DETHAN
– Ethan non
saprebbe indicare il momento esatto in cui Danny è diventato
più importante di
tutto, persino del branco.
«Ethan,
sicuro che vada tutto bene?»
«Certo,
sto benissimo» rispose il lupo, quasi senza rifletterci.
«A
che pensi?»
Questa
seconda domanda non la sentì proprio. Era da qualche giorno
che
rifletteva ininterrottamente su una sola cosa, ormai il suo cervello
era in
loop: Ethan si chiedeva da quando Danny fosse diventato per lui
più importante
di tutto, persino del branco. Forse non c'era un stato un momento
preciso,
forse era semplicemente successo un po' ogni giorno negli ultimi due
anni. Ma
lui lo voleva sapere, aveva bisogno di capire e il perché
non era importante.
Certo,
quando lo aveva visto la prima volta a scuola, aveva subito pensato
che forse sarebbe valsa la pena tornare al liceo: il ragazzo era in
biblioteca
e parlava con qualcuno che lui non ricordava nemmeno, ma Danny era
lì, tutto
concentrato a discutere di lacrosse; voleva guardarlo più da
vicino, così gli
passò accanto urtandolo di proposito solo per potergli dire
un finto
"scusa", reiterato pochi secondi dopo con tono più audace
quando i
loro occhi si erano incontrati per la prima volta e l'umano gli aveva
sfiorato
una mano per rassicurarlo che era tutto a posto. Da quant'è
che il lupo non si
sentiva così? Aveva trattenuto il fiato in quel momento,
vedendolo andar via
senza fermarlo. Per riprendere il controllo si era buttato anima e
corpo nel
combattimento col fratello, perché un comportamento del
genere non era proprio
da lui.
Il
secondo incontro fu peggio del primo: erano negli spogliatoi della
palestra, lui era lo sportivo di famiglia e, per tenere sottocchio
Scott, era
entrato nella squadra di lacrosse della scuola; mai a pensare che Danny
fosse
il portiere! Ma poi lo vide mezzo nudo mentre si cambiava per indossare
la sua
divisa, e scoprì che il viso dolce e l'espressione limpida
si abbinavano
perfettamente al fisico da urlo che nascondeva sotto i vestiti. Ebbe
problemi
di erezione per tutto l'allenamento e decise che non poteva continuare
così: si
erano visti una volta e mezza e già gli era chiaro quanto lo
desiderava; ma
Danny se n'era accorto prima di lui e, per fortuna, era abbastanza
intraprendente da non tirarsi indietro di fronte alle sue avance.
Era
cominciata così? All'insegna del sesso e dell'attrazione
fisica?
Ovviamente, ma poi, frequentandolo, Ethan aveva cominciato a
preoccuparsi per
lui, a cercare di tenerlo al sicuro, a desiderare che non gli
succedesse niente
e a impegnarsi per farlo; c'era una guerra per le strade di Beacon
Hills, e lui
stesso combatteva in prima linea, ma il portiere non c'entrava niente e
non
doveva restarne coinvolto. Tante volte in quei due anni gli aveva
salvato la
vita senza neanche dirglielo o chiedere un riconoscimento.
"Dai,
andiamocene un weekend al mare!" gli aveva detto una volta,
chiudendo all'improvviso il libro di chimica su cui stavano studiando
per
l'esame di fine anno. Ecco, in quel momento forse Ethan avrebbe dovuto
intuire
che quel semplice umano era già diventato per lui
più importante di una
semplice scopata, fosse anche solo per la rapidità con cui
aveva accettato di
seguirlo in quella fuga estiva dal caldo della città.
Aiden
continuava a ripetergli di stare attento, ma lui aveva Lydia a cui
pensare, che sapeva tutta la verità su di loro e a cui non
doveva mentire circa
la sua vera natura.
"Danny,
devo dirti una cosa..."
Tante
volte aveva provato ad aprire così l'argomento licantropia,
per
smetterla una volta per tutte di nascondersi e mentirgli. Quanto
è importante
per te una persona alla quale vuoi rivelare i segreti più
oscuri, anche a
rischio di perderla, perché vuoi che stia con te
conoscendoti nel profondo?
Tanto. Tanto da starci veramente male quando devi allontanartene.
Ethan
aveva sofferto molto quando erano stati costretti a lasciare Beacon
Hills e il liceo, ed era stato felice il doppio quando erano tornati e
aveva
ritrovato il suo amore.
Una
sola cosa era ancora più importante di Danny e di quello che
provava
per lui: il suo gemello Aiden. Ma ci pensò un Oni a
toglierlo di mezzo. Ora lo
sapeva, successe in quel momento: quando Aiden mori tra le sue braccia,
Danny
divenne definitivamente la persona più importante della sua
vita. Certo, la
cosa non lo consolava e non gli avrebbe ridato suo fratello, ma almeno
aveva
trovato un'ancora a cui aggrapparsi.
«Terra
chiama Ethan. Sei con me in questa stanza o devo venirti a cercare
in qualche altro universo?» la voce di Danny
diradò la nebbia che gli offuscava
i pensieri.
Ethan
lo guardò e sorrise, come faceva spesso quando notava che il
suo
ragazzo si preoccupava per lui, e dal giorno della tragedia succedeva
spesso.
«Sono
esattamente dove voglio essere, con chi voglio essere»
rispose poi,
tornando ad accoccolarsi sul suo petto sotto le lenzuola di quel
l'immenso
letto a una piazza e mezzo.