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Autore: Kim WinterNight    16/06/2015    3 recensioni
[MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
[Sequel di 'If I'll be Yours'.]
Per chi ha letto la storia precedente, ho una piccola nota da fare: ci eravamo lasciati con Ambra e Diego che partivano per la Germania.
In questa nuova storia ci sarà una piccola sorpresa, ovverò sarà raccontata dal punto di vista di Sonia, la sorella minore di Diego.
Vorrei esporre le vicende future dai suoi occhi e farvi conoscere un po' meglio il suo mondo.
Credo sarà più semplice subentrare nella storia per i nuovi lettori, che potranno appunto leggere questo proseguo senza necessariamente subire tutti gli infiniti capitoli dell'altro racconto :D
Spero che questa mia decisione non vi deluda e che possa piacervi.
E non preoccupatevi: non mi dimenticherò di parlare di Ambra e Diego, potete starne certi! ♥
Le recensioni, comunque, sono sempre gradite, almeno potrò capire se questa è una schifezza o se vale la pena di portarla avanti. Ci tengo molto al parere altrui, perciò sbizzarritevi pure con i commenti!
NOTA: chi ha già letto l'altra storia lo sa, però lo ripeto: ogni capitolo prenderà il titolo da una canzone rock/metal di cui inserirò il link per poter ascoltare il brano durante la lettura.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'If I'll be...'
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Prologo: Sonne

( https://www.youtube.com/watch?v=-xmCb7wuaas )





La mia vita non era più la stessa da tempo, ma quando lo osservai partire mi resi conto che sarebbe cambiata definitivamente.

Avevo perso Francesco, poi Ambra e adesso anche mio fratello se ne stava andando. Chissà quando l'avrei rivisto, non osavo neanche pensarci.

Avrei voluto andare con lui, in modo da ritrovare tutte le persone che mi mancavano, ma sapevo di non poterlo fare.

Tuttavia, i miei genitori mi sorpresero come mai era successo prima d'allora.

Ormai Diego era partito da qualche giorno e sapevo che si trovava bene a casa di Ambra, in Sardegna. Io ero molto abbattuta, ma cercavo di farmi forza e di non pensarci.

Mentre io e mia madre finivamo di apparecchiare, rientrò anche mio padre e i due si rivolsero uno sguardo complice. Non riuscii ad afferrarne il significato e continuai ad arrampicarmi sul mobile fino a raggiungere i bicchieri posti troppo in alto per la mia minuta statura.

Intanto, Whatsapp scoppiava di messaggi nella tasca dei miei pantaloncini e io mi domandai pigramente come avrei potuto leggerli tutti. I miei genitori ormai non facevano più caso alle continue notifiche, pensando che comunicassi molto con mio fratello e la sua ragazza.

Una volta seduti a tavola, i miei si scambiarono un'altra occhiata, sorridendo in maniera enigmatica.

«Che succede?» chiesi, sorridendo di rimando. Sembravano contenti e mi sembrava il minimo condividere quel sentimento.

«Abbiamo deciso di farti un regalo» annunciò infine mio padre. Quando c'era qualche sorpresa o segreto di mezzo, non riusciva mai a trattenersi troppo. Il suo carattere aperto e sincero gli impediva di tenersi sempre tutto dentro.

«Il solito impaziente» lo rimproverò mamma, ridendo. Lei, invece, era più discreta e capace di controllarsi. Lavorare a stretto contatto con il pubblico, come faceva durante le sue estenuanti giornate alle Poste, l'aveva resa meno impetuosa e impulsiva.

«Perché?» sbottai.

Io ero un misto tra i due: se da un lato ero curiosissima di sapere la novità, dall'altro stentavo a crederci e tenevo i piedi ben piantati per terra, senza farmi sopraffare da troppo entusiasmo.

«Sappiamo che finirai per impazzire qui, per il resto dell'estate» disse mamma, versandosi un po' di vino rosso.

«Perciò, ti spediamo da tuo fratello in Germania!» esclamò papà, sollevando una mano per invitarmi a battere il cinque.

Tuttavia, rimasi impalata, spostando lo sguardo dall'uno all'altra, incapace di assimilare subito quelle parole.

«Voi... cosa?»

«Hai capito bene. Partirai tre due settimane, almeno lui e Ambra avranno il tempo di sistemarsi e poi tu potrai raggiungerli.»

In quel momento, la prima cosa che mi venne in mente fu che avrei volentieri strozzato mio fratello e la sua ragazza. Perché non mi avevano avvertito?

Ma poi il mio cervello cominciò a vagare e mi immaginai lì, in Germania, felice, tra le braccia di Francesco...

Balzai in piedi e corsi ad abbracciare prima mio padre, poi mia madre, avvertendo una gioia indescrivibile invadermi il petto.

Non avrei mai pensato che sarebbe successo davvero, mi sentivo elettrizzata e non vedevo l'ora di raccontarlo alle mie amiche!

«Ah, Sonny... non dire niente ad Ambra, Diego vuole farle una sorpresa» mi ammonì mamma, strizzandomi l'occhio.

Annuii e mi sciolsi in un sorriso, tornando a sedermi.

«Tuo fratello è proprio innamorato» sospirò papà, con un'espressione beata dipinta in viso.

Presi a mangiare con appetito, mentre la mia mente vagava lontano.

Chissà se un giorno i miei genitori sarebbero stati felici anche per me, come lo erano per Diego.



Whatsapp era sommerso di messaggi e io non sapevo da dove cominciare a leggerli.

Francesco ebbe la priorità, perché mi raccontava di quanto fosse bello in Germania e io gli comunicai la sorpresa che i miei genitori avevano deciso di farmi.

Lui parve contento di sapere che ci saremmo rivisti presto, ma io cercai di non farmi illusioni. Ero da sempre stata una ragazza realista e un po' cinica, anche se in amicizia donavo tutta me stessa. L'amore non l'avevo ancora sperimentato, se si escludevano quelle poche uscite con Francesco prima che lui partisse.

Avevo avuto qualche altro appuntamento, ma niente di importante. Del resto, avevo soltanto sedici anni, non avevo fretta di avere chissà quali esperienze anche se mi piaceva divertirmi, uscire con le mie amiche e fare shopping.

Lessi un sacco di altri messaggi, mentre mi mettevo ad ascoltare un po' di musica dal mio fedele lettore mp3.

Le mie amiche mi proposero di uscire il giorno seguente, per andare tutte insieme in piscina a divertirci.

Laura aveva creato addirittura il “Gruppo della piscina”. Era lei l'esperta di social network e chat, ne sapeva una più del diavolo e su certi argomenti non la batteva nessuno.

Un messaggio all'interno del gruppo mi colpì:


Viene anche Marti! :)


Era stata Alice a scriverlo e io mi sentii stranamente nervosa.

Martina era la cugina di Alice e da qualche tempo aveva cominciato ad uscire con noi.

Non eravamo diventate amiche, ci eravamo limitate a rivolgerci qualche saluto e niente di più.

Quella ragazza mi indisponeva e non sapevo perché.

Poi lessi un messaggio di Diego che fece svanire ogni sensazione negativa:


Sorellina, piaciuta la sorpresa? Non vedo l'ora di rivederti, nanerottola! Chissà che faccia farà Abby ;) notte


Buonanotte barbone ;)


E mentre immaginavo quanto sarebbero state belle le mie vacanze, nelle mie orecchie si espansero le prime note di 'Sonne' dei Rammstein, accompagnate dalla voce del loro favoloso cantante.

Mentre la ascoltavo e cantavo inventandomi il 95% delle parole, mi venne da ridere e mi rotolai sul letto.

Chissà, magari tra le strade di Berlino, durante una bella giornata all'insegna dello shopping, avrei incontrato qualcuno di quei pazzi.

Sì, stavo delirando, ma ero davvero felice.

  
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