Crossover
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Autore: Faith_03    21/06/2015    0 recensioni
Storia di due fratelli americani uno che vive a New York, 18'anni giovane e bello ma con un buco nel cuore. L'altro di 23 anni trasferito in Californa per lavoro intelligente e responsabile.
Cosa succederà quando si rincontreranno dopo pochi anni di separazione?
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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Capitolo 9

Dopo un paio di giorni il mare si agita proprio  come i normali surfisti aspettano e i due fratelli sono ancora presenti, cadendo in acqua all'inizio avevano imparato la tecnica per riuscire a stare in piedi e si sono allenati in poco tempo.
Finalmente felice, Kyle sfreccia sulle onde cavalcando la tavola come se fosse al suo comando e non il mare, Philip gli va dietro. Anche se in quei pochi giorni si era messo creme su creme protettive, il fotografo si è bruciato lo stesso sul petto, spalle, braccia e, leggermente, sul viso.
In questo caso Kyle non perde ancora l'occasione per prenderlo in giro ma Philip non gli da nessun peso o soddisfazione. Sa anche lui che è un caso perso, anche se ci sono persone molto peggio di lui.
Lontano dalla città in cui ha la casa e lavoro si sente decisamente un altro, è libero e spensierato anche se uno dei suoi obbiettivi principali è tornare a New York.
È combattuto se, con i soldi dello zio, almeno per una settimana, può comprare i biglietti di andata e ritorno per stare con i suoi. Non era stato facile il distacco e il suo cuore è ancora lì, per fortuna che i genitori lo hanno sempre appoggiato in ogni sua scelta.
Anche se ha del tempo per decidere questo pensiero in realtà lo tiene occupato ogni giorno per almeno qualche minuto, soprattutto la notte.
A cena vanno a mangiare in una paninoteca vicino al lungomare e quel pensiero entra nella mente di Philip prima del previsto:
 “Kyle, tu vorresti tornare a New York?”
Il fratello sta per addentare il suo panino ma alla domanda del fratello lo rimette nel piatto.
 “In che senso?”
Ecco l'unica pecca di Philip, odia quando gli si risponde a una domanda con un'altra domanda, anche se a rispondere è il fratello tanto amato. Ma sa che nemmeno lui può farci nulla.
 “Stavo pensando di tornare da mamma e papà per almeno una settimana. Mi mancano molto ma non so se usare o no i soldi dello zio.”
Anche a Kyle mancano i suoi, ma sa come non dimostrarlo grazie al suo comporta- mento "freddo".
Ha anche cambiato idea sul fatto che lo hanno mandato dal fratello maggiore a Burbank e, ora che sa  che c’è Emily, non intende separarsi ancora. Gli viene un'idea: 
 “Puoi andare anche da solo. Io ti aspetto a Burbank.”
il fratello lo guarda storto:
 “Ripeti.”
lo sfida e, dopo che Kyle ingoia un boccone spiega la sua idea:
 “Dai vai. Te la bado io la baracca.”
 “Non mi fiderei di te a lasciarti da solo, nella mia casa, nemmeno se fossi l'ultimo uomo rimasto sulla faccia della terra.”
 “Che esagerato.”
risponde il fratello alla  sua dichiarazione inaspettata.
La serata è molto tranquilla anche se i turisti non mancano mai, si sente come sottofondo anche il rumore del mare ancora agitato e i due fratelli sono lì a godersi il soggiorno in quel bellissimo posto marittimo.
Mentre mangiano e parlano, sentono anche la musica che proviene dal locale nonostante c'è anche una tv dove alcuni clienti tengono gli occhi attaccati.
Kyle ha l'orecchio solo per la prima, non sopporta le persone che urlano sia fuori che dentro casa propria per una stupida partita di qualsiasi cosa non fosse basket.
Almeno la musica lo rilassa come se una voce, come quella di Emily, gli sussurra tutte le frasi che sente da esse e lo induce a calmarsi. Poi arriva una musica che costringe il ragazzo ad ascoltarla attentamente isolandosi da tutto il resto del mondo, compreso il fratello biondo già per come inizia:
“Emily will find a better place to fall a sleep…”
(Emily sarà trovare un posto migliore per addormentarsi)
(Love song requiem)
( https://www.youtube.com/watch?v=6UVeQ2049OQ )
Si sente rilassato sentendo quella canzone e quelle parole, sembra proprio che quell'artista lo conosca bene soprattutto nel ritornello. 
"This love will take my everything"
(Questo amore prenderà il mio tutto)
lui si sente così.
"One breath, one touch will be the end of me"
(Un respiro, un solo tocco sarà la mia fine)
prova questo per lei.
"Maybe she will save me in the oceans of her dream "
(Forse lei mi salverà negli oceani del suo sogno)
È quella la loro canzone, solo la loro.
Si rispecchia benissimo in essa e a chi dedica sempre il suo pensiero: Emily. Solo la sua Emily.
È quella la loro canzone, solo la loro.
Quella è per lui e per la sua amata, quanto vorrebbe potersi girare e trovarla alle sua spalle, raggiungerla, baciarle la mano e iniziare a ballarla lì in mezzo al molo.
Scommette con se stesso che la gente del posto si sarebbe fermata per ammirare loro due. In verità lui non sa ballare ma che ci vuole se è la forza dell’amore che guida due veri amanti che né la distanza e né il tempo li ha fatti dimenticare, ricorda anche di quando fecero l’amore di nascosto dal resto del mondo, così bello, intimo e privato che non voleva finisse più.
Senza saperlo  gli occhi gli diventano lucidi perché lei non è con lui, ancora.
Non si accorge nemmeno che Philip gli sta parlando ma non sentendo alcuna risposta gli tocca il braccio scrollandolo e facendolo tornare alla realtà:
 “Kyle, ti senti bene?”
 “Eh?!”
 “Ti senti bene? - ripete la frase preoccupato - Sei diventato silenzioso e hai gli occhi lucidi.”
Se li asciuga subito sentendoseli veramente leggermente fastidiosi poi Philip si avvicina di più a lui alzandosi e mettendo una mano sulla fronte.
 “Ti senti la febbre?”
sentendosi toccare Kyle si allontana guardandolo strano:
 “Che fai?!”
 “Eri strano. Ti sei azzittito e poi ti sono venuti gli occhi lucidi. Pensavo stessi male.”
Il fratello moro non si è accorto di tutto ciò e vede che ha il panino ancora lì e, sinceramente, non gli va più come prima. 
Si sente lo stomaco chiuso solo pensando alla sua Emily ma non in modo morboso,
solo perché l'ha finalmente sa dov’è.
Dopo aver tranquillizzato il fratello si alza:
 “Scusami un attimo.”
e si allontana di qualche metro dalla paninoteca e prende l'inseparabile cellulare senza sapere che anche il fratello biondo sta facendo la stessa cosa.
Dalla chiamata per la data, Philip e Lizzie si messaggiano per sapere come entrambi stanno ma senza esagerare troppo. Lui non lo sa ma è solo l'inizio, almeno Kyle è parecchi passi davanti a lui. 
Si sente come se da quel giorno ha avuto una “spinta” per avere una possibilità di parlare con una ragazza anche se lei è una delle più importanti della California. Sinceramente non gli importa seguendo per la prima volta i consigli del fratello minore.
 “Domani troverai una sorpresa nella tua posta elettronica.>>
la saluta Kyle.
 "Appena torno vedrai che belle foto"
saluta Philip a Lizzie.
Poco dopo ritorna a sedersi ma quel panino se non gli andava prima, non gli va il doppio ora. Lo prende ancora tra le mani cercando di finirlo per evitare che il fratello lo noti.
A casa Kyle cerca il video della  canzone su internet grazie alla chiavetta del fratello e mentre le scrive un'email piena di amore l'ascolta ancora ispirandosi.
Il ragazzo moro le ha spiegato anche quello, come usare meglio il computer e leggere i vari messaggi di posta elettronica e a viaggiate su internet come fanno tutti i vari ragazzi. Per fortuna che Emily è molto intelligente e imparò in fretta.
Nei giorni a seguire Philip fa le foto a Kyle mentre sfreccia sulle onde sentendo nella testa e nel cuore di nuovo quella canzone e pensando sempre a Emily. Lei è la sua unica forza ma quando il mare è troppo forte per lui torna alla realtà cadendo dalla tavola da surf ricordando che è a Santa Monica.
Il fratello si avvicina:
 “Kyle !!!”
Lo chiama preoccupato e il fratello moro lo guarda un po’ scocciato:
 “Che c’è?!”
 “Devi stare più attento, eri vicino alla riva.”
 “Ero attento.”
Lo avverte il fratello ancora seduto mentre le onde lo circondano, nota però che in effetti è vicino alla riva.
 “Ma si può sapere cosa ti prende ultimamente?”
Quelle domanda lo fa innervosire infatti guarda storto ancora il fratello biondo che lo capisce subito, in due anni di distanza non è proprio cambiato e preferisce lasciarlo in pace, almeno sa che è solo un momento che spera poi gli passi.
Infatti nel pomeriggio si sente come se niente fosse successo e anzi, organizza lui di uscire:
 “Ehi, stasera ritorniamo da quella bancarella dove abbiamo acquistato i ciondoli?”
prende la sua nuova collana mostrandogliela e lui spera che non abbia altri alti e bassi.
 “Ancora? Che ti serve?”
Fa spallucce da dietro il fratello biondo e fa una faccia indifferente:
 “Tanto per fare un giro… Sembra che c’è sempre qualcosa di nuovo ogni giorno, e dato che siamo qui approfittiamone.”
Poi va in cucina a prendere qualcosa da bere mentre Philip gli sorride semplicemente e prese aria nel balcone mentre guarda il mare.
Kyle non gli ha ancora risposta al suo piano di tornare a New York per una settimana e ha la sensazione che non ci andrà.
Quella sera escono per davvero di nuovo tra le bancarelle del molo, quell’ambiente notturno rilassa tanto i due ragazzi anche se nessuno dei due lo dice apertamente, è come essere in un mondo a cui è impossibile non esplorare nel più minimo dettaglio.
Infatti Kyle nota subito una camicia di quelle hawaiane in una bancarella piena zeppa di vestiti che hanno le stesse fantasie. Ne adocchia una rossa con i fiori bianchi e se la prova là direttamente, tanto ce ne sono ragazzi che girano chi a torso nudo e chi ancora in costume, forse per un bagno a mezzanotte.
Anche se è un tipo così freddo, in realtà Kyle è molto riservato e infatti per provarla si nasconde dietro alla barella di quei vestiti mentre il fratello lo aspetta dalla parte opposta.
 “Come ti sembra?”
Si fa vedere e Philip annuisce impressionato:
 “Complimenti Kyle, sembri un vero hawaiano.”
 ”Dico sul serio.”
 “Sono serio Kyle.”
Lo rassicura il fratello maggiore e lo avverte anche che se la compra lo userà ancora come soggetto per le sue foto anche se non sono proprio alle Hawaii, il ragazzo moro se la compra anche se non vuole essere fotografato.
Nella stessa bancarella però nota qualcos’altro che attira la sua attenzione, qualcosa di scintillante, quindi ritrae la mano con cui sta per pagare la camicia per afferrare quello che è un anello con una stellina come ciondolo, ecco spiegato il motivo per cui luccica.
Kyle sa che è falso ma non può lasciarlo lì, semplice e delicato lo fa sorridere sempre pensando alla sua fonte di felicità, tutto questo lo fa sempre davanti a Philip che a questo giro lo stuzzica lui:
 ”Eh l’anellino… Eh l’anellino…”
dandogli delle gomitate affettuose sul suo fianco e Kyle la prese sul ridere:
 “Almeno io posso.”
anche se dentro spera che anche il fratello si dia una mossa, non può rubargli i bigliettini dall’agenda per sempre.
Alcuni giorni evitano di andare al mare per risparmiare i soldi, 5 dollari oggi e domani altri 5 per la tavola da surf non è giusto nei confronti del fratello maggiore anche perché con tutto quel sole la sua pelle chiede sempre più tregua.
Una notte, precisamente il 10 di agosto, fanno una cosa diversa dal solito, anzi Philip ha quest’idea di stendersi nel terrazzo in giardino a vedere le stelle poi il fratello si aggiunse a fargli compagnia con un paio di birre.
Mentre stavano in pace lì videro anche qualche stella cadente :
 ”Ehi l’hai vista quella?”
Indica il fratello moro alzando la birra verso il cielo, lui annuisce e quando ne vede 
una anche lui fa la stessa cosa:
 “Guarda quella… Ha lasciato la scia.!
 “Che occhio allenato…”
Quello spettacolo è uno dei più belli mai visti in vita sua e già una serie di foto le ha fatte solo che è difficile prendere la bellezza di quelle stelle, purtroppo bisogna modificarla un po’ e Philip lo odia, ma per le stelle deve fare un eccezione.
Vicino a sé, il fratello biondo sente Kyle sospirare rilassato, forse perché la serata è tranquilla ma anche lui si sente tranquillo e il fastidio per via della pelle scottata è quasi sparito del tutto, poi finalmente avrebbe sfoggiato anche lui una  bell’abbronzatura.
Poi Kyle lo sorprese:
 “Voglio fare un corso di pasticceria.”
Quella notizia detta con quel tono tranquillo e in una serata così sorprese a tal punto Philip che si volta velocemente per guardarlo e poi si alza a sedere incredulo:
 “Tu cosa vuoi fare?!”
 “Te l’ho detto.”
rispose mettendosi anche lui seduto per bere un sorso di birra:
 “Non mi hai detto tu che dovrei trovarmi un lavoro?”
 “Sì ma… Non pensavo che… Proprio questo.>>
Questo è sempre stato il sogno mai realizzato e detto dal ragazzo di New York, da quando aveva conosciuto Buddy che voleva fare quel mestiere, sempre con Emily al suo fianco. Ora la ragazza c’è, anche se fa tutt’altro lavoro, e tocca a lui trovarsi un’occupazione per poter restare con lei e realizzare altri sogni. Anche se questo vuole dire studiare di nuovo perché lui è diplomato in lingue e l’esperienza alberghiera gli manca del tutto.
 “Voglio provarci.>>
 “Ma perché proprio pasticcere?!”
Di risposta Kyle fa spallucce:
 “Tentar non nuoce.”
e si alza per dirigersi alla ringhiera prendendo il cellulare per chiamare la sua Emily mentre Philip lo guarda con un’espressione confusa mista a felice, almeno il fratello sta iniziando a pensare come un adulto e spera anche che rimanga con lui, se succede deve fare i documenti con il comune e in fretta.
“Servizio gratuito. Siamo spiacenti ma il numero da lei inserito non è attivo.”
Stranamente il telefono di Emily risulta inesistente e lui si spaventa. 
Dopo aver controllato che forse ha messo un numero in più o uno in meno, richiama e risente quella voce metallica.
Si spaventa ancora di più e peccato non ha il numero di casa sua, si è dimenticato di chiederlo e non sa in che altro modo contattarla.
Prima di andare a letto le scrive un email, cercando di chiamarla ancora ma niente.
Quella notte non riesce a dormire perché la vuole sentire e senza accorgersene la invoca:
“Amore… Dove sei…”

   
 
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