Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: myeyesscream    17/06/2015    1 recensioni
“Nonna nonna, ci racconti una storia?” 
“Principi e principesse? O la storia del nonna e della nonna?”  - disse lei girando la sguardo verso Alessandro. 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era il 27 dicembre 2066, erano passati già due giorni dalla festa del Natale. Mena, Alessandro e i loro nonni Lena e Alessandro erano seduti davanti al caminetto, mentre i genitori dei due piccoli erano in cerca di una casa per trasferirsi definitivamente a Buccinasco. Faceva freddo fuori e ogni tanto il soffio del vento premeva contro le porte chiuse dando luogo ad un leggero rumore a volte fastidioso, altre volte rilassante. 
 
“Nonna nonna, ci racconti una storia?” 
“Principi e principesse? O la storia del nonna e della nonna?”  - disse lei girando la sguardo verso Alessandro. 
“Nonno e nonna, nonno e nonna” - ripetevano insieme i bambini
“Vabbene, allora state attenti eh!” - disse Lena tenendo stretta la mano di Ale.
Si, nonna, stiamo zitti zitti

“C'era una volta un re seduto sul sofà che disse alla sua serva raccontami una storia e la storia incominciò” 
- così era solita cominciare le sue storie Lena, glielo aveva insegnato la sua dolce mamma, che era venuta a mancare quando lei aveva solo 12 anni.
 
"Era il 27 gennaio 2013, faceva molto freddo e quando arrivai a scuola ero come un peperone ghiacciato, camminavo con la faccia nella giacca per cercare di riscaldarmi, ma mentre andavo in classe guardando il pavimento andai a sbattere contro un ragazzo, era alto almeno 1 metro e 70”
 disse alzando il braccio per imitare l’altezza
“aveva più o meno la mia età, un ciuffo nero gli arrivava fino alle sopracciglia e dei bellissimi occhi verdi che ti facevano sentire piccola piccola, ma allo stesso tempo speciale e poi mi sembrava di conoscerlo, aveva qualcosa di familiare.
"Oddio, scusa" – dissi allora io mortificata e imbarazzata
"Figurati, scusa tu, non vedevo dove andavo"- rispose lui - "come ti chiami? Sono nuovo, ho appena cambiato scuola e paese e non conosco nessuno"
"L..Lena" - dissi balbettando - "mi chiamo Lena" ripetei più convinta- " e tu?
"Alessandro" - rispose mostrandomi un sorriso fantastico.”

Fece una breve pausa per respirare, per lei era sempre emozionante raccontare quella storia
“Gli mostrai la scuola, le aule, gli presentai i professori e infine andammo dal preside per chiedergli di metterlo nella 4^C con me, dato che ero l'unica persona che conosceva, fortunatamente acconsentì, e dato che i miei compagni non mi stavano molto simpatici mi sedetti nel banco con lui, nella fila centrale, all'ultimo banco. 
Gli chiesi di darmi la sua mano, sapete da giovane mi piaceva tantissimo scrivere, se avevo una penna erano guai per chi mi stava vicino”

disse ridendo e facendo ridere tutti in quella stanza
“e cominciai a scarabbochiare sopra cose senza senso, poi senza rendermene conto scrissi "Sei carino" e leggendolo mi sorrise stringendomi la mano. 
La campanella suonò e io e Ale andammo insieme verso l'uscita, c'era silenzio tra noi, ma mi piaceva.
Ti va di uscire con me, oggi pomeriggio?" - mi disse dopo un po'
Certo che mi va" - risposi felicissima
"Bene ,  devo dirti un segreto
Cosa? Dai dimmelo" - domandai curiosa
"Sai chi sono io?" - mi disse
"Che strana domanda, sei Alessandro, il ragazzo nuovo, nonchè mio compagno di banco" - risposi ovvia
"Si , lo so, ma io in realtà sono Alessandro Caspesillo, il ragazzo che 1 anno fa ha vinto Canta con me e che 1 mese dopo ha publicato un album che ha venduto oltre 12,000 copie"
"Cosa? Davvero? Oh mio Dio, mi credi se ti dico che fino all'anno scorso morivo dalla voglia di poterti abbracciare? Ah e avevo qualcosa come 5 poster tutti tuoi"
"Bhè sì, ti credo. Ma perché ora non mi segui più?"
"Non lo so, forse la consapevolezza che tu non avresti mai saputo che io esistevo, forse perché mi sentivo sconfitta dal fatto che tu non mi avresti amata come io ti amavo, non fraintendermi, non amare nel senso di essere innamorata, però accidenti, come sei cambiato, per non averti riconosciuta io "- dissi senza fare una pausa.
"Hm, capisco.. mi dispiace che si soffra così tanto ad avere un cantante preferito, ma credimi io amo da impazzire le mie fans, vorrei poterle abbracciare tutte, ma vabbè, non credo sia un discorso da aprire ora.. rimetti i miei poster intanto” e scoppiò a ridere come un matto “E comunque sì, sono cambiato un po’"- mi rispose notevolmente imbarazzato. 
"Bhè, oggi a che ora?" dissi allora io per cambiare discorso
"Ti passo a prendere alle 4 a casa tua"- disse - "ma aspetta, non so dove abiti"
"Accompagnami, così vedrai"- dissi indicandogli la traversa a destra
"Ancora un po' e siamo arrivati”- continuai

Mi fermai davanti casa mia e notai che la casa affianco alla mia era aperta, segno che c’erano nuovi vicini.
Oh, nuovi vicini”-dissi
Già ed è la famiglia Casillo”- ripose lui
Cosaa?”- urlai felicissima
Hai capito bene”-continuò lui fiero
wow, è una cosa bellissima”- dissi abbracciandolo forte –“ però ora vado che devo preparare il pranzo”
D’accordo a dopo Lena”-disse lui dirigendosi verso la sua casa.
Mangiai e cominciai a coniugare il verbo di latino che ci aveva assegnato la professoressa di latino”
Sbuffò, come se dovesse farlo anche ora. Non le era mai piaciuto il latino

“Erano le 15.30 “Cooosa, le 15.30?” –urlai, avrei ancora dovuto prepararmi, corro in bagno e mi preparo, continuavo a pensare ad Ale, era davvero troppo carino
Guardai l’ora, 4 in punto, lavata e vestita, nuovo record, Ale era già fuori , lo vedevo dalla finestra del piano superiore, scesi le scale e prima che potesse suonare sbucai fuori dicendo: “Andiamo?
Camminammo per un po’ e ci sedemmo su una panchina in un parco di Baggio. Parlavamo un po’ delle nostre vite, di come funziona la scuola, come erano i professori
Sei fidanzata?”- mi disse ad un certo punto
“No, e tu?” – risposi

No, ma sto per fidanzarmi” – disse e dopo pochi secondi le sue morbide labbra accarezzavano le mie. 

Chi ti dice che ti stai per fidanzare?”- chiesi io sfidandolo

Questo” e mi ribaciò.

FINE.”
“Che bella storia nonnina”- dissero i due bimbi all’unisono – “Ma Alessandro, è nonno Ale?”
“Certo piccoli, sono io” – rispose Alessandro.
I piccoli batterono le mani sorridenti, poi ripresero a giocare mentre Ale e Lena si tenevano stretti la mano, si amavano, si erano amati sin da quel giorno.
  








SPAAAZIO AUTRICE: Salve a tutti tutti tutti! Questa è una rivisitazione della storia,scritta un po' meno a caso, fa schifo lo stesso, ma un ci prova oh c.c . Alessandro Caspesillo, rido troppo, purtroppo non so se posso mettere il vero nome e poi “Canta con me”.. non ce la faccio! Bhe che dire spero vi piaccia, fatemelo sapere con qualche recensioncina, daaaaaai *occhi da cucciolina* E nulla, vi invito a leggere le mie altre OS, e farmi sapere che ne pensate, ditemi i vari errori così la prossima storia (che devo scrivere per forza perché non pubblico da non so quanto tempo :O) faccio meno errori, pure verbi, grammatica, lessico, tutto tutto!!
E niente vi lascio.
Un besos :*
Lena <3
Adieeeu C:

 
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: myeyesscream