spotify.com/user/11146695121/playlist/1iYmiG06Hty5uwX5WHTJrN
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 (23)
Kiss

 








Glastonbury offriva divertimento di tutti i tipi e per tutte le età a qualsiasi ora della giornata, e ogni acre era occupato da una zona diversa;
Lo Shangri-la si trovava nella zona delle Green crafts fields, cinque kilometri di lontananza dal dove i ragazzi si erano accampati; La musica era alta, e le luci delle torce appese ai cancelli d’ingresso donavano all’atmosfera un’aria spettrale, eppure appena entrati vennero sostituite da faretti multicolori che facevano male agli occhi, che si specchiavano nei vestiti luccicanti dei performers sul grosso palco, impegnati in una coreografia circense molto complicata. Tutto era troppo eccessivo persino per Tyler, ma aveva il proprio fascino.
Matty era andato a parlare con un tipo grassottello e afroamericano che si era autonominato  “produttore stellare”, la loro discussione sembrava troppo accesa per essere interrotta, mentre Tyler era già al bancone dei rinfreschi a sventolare la sua fasulla ID card.
-Il suo ordine è in arrivo, signor-il barista strinse gli occhi per leggere meglio il nome.-Mauricio Alvarez?-
-Che c’è? Non ha mai visto un sudamericano bianco?- fece Tyler.-Mio padre è colombiano, mia madre di Adelaide, vuole sapere anche il mio codice fiscale? Andale Andale!-
Il barman confuso gli restituì la carta, mentre Tyler soddisfatto scrollò le spalle e la ripose nella tasca.
-Tu sei impossibile-
Si voltò trovandosi faccia a faccia (piuttosto, faccia e petto) con Calum, che quella sera gli pareva ancora più bello; sarà stato per il sudore che gli perlava il viso, o gli occhi più sorridenti o i capelli incrostati di fango spettinati. Qualsiasi cosa fosse, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
-Gli sto solo facendo un favore-rispose Tyler-Il cliente ha sempre ragione!-
-Sarà, Mauricio Alvarez, ma sei impossibile lo stesso-Calum mise il nome fra virgolette, scivolando sullo sgabello colorato affianco all’amico.-Si sta così bene qui-
-Sembra di essere in un’altra dimensione-Tyler sorrise-Nulla ha importanza qui dentro,  basta dire che ti chiami Mauricio Alvarez, fingi una tragica storia familiare ed hai accesso a tutto. Io amo l’Inghilterra!-
-Non intendevo solo per quello-Continuò l’amico, Tyler arrossì.-Si sta bene perché quello che succede a Glastonbury, rimane a Glastonbury-
-Non era “quello che succede a Las Vegas, rimane a Las Vegas”?-
-Fammi finire, sto cercando di essere filosofico- Il drink di Tyler arrivò al tavolo, ed il ragazzo lo acciuffò alla velocità della luce, scacciando il povero barman con un gesto secco della mano.-Sento che in questi giorni posso fare quel che voglio, e non preoccuparmene una volta finiti, capisci? E’ un’opportunità per capire chi sono-
-Ti riferisci a…a quella cosa che mi hai confessato l’altro giorno?-Tyler non aveva il coraggio di riportare su l’argomento senza avere un aneurisma, Calum storse la bocca pensieroso.
-Potrebbe-rispose, facendo un piccolo sorriso, Tyler fece il risucchio arrossendo a dismisura, e prese a bere tutto d’un fiato il suo drink per evitare di dire qualche idiozia.
-ECCOVI QUI!-strillò Luke, appoggiandosi sui gomiti al bancone nel mezzo fra i due.-Da uno ai gambali di Tyler, quanto è kitsch questo posto?-
-Concordo! -aggiunse improvvisamente Bean, la sua testolina rossa e crespa spuntò alle spalle del biondo.
-Guarda chi c’è, Ronald Mcdonald-esclamò Tyler.-Dove hai lasciato il signor Irwin?-
-E’andato a prendere qualcosa da bere, torna fra poco-Bean sembrò arrossire sulle guance.
-L’hai messa in imbarazzo!- Luke ammonì Tyler.
-Non sono imbarazzata! Perché dovrei esserlo?-
-Perché Ash ti sbava dietro da quando eravamo stesi sulle mattonelle di Waitrose’s?- fece retorico Calum, indicando poi col mento un Ashton spaesato, con in mano due bicchieri e lo sguardo perso alla ricerca della rossa.-Avanti, guardalo-
Quando incrociò lo sguardo con lei, Ashton sorrise smagliante e camminò in sua direzione, urtando per errore contro un ragazzo e rischiando di perdere l’equilibrio.
-Ashton è una persona bizzarra di suo, ma ogni volta che ti vede diventa ancora più strano e goffo del solito. Credo di averlo visto poche volte così per una persona-continuò Calum ridacchiando, Bean coprì con la mano una chiazza rossa fattasi sul collo.
-E’ adorabile-fece a bassa voce, i tre sorrisero complici e iniziarono a prenderla in giro, imitando il suo tono di voce e facendo schioccare la bocca simulando baci, Bean scosse la testa e fece segno di smettere, mettendo una mano sulla faccia di Luke e Tyler per zittirli appena Ash si era avvicinato.
-Ehi-fece Bean imbarazzata, tappando la bocca dei due ragazzi col palmo, Ashton alzò un sopracciglio.
-Che sta succedendo?- chiese, Calum –il quale era l’unico non imbavagliato-  rispose;
-Nulla, in realtà io Tyler e Luke avevamo intenzione di andare altrove, se vi dispiace-
Bean lasciò la presa sui due, i quali si pulirono con il braccio e li salutarono, Tyler prima di andarsene sussurrò nell’orecchio della rossa “Usate protezioni”, e le uscì una risatina nervosa.
Una volta soli cadde il silenzio, Ashton giocava con la rotellina dell’accendino e si guardava attorno, sperando che Bean iniziasse a parlare, ma lei a sua volta sperava fosse Ashton a rompere il ghiaccio. Quando finalmente aprì bocca Ashton fece lo stesso e le loro voci si sovrapposero: “Tistadivmifaschifoquestendoosto?”
-Oh mio dio-rise Ashton-E’ stata una cosa inquietante, tipo le gemelle di “the Shining”-
-Vai, parla prima tu-disse Bean.
-No, prima tu- rispose
-Insisto!-
-Bean è imbarazzante-fece Ashton arrossendo, in quel momento Bean si rese conto che gli piaceva come pronunciava il suo nome, il suo accento australiano era forte e Bean suonava più come “Baeein”-Stiamo litigando per chi deve parlare per primo, come una coppia di anziani.-
-O come due teenager in un film americano, tipo “no attacca tu” “no baby attacca tu” –rispose Bean, improvvisando un accento americano, poi si schiarì la voce.-Mi sono lasciata un po’ prendere-
Ashton rise piano e, con la calma più totale, le spostò un capello dagli occhi; stavolta Bean incominciò a sentirsi il respiro venirle a mancare.
-Posso essere sincero?-chiese, Bean annuì più volte.-Non mi piace questo posto. E la musica è cancerogena-
-Avanti, a me piacciono gli spettacoli di drag queen, le luci stroboscopiche e drink con l’azoto liquido-fece ironica Bean, saltando sopra lo sgabello alle sue spalle in modo da essere faccia a faccia con Ashton.-Ma c’è di meglio-
-Per meglio andrebbe bene anche fuggire da qui e cercare un posticino meno gay?-domandò Ashton, Bean non rispose e lo tirò praticamente via da lì, correndo fuori dalle mura che circondavano la zona e fiondandosi all’esterno;
Glastonbury non era silenziosa manco di notte: c’erano bande, piccoli palchi improvvisati, giostre e numerosi banconi di cibo di ogni genere, dal fast-food all’esotico a quelli più “raffinati” . La gente era rumorosa e numerosa, tutti intenti ad esplorare il perimetro della gigantesca fiera, e Bean si sentì persa a vagare senza una meta; per un attimo prendere per mano Ashton e scappare le aveva immesso una scarica di adrenalina in corpo capace di farla correre alla velocità della luce, fiondarsi sulle labbra di lui e staccarsi solo quando le fosse finito il respiro.
Invece adesso, mentre spingeva le persone e sentiva la risata di Ashton alle sue spalle, contagiosa, nasale e scomposta, quella che prima trovava fastidiosissima ed ora voleva a tutti costi sentirla più e più volte, si voltò di scatto verso il ragazzo per scoccargli quello che doveva essere un “sorriso rassicurante”.
Ma finì per essere una dolorosissima testata.
Bean aprì gli occhi di colpo, trovandosi spiaccicata affianco ad Ashton per terra, in una pozza di fango; aveva lo sguardo verso l’alto e rideva istericamente, toccandosi la fronte sulla quale si era fatto un enorme livido, mentre la gente noncurante continuava a camminare. Bean rise a sua volta e gli si rotolò addosso, facendo schizzare il fango sulle gambe delle persone, Ashton  le scrostò via un po’ di esso dal naso, finendo solo per sporcarlo di più.
Non fu sicuramente come lo ebbe immaginato, ma per Ashton, quello fu il bacio più memorabile della sua vita.
Nessuno dei due riusciva a non ridere -probabilmente per il fatto che fossero una coppia di goffissimi imbranati- e questo fece scontrare i loro denti il più del dovuto, ma sembrarono non darci molto peso, mentre le mani trafficavano da qualsiasi parte, nonostante la folla e gli occhi indiscreti e la melma. Era profondo, ed era pieno di tocchi e lingue e denti e bagnato e risate e fango.
Ed era tutto così perfetto.
Ashton si staccò con uno schiocco umido solo per scoppiare a ridere nuovamente, scuotere i capelli ormai incrostati di terreno bagnato, alzare entrambi in piedi e domandarle di continuare nella piscina gonfiabile che una coppietta aveva installato affianco alla loro tenda, a pochi metri dalla loro.
Non ci furono esitazioni.
 
 
-Ho un quesito!-
Michael era stanco, e un po’ brillo, e anche annoiato. Dopo aver perso un po’ di tempo con i suoi amici, aiutandoli a tenere Luke il più lontano possibile dall’alcol e fingendo di essere interessato all'interessantissimo spettacolo di laser che un performer (o una performer?) svolgeva, si era ritrovato a fissarsi la punta delle scarpe più a lungo del dovuto, con un forte mal di testa dovuto alla musica rimbombante e a una birra di troppo. Per questo pensò che avesse sentito la voce di Nina solamente nella sua testa.
Mentre in realtà, la ragazza era proprio alla sua destra, con la mano all’insù per farsi notare, come se i suoi capelli voluminosi non bastassero, Michael si chiedeva come facesse la sua testolina tonda a tenere il peso di quella chioma.
-Dici-rispose, battendo due volte la mano sulla staccionata in legno su cui era seduto, Nina non esitò ad accomodarsi. Ci fu un minuto di silenzio, si sentiva solo la musica dello Shangri-la e i suoi bassi ovattati, e il chiacchierio della gente che si accingeva a lasciare il posto.
-Ramones o Sex Pistols?-
Michael corrugò la fronte e si voltò verso Nina, la quale gli aveva lanciato un’occhiata come a dire: “Che aspetti a rispondere?”.
-In che senso?-fece lui, Nina scrollò le spalle.
-Nessun senso, rispondimi e basta.-
-Beh-Michael sospirò e storse la bocca.-Entrambe cazzo se sono band, ma il problema dei Ramones è che non sono mai stati veramente popolari, erano solo i leader di una piccola rivoluzione underground. Mentre coi Sex Pistols, merda, loro avevano tutta la rabbia e l’odio e sono stati capaci di guadagnare un’attenzione più vasta, capisci? Giudicherei tipo loro come i veri pionieri del punk, senza i Sex Pistols ti saresti potuta scordare i Green day, i Pixies o i Blink 182!- Prese respiro solo per un secondo.-Ma la tua domanda è stata troppo generica, perché non si può scegliere solo fra i Ramones e i Sex Pistols, ci sono tanti altri gruppi punk che meritano e hanno scatenato le stesse rivoluzioni degli altri due, come i Misfits, i Clash, i Black Flag, I Buzzcocks che hanno dato inizio al pop punk, gli Stooges, anche prima che Iggy Pop lasciass—
Nina lo zittì di colpo, scoccandogli un bacio sulle labbra; un bacio innocente che durò meno di dieci secondi, accenno di lingua, niente di più, ma lasciò Michael lo stesso incapace di rispondere correttamente agli impulsi nervosi. Quando Nina si allontanò appena, i nasi ancora si toccavano, Michael abbassò lo sguardo sulle mani della ragazza, le quali erano appoggiate sulle sue, e disse:
-Anche prima che Iggy Pop lasciasse la band, sai, prima che facesse tutta quella roba strana come vomitare sul palco o… rotolarsi sui vetri rotti.-
Nina rise flebilmente e si scostò, riacquistando la posizione iniziale;
-Non c’è proprio nessun tasto stop quando inizi a parlare di musica, eh?-esclamò, Michael si grattò la testa imbarazzato, cercando di creare un po’ di spazio fra lui e Nina.
-Non mi piace non finire le frasi.-rispose, poi finalmente alzò lo sguardo.-E non mi piace nemmeno questo.-
-Questo cosa?-
-Questo nascondersi e far finta di nulla davanti al tuo ragazzo, o almeno quello credo sia il tuo ragazzo. –Michael scosse la testa. –Perché mi sembra una vera presa per il culo.-
-E’ un po’ più complicato di così-rispose Nina in un soffio, allontanando la sua mano da quella di Michael e posandosela in grembo.-Non so neanche che cos’è che sto facendo, non so se Matty mi ama ancora e non so se è lo stesso per me.-
-…E me invece?-
Nina si voltò di scatto verso Michael, il quale aveva un sorriso mesto sulle labbra, cosa che le pugnalò il cuore ripetutamente. Michael si alzò in piedi sospirando e si stese le pieghe dei jeans, Nina chiamò il suo nome per dire qualcosa, ma lui l’aveva già freddata con un “a domani” accennato, lasciandola con le parole incastrate in gola.


Fu proprio mentre camminava a passo svelto per trovare i suoi amici e ritornarsene in tenda che Michael si rese conto che mancava qualcosa.
Non riuscendo ad individuare da nessuna parte nel caos dello Shangri-la -ancora zeppo di gente nonostante fosse tarda notte- nessuno di loro, neppure la chioma colorata di Tyler, decise di prendere coraggio e chiamarli col cellulare. Infilò la mano in una delle tasche degli skinnies neri, poi nell’altra. Confuso decise di controllare quelle posteriori, tastandole entrambe, ma tutto ciò che riuscì a sentire fu la stoffa leggera. Preso dal più totale panico sgranò gli occhi e mise le mani alle tempie, ripetendo “no” più volte finché non si ritrovò ad urlarlo. Continuò a scavare meglio in una delle tasche, quando sentì qualcosa pungergli il dito: tirò fuori con cautela un mucchietto di pezzi di vetro e qualche ingranaggio, sentendo lo stomaco stringersi ad una morsa dolorosa.
Era ciò che era rimasto del suo cellulare, finito schiacciato sotto i piedi di migliaia di persone al Pyramid stage.






My space;
Hi my lil hoes
tutto bene? Spero di si perchè meritate tutti di stare strabenissimo <<3
per la prima volta aggiorno QUASI in tempo, sarà l'aria estiva ma ero particolarmente ispirata ed eccomi qui con un nuovo capitolo romantico da far venire le carie
C A R I E
PARLIAMO IMMEDIATAMENTE DI ASHTON E BEAN
SPARIAMO I FUOCHI D'ARTIFICIO
PETARDI
TUTTA L'ARMERIA DI CAPODANNO CONSERVATA
BOH BRUCIATEMI CASA
...si ragazzi, si sono baCIATI
E NON SOLO
DKJNFDLAWSJNFLKASDJNIUDJNFLDSJFKZ
Vorrei lasciare a voi i commenti perché credo di essermi espressa abbastanza esplicitamente (non prendetela alla lettera cioè non è il caso che mi bruciate veramente la casa non avrei dove andare grazie
mi è veramente piaciuto scrivere del loro primo bacio, volevo fosse un pò goffo e impacciato come loro del resto.
Le cose stanno filando un pò troppo lisce, non trovate? Beh, è una vera fortuna che ho in mente tante idee per cambiare il verso della storia, ops!
Che ne pensate di Michael e Nina? Siete liberi di dividervi in schieramenti e dire le vostre teorie, ma posso anticiparvi che le cose salteranno fuori, prima o poi...
Specialmente in assenza di un telefono...ahia
Basta la smetto che vi spoilero praticamente tutto
non è il massimo, ma avevo una voglia boia di postarvelo ed eccolo qui gna^^ e spero di poter scrivere in settimana per postare molto presto e finire la storia entro la fine di settembre, a mio grande malincuore...
A PROPOSITO IL 30 TAKE ME TO GLASTONBURY COMPIE 1 ANNO E VORREI FESTEGGIARE INDOSSANDO LA MIA MAGLIETTA UFFICIALE DELLA FF (lunga storia) E NON LO SO FACENDO QUALCOSA DI SPECIALE PERCHE' PER ME E' TANTO SPECIALE E LO SIETE ANCHE VOI CHE LA SEGUITE <<3
grazie mille delle 177 recensioni e tutti quelli che la seguono/preferiscono che ora sono troppi e non ricordo il numero ma siete adorabili tutti quanti quindi VIAMOTROPPISSIMISSIMISSIMOGATTIATUTTIVOI MEOWWW
come al solito mi trovate su tumblr kosmicsblues e twitter fjuorescent e su youtube (X) e la playlist ufficiale di spotify che personalmente let me say it è un CAPOLAVORO perchè i miei gusti musicali>>>>quelli di Michael
ripeto, vi amo, a presto my lil angel cakes of delight <3
x
La regina
Lu




 
  
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