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Autore: OcchidiNiall    20/06/2015    10 recensioni
"Vorrei aiutarti a smetterla, tutto questo non ti porterà a nulla di buono" disse lui, avvicinandosi a lei con fare protettivo.
Lexy vide nei suoi occhi paura e pura preoccupazione, non ne era ancora convinta ma forse, per la prima volta, qualcuno si stava interessando a lei.
"Nessuno mi ha mai aiutata..." constatò, "e per la cronaca, non voglio essere aiutata da te, poi..." disse puntigliosa, facendo ricredere il ragazzo sul suo conto.
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Coppia: Het
Entrate, non ve ne pentirete! :)
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Problem



'Disaster'





"Perchè sei andato a letto con... quella?"
"Non capisco di cosa tu stia parlando"
Rise, "prova a parlarle di me, Michael... vedrai come i conti ti torneranno"
"Devi smetterla di prenderla in giro! Perchè mi fai questo, eh? Alla fine tu sei..." il ragazzo non riuscì a continuare la frase, era rimasto troppo scosso dalle brutte parole che gli diceva quella donna. Era come... imbambolato.
"Non dire quella parola" disse amara.
La donna aveva lunghi capelli simili a quelli di Lexy, era bellissima. Era come la neve... bella ma fredda.
Michael deglutì, chinando lo sguardo sui suoi piedi nudi, "mi dispiace che la pensi così..."
La donna continuò a fissarlo inerme, senza fiatare. Il suo vestito bianco le scendeva perfettamente lungo le sue forme ben marcate. I suoi capelli le ricadevano sulla spalla destra, lasciandole ben in vista la scollatura che aveva quel vestito. A primo impatto poteva sembrare un'angelo, solo che poi... era tutt'altro.




Michael si svegliò accanto a Lexy, che poverina, ancora dormiva. Era ancora scosso per le parole della donna, non riusciva a capire il motivo per l'odio verso Lexy. Era pur vero che prima lo aveva anche lui, considerando che la riteneva una ragazza poco affabile e misteriosa. Solo che... si stava ricredendo sul suo conto, aveva visto che bella persona fosse Lexy anche sotto quello strato di timidezza. Lui non voleva che continuasse a farsi del male perchè infondo lei era la sua piccola.
Ripensò alla frase della donna, che conosceva fin troppo bene, lei non era una semplice persona, quella donna era colei che lo aveva cresciuto e che poi, lo aveva lasciato solo. Ci era affezionato, dopo tutto.
"Prova a parlarle di me, Michael", gli rimbombò ancora in testa. Lui sospirò, abbassando lo sguardo e tentando di capirci qualcosa. Fissò poi Lexy che intanto, si stava strofinando gli occhi parecchio assonnata. Un sorriso gli comparse sulle labbra che, vedendola così dolce e indifesa nel suo letto, pensò di ricoprirla di baci semplici, che lei, sicuramente, avrebbe apprezzato.
"Ben svegliata" le mugugnò, con voce ancora roca.
"Anche a te" rispose, con voce impastata dal sonno.
Cercò di parlarle del suo sogno, anche se le parole gli morirono in bocca non appena incontrò gli occhi chiari di Lexy che lo scrutavano timidamente. Quella ragazza stava diventando troppo importante per lui, non avrebbe dovuto ma infondo... stava succedendo tutto così in fretta che lui ormai, aveva perso il controllo. Non riusciva a contenersi anche perchè alla fine, lei aveva uno strano effetto su di lui, era capace di calmarlo e di renderlo felice. Erano come... due fratelli.










Ashton riprovò a chiamare Lexy che anche questa volta, non rispose. Dire che ormai era preoccupato era davvero poco. Aveva cercato anche Michael solo che anche da quest'ultimo non aveva avuto risposta. Sospirò e provò ad aspettare, forse i due avrebbero visto la chiamata e l'avrebbero richiamato, o almeno sperava.
Uscito dal negozio, si trovò difronte a quel supermercato dove Luke, lui e Calum avevano fatto quella famosa scommessa. A quella vista e a quel ricordo gli venne da ridere, considerando che avevano vinto barando. Entrò e cercò tra gli scaffali qualcosa da mettere sotto i denti questa sera e qualcosa da bere. Arrivò alla cassa e la cassiera gli sorrise.
"E' tutto?" gli chiese, sorridendogli e toccandosi una ciocca di capelli.
"Sì"
"Sono dodici" continuò, "come è andata a finire la scommessa, poi?"
Ashton sembrò sorridere, perchè infondo non avrebbe mai immaginato che quella ragazza si sarebbe potuta ricordare di lui e della scommessa. "Bene, grazie"
"Ne sono felice" aggiunse ancora, "il tuo amico sembrava davvero preoccupato"
Il riccio curvò le labbra e alzò le spalle, salutandola per recarsi a casa.
"Io comunque... sono Jesse" gridacchiò, forse per farsi sentire dal ragazzo che infondo, non le era indifferente.
"Piacere di conoscerti" e andò via, lasciandola imbambolata sotto la scia del profumo che lasciava il ragazzo mentre andava via. Ad Ashton non sembrava giusto fare conoscenza con altre ragazze, considerando che lui in mente ne aveva solo una. Non sapeva come comportarsi con lei, anche perchè dal canto suo, non sapeva cosa provava l'altra metà. Cercò comunque di non pensarci e magari di tornare a casa a divertirsi giocando alla play station assieme ai suoi ragazzi.  







Il giorno dopo, Lexy e Michael si ritrovarono al parco, dove entrambi, erano felici di vedersi. Lexy aveva smesso - almeno per ora - di autolesionarsi. Quella donna inoltre, non le faceva piu' visita da quando si era "legata" a Michael e ciò, non potè che farla piu' felice dato che non riusciva a digerirla, anche se infondo era sua madre. Lexy aveva al collo quel medaglione che le aveva regalato la nonna prima di morire, a Michael d'altronde, venne all'occhio e, data la sua immancabile curiosità, non potè far a meno di chiedere cosa fosse.
"E' un medaglione che mi ha regalato mia nonna prima di..." sospirò, "lasciarmi"
"Oh... po-posso vederlo?" domandò, accarezzandole il capo e lasciandoci su un morbido bacio.
La ragazza annuì, d'altronde si fidava di lui, perciò perchè non mostrarglielo? Infondo tra di loro si era creata abbastanza alchimia.
Michael aprì il medaglione e notò qualcosa di alquanto inquietante. La donna che era raffigurata nella foto era la stessa dei suoi sogni. Il suo sguardo era pietrificato, era rimasto inerme non appena aveva visto ciò che aveva sognato la scorsa notte dopo aver fatto l'amore con Lexy. Accanto invece, c'era sua nonna che aveva un sorriso tranquillo e spensierato. Solo che... Michael non riusciva a realizzare il tutto; tornò con lo sguardo sopra la foto della donna dai lunghi capelli e la contemplò, notando quanto fosse bella anche in quella foto. Il suo sorriso e la sua espressione facciale sembrava davvero diversa da quella che sognava, ciò gli sembrò incredibile. Perchè una persona così bella potesse essere invece, così cattiva nel fondo? Mikey scosse il capo, e "chi è questa donna, Lexy?"
La ragazza esitò un po prima di rispondere, quella parola la riteneva tanto importante, e dirla - per lei - lo era ancora di piu'.
"Mia madre..."
A Michael per poco non venne un infarto, deglutì pesantemente guardando un punto lontano oltre la spalla della ragazza. Poi, gli cadde la collana in terra.
"Mike..." aggiunse preoccupata, "Michael stai bene?"
Nessuna risposta.







Angolo autrice


MI SCUSO ANCORA PER AVER AGGIORNATO IN RITARDO.
Purtroppo mio padre mi aveva levato il computer e non ho potuto far altro che assecondarlo! Ahhh, che tristezza.
Mi dispiace se il capitolo - forse - non è ciò che vi aspettavate, in quanto è un pochino corto, ma ho fatto il possibile.
Che ne pensate?
Lo so, magari sono un po' impazzita con questo capitolo lanciato così a bomba, ma vi avevo detto che non era un triangolo! AHAHHA.
Datemi della pazza ora, su.
Alessandra... aspetto solo te e le tue parolacce, AHAHAHAHAHA.




Baci, Chiara x
  
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