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Autore: eleCorti    16/06/2015    2 recensioni
E se il giorno della vigilia di Natale, Sora invece di mettersi con Matt venisse rifiutata? Cosa accadrebbe? Come la prenderebbe? Resterà da sola, o ci sarà qualcuno, come Tai, a consolarla?
Ecco una mia interpretazione dell'episodio 38 della seconda serie dei Digimon.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era lì davanti a quella porta, avvolta nel suo cappotto azzurro, e teneva in mano un pacchetto che voleva regalare al ragazzo che tanto le piaceva, ma qualcosa la bloccava e non riusciva ad abbassare la maniglia, era come congelata. Poi si sentì chiamare.
“Sora che cosa ci fai qua?” era Tai, il suo amico d’infanzia, che vedendola là tutta sola si era avvicinato.
“quello è un regalo per Matt?” chiese, vedendo il pacchetto che l’amica aveva tra le mani.
Arrossì, era imbarazzata.
“sì…” poi sentì una calda mano che si era posata sulla sua spalla e subito fu attraversata da un ondata di calore, che bella sensazione, pensò, successivamente si sentì spingere verso la porta, e vide l’amico che, sfoggiando uno dei suoi sorrisi dedicati solo a lei, le diceva:
“coraggio, ce la puoi fare”.
E lei gli sorrise e  rispose:
“d’accordo, io entro, ci metterò poco, tu aspettami qui” e aprì la porta, sparendo al suo interno.
E Tai, sempre sorridendo, le sussurrò un “in bocca al lupo” e la aspettò pazientemente.
Sora era emozionata, finalmente avrebbe dichiarato il suo amore a Matt, il ragazzo che le aveva rubato il cuore, così si diresse verso il suo camerino, bussò ed entrò.
Wow era davvero bello, pensò, e, senza rendersene conto, arrossì. Poi fu ridestata dalla sua voce.
“ciao Sora, come mai sei qui?” chiese curioso.
“ ecco vedi io ti volevo dare questo” disse, porgendogli il pacchetto.
“grazie, non dovevi” rispose lui gentile.
“che bello una torta” esclamò felice.
“senti Matt io ti devo dire una cosa….” disse la prescelta improvvisamente.
“ti ascolto” replicò il biondo.
“ecco, io è da un po’ di tempo che sento di provare qualcosa per te… ecco tu mi piaci” confessò, arrossendo.
“capisco, beh Sora mi dispiace, ma per me sei solo un’amica, spero però che la nostra amicizia rimanga invariata” rispose il digiprescelto dell’amicizia.
“si tranquillo, ora vado Tai mi aspetta” e, senza attendere una risposta, uscì.
Che stupida che era stata, come pensava di poter piacere a uno come Matt? Lui era molto amato dalle ragazze e di certo non avrebbe mai guardato una come lei! E, immersa nei suoi pensieri, arrivò fuori, dove aveva lasciato Tai, e si fermò a osservarlo. I loro occhi s’incrociarono, lui aveva uno sguardo serio e profondo, lei beh triste e malinconico, e il castano capì subito, sì perché a lui bastava uno sguardo per capire ciò che provava la sua migliore amica, così si avvicinò alla ragazza e la abbracciò e lei si fece cullare da quelle calde braccia che amava.
Quanto amava essere abbracciata da Tai! Solo lui sapeva consolarla, solo lui la capiva, solo lui la faceva sorridere anche nei momenti più tristi, Tai era proprio un vero amico, c’era sempre per lei ed anche in questo momento ci sarebbe stato.
“Tai portami a casa” disse, affondando il viso nel suo torace.
E Tai capì, e senza replicare, la allontanò da quel posto, causa delle sofferenze della cosa più importante della sua vita: Sora. Sì lui era tremendamente innamorato di lei, ma, vedendo che lei non lo ricambiava, aveva deciso di mettersi da parte e di rinunciare a lei, infondo voleva che lei fosse felice, anche se non era lui la causa della sua felicità.
Andarono a casa di lei, e Tai le preparò una bella cioccolata calda, il giusto rimedio per una delusione. Dopo la cioccolata, si sedettero sul divano e si abbracciarono, lei affondò il viso nel suo torace e lui, accarezzandole i capelli, le sussurrò:
“ti va di parlarne?” e le baciò la fronte.
Lei sollevò il capo per guardarlo negli occhi, quegli occhi che lei tanto amava, che avrebbe guardato per ore e ore senza mai stancarsi, inspirò e, mantenendo la calma, iniziò a raccontare.
“quindi capisci sono stata una stupida!” e scoppiò a piangere, sempre posando il viso nel suo torace.
“no, non sei tu la stupida, è Matt lo stupido, perché si è lasciato scappare una bella ragazza come te!” rispose il digiprescelto del coraggio, accarezzandole i capelli.
E Sora, sentendo le ultime parole, trasalì, davvero Tai la trovava una bella ragazza? Al solo pensiero sorrise e arrossì, e l’amico lo notò, così le chiese:
“perché sorridi?”.
Già perché aveva sorriso? Si chiedeva la ramata, perché le importava tanto che Tai la ritenesse una bella ragazza? Perché ogni volta che era vicino a lui, provava delle strane emozioni e sentiva muoversi qualcosa nello stomaco, simili ad esseri volanti? Che cosa poteva essere? Amore? No, lei era innamorata di Matt, ma ne era sicura?
“Sora ci sei?” chiese il leader, vedendo che l’amica era rimasta imbambolata.
“eh? Sì ci sono! Ecco… ho sorriso perché…” che dirgli?
Ma non poté pensare una risposta, perché sentì due morbide dita sulle sue labbra.
“shh, non importa perché, l’importante è che tu abbia sorriso” sussurrò lui, avvicinandosi al suo volto.
E Sora sentì il respiro dell’amico, e iniziò ad avvampare, cavolo era davvero impazzita, stava perdendo il controllo, desiderava solo una cosa, ovvero che le labbra del prescelto si posassero sulle sue.
Desiderio che non tardò ad avverarsi, infatti, il castano aveva azzerato le distanze, ed aveva affondato le sue labbra su quelle della ramata, che con grande sorpresa, aveva ricambiato il bacio.
E approfondirono questo bacio, rendendolo più passionale, si abbracciarono, e Sora fece cadere il prescelto sul divano e si mise sopra di lui, continuandolo a baciare.
Ma si sa, i momenti magici e romantici durano poco, ed infatti il suono del digiterminal interruppe l’idillio dei due innamorati, che imprecarono mentalmente quel dannato aggeggio.
L’email era di Izzy e diceva che domani ci sarebbe stata una riunione a casa sua, vi era un’emergenza.
Dopo Tai si alzò, salutò l’amica e se ne andò a casa, entrambi quel giorno non lo avrebbero più scordato.
Inutile dire che, dopo la sconfitta di MalomMyotismon, i due amici si diedero appuntamento al parco, per finire quello che avevano incominciato la vigilia di Natale.
“Sora io devo dirti una cosa” esordì il digiprescelto del coraggio.
“Sora io sono innamorato di te” confessò, guardandola negli occhi, come solo lui sapeva fare.
“oh Tai anch’io!” rispose lei, piangendo di gioia.
E il castano asciugò le sue lacrime, la avvicinò a sé e la baciò, e continuarono a baciarci e stringersi sempre di più.
“ti amo Sora” disse il castano, una volta che si furono staccati.
“ti amo anch’io Tai” rispose lei, posandogli un altro bacio, che il prescelto non tardò ad approfondire, ottenendo il consenso della neo fidanzata.
Quella vigilia di Natale non la scordarono mai, perché era grazie a quel giorno che il loro amore era sbocciato.  
    
 
   
 
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