Day 1: Journey
Quella
era stata una grande
giornata. Il Drago Blu si era finalmente convinto a viaggiare con
loro e il merito era stato tutto di Yona. Era strano pensare che la
dolce principessa del regno di Kouka fosse riuscita a compiere una
tale impresa che tante volte aveva rischiato di finire in tragedia e
Hak non poteva negare di essere davvero orgoglioso di lei.
Naturalmente non l'avrebbe mai ammesso con nessuno (e men che meno
con la diretta interessata), ma cominciava a pensare che avesse
davvero la stoffa per diventare presto una grande sovrana. Chi
l'avrebbe mai detto vedendola com'era solo poche settimane prima,
quando insieme avevano iniziato quel viaggio disperato per sfuggire
alle guardie del loro ex migliore amico e salvarsi la vita?
Il giovane rabbrividì
impercettibilmente ricordando il suo sguardo spento e la sensazione
di trascinarsi dietro una bambola che era stata una costante dei
primi giorni. Vederla così era stato sicuramente il dolore
più
grande e al solo pensiero sentiva dentro di sé una rabbia
bruciante
nei confronti del nuovo re.
Ancora faticava a credere
cosa fosse diventato l'amico di sempre ma era certo che presto o
tardi avrebbe vendicato le sofferenze della fanciulla. Come
aveva
potuto Soo-won, il fortunato che aveva ottenuto il suo amore, farle
tanto male togliendole tutto nel giro di pochi istanti di puro
terrore per entrambi, anche se per motivi diversi? Non avrebbe mai
dimenticato
infatti la paura che aveva provato sentendo l'urlo disperato della
principessa nel momento in cui le guardie del suo palazzo erano state
sul punto di ucciderla.
Lui era subito intervenuto
per salvarla straziando i corpi di persone che conosceva da anni,
pronto a fare lo stesso anche con l'amico di sempre, vedendo solo
davanti a sè i suoi occhi traboccanti di lacrime e
l'espressione
spaventata sul suo volto mentre gli chiedeva se almeno lui le sarebbe
stato fedele.
Era stato allora che le
aveva promesso di rimanere sempre al suo fianco e lei, rassicurata,
aveva annuito rivolgendogli un mezzo sorriso colmo di gratitudine che
gli aveva fatto tremare il cuore come niente e nessuno era mai
riuscito a fare. Il sorriso per quanto possibile carico di speranza
che da quel momento in poi gli aveva dato la forza per resistere a
ogni prova che quel viaggio pieno di insidie gli aveva messo
costantemente davanti. Come avrebbe fatto a sopravvivere a tanto
senza quel sorriso? Un sorriso che per molti giorni dalla loro fuga
aveva temuto di non vedere mai più mentre osservava il
dolore
prendere il sopravvento su di lei indebolendola sempre più
nel corpo
e nello spirito. Se ci pensava, sentiva ancora la sua mano gelata che
rimaneva immobile nella sua mentre la trascinava lontano da tutto il
suo mondo per portarla con sé al sicuro nei territori della
Tribù
del Vento dove era iniziata la sua rinascita.
I pochi giorni trascorsi lì
le avevano infatti mostrato che era possibile andare avanti
nonostante il dolore, e da quel momento la principessa non aveva mai
smesso di stupirlo.
Sorrise al ricordo di quando
proprio lei gli aveva impedito di compiere lo sbaglio peggiore della
sua vita, ovvero abbandonarla.
Lui aveva preso quella
terribile decisione a fin di bene perché Yona potesse vivere
al
sicuro nel suo villaggio, ma vederla sbarrargli la strada, decisa
come lo era un tempo, per impedirgli di andarsene lo aveva fatto
tornare subito sui suoi passi. Come aveva potuto anche solo pensare
di venir meno alla parola data al suo re, e soprattutto alla tremante
principessa che inginocchiata per terra in un cortile zuppo di
pioggia lo aveva supplicato con gli occhi di non abbandonarla?
Quella
debole fanciulla bisognosa di aiuto e rassicurazioni però,
era pian
piano svanita trasformandosi davanti a lui in una donna forte e
decisa che era disposta a maneggiare un'arma pur di salvare i suoi
amici.
La prima volta che ne aveva
presa in mano una con l'evidente forza della disperazione, lui era
ferito gravemente e sul punto di cadere da un precipizio, ma
ricordava fin troppo bene la sua espressione dura e pericolosa e le
parole cariche di rabbia che aveva rivolto ai loro aggressori.
Il
giovane sulle prime si era arrabbiato vedendola arrivare di corsa sul
campo di battaglia per far cadere sulle rocce l'uomo che lo teneva
sotto tiro con un'altra freccia che l'avrebbe sicuramente ucciso, ma
in realtà era stato contento che fosse venuta a cercarlo per
aiutarlo a modo suo. Certo, avrebbe potuto evitare di avvicinarsi
tanto al burrone rischiando di rimanere uccisa nella caduta, ma Hak
sapeva che la sua intenzione era stata quella di salvargli la vita e
quel ricordo, per certi versi così spaventoso, era
gelosamente
conservato nel suo cuore insieme agli altri che la riguardavano,
belli o brutti che fossero.
Da quel giorno, Yona era
stata una persona diversa, e nonostante mostrasse ancora la sua
debolezza di tanto in tanto, non c'era dubbio che fosse cambiata.
Adesso infatti era determinata a salvare il suo regno e a vendicare
la morte di suo padre, e se per aiutare lui e gli altri avesse dovuto
combattere, non avrebbe esitato a colpire il nemico.
A questo proposito, lui
provava ancora sentimenti contrastanti, perché se da un lato
aveva
paura che si facesse del male, dall'altro era fiero di vederla
reagire così alla tragedia che l'aveva colpita. I primi
giorni aveva
infatti temuto che non ce l'avrebbe fatta a sopravvivere e che si
sarebbe pian piano spenta davanti ai suoi occhi senza che lui potesse
fare nulla per evitarlo, ma l'estenuante viaggio che li aveva
condotti fin lì aveva compiuto il miracolo. Ci avrebbe mai
sperato
allora quando l'abbracciava per confortarla nei momenti in cui le
lacrime le solcavano il volto pallido e le gambe smettevano di
reggerla? Sicuramente no. E doveva ammettere che quando lei gli aveva
chiesto di insegnarle a combattere la notte in cui era uscito dalla
capanna del monaco per recuperare le sue armi, aveva creduto che
fosse impazzita. E lo stesso il giorno che gliel'aveva ripetuto
mentre cercavano il villaggio del Drago Bianco.
Come sempre, la sua
prima reazione era stata prenderla in giro per cercare di
dissuaderla, ma lei non aveva ceduto, costringendolo infine ad
accettare il compromesso di farle usare almeno l'arco.
Incredulo e preoccupato, ma
anche orgoglioso e felice, l'aveva vista quindi allenarsi con
costanza, giorno e notte, chiedendo perdono in cuor suo a re Il per
averle messo
in mano un'arma e paragonando quell'aspirante guerriera alla fragile
ragazzina che aveva conosciuto al castello.
Era cambiata davvero tanto
ma lui non riusciva a smettere di aver paura che le accadesse
qualcosa, né di sentirsi quasi offeso quando lei affermava
di
volerlo così proteggere a sua volta. Lo credeva dunque
così debole,
anche se lo conosceva da una vita?
In realtà sapeva che il suo
era un gesto d'affetto, o magari di semplice gratitudine nei suoi
confronti dopo che l'aveva salvata innumerevoli volte, ma possibile
che non capisse cosa significava per lui il solo pensiero che fosse
ferita o peggio durante uno scontro? Non aveva mai avuto il coraggio
di ammetterlo con nessuno, ma erano anni che sognava di averla
accanto pur sapendo quanto fosse impossibile, accontentandosi quindi
dei suoi sorrisi e di ogni parola che usciva dalle sue labbra. Come
avrebbe potuto vivere senza di lei?
Con un sospiro, si girò a
guardarla teneramente sperando che fossero tutti nel mondo dei
sogni.
Circondata
dai loro compagni, la principessa dormiva finalmente serena con
ancora l'ombra di un sorriso sul volto.
L'ex generale si perse allora
ad ammirarne i lineamenti delicati messi in risalto dai riflessi del
fuoco desiderando di toccare con le dita i morbidi capelli del colore
dell'alba o di assaggiare quelle labbra rosee come avrebbe voluto
fare notti prima, quando lei, fraintendendo le sue intenzioni, gli
aveva dato invece una testata, congratulandosi nel frattempo con se
stesso
per averla infine strappata al buio della disperazione trascinandola
con sé in quel folle viaggio verso la salvezza e la vita.
Angolo
autrice:
Ciao a tutti e grazie mille
per essere arrivati fin qui!
Non avevo mai scritto su di
loro e spero di averli resi al meglio sebbene conosca solo circa
metà
della serie anime. Vi sarei quindi molto grata se mi faceste sapere
cosa ne pensate con una recensioncina anche piccola piccola. Consigli
e critiche costruttive sono sempre ben accette!
Pur non conoscendo tutti i
prompt della settimana ma solo i primi tre, vi informo subito che,
almeno per alcuni, vorrei riuscire a scrivere due storie narrando
così il “punto di vista sull'argomento”
sia di Hak che di Yona.
Vi chiederei quindi gentilmente di farmi sapere anche gli altri
prompt sperando di riuscire a mantenere l'impegno pubblicando
probabilmente, a partire da domani, un paio di storie al giorno. Mi
auguro solo che possano piacervi e che siano all'altezza delle vostre
aspettative!
Appuntamento a domani con il
prossimo prompt di questa raccolta e buona serata.
Bacioni e grazie ancora,
Ellygattina