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Autore: AliChan    22/06/2015    0 recensioni
[[Anime/manga inventati]]
Poco dopo la nostra attenzione va sul palco, dove un insegnante, che sembrerebbe proprio il preside, inizia il suo discorso, prevedibilmente noioso. Il mio sguardo passa ad un pianoforte nell'angolo e ciò mi riporta a quella melodia che ho già sentito un paio di volte, se nella mia mente o in lontananza non lo so.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

A casa Nakamura, riunione di classe

 

Suona la sveglia per la settima volta, già, è passata una settimana da quando ho iniziato la scuola. Da quando ho scoperto che il “pianista misterioso”, come lo chiamava Yuuka, esiste, ogni volta che lo vedo, cosa che succede molto di rado, mi nascondo sempre dietro il mio bento, se non ho il bento a portata di mano, mi nascondo dietro ad Hana, che è più alta. Ma se siamo in classe e io lo vedo passare nel corridoio o mi metto a guardare fuori dalla finestra o inizio a scrivere sul quaderno come se non ci fosse un domani.

Questa mattina appena mi siedo al mio posto in classe sento Misako, accanto a me sospirare profondamente.

''Cosa succede?'' Le chiede Yuuka '' Tuo fratello si è dimenticato ancora il suo bento?'' Chiede, e sospiro pure io, perché deve dire le cose che casomai dovrei dirle io, ma che ad ogni modo non direi mai così apertamente, e visibilmente speranzosa.

'' No, no … '' Dice con un tono di voce stanco '' Perché me lo stai chiedendo ogni giorno?'' Chiede guardandola.

'' Nessuno motivo in particolare … '' Sorride Yuuka '' Vero Hotaru?'' Mi chiede, perché mi deve mettere in mezzo, in non cerco di far capire a tutti i miei segreti, perché lei invece vuole questo? Io mi limito a fare di non con la testa e poi lasciarmi cadere sul banco.

'' Quello che mi secca'' Sento dire la rappresentante '' Beh, è che nonostante abbiamo cominciato la scuola da un po', ma non riusciamo ancora a riconoscerci fra di noi … Dobbiamo fare qualcosa a riguardo … '' Conclude battendo il pugno sul suo banco.

'' E cosa pensi di proporre?'' Le chiede Rin.

''Una riunione di classe!'' Dice Misako entusiasta '' Chiederò al professore se potrò prendere un po' dell'ultima ora e della pausa pranzo per parlarne con la classe'' Io alzo la testa per seguire un più attentamente il discorso, non aveva tutti i torti. Proprio pochi minuti dopo entra il professore di giapponese in classe, e appena tutti i nostri compagni si sono seduti ai propri banchi, lei alza la mano, e in piedi chiede '' Professore! Chiedo di poter parlare!'' Tutti sono un po' shoccati da questa domanda improvvisa.

'' Cosa succede, Nakamura?'' Chiede l'insegnante.

'' Vorrei chiedere il permesso di prendere gli ultimi minuti dell'ultima ora per esporre un problema alla classe, un problema che necessita di essere risolta!'' Dice lei senza una piega.

'' Va bene, se è davvero una cosa così importante …'' Dice il prof aprendo il libro e cominciando a scrivere sulla lavagna.

'' Lo è …'' Dice la mia vicina di banco in un sussurro sedendosi.

Le ore passano, devo dire che nessuna delle materie previste per oggi sono particolarmente interessanti, anzi rischio di addormentarmi varie colte, a al pensiero che il lunedì sarà così ancora parecchie volte mi sento ancora più stanca. Tengo la testa appoggiata sul dorso della mano destra, scruto costantemente l'orologio, ogni volta che devo scrivere sbuffo, perché devo per un attimo sacrificare il mio appoggio e dedicare la mia attenzione a qualcos'altro. Ora mancano cinque minuti all'inizio della pausa pranzo.

'' Misako!'' Sussurro alla mia vicina '' Manca poco, perché non chiedi se puoi iniziare a esporre l'argomento?''

'' Si, si ….'' Dice il professore '' La lezione è finita, la signorina Nakamura può parlare di questo problema, non c'è bisogno di affrettare la cosa, signorina Aoki'' Mi dice. Che figura.

'' Mi scusi … '' Dico guardando il quaderno pieno di kanji. La mia amica dai capelli neri va alla cattedra e comincia a parlare.

''Ok, siamo una classe da una settimana ormai, ma nonostante ciò, sappiamo solo i nomi dei nostri amici'' Dice squadrando bene ciascun componente della nostra sezione '' Negarlo è inutile! Dobbiamo ammettere che siamo una classe che non sembra voler conoscersi'' Dice, alcuno ragazzi in ultima fila ridono, altri sbuffano '' Ok! Harada Satoru! '' Chiama un ragazzo che è nella fila dietro la nostra '' Stai ridendo! Vuoi forse dire che sai il nome della ragazza davanti a te? Basta solo il cognome!'' Quel ragazzo smette di ridere. Non credo che sappia il cognome di Yuuka.

''Ehm, Nakajima … ?'' Dice Harada dubbioso. La rappresentante sembra voler correggerlo.

'' No! È NAKANO!'' Dice la mia amica vicino a me girandosi seccata'' Sono Nakano Yuuka!''

''Come volevasi confermare … '' Dice Misako.

''Senti Nakamura, tu sei la rappresentante, ovvio che li devi sapere i nomi!'' Dice l'amico di Harada.

'' Sbagliato, le rivalità parte proprio dal non conoscersi!'' Dice seria la ragazza dalla cattedra '' Se invece impariamo a conoscerci, vedremo anche i lati positivi di ognuno di noi e ci apprezzeremo! E sono sicura che nessuno di voi vuole litigare durante tutto quest'anno scolastico, anche agli insegnanti seccherebbe! Quindi …. '' Dice prendendo in mano un gesso '' Pensavo che fare una riunione di classe sarebbe la cosa migliore'' Comincia a scrivere qualcosa sulla lavagna '' Ognuno di voi potrà proporre qualcosa da fare a proposito!'' Ha scritto un indirizzo e la data di questo sabato sulla lavagna '' Fidatevi, funzionerà, nella classe di mio fratello hanno fatto così e ora sono tutti amici!'' Ora indica quello che ha appena finito di scrivere '' Riunione di classe questo sabato a casa mia … per le quattro e mezza di pomeriggio'' Dice aggiungendo l'ora che si era dimenticata. Tutti iniziano a borbottare ma alla fine della pausa pranzo tutti confermiamo la nostra presenza.

'' Sei sicura che tu possa ospitarci tutti?'' Le chiedo, lei sorride.

''Certamente!'' Dice decisa ''A casa nostra c'è una stanza dove c'è solo un piano, lo suona mio fratello, sai?'' Mi chiede.

'' Si … '' Dico senza nemmeno pensarci, poi realizzo che ho dato una conferma quando avrei dovuto dare una negazione o una risposta stupita '' Volevo dire … ah, si?'' Cerco di correggermi ridendo un po'. Lei annuisce.

''Se spostiamo un po' il piano e mettiamo tante sedie … ''Dice lei speranzosa '' Penso proprio che si possa fare … ''

E così i giorni passano e quando vedo Hiro, uso sempre il mio infallibile bento e le mie infallibili amiche per nascondere me e le mie guance rosse.

''Una riunione di classe?'' Ci chiede Hana, quando, non sapendo di cosa parlare sulle via di ritorno quel venerdì, tiriamo fuori quell'argomento.

''Si, a casa Nakamura!'' Sorride ( maliziosa) Yuuka.

'' Quindi vedrete quel senpai!'' Continua Hana.

''Si, e la nostra Hotaru penso proprio che si confesserà!'' Ride l'altra. Non so cosa ci trova di tanto divertente, specialmente lei, e farmi cambiare colore delle guance!

'' Uff, è vero che andiamo a casa loro!'' Cerco di poter dire qualcosa anche io a riguardo ''Ma è una cosa di scuola, e poi non è mica detto che lui ci sia mentre noi facciamo l'assemblea!'' Concludo.

'' Dettagli'' Dice Yuuka, una risposta tipica della mia amica quando non vuole dar ragione agli altri.

''Ad ogni modo, Hotaru... '' Dice Hana '' Se ci dovesse essere, magari quando state prendendo una pausa dalla riunione, cerca di non fare la bella statuina rossa, ma vedi di parlargli... ''

''Vedrò quello che posso fare … '' Sospiro.
 

24 ore dopo

 

''Quindi è oggi! Mi raccomando Hotaru!'' Mi saluta Hana.

''Bye bye!'' Dico ad entrambe le mie amcihe.

Arrivo a casa e bevo il mio solito bicchiere di succo di fragola, che adoro. Vado in camera mia, con 'idea di fare i compiti, ma appena chiudo la porta dietro di me, mi accorgo che per questa riunione non è necessario andare in divisa scolastica, quindi potrei vedere di vestirmi meglio che posso. Chiede a Yuuka tramite un messaggio cosa indosserà.

'' Ti prego, non metterti nessun cosplay!'' Questa è la sua unica risposta. Non le rispondo nemmeno, seguirò il mio istinto, ha sempre funzionato …. durante le verifiche o cose del genere … per quanto riguarda i ragazzi, le altre mi hanno impedito di seguire il mio istinto, quindi non sono mai riuscita a dire a Ren quello che provavo per lui, ma pensare a queste cosa attualmente è l'ultima cosa che voglio. Non c'è il minimo motivo per il quale io dovrei pensare ai miei amori passati, devo pensare al futuro, e il futuro di cui sto parlando comincia oggi alle quattro e mezza.

Alla fine opto per una t-shirt bianca con il disegno di un panda, un paio di jeans neri, delle convers blu per far in modo che si abbinino con la mia adorata felpa blu, con il simbolo delle '' Ali della Libertà'' del Corpo di Ricognizione di Shingeki no Kyojin sulla schiena.

Per l'andata mi porta mia mamma, mi scarica davanti al cancello '' A più tardi!'' Mi dice, e va via. Suono al campanello, il giardino di casa loro è molto carino, tradizionalmente giapponese. Proprio mentre sto ammirando gli alberi e le piante mi rendo conto che ora non ho più nessun bento dietro il quale nascondermi, e non credo che Yuuka sia già arrivata, quella è sempre in ritardo, mi chiedo come abbia fatto ad essere in orario durante questi primi giorni di scuola, alle medie arrivava sempre che stavano già chiudendo il cancello. Pensare alle medie non mi aiuta a sdrammatizzare la situazione. Vedo la porta della casa aprirsi davanti a me, e si presenta ad aprirmi una figura familiare, ma non è quella che speravo che fosse, data la situazione, no! È proprio Nakamura Hiro!

'' Ah, ciao! Sei una compagna di classe di mia sorella?'' Mi chiede sorridendo, io annuisco, lui esce di casa e mi viene ad aprire il cancello '' Entra, prego!'' Non mi aveva ancora mai rivolto la parola prima d'ora, mi sembra gentile.

''Ehm, g-grazie … '' Dico ragionando su come dovrei chiamarlo '' …. Senpai …. '' Spero di aver fatto la scelta giusta … Ad ogni modo entro, cercando di guardarlo in faccia mentre gli parlo, per buona educazione. Mi incammino verso la porta di casa, seguita da Hiro. Esito sulla soglia, mentre lui mi supera.

''Entra pure … '' Mi dice quando è già entrato.

'' Con permesso … '' Dico togliendomi le scarpe, il lato dandere che uso con le persone che conosco appena o non conosco esce del tutto allo scoperto, in realtà io sono una totale dandere se mi si dovesse definire nei caratteri anime.

'' Hotaru! '' Sento la voce di Misako venire da una stanza, poi la vedo uscire e venirmi incontro, sorridente '' Ciao! Dato che sei la prima, puoi scegliere che pantofole usare !'' Dice indicando una lunga fila di ciabatte accanto all'entrata, la cosa mi stupisce un po', ce ne sono di tutti i colori e con tutti i disegni possibili immaginabili, ne prendo un paio semplice, solo blu, in modo che anche quelle possano abbinarsi alla mia felpa. '' Sei arrivata così presto che non ho nemmeno finito di preparare …'' Dice un po' imbarazzata '' Ti spiacerebbe aiutarmi mettendo le sedie mentre io finisco di cucinare i dolci?'' Io faccio cenno di si con la testa. '' Dunque le sedie sono al piano di sopra '' Ma non riesce a finire la frase.

'' L'accompagno io'' Dice Hiro sorridendomi, mi fa strada al primo piano e in una stanza dove ci sono solo che sedie ammassate, io resto un po' shoccata '' Quando ero piccolo i miei genitori delle sere invitavano dei parenti, io suonavo il piano'' Mi spiega prendendo una sedia, ne prendo una anche io.

'' Capito …'' Dico io, uscendo dalla stanza e portando la sedia in corridoio fino alla stanza dove c'è il pianoforte.

''In quanti siete in classe?'' Mi chiede

'' 17 '' Rispondo io.

'' Allora ancora 15 sedie'' Dice lui uscendo dalla stanza '' Misako, vengono tutti vero?'' Chiede alla sorella.

''Siiii'' Sento gridare la rappresentante dalla cucina. Ci dirigiamo ancora verso la stanza delle sedie.

'' Sai, hai un'aria familiare … '' Mi dice una volta entrato.

'' Ho accompagnato Misako nella tua classe il secondo giorno di scuola'' Dico cercando di nascondere il volto rosso con lo schienale della sedia che ho preso.

''Ah, è vero!'' Dice ridendo '' E come ti chiami?'' Mi chiede.

'' Aoki Hotaru'' Rispondo semplicemente, poi per un po' non parliamo e io cerco disperatamente un argomento di conversazione '' Ehm … Senpai …. '' Dico con un filo di voce mentre sistemiamo il terzo paio di sedie nella stanzia dove terremo l'assemblea. Sono quasi sicura di aver trovato qualcosa di cui parlare, ma sono altrettanto sicura che lui non mi abbia sentito.

'' Si? Ti serve qualcosa?'' Mi chiede invece.

''Ehm … Misako in classe ha detto che nella tua classe avete fatto la stessa assemblea che facciamo noi oggi, come si struttura?'' Si, è l'idea migliore che mi è venuta in mente.

'' Lo vedrai da te, non bisogna preoccuparsi di questo'' Mi dice lui mentre saliamo le scale.

''Ok … '' Dico io, speravo la conversazione sarebbe potuta durare un po' di più.

''Però … '' Dice lui prendendo una sedia dopo di me '' Mi sembra di averti già vista da qualche parte ancora prima di quella volta del bento … '' Ora non so davvero cosa dire, non so quanto sia il caso di dirgli che l'avevo visto suonare il piano il primo giorno di scuola nella sala della cerimonia d'apertura, e poi mi sembrava che non mi avesse vista!

''Davvero? E dove?'' Gli chiedo cercando di mantenere una certa naturalezza e non voltandomi indietro portando la sedia.

'' Non lo so … '' Sento dirgli dietro di me ''Me lo sento e basta … '' Io arrossisco e mi nascondo con lo schienale della sedia anche se non mi può vedere in faccia.

Quando appoggiamo l'ultima sedia nella stanza entra anche Misako '' Wao, bravi! Tenete! '' Dice porgendoci un bicchiere di succo rosso a testa.

'' Succo di fragola!?'' Dico io riconoscendo quella bevanda che assaggio ogni giorno quando torno da scuola.

''Si! Ti piace?'' Mi chiede la mia compagna di classe.

''Lo adoro!'' Dico bevendone un sorso. Poco dopo io mi accorgo di comportarmi in maniera molto più naturale di poco fa, e tutto grazie a del succo di fragola. Rido un po' a quel pensiero.

'' Beh, allora io vado a finire i dolcetti … '' Conclude uscendo dalla stanza. Quindi ora ci siamo di nuovo solo io e lui.

''Beh, ti dispiacerebbe se io suonassi qualcosa?'' Mi chiede avvicinandosi al piano.

'' Per me va bene'' Dico io sedendomi su una delle sedie che abbiamo sistemato in cerchio e ripensando a quella melodia del primo giorno di scuola, non vedo l'ora di sentirlo suonare ancora. Lui inizia a suonare e con mia grande sorpresa mi accorgo che quella che sta suonando è proprio la melodia di quel giorno. Esattamente quella.

'' TI è piaciuta?'' Mi chiede una volta finito di suonare, sorridendo.

'' Si, molto … '' Dico in tutta sincerità '' L'hai composta tu?'' Gli chiedo.

'' No … '' Dice scuotendo la testa '' Ho trovato questi spartiti diversi anni fa, mentre con mia sorella cercavo delle foto in soffitta, mi è sembrata carina quindi l'ho provata a suonare e mi è piaciuta ancora di più'' Sorride, ancora e come sempre, a ogni suo sorriso ho l'opportunità di conoscerlo un po' di più, e quello che penso non cambia, anzi, mi piace sempre di più.

'' Capisco … '' Dico ricambiando quindi il sorriso. Pochi secondo dopo scatta il campanello, lui si alza e va ad aprire, io lo seguo e una volta in corridoio vediamo che Misako è già lì facendo entrare Rin. La rappresentante tiene in mano un vassoio con dei dolci con un equilibrio assurdo, infatti l'amica glielo prende appena prima che cada.

'' Sembrano buoni!'' Dice guardandoli.

'' Ciao!'' Dico io andandole incontro. Anche lei ci saluta.

Poco dopo arrivano anche tutti gli altri e in questo lasso di tempo, parlando con le mie due compagne di classe ho modo di scoprire che l'orario era stato spostato di un quarto d'ora e che Yuuka si era dimenticata di avvisarmi.

'' A proposito di Yuuka … '' Dice Misako quando nella stanza siamo già tutti presenti tranne la mia amica delle medie, anche Hiro parteciperà alla riunione, per aiutarci a trattare l'argomento da vari punti di vista, penso, dato che la sua classe ha già fatto quest'assemblea l'anno scorso '' Hotaru, è normale che sia così in ritardo?'' Mi chiede.

'' Si'' Dico semplicemente.

'' Allora possiamo iniziare?'' Mi chiede, do la stessa risposta. Dopo dieci minuti dall'inizio sentiamo il campanello, io sospiro, è sempre stata una ritardataria. Rimane persino sorpresa dal fatto che ci siano già tutti, si siede nel posto vuoto vicino a me.

Durante l'assemblea ognuno fa una piccola presentazione, non dico di essere un Otaku solo perché intravedo lo sguardo fulminante e minaccioso della mia amica accanto a me, ma credo che la mia felpa con le ali della libertà sulla schiena dica già tutto. Dopo ogni presentazione chi ha dei commenti li dice e così capiamo il modo di pensare di ognuno, ci spiega Hiro. Alla fine mangiamo i dolcetti che ha preparato Misako, sono davvero buoni.

Il ritorno lo faccio a piedi, con Yuuka al mio fianco.

''Allora, com'è andata?'' Mi chiede quando abbiamo svoltato il primo angolo.

'' In che senso?'' Le chiedo io.

''Dai, lo so che sei arrivata un quarto d'ora prima!'' Mi dice, io devo avere una faccia shoccata in questo momento '' E lui c'era, quindi in teoria dovresti aver avuto l'occasione di parlargli, guai a te se l'hai sprecata!!''

''Come cavol-'' Cerco di chiederle chi le avesse detto che ero arrivata presto.

'' Non ti ho detto apposta che l'orario era stato spostato! Sono un genio, vero?'' Magari avessi io un'autostima così alta, sono la negatività fatta a persona invece.

'' G-Grazie … ?'' Dico io incerta.

'' Di nulla!'' Dice soddisfatta '' Allora racconta, racconta!'' Le dico tutto generalmente, non voglio raccontarlo come se fosse un fatto epico, pieno di aggettivi e chi più ne ha più ne metta '' Tutto qui?'' Mi chiede alla fine del resoconto.

'' Tutto qui!'' Rispondo io sorridendo, e pensando a quanto può essere diverso l'effetto di una stessa storia semplicemente raccontandola in altre parole.

'' Allora a lunedì!'' Mi dice una volta arrivata al bivio e ora ho tutto il diritto e la libertà di ascoltare un po' di musica per conto mio. Alzando lo sguardo per vedere le prime stelle che compaiono in quel cielo primavera, sorrido. Oggi ho avuto davvero l'opportunità di parlare con il ragazzo che mi piace, comincio a ragionare seriamente sul fatto se questo sia il mondo reale o solo uno dei miei assurdi sogni, sto provando una gioia incontenibile, e con la musica a tutto volume negli auricolari inizio a correre per poi fare un salto dopo pochi passi sulle strisce pedonali, strada deserta, per atterrare sull'altro marciapiede, e così faccio per ogni attraversamento stradale, fino a quando raggiungo casa mia. Di sera, da sola nella mia camera, seduta alla scrivania, aggiorno il mio diario, cosa molto rara, ma che è diventata più regolare dall'inizio delle scuola, sono sicura che occuperò molte pagine raccontando tutto quello che è successo oggi in ogni dettaglio.


Angolo dell'autrice

Ecco il terzo capitolo!!E mi è venuto particolarmente lungo.... Le fan fiction o mi vengono troppo corte o troppo lunghe ... Comunque in questa settimana mi sono venute in mente un sacco di idee per questa fic, diciamo che per i prossimi tredici capitoli so di cosa parlare, sopratutto per il finale di stagione, sarà un gran finale! E poi scriverò anche una seconda serie, solo che ora come ora non ho le idee molto chiare per quella ... Ma pensiamo al presente! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi metto subito all'opera con il quarto! Quindi, al prossimo lunedì!

   
 
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