Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Newtmasinmyveins    18/06/2015    6 recensioni
Cosa c’è di peggiore in estate che svegliarsi presto come se stessi per andare a scuola? Semplice, assecondare le pazzie di Doris, mia madre. Ha frequentato un turco per un anno, prima di fare l’errore più grande della sua vita: convivere senza neanche chiedermi cosa ne pensassi né tantomeno se fossi d’accordo.
Questa non è la mia vita! E’ tremendamente disgustoso sentire i loro stupidi nomignoli zuccherosi capaci di far vomitare chiunque a prima mattina, per non parlare dell’imbarazzo che provo quando fanno sesso, sono capaci di muovere il lampadario del soggiorno, ma forse non è questo il peggio.
Metin , lo scimpanzé che ha i peli persino sulla schiena o meglio dire, il compagno di mia madre ha un figlio: Cem , il classico stronzo cronico che ogni giorno guarda una diversa. Con lui è guerra dal primo momento che ci siamo visti: non avrà pace e state pur certi che gli renderò la vita un inferno.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

 
Quanto sono simili i calzini d'uomo usati e il formaggio?
 
L'ultimatum
 
Cosa c’è di peggiore in estate che svegliarsi presto come se stessi per andare a scuola? Semplice, assecondare le pazzie di Doris, mia madre.  Ha frequentato un turco per un anno, prima  di fare l’errore più grande della sua vita: convivere  senza neanche chiedermi  cosa ne pensassi né tantomeno se fossi d’accordo.
Questa non è la mia vita! E’ tremendamente disgustoso sentire i loro stupidi nomignoli zuccherosi capaci di far vomitare chiunque a prima mattina, per non parlare dell’imbarazzo che provo quando fanno sesso, sono capaci di muovere il lampadario del soggiorno, ma forse non è questo il peggio.

Metin , lo scimpanzé che ha i peli persino sulla schiena o meglio dire,  il compagno di mia madre ha un figlio: Cem , il classico stronzo cronico che ogni giorno guarda una diversa. Con lui è guerra dal primo momento che ci siamo visti: non avrà pace e state pur certi che gli renderò la vita un inferno.

Non so cosa abbia mai fatto di male per meritarmi tutto questo, ma la mia sfortuna non mi abbandona ancora una volta. Doris è una psicologa e il mio relazionarmi male o forse più adatto “non relazionarmi” le fa dubitare che un giorno avrò un’amica. Non riesce a capire che amo essere solitaria o come discriminante definiscono: asociale. Non voglio che mi si ronzi gente intorno,  già è abbastanza Cem e tutti i suoi insulti, ai quali ovviamente rispondo, ma spesso ignoro sbattendogli la porta in faccia. Questa situazione mi opprime e come se non bastasse ieri sera ciliegina sulla torta.

Eravamo a cena, cercando di ingurgitare il pesce che Doris, -dato la sua scarsa abilità culinaria- aveva dimenticato di scongelare. Un cubetto di ghiaccio sarebbe stato meglio e notevolmente più appetitoso, almeno non avrebbe emanato quel puzzo.


FLASHBACK

Mamma e Metin avvicinano le loro mani sul tavolo stringendole l’una all’altra, mentre io e Cem con un nostro raro sguardo d’intesa volgiamo gli occhi al soffitto, imprecando che i nostri genitori non si sbaciucchino o liberino frasi smielate.

-Ragazzi, io e il mio orsacchiotto abbiamo deciso dove andremo in vacanza per questa estate.- sbotta mia madre,  facendo appena dopo un sospiro di sollievo,  evidentemente libera  e al tempo stesso illusa che io e il fratellastro stronzo restassimo zitti anziché trucidarla.

-Sì, ma capite … - interviene subito poco Metin" il guerriero peloso" pronto a brandire spade pur di difendere la sua donzella.

"Come reagirebbero se gli tirassi il merluzzo congelato in fronte? Meglio evitare, non voglio morti stasera."

 Lo guardo in cagnesco, dimostrando apertamente la mia espressione contrariata a qualcosa che sicuramente non mi sarebbe piaciuto. Metin improvvisamente si arresta … beh , forse non è il verbo giusto :è un poliziotto.

- E’ un viaggio di nozze.-  continua balbettando, attorcigliando le mani alla tovaglia rovinandola disastrosamente.

- Un viaggio di nozze?- quello a parlare è Cem che come me sembra capirci sempre meno. Fa spallucce per poi rilassare la fronte e dire- Ma voi non siete sposati! -
“Oh bravo Cem, c’è ancora una possibilità per salvarti dalla tua infermità mentale.”

-Si figlio, ma abbiamo bisogno di relax, anche voi no? Avete finito la scuola,- lo scimpanzé cerca di allearsi ai nemici, in fondo quando non si riesce a sconfiggere il nemico bisogna farselo amico. Peccato che può fregare suo figlio, ma non me.

-Grazie Metin per il tuo dolcissimo interesse- digrigno a denti stretti la parola “dolcissimo”-ma una cosa non mi è chiara, - puntualizzo con la mia solita aria da saputella e genio del male,

“Stavolta vi ho in pugno”

-Come potrebbe essere un viaggio di nozze con me e questo …. questo coso- dico indicando Cem con la forchetta che naturalmente si incazza, ma stranamente mugola qualcosa posticipando la sua vendetta.

- Infatti, tu e Cem rimarrete qui, - quella a rispondere è mia madre che con nonchalance continua a tagliare il tovagliolo, il pesce è intoccabile. Non meravigliatevi con il QI  che ha potrebbe ingurgitare quel lembo.

-Cosa?- urliamo entrambi all’unisono. Io e il ragazzo svitato ci alziamo, lui sale su in camera evitando un esplicito vaffanculo rivolto a mia madre, ma io no, resto in cucina continuando a lottare per una giusta causa: la mia sanità mentale e il rischio di non impazzire con quell’essere ripugnante.

-Come posso rilassarmi con quello lì?- sbotto spalancando le braccia, sperando di far pietà almeno allo scimpanzé dai peli anche sulla schiena.

-Lena, da buona psicologa posso dirti che hai bisogno di relazionarti con qualcuno. Alla tua età qualsiasi adolescente ha un amico, Cem è ragionevole … -

“Ho bisogno che qualcuno mi tenga, altrimenti la uccido”

-Andrete d’accordo, io e Metin riponiamo molta fiducia in voi, siete dei ragazzi maturi, ve la caverete,- continua a dire e io sto leggermente andando a fuoco. Ho la testa che mi scoppia e il fumo mi esce dalle orecchie.

-Sappiate che al vostro ritorno … solo uno di noi due sarà vivo e il sopravvissuto non avrà pietà di voi.- canzono da buona guerriera, ovviamente quella a sopravvivere sono io. L’ho sempre fatto e questa storia per quanto mi terrorizzi mi dà anche l’energia giusta.


RETURN

Eccomi sull’uscio della porta alle 7:30 di mattina con un’espressione contrariata e insonnolita.  Doris e Metin stanno partendo adesso. Che vigliacchi, mi hanno avvisato la sera prima! Era inutile insistere, i biglietti per la California erano pronti e anche le valigie, possibile che non mi fossi accorta di nulla? Beh … si,  non avevo amici e seppure fossi tutti i giorni segregata in casa ero sempre in camera per evitare le troppe domande di mia madre e soprattutto scansare la faccia da culo di Cem.

-Ciao papà, ciao Doris- sorride smagliante Cem sbucando dal nulla con addosso solo la canottiera bianca e i boxer grigi: il suo pigiama.

Gli volgo uno sguardo di sfida –Non puoi mentire così bene,- sbuffo stremata- perché ieri  hai preferito salire piuttosto che ribellarti?- gli urlo contro sbattendo la porta di casa, gli orsacchiotti erano già andati via.

“Quanto Doris teneva a me? Di sicuro avrei fatto più pietà a un orso sull'Himalaya che non mangiava da anni. Lui mi avrebbe risparmiata “

-Non sto mentendo e non mi sembra che parlandogli tu abbia migliorato qualcosa. Ieri sera ho preferito salire perché: uno, non sarà male. Due, non sarà male. Pensa che potremo fare quello che vogliamo ma tu – mi indica con il suo grosso ditone a forma di wurstel - dovrai rispettare i miei spazi.-

-Cosa?- sgrano gli occhi fissandolo come per dire “ scappa o ti uccido”.

-Hai capito bene,  rilassati … farò lo stesso, le mestruate 365 giorni su 365 mi fanno roteare i -  lo interrompo, solo io posso essere volgare.

-Taci, ho afferrato il concetto.- dico mettendo la testa tra le mani e arrabbiandomi ,

“Perché la mia vita è tutta uno schifo?”

-Bene Lena Schneider, che ne dici di preparare la colazione tanto per iniziare con il piede giusto?-

“Non ha le mani per prepararsela da solo?”

- Allah ti ha dato due mani- dico avvicinandomi timidamente al suo orecchio per non farmi sentire da nessuno , sebbene in casa siamo solo io e lui,  detta all’orecchio risuona più cattiva – e credimi, non ti servono solo per farti le seghe.-  inizialmente bambolato si sveglia presto dal coma momentaneo,

-Sicuramente ho una vita sessuale più attiva della tua, bimba dal pigiama con le paperelle- sbraita prima con nonchalance e poi abbastanza furioso.

"Meglio salire" salgo le scale rifugiandomi al sicuro in camera mia. Mi tuffo sul letto sprigionando una risata malefica.

-Che faccia da imbecille!-parlo tra me, cercando di togliere dalla testa quell’espressione da pesce palla.

E’ ovvio che sia scoppiato di vergogna.

-Ma adesso devo gettare via questo pigiama o perderò la mia credibilità.- sbuffo e denudandomi scelgo dal mio armadio una maglia a caso. Precisiamo: il mio armadio è una sedia. Sorpresi? Eppure non l'avrei detto, ognuno di noi è troppo pigro per sistemare gli abiti negli appositi cassetti. Personalmente reputo che la vita sia troppo breve per mettere i vestiti nell'armadio.

Continuo a ridere, per quanto voglia distrarmi la faccia imbambolata di Cem è epica, quasi come un richiamo sento dal piano di sotto un urlo agonizzante del fratellastro rompipalle,

-Lena Schneider, la guerra ha inizio.-

 
SPAZIO AUTRICE( LEGGIMI :D)
Carissimi lettori, a chi mi conosce e a chi no, grazie per aver letto questo capitolo! Questa storia mi è sbucata dal nulla, shippando Lena e Cem di Kebab for breakfast. Questa fanfiction non riguarda il film , ecco perché non rientra in quella categoria. Per chi si chiedesse il senso della frase prima del titolo è per fare una cosa diversa, chi vuole può anche rispondere nella recensione. Baci da Ale e spero vivamente di sentirvi. Ps: è la prima volta che mi catapulto in una fanfiction del genere.
  
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Newtmasinmyveins