Grida! Solo grida che mi pervadono la testa! Sono come un trapano pneumatico. Mi chiedo sempre come ci sono finita qui dentro, io con queste persone non centro niente! Sono arrabbiata e ho freddo, questa camera è gelida...questi muri gallini e pieni di muffa fanno un odore sgradevole. Non riesco a concentrarmi...passi nei corridoi, grida, gente che corre, che piange, che ride! Sono all'inferno?! Mi esplode la testa meglio se mi metto sul mio letto, anche se le lenzuola sono bagnate...non me le cambiano quasi mai, ho paura adesso, mi sento sola! Ho sonno..posso addormentarmi? Non lo so, Ho paura che loro arrivino per me. Non importa voglio lasciarmi andare, hellingly presto sarà solo un brutto sogno, capiranno che io qui dentro non ci devo stare. "Bethany" una voce familiare mi chiamò in quel momento, capii subito chi era e gridai "mamma!" Ma subito la voce prese un tono cattivo, non amorevole, "Bethany, basta! Non ne posso più di te, mi hai rovinato la vita!" Si fermò e prese in mano il cellulare digitava velocemente e con rabbia "ora mi sono stufata! Voglio la mia rivincita, la mia vera vita inizia adesso, senza di te!"  Quelle parole mi fecero più male di una pugnalata, ero abituata a provare dolore, me ne infliggevo spesso da sola ma questo era di tutt'altro tipo! Quella frase mi rimbombava nella testa e automaticamente mi scese una lacrima che attraversò lenta e pesante la mia guancia, lasciando al mio interno solo amarezza e rancore verso quella donna. la donna che mi aveva messa al mondo ora mi lasciava indifesa e sola contro di esso! "Pronto!" I miei pensieri furono interrotti dalla voce squillante di mia madre "salve suor Constance, mi dispiace disturbarla ma vorrei sapere se la sua offerta per Bethany è ancora valida?!" Non appena ricevette risposta continuò con un sobbalzo "oh, ma è perfetto! Allora a stasera" finì così la conversazione Mia madre si girò e si rivolse a me sempre con disprezzo "in quanto a te signorina, prepara la valigia oggi te ne vai!" mi alzai di colpo dal letto con il respiro affannoso, realizzai immediatamente che quello era solo un sogno. Mia madre mi aveva portata qui a Hellingly: un ospedale psichiatrico lo definiscono ma in realtà è molto più di questo...sembra un manicomio ma per me ci troviamo negli inferi. sono qui da ieri...e non mi aspetto una visita! Qui il tempo non passa mai. Soprattutto con i pazzi! Tutte le giornate sono uguali e monotone, il divertimento migliore per loro è girare tutti intorno al tavolo situato nella sala comune e guai a te se cerchi di fermarli o cambiare giro! Ma i peggiori qui dentro sono i medici , gli infermieri e le suore!