Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Tabaqui    18/06/2015    2 recensioni
una canzone storica, una passione, due sguardi che si incontrano.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jung Hoseok/ J-Hope
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ahm.. ciao a tutti, io sono Cyndra -sì, quella bip che rilascia recensioni "cattive", noiose e banali- e... niente, questo è un esperimento di storiella partorita ieri notte alle 2.38 e... bhe, nonostante sia la prima cosa che pubblico, non ho la minima intenzione di chiedervi di essere clementi -sepre se leggerete- con me nelle recensioni, ma di devastarmi a suon di correzioni perché io voglio migliorare. Sì, quindi dateci dentro sudditi! -Yoongi inside- io aspetto e spero che qualcuno.. noti questo stralcio di schizzo notturno, o si faccia avanti... detto ciò, prima che iniziate a leggere, DOVETE mettere su la canzone che è la base di tutto: https://www.youtube.com/watch?v=re8cL-t8bok . Questa storia BISOGNA leggerla con QUESTA canzone. E ora... bho, divertitevi(?) -Masta, spero tu abbia pestato i piedi per qualcosa-
AH! Tutto questo è nato dalla mia mente! Se ho copiato qualcuno o qualcosa bhe.. mi dispiace, non era mia intenzione! Lo giuro! E ringrazio la mia Principessa che mi isira sempre a storie del genere, e la mia amica Ljr che mi aiuta a correggere e rivedere e mi ha incoraggiata a pubblicare... Ok, ora basta. Ciao. xD



*****
Parte la musica.
Nella sala da ballo, con il parquet di legno come unico compagno e gli specchi come spettatori, lascio scivolare il mio corpo sulla melodia cadenzata della musica e sulle parole del cantante. 
Una leggera luce arancione dei lampioni che penetra dai vetri della saletta mi permette di vedere la mia sagoma muoversi riflessa negli specchi. 
La vedo sì, ma non sto guardando nulla se non i colori e le emozioni che la musica mi mostra. 
Mi piego, salto, scatto, ballo. Ogni movimento è carico di energia che sembra uscire sotto forma di brillantini dalle mie articolazioni messe in mostra da movimenti forti e precisi, sotto la luce arancione e l'atmosfera viola e blu che c'è nella sala. 
È magico, liberatorio. Alterno la freddezza del popping con la sensualità del waving.
Sono talmente preda della musica e del ballo che mi accorgo solo più tardi di non essere sola. Stranamente non mi sento imbarazzata e continuo a ballare osservando quella figura che si muove perfettamente incastrando le sue mosse con le mie. 
Diventiamo un tutt'uno. 
I nostri sguardi si incontrano per la prima volta allo specchio e da quel momento non fanno altro che cercarsi tutto il tempo. 
Sono due occhi vivi quelli che vedo, due occhi che mi scavano dentro, che mi parlano e dicono "proviamo di più", due occhi che mi sfidano ad osare di più. 
Senza pensarci due volte, seguendo la musica, mi giro e mi avvicino a lui che appoggia una sua mano sul mio fianco. 
Oscilliamo e balliamo insieme, siamo sulla stessa lunghezza d'onda, i nostri corpi oramai incollati e i suoi occhi che guardano soddisfatti i miei. 
Il ballo si fa sempre più sensuale e il suo braccio arriva a cingere la mia vita e le mie labbra si piegano in un sorriso malizioso mentre con gli occhi gli chiedo "tutto qui?".
Lui capisce al volo e mentre ricambia il mio sorriso, mi spinge contro lo specchio portando le sue labbra a pochi millimetri dalle mie e una mano sul mio collo,  senza smettere di muoversi a tempo contro il mio corpo.
Si allontana quel che basta per tornare a far comunicare i nostri sguardi "allora?" L'attrazione, grazie agli ultimi movimenti, era cresciuta parecchio.

Mi piego sulle ginocchia mentre faccio scivolare lentamente le mie mani lungo il suo corpo, mi giro e salgo tenendo il tempo muovendo il mio corpo con il suo.
Vedo la nostra immagine riflessa nello specchio. 
Mi sta guardando mentre le sue mani mi afferrano i fianchi facendo aderire il mio sedere al suo bacino, poi, con una sale verso la mia casa toracica. Porto la mia mano opposta sulla sua. 
Si ferma in mezzo ai seni, stringe la maglia in un pugno e così faccio con la mia, e preme leggermente per fare aderire la mia schiena contro il suo petto. Il suo respiro sul mio collo. I nostri sguardi sono ancora legati nello specchio. Bocche socchiuse. Si morde il labbro inferiore e sposta lo sguardo sul mio collo, poi, con una sensuale lentezza, si abbassa e vi posa le labbra. Reclino la testa di lato e chiudo gli occhi. Lo sento aprire e chiudere le labbra sulla mia pelle, come a volerla afferrare. Porto l'altra mano sulla sua testa incastrando le mie dita tra i suoi capelli, tirandoli appena.
Lui inizia a succhiare e grattare coi denti il mio collo in una calda e passionale tortura.
La sua mano sul mio petto si rilassa e si posa aperta sullo sterno.
Mi giro facendo rimanere i nostri corpi incollati e lo guardo di nuovo negli occhi comunicandogli tutto quello a cui riuscivo a pensare in quel momento "sono tua".
Poso una mano sulla sua guancia e lo osservo in ogni sua linea, ogni suo particolare: dal neo sul labbro a quello sotto l'occhio, dalle labbra a forma di cuore alle accennate borse sotto gli occhi, dal naso appuntito alle guance arrotondate verso il basso, e senza neanche accorgermene, poso le mie labbra sulle sue.
Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalla musica e dai movimenti ritmati della sua bocca.
Inizialmente è un bacio semplice e dolce, finché gradualmente non schiudiamo le labbra e facciamo incontrare le nostre lingue che corrono ad accarezzarsi e abbracciarsi, diventando un bacio duro, atteso e pieno dell'eccitazione creatasi attorno e dentro di noi.

Sento le sue mani scendere sul mio sedere e stringere, finché non mi sollevano.
Avvinghio le mie gambe attorno alla sua vita e le braccia attorno al suo collo.
Mi appoggia non molto delicatamente allo specchio facendomi uscire un leggero gemito dalle labbra.
Sento il suo desiderio crescere mentre preme il bacino contro il mio.
Stacchiamo le nostre labbra tenendole a poca distanza tra loro e riapriamo lentamente gli occhi mentre cerchiamo di riprendere fiato.
Sono felici. Lui è felice e sereno, questo mi comunica con il suo sguardo.
Mi morde e tira il labbro.
La musica si ferma di colpo.
Incolliamo le nostre fronti e ridacchiamo.
Mi fa scendere e vado a recuperare il mio MP3 e la mia borsa.
Prima di uscire mi avvicino a lui lasciandogli un casto bacio sulle labbra.
Cammino verso la porta "anche io" sento dire dietro di me.
Mi giro a guardarlo e sobbalzo ritrovandomelo davanti.
Sento il battito accelerato.
Si abbassa su di me portando le labbra di fianco al mio orecchio "anche io" sussurra "sono tuo" mentre con una mano arriva a stringermi una natica. Mi lascia un bacio sulla guancia, mi prende per mano intrecciando le sue dita con le mie e insieme, usciamo da quella sala.

   
 
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