questa è la prima storia che scrivo e non so nemmeno se continuarla o meno aspetto un vostro giudizio premetto che questo è solo il prologo e che se vi piacerà continuerò a pubblicarla. recensite in tanti please kuss ci tenga a precisare che i tokio hotel non mi appartengono e che tutto quello che ho scritto è frutto della mia immaginazione.

Era il 15 settembre 2008 Bill come ogni mese doveva andare dal medico per controlli alla laringe.
Dopo l’operazione i medici insieme a David avevano deciso che ogni mese il cantante avrebbe dovuto fare un controllo così da evitare una nuova operazione e soprattutto il rischio di non cantare mai più.
Di solito Bill ci andava da solo, o accompagnato da Saki d’altronde lì nessuno avrebbe fatto caso a lui tra l’altro gli appuntamenti li aveva sempre di mattina molto presto perche così non doveva interrompere i sui appuntamenti giornalieri e conoscendo gli orari degli amici era inutile sperare che l’accompagnassero.
Quella mattina del 15 settembre Tom stranamente e per suo grande dispiacere si era svegliato presto e ovviamente con una fame assurda come ogni mattina così era sceso a fare colazione e aveva incontrato il fratello già pronto ad uscire:
Bill: “Tom come mai già sveglio?”
Tom: “non lo so mi sono svegliato e non riuscivo più a dormire. Cmq come mai tu sei già vestito non è presto anche per te?”
Bill: “come al solito hai dimenticato che devo andare a fare la visita di controllo”
Tom: “ scusami hai ragione che ne dici se per farmi perdonare oggi ti accompagno?? d’altronde sono sveglio e non ho nulla da fare”
Bill: “Siiiiiiiiiiiiiiiiii mi farebbe molto piacere, però ti devi vestire in un lampo se no facciamo tardi”
Tom: “ok tu aspettami arrivo subito” così dicendo fece una corsa al piano di sopra.
Tom riuscì a lavarsi e vestirsi in 5 minuti scarsi un vero tempo da record
Bill: “wao sei già pronto io non ci sarei mai riuscito”
Tom: “e ovvio tu ogni volta che devi uscire fosse pure per fare la spesa devi truccarti scegliere gli accessori che si abbinano ai vestiti per non dimenticarci la pettinatura giusta……………. E poi ti sei anche capace di lamentarti perché ti hanno riconosciuto tutti e hai dovuto firmare milioni di autografi e non essere riuscito a fare quello che volevi”
Bill: “certe volte sei proprio stronzo”
Tom: “anche io ti voglio bene Bill e poi sai che amo prenderti in giro”
Bill lo guardò come a volerlo incenerire sul posto ed usci di casa

Una volta in macchina, Tom si rese conto di quanto il fratello fosse taciturno e si meravigliò per questo
Tom: “Bill come mai oggi non dici una parola ormai sono abituato ai tuoi discorsi a raffica e il silenzio non mi piace”
Bill: “niente di che sono solo un po’ preoccupato per la visita, come al solito,”
Tom: “ehi fratellino non devi essere preoccupato vedrai che andrà tutto bene se vuoi oggi che ci sono posso entrare dal medico con te”
Bill: “Tom sei un tesoro……” si girò e gli dette un bacino sulla guancia
Tom: “Bill ma che schifo………..” disse toccandosi la guancia e arrossendo vistosamente
Bill: “Quante storie per un bacetto cmq dal medico preferisco andarci da solo grazie lo stesso”
Tom: “ok, io ti aspetterò fuori nella sala d’aspetto” per il resto del viaggio, che durò solo pochi minuti, Bill parlò della festa che si sarebbe tenuta quella sera dall’Universal in loro onore per festeggiare il premio ottenuto ai video music awords e per il loro rientro in Germania; festa alla quale avrebbe partecipato anche Andreas che non vedevano da quasi un mese; ora Tom riconosceva il suo fratellino logorroico fino allo sfinimento.
Arrivarono in ospedale e attesero che l’infermiera chiamasse il proprio turno.
Dieci minuti dopo Bill entrò e Tom attese fuori come promesso.
Quando Bill usci dalla sala visita cioè circa 20 minuti dopo Tom capì che era andata bene visto che il fratello non camminava ma saltellava, un po’ come haide (non so se si scrive cosi sorry), verso la sua direzione, ora anche Tom poteva tirare un sospiro di sollievo.
Mentre si dirigevano verso la macchina ridendo come pazzi ripensando ad una battuta di georg fatta il giorno prima completamente ubriaco, videro 3 persone avvicinarsi minacciosamente verso di loro.
Uno dei ragazzi: “oh avete visto chi abbiamo qui i nostri cari gemellini e noi che pensavamo di trovarne solo uno……………. va beh due piccioni con una fava no???”
Scoppiarono tutti a ridere tranne ovviamente Tom e Bill che si guardavano preoccupati, Tom prese per mano Bill e si avviò velocemente verso la macchina
“ehi non andate di fretta noi vogliamo solo divertirci un po’” disse un ragazzo per poi avvicinarsi sempre più ai gemelli per non lasciargli via di scampo.
Tom:“Che cosa volete da noi. Lasciateci in pace” Bill era sconvolto aveva una brutta sensazione sentiva che sarebbe successo qualcosa e non sapeva cosa fare per evitare che ciò accadesse.
“ohhhhhhhhhhhhhhhhh Tom vuole fare il duro che paura!!!!!!!!!!!!!! Ragazzi forse è meglio scappare” appena finì di parlare scoppiarono tutti a ridere
“Lucas dobbiamo muoverci non abbiamo molto tempo potrebbe arrivare qualcuno”
“Kevin sei una palla mi togli sempre il divertimento………… ragazzi allora muoviamoci ricordate ci serve quello con i capelli neri ” sentendo quelle parole Tom strinse sempre più forte a se Bill ma capì chiaramente che da solo non avrebbe potuto fare nulla e che Bill era troppo spaventato per fare qualunque cosa.
Tom: “Bill lo so che sei spaventato ma ascoltami attentamente, appena te lo dirò io tu scappa e cerca aiuto non ti preoccupare per me hai capito” disse ciò quasi sussurrando nell’orecchio di Bill così da non farsi sentire dai tre razzi avanti a loro .
I tre ragazzi si avvicinarono e subito Tom si mise avanti Bill
Lucas: “ehi togliti di mezzo se non vuoi fare una brutta fine”
Tom: “ io non vi lascerò prendere mio fratello senza fare niente quindi se volete lui uccidete me”
Lucas:“ragazzi occupiamoci prima di lui non voglio più sentirlo parlare”
I ragazzi presero Tom e cominciarono a picchiarli.
Tom guardò Bill facendogli capire di correre più che poteva e fare quello che gli aveva detto.
Bill corse corse con le lacrime agli occhi e il cuore in gola si voltò solo un attimo per vedere due ragazzi che tenevano Tom per le braccia e il terzo che riempiva lo stomaco di Tom a calci per poi riprendere a correre come non aveva mai fatto in vita sua; non voleva lasciare Tom da solo e in quelle condizioni ma sapeva benissimo che se fosse tornato indietro da non avrebbe potuto fare niente; doveva fare quello che glia aveva detto Tom doveva cercare aiuto.