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Autore: Yoshiko    22/02/2005    0 recensioni
-Vi dichiaro pertanto marito e moglie.- il sacerdote li fissò con i suoi occhi da miope attraverso le lenti degli occhiali appollaiati sul sottile naso aquilino -Ora può baciare la sposa.-
-In che senso?- domandò Mark Landers.
-Come in che senso? Nel senso che vi ho uniti in matrimonio e che lei adesso può baciare sua moglie.- disse il prete sorridendo paziente.
-Cos’ha fatto?- insistette Mark impallidendo.
-Vi ho sposati or ora e…-
-Ci ha sposati? Ma è pazzo?- biascicò il ragazzo scioccato.
-Se questo è uno scherzo non lo trovo divertente…- balbettò Jenny incredula."
Un matrimonio, un incendio, un salvataggio, un arrivo improvviso e un aiuto insperato...
Incredulità, stupore e situazioni imbarazzanti: come faranno i nostri eroi a tirarsi fuori dai guai?
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji, Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Jun Misugi/Julian Ross, Kojiro Hyuga/Mark, Ryo Ishizaki/Bruce Arper, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly, Yayoi Aoba/Amy, Yoshiko Fujisawa/Jenny
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Leaves Time
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-Che splendida serata… non è vero, Holly?-
Patty si asciugò le mani nel grembiule annodato in vita e si affacciò sulla porta spalancata della piccola casa. Osservò estasiata il disco rosso del sole al tramonto che calava pigramente dietro le montagne. La casetta di legno col camino in pietra sorgeva su una collina circondata da boschi verdi e tranquilli. Intorno non c’erano altre abitazioni e gli unici rumori che spezzavano il silenzio erano il gorgoglio rilassante dell’acqua cristallina del torrente che scorreva su un lato della casa, il cinguettare degli uccelli e il frusciare del vento tra le foglie degli alberi. Quel luogo era veramente il paradiso.
Holly si alzò dal tavolo, raggiunse la ragazza e le circondò le spalle con un braccio.
-Davvero stupendo… e anche molto romantico…- le disse con un sorriso che la mandò in estasi.
Si baciarono finché uno sgradevole odore di bruciato non arrivò alle loro narici e quando divenne così pungente da farla tossire, Patty si staccò dal fidanzato, spostò gli occhi sulla campagna deserta e si chiese se nel bosco fosse scoppiato un incendio. Non vide fumo da nessuna parte e all’improvviso si ricordò dell’arrosto che aveva lasciato a cuocere nel forno.
Piombò nel panico, le sfuggì un gemito e spinse via Holly con una tale foga che il ragazzo, sbilanciato all’indietro, inciampò sul gradino della soglia e cadde malamente, finendo con la nuca contro lo stipite della porta. La sua testa risuonò con uno schiocco.
Patty piombò in cucina. Fiamme arancioni si levavano dal forno insieme a colonne di fumo nero. Fu un attimo. Le scintille raggiunsero il ripiano di legno, le tende della finestra e i pensili in noce. Nel giro di un secondo tutto fu avvolto dal fuoco. Arretrò spaventata, piangendo e tossendo, soffocata dal fumo che aveva intriso l’aria.
-Holly!- invocò terrorizzata -Holly! Holly!!-
Lui non accorse perché non la sentì. Era rimasto a terra mezzo intontito dall’urto, incapace di reagire e di tirarsi su.
Con gli occhi arrossati e pieni di lacrime, Patty riuscì a raggiungere il lavandino continuando a chiamare il fidanzato. Aprì l’acqua e la gettò sul fuoco creando altro fumo e inquietanti sfrigolii.  Il legno dei mobili era secco e stagionato e stava bruciando come carta. Patty indietreggiò verso la porta e rendendosi conto di non poter fare più niente, abbandonò la cucina. Il mobilio ardeva scoppiettando e le fiamme, sempre più alte, arrivarono presto a blandire le travi del soffitto.
-Holly! Accidenti Holly!- gridò in lacrime, assistendo impotente a quel terribile spettacolo, a quello sfacelo. Gli occhi fissi sull’incendio, indietreggiò fino alla porta d’ingresso, dove aveva lasciato il ragazzo. Voltandosi in cerca di lui, lo vide a terra. Sussultò.
-Holly!- lo raggiunse impaurita e cercò di riscuoterlo.
Lui non reagì in nessun modo e Patty, rassegnata alla perdita della casa ma non certo a quella del fidanzato, lo afferrò per le braccia e lo trascinò faticosamente nel cortile in un punto in cui né fumo né scintille potevano raggiungerli. Si guardò intorno, vide la piccola fontanella dell’aiuola, vi trascinò accanto il corpo esanime di Holly e gli gettò in faccia così tanta acqua che lui tornò in sé per non affogare.
-E… ehi!- si tirò seduto e si portò una mano alla nuca dolorante.
Patty scoppiò in lacrime e gli si gettò tra le braccia, stendendolo di nuovo.
-La nostra casetta sta bruciando!- pianse disperata.
Holly sollevò il viso e guardò incredulo le fiamme che si levavano alte dalla loro piccola dimora di legno, ridotta ormai ad un luminosissimo falò.
-Che diavolo è successo?-
-Si è bruciato l’arrosto!- singhiozzò Patty.

-Un incendio…-
La voce di Mark svegliò Bruce che sonnecchiava stanco accanto a lui. Lo individuò anche Benji e cominciò ad abbassarsi verso terra.
-Che fai?-
-Approfitto della luce per scendere…- rispose distratto, i nervi tesi sulla manovra di atterraggio -Siamo in riserva e sono ore che sorvoliamo il buio più totale.-
-Ma così finiremo tra le fiamme!-
-Per chi mi hai preso, idiota di un cretino? Pensi che voglia bruciare all’inferno? Vuoi capirlo o no che se non atterriamo dove c’è un po’ di luce finiremo per schiantarci contro qualche albero?-
Mark tacque, tenendo gli occhi sul falò che più scendevano e più si faceva grande e pericoloso.
-È una casa…- Jenny fissò il suolo sotto di lei -E laggiù c’è qualcuno…-
-Molto bene.- s’entusiasmò Benji -Così finalmente riusciremo a sapere dove diavolo ci troviamo.- si concentrò nell’atterraggio e non disse più una parola finché l’elicottero non si fu posato sull’erba. Allora spense il motore e aprì lo sportello saltando a terra, desideroso di sgranchirsi le gambe.
Jenny lo raggiunse stiracchiandosi e osservando le fiamme che stavano finendo di consumare l’abitazione.
-Che disastro!-
Un attimo dopo anche Mark e Bruce furono accanto a loro.
Patty, in ginocchio accanto a Holly, riconobbe immediatamente il cappellino del portiere.
-Benji!-
Bruce li vide e corse verso i due.
-Non posso crederci! Che fortuna sfacciata!-
Il gruppetto si riunì e mentre Holly, ancora frastornato e gocciolante, si metteva in piedi con l’aiuto di Bruce e di Patty, Benji riprese ad osservare la casa.
-Siete stati voi?-
Patty si asciugò le lacrime e annuì.
-Mi si è bruciato l’arrosto.-
Scoppiarono a ridere tutti, tranne Mark che, accanto a Jenny, sbuffò sconcertato.
-Ridicolo! Sempre più ridicolo!-
-Come accidenti sei vestito?- Holly lo fissò -Anzi, come siete vestiti tu e…- al buio non fu in grado di identificare la macchia bianca che gli era accanto.
Ci riuscì Patty.
-Jenny! Cosa ci fai in abito da sposa?-
-Be’, ecco…-
-Oh, già. Voi non lo sapete…- Benji guardò divertito i due sposini -Landers e Jenny oggi sono convolati a nozze…-
-Non c’è niente da ridere!- Mark già non ne poteva più. Fece un passo avanti e agitò minacciosamente un pugno in direzione del portiere.
-Fermo, fermo!- lo acchiappò Jenny, trascinata per qualche metro dalla foga del ragazzo. La seta e il tulle le ondeggiarono intorno in un’allegra danza -È inutile che te la prendi con lui, non è mica colpa sua!-
Patty continuò a fissarli incredula.
-Davvero vi siete sposati? E Philip?- si guardò intorno -Dov’è?-
-Magari lo sapessi!-
Benji pensò che fosse il caso di rassicurarla.
-Se domani anche lui accenderà un falò come questo, vedrai che lo troveremo.-
Bruce scosse la testa.
-Se fossi in voi io non avrei così fretta…- sapeva che l’amico non sarebbe stato contento di quel matrimonio -Comunque comincio ad avere fame… non pensate che sia ora di cenare?-
Patty gemette e guardò affranta la casetta ormai ridotta in cenere.
-Il mio arrosto…-
Benji tornò verso l’elicottero.
-Chissà che non ci sia qualcosa da mangiare… da qualche parte…-
Jenny gli trotterellò dietro speranzosa, il vestito ormai ridotto ad uno straccio.
-Hai fatto la spesa prima di partire?-
-No.-
Frugarono l’elicottero da cima a fondo, accumulando ogni cosa che avrebbe potuto essere non solo commestibile ma anche utile. Trovarono di tutto: cibo, bevande e anche un kit da campeggio per cucinare. Holly poi, continuando a esplorare l’interno dell’abitacolo, ne uscì tenendo tra le mani un graziosissimo piccolo sacchetto di velo candido.
-E questo cos’è?- sollevò l’oggetto verso il bagliore dell’incendio.
Incuriosita Patty gli tolse l’affarino dalle mani.
-Avete fatto anche le bomboniere?-
Mark, un muso lungo fino a terra, la fissò con le braccia incrociate sul petto. Non le rispose e le voltò le spalle.
Lei ignorò il suo atteggiamento scortese, sciolse il nastrino e frugò tra i confetti fino a tirar fuori il bigliettino che cercava. Riconsegnò la bomboniera a Holly che ne approfittò per ficcarsi in bocca un confetto, aprì il cartoncino e lesse:
Mark&Jenny 
Oggi sposi

-Accidenti! Ma allora è proprio vero!-
-Ne dubitavi?- Landers appoggiò la schiena contro il tronco di un albero che avrebbe voluto piuttosto prendere a testate.
Holly parlò a bocca piena, scuotendo la testa.
-A Philip questa cosa non piacerà per niente…-
-Non c’è altro?- Bruce lanciò un’occhiata a quello che Jenny e Benji avevano tirato fuori dal velivolo.
-E cos’altro vuoi?- il portiere si tolse il cappellino e si passò un braccio sulla fronte per asciugarsi il sudore.
La ragazza accanto a lui lo vide, scosse la testa e riesumò un fazzoletto. Scese dall’elicottero con un salto, gli andò vicino e glielo passò il volto accaldato. Lui si tirò indietro.
-Sai cosa penso, Jenny?-
-Cosa?-
-Che dovresti cercarti qualcosa di più comodo da indossare… Non che l’abito da sposa non ti doni, ma certo un è il massimo per fare un viaggio…-
Lei sospirò.
-Ci avevo già pensato ma non ho trovato nulla. C’è di tutto ma nessun tipo di vestito…-
-L’importante è che non moriremo di fame.- Patty stese un telo a terra e cominciò a fare l’inventario delle cibarie.
-C’è anche un fornelletto da campo.- Holly cercò di accenderlo con un fiammifero e Mark si accostò dubbioso.
-Non ne hai abbastanza di fuoco, Hutton?-
Patty spalancò gli occhi.
-Oh, santo cielo! Come sei elegante! Non me n’ero accorta prima, ma l’abito scuro ti dona moltissimo!-
Landers la scrutò sospettoso, tentando di capire se dicesse sul serio o si stesse prendendo gioco di lui. E gli sembrò sincera…

Cenarono in silenzio alla luce delle ultime fiamme che avevano consumato l’abitazione rendendola un mucchio di pietre bruciacchiate, poi riposero al suo posto tutto il riponibile e si prepararono ad affrontare la notte all’aperto.
-Domani mattina dovremo trovare il modo di fare il pieno.- Benji s’infilò dentro il sacco a pelo -O non andremo da nessuna parte.-
Mark ne recuperò un altro  e lo aprì a terra poco lontano.
-Il pieno? E dove?-
-Quello era l’ultimo!- Jenny tornò a mani vuote dall’elicottero e fissò Landers con uno sguardo d’accusa.
Lui si fermò come stava, in ginocchio.
-La prima vostra notte di nozze…- rise Bruce divertito.
-Oh, non infierire. Poverini…- li difese Patty -Deve essere già abbastanza imbarazzante.-
Mark si accorse che i compagni lo guardavano. Sbuffò, si mise in piedi stizzito e allungò le mani verso le coperte che aveva steso, verso il letto che aveva appena finito di prepararsi.
-Ma prego!- esclamò seccatissimo -Sia mai detto che io faccia dormire al freddo mia moglie!-
Jenny si avvicinò guardinga.
-E tu dove dormi?-
-Ma sulla nuda terra, ovviamente!-
Lei esitò.
-Mi dispiace…-
-Non dispiacerti e approfitta, Jenny…- Holly rise abbracciando Patty e infilando la testa tra i suoi capelli che quel giorno odoravano un po’ di bruciaticcio.
Jenny gli diede retta. Che altro poteva fare? Si sfilò le scarpe e cercò di infilarsi nel sacco a pelo, cosa che, naturalmente, non le riuscì. O lei o il vestito, quella era la dura realtà. Dopo numerosi tentativi intrapresi sotto gli occhi divertiti di Mark, alla fine rinunciò e si sedette a terra, tirando le gambe al petto e appoggiando il mento sulle ginocchia, gli occhi lucidi di frustrazione.
Il ragazzo se ne stette in silenzio per un po’ ma poi, quando si accorse che le lacrime avevano preso a rigarle le guance, la raggiunse.
-Perché piangi?-
-Perché questa situazione è assurda!- tirò su col naso -Perché odio questo vestito…- si passò il dorso della mano sugli occhi -Perché non so che fine abbia fatto Philip…- abbassò il volto sulle gambe e venne scossa dai singhiozzi -Perché tu sei insopportabile e credi che la colpa di tutto sia mia!-
-Ma no… Jenny…- protestò -So benissimo che la colpa non è tua… Mi sono innervosito e me la sono presa con te…- le posò una mano sulla spalla e cercò di consolarla -Vedrai che troveremo Philip. Se abbiamo trovato Holly e Patty, riusciremo a ripescare anche lui…-
La giovane annuì e si calmò.
-Ora cerca di dormire…- sollevò la parte superiore del sacco a pelo e aiutò Jenny ad infilarsi dentro, lasciando fuori la maggior parte del vestito.
-E tu?- domandò lei vedendolo sedersi al suo fianco.
-Sto qui, non preoccuparti…-
Jenny non si preoccupò e si addormentò immediatamente.
Nel giro di un’ora si levò una nebbia fredda e densa. La collina venne avvolta da un’umidità tale da ammuffire persino le ossa. Bagnato come un pulcino, tremando per il freddo e temendo di buscarsi una polmonite, dopo aver resistito il più possibile Mark si arrese. Scostò Jenny e si infilò sotto le coperte, stringendo poi la giovane contro di sé per tentare di scaldare con il suo il proprio corpo scosso da violenti brividi di freddo.

-È quasi un peccato svegliarli.- Benji lanciò un’occhiata divertita ai due novelli sposi che dormivano abbracciati nel sacco a pelo.
Bruce annuì.
-Se solo avessi una macchinetta fotografica…-
Detto e fatto. Una fotocamera digitale di ultimissima generazione gli comparve tra le mani lasciando tutti sbalorditi.
-Stupendo!- il ragazzo se l’accostò al viso, inquadrò i dormienti e scattò su di loro almeno dieci foto.
-Harper… Harper! Harper, Harper!!- il richiamo di Benji si fece sempre più alto e perentorio. Lo braccò mentre saltellava intorno al sacco a pelo, finché non riuscì ad acchiapparlo -Come diavolo hai fatto?-
Lui abbassò gli occhi sulla macchinetta fotografica.
-Ho spinto il pulsante! Spero solo che la risoluzione sia buona perché…-
-Non quello, idiota!-
-Bruce…- si avvicinò anche Holly -Benji vuol sapere come sei riuscito a far comparire una macchinetta fotografica dal nulla. E sinceramente vorrei saperlo anch’io.-
-L’avete visto anche voi. Ho detto che la volevo ed eccola qui…-
-No, dico…- fremette Price -Ti sembra normale?-
L’amico ci pensò un attimo, poi scosse la testa.
-Hai ragione, avrei dovuto chiedere qualcosa di più utile, come… per esempio…- rifletté attentamente -Dunque…-
Vedendolo in difficoltà, Patty corse in suo aiuto.
-Il pieno per l’elicottero.-
-Già.- Harper si colpì la fronte con il palmo della mano -Hai perfettamente ragione. Il pieno.-
Cadde il più assoluto silenzio e i tre rimasero ad aspettare col fiato sospeso che succedesse qualcosa. Passò un minuto, ne passarono due, tre… e non comparve nessuna tanica di benzina, né un distributore o un’immensa autocisterna.
Bruce sospirò.
-Peccato… Ci avrebbe fatto comodo…- fece un’ultima foto ai resti ancora fumanti di quella che doveva essere stata una graziosa casetta e si avvicinò all’elicottero.
Accantonando momentaneamente il miracolo a cui avevano appena assistito, i ragazzi ripresero a radunare le loro cose e a caricare il velivolo.
-Non ci siamo! Non ci siamo!- Benji scomparve all’interno della fusoliera -Se non sistemate tutta questa roba con un po’ di criterio non riusciremo mai ad entrarci in sei!-
Holly tornò infastidito verso Patty.
-A volte è peggio di una vecchia zitella.-
-E che qualcuno svegli quei due…- il portiere fissò il bagaglio con le cinghie di sicurezza perché durante il volo non viaggiasse di qua e di là finendo addosso a qualcuno -È ora di alzare i tacchi!-
Patty annuì e scosse Jenny. La ragazza aprì gli occhi e si ritrovò tra le braccia di Mark. Lo shock fu tale che emise un urlo così potente da far perdere almeno tre anni di vita al giovane consorte. Quello balzò fuori dal sacco a pelo atterrito, con il cuore in gola per lo spavento.
-Maniaco pervertito!- l’assalì Jenny, scostando il vestito e alzandosi imbufalita -Hai approfittato che dormissi per allungare le mani?!- sollevò lo strascico avvolgendoselo intorno al braccio e si diresse indignata verso l’elicottero.
-Dannata ragazzina!- le gridò dietro Mark -Se vuoi liberarti di me non hai bisogno di farmi venire un infarto! Ti concedo il divorzio più che volentieri!- pronunciate quelle parole, barcollò e si afflosciò a terra come uno straccio.

-Landers non è fatto per il matrimonio.- inserito il pilota automatico per mantenere la rotta, Benji si girò a guardare il ragazzo che giaceva sul sedile posteriore, la testa appoggiata sopra gambe di Jenny, un fazzoletto bagnato sulla fronte -È sposato da meno di un giorno e guardate già com’è ridotto…-
Holly scosse la testa sospirando e lanciò un’occhiata a Patty che frugava tra i bagagli, in cerca della valigetta dei medicinali.
-Sei sicuro che ci sia, Benji?-
-Certo! L’ho vista ieri…-
-Non riesco a trovarla.-
-Non è un grande problema…- Price lanciò un’occhiata a Bruce -Coraggio, falla apparire!-
L’amico lo fissò sconcertato.
-Su su! Hai fatto materializzare una macchinetta fotografica, hai riempio il serbatoio di carburante… ora trova un’aspirina.-
-Non so se…- l’altro cominciò a temere quello strano dono. E se non avesse funzionato?
-Eccola, l’ho trovata!- si fece sentire Patty trionfante, togliendolo miracolosamente dai guai.
Mark si mosse, gemette e socchiuse gli occhi, posandoli sui contorni confusi di un viso chino su di lui.
-Tutto bene?- il volto sfocato mosse le labbra e riconobbe la voce di Jenny.
-Sì, più o meno…- cercò di tirarsi su ma restò incastrato in quella posizione, con le gambe bloccate dietro il sedile di Benji.
-Tieni, prendi questa.- Patty gli ficcò in bocca una compressa e allungò un bicchiere d’acqua all’amica che l’aiutò a tirarsi su e a bere.
Mark riuscì a mettersi seduto.
-Cos’era?-
-Hai la febbre…- Jenny gli appoggiò il fazzoletto bagnato sulla fronte e lo tenne fermo lì -Era un’aspirina.-
Bruce lo fissò malizioso.
-Che hai combinato stanotte?-
-Vuoi proprio saperlo?- il compagno annuì incuriositissimo -Sono morto di freddo!- lanciò un’occhiata accusatrice a Jenny e le guance già rosse di febbre gli si imporporarono ancor di più -Mi sono infilato nel sacco a pelo semplicemente perché stavo gelando!-
Anche lei arrossì, in preda ad un tenue senso di colpa.
-Mi dispiace…-
-Che poi…- Landers la osservò attentamente ovunque -Se anche avessi voluto allungare le mani, spiegami come avrei potuto fare! Sei più imbottita di un materasso!-
-Può darsi…- intervenne Benji con tono saccente -Ma se tu avessi dato un’occhiata a quello che c’è sotto l’imbottitura, sicuram…-
La pezza bagnata volò dalla fronte di Mark al il viso di Benji. Lui si scostò, urtò la cloche con un ginocchio e disinserì il pilota automatico. L’elicottero sussultò e cominciò rapidamente a perdere quota. Price reagì immediatamente e lo risollevò a fatica. Poi si volse a guardare Mark, pallidissimo.
-Volete smetterla una buona volta di infastidirmi? Non vedete che è pericoloso distrarmi?-
Landers lo fissò indignato.
-Sei tu che stai dando fastidio a noi!-

   
 
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