La Lega Pokémon era il sogno di ogni allenatore, chiunque desiderava emulare la leggenda del famoso Rosso per essere ricordato in eterno. L'Altopiano Blu comunicava con le regioni di Kanto e Johto, era situata tra il Monte Argento e la catena montuosa di Smeraldopoli. Geograficamente era collegata con la Via Vittoria, un ostacolo arduo da superare, brulicava di Fantallenatori capaci nel combattimento e da Pokémon selvatici dalla straordinaria resistenza. Solo chi conquistava le otto medaglie della regione poteva accedervi, la legge lo dettava da millenni.  I Super Quattro il gruppo scelto di fortissimi allenatori per mettere alla prova le abilità dei partecipanti composta da : Pino, allenatore specializzato nel tipo psico ha girato per il mondo accumulando esperienza e guadagnandosi il titolo di Super Quattro, ancora oggi sta cercando di divenire il migliore di tutti spingendo sempre più in la i suoi limiti; Koga ex Capopalestra di Fucsiapoli specializzato nel tipo veleno,ha lasciato il suo vecchio posto a sua figlia Nina,esperto del Ninjutsu studia rimedi e pozioni contro i veleni; Bruno esperto del tipo lotta,allena il suo fisico e i suoi pokemon con dure prove nel Settipelago di Kanto insieme al suo amico Rudi è Super Quattro di entrambe le Leghe, ambisce a sfidare gli allenatori più potenti che esistano per avere sfide emozionanti; Karen specializzata nel tipo buio dotata di incredibile forza di volontà e di una bellezza pari a quella di una Venere, a lei non importa avere i più potenti pokemon le basta usare i suoi preferiti per dare vita a sfide cariche di violenza, adora il tipo buio per il loro aspetto ribelle e cattivo; Lance Campione della Lega predilige il tipo drago nella quale ne è maestro,si è infiltrato nel Team Rocket per impedire che i loro malefici piani andassero a buon fine, sempre circondato da innumerevoli fan Lance è un uomo estroverso e romantico con le donne. 
Era quasi sera il sole era prossimo al tramonto i raggi filtravano attraverso le vetrate dell’oscura sala illuminandola, come essi colpivano le scure,ma lucide pareti creavano dei giochi di luce e ad ogni attacco dei pokemon brillavano più intensamente, era una delle ultime sfide di oggi per Karen che nonostante la stanchezza continuava a mettere sotto pressione il suo avversario, uno dei tanti allenatori che era riuscito a spingersi non solo fino alla Lega ,ma dal quarto dei Super Quattro, -Ammiro la tua forza di volontà se sei riuscito ad arrivare fino a me vuol dire che sei un allenatore capace! Su mostrami la tua potenza!- Disse con tono di sfida mentre non perdeva d’occhio manco per un secondo il suo Umbreon, dall’altra parte aveva contro un Medicham il quale era un po’ ferito ,ma in piedi e ancora voglioso di combattere –Il mio Medicham non si farà sconfiggere così facilmente! Forza fagli vedere di cosa sei capace, usa focalcolpo!- Voleva approfittare della debolezza di Umbreon al tipo lotta, Medicham indietreggiò si mise con le braccia al cielo i suoi occhi iniziarono a brillare di un inteso rosso fuoco, lentamente una sfera di energia si stava creando fra le sue mani tutto il suo corpo emanò un’aura intensa, in quel momento Karen sapeva che il colpo non si sarebbe caricato subito e decise di contrattaccare rapidamente –Umbreon blocca il caricare del suo attacco colpiscilo con attacco rapido!- L’oscuro pokemon non esitò iniziò la sua rapida corsa contro il nemico, i cerchi sul suo corpo brillavano intensamente come l’oro sotto il sole,il suo scuro ,ma lucido manto ondeggiava a ogni suo sobbalzo e prima che riuscì ad arrivare a Medicham fu investito da focalcolpo facendolo volare via ai piedi di Karen che guardò esterrefatta la scena –Non ti aspettavi che il mio pokemon fosse così veloce a caricare focalcolpo vero? L’ho allenato a lungo ad eseguire le mosse velocemente per usufruire dell’effetto sorpresa contro i miei avversari!- Esclamò con fierezza il suo avversario,lei si inchinò verso il suo amico ormai esausto e lo prese in braccio,aveva un’aria preoccupata,ma allo stesso tempo soddisfatta aveva consumato una lotta intensa che l’aveva messa a dura prova –Complimenti ragazzo ci sai fare,non a caso sei arrivato all’Altopiano Blu e a me,hai vinto,ma le sfide non sono ancora finite! Dall’altra parte di quel portale ti aspetta un avversario degno di te,Lance il Campione della Lega, va e dimostra la tua forza contro di lui!- Il ragazzo si precipitò verso il portale che collegava le sale dei vari sfidanti; raccolse la sua giacca dalla panchina posta di fronte all’arena e fatta qualche carezza al povero ed esausto Umbreon lo fece tornare nella sua Premier ball,lentamente con aria stanca uscì dalla sua arena e percorse il corridoio che conduceva da Bruno,era tutto silenzioso probabilmente il suo turno e anche quello degli altri era finito,aprì la porta era tutto spento e continuò a camminare,anche in quella di Koga tutto tacque non se ne curò. Arrivò in quella di Pino dove lo vide che seduto su una panchina di pietra posta di lato alla sua arena ,aveva un libro in mano e sembrava immerso nella lettura,un piccolo Natu era assopito sulla sua testa in mezzo ai suoi capelli viola, sembrava molto comodo nel suo nido improvvisato,lentamente si avvicinò a lui per salutarlo –Approfitti di ogni momento libero per continuare la tua ricerca della perfezione con i pokemon psico?- Gli chiese con aria curiosa, lui alzò leggermente il capo aveva ancora indosso la sua tipica maschera fuxia e cercando di non svegliare natu,era sempre elegante e raffinato in ogni situazione –Non urlare sveglierai Natu,ha bisogno di dormire a lungo i suoi poteri gli fanno consumare tanta energia- Rispose a bassa voce e riprese a leggere il libro –Senti io ho finito il turno,perché non vieni con me a mangiare qualcosa,sei sempre così pallido e magro non puoi vivere di lotte e libri- Propose con tono dolce –No,la mia ricerca della perfezione richiede tempo non posso sprecarlo a fare cenette con le donne, devo rifiutare Karen- Rimase delusa dalla sua riposta –Quando eri un ragazzo ti sapevi divertire,ora sembri un vecchio solitario e burbero,dai su non ti costa nulla venire a farmi compagnia, se è una questione di denaro sai bene che non mi manca e poi..- Venne bloccata bruscamente –Ti ho detto di no,non insistere,devo progettare il mio prossimo viaggio durante le ferie estive,questa volta credo che andrò a informarmi sulle leggende di Kalos,e so che girano molti allenatori interessanti- Si alzò e chiuse il libro riponendolo in una sacca che aveva li vicino,facendo attenzione tolse Natu dai suoi capelli per tenerlo in braccio –Sembra quasi che non hai più piacere a passare una serata in compagnia di una tua vecchia amica,sei diventato superbo e antipatico,perseguire il tuo sogno ti sta rendendo intrattabile- Le parole gli scivolarono addosso e insieme al suo Natu lentamente andò verso l’uscita, aprì la porta e la mantenne aperta aspettando Karen –Su dai andiamo che è tardi,devono chiudere e fare le pulizie- Lei lo guardò con aria triste e andò verso di lui per poi uscire lentamente uno a fianco all’altro, era molto delusa del fatto che lui si rifiutasse sempre di passare del tempo con lei,quando erano giovani si allenavano insieme e si divertivano,ma da quando divennero dei Super Quattro ebbero sempre meno tempo per stare insieme –Ormai son secoli che rifiuti sempre i miei inviti,ci rinuncio, hai solo il tuo obbiettivo in testa non ti importa dell’affetto che gli altri hanno verso di te- Rimase in silenzio e con fare indifferente uscì fuori dalla sede stando davanti dandole le spalle, lei si fermò a guardarlo era inutile decise di non seguirlo ne di insistere,soffriva perché era uno dei veri pochi amici che aveva, ad un certo punto a circa una decina di metri di distanza lui si fermò e si voltò per guardarla,con un espressione seria fece uscire dalla sua balla il suo fedele Xatu e ci salì sopra,fece un cenno di saluto e volò via in quel cielo scuro,ormai si era fatto buio e le stelle stavano iniziando a brillare, una luna calante illuminava d’argento la piazza della sede,lei continuava a guardarlo fino a quando scomparì e sola anche lei decise di andare via col suo Honchkrow,continuando a pensare a lui.