~~In quella notte la luna e i suoi raggi ritagliavano nel paesaggio di Los Angeles un piccolo spazio.
Quella pioggia di bagliori si confondeva sulla pioggia battente.
Le gocce che arrivavano con impeto sul marciapiede si dissolvevano, scivolando in un tombino.
Jade West aveva scelto un brutto momento per uscire.
Riparandosi sotto un balcone, osservava quelle gocce verdi che pendevano dalle sue ciocche bagnate infrangersi sui suoi anfibi neri.
Mi ero fermato ad ammirare la sua invariabile bellezza.
Sotto quell’ombrello rotto.
La sua pelle bianca risaltava sullo sfondo scuro di quella giornata.
Non la vedeva da quelle parti dal suo matrimonio.
Notò compiaciuto che in una mano, serrata in un pugno, teneva possessiva un paio di forbici.
Nella pozza d’acqua di fronte, si specchiava, cercando di aggiustare quell’ormai irrecuperabile rossetto.
Passò il dorso della mano sulla bocca, lasciando un segno rosso.
Il suo “accidenti” rimbombò nel silenzio di quella sera.
Era da sola.
 Per un attimo mi sembrò di incontrare il suo sguardo.
Abbozzò un sorriso forzato, mentre i capelli le nascondevano parte del volto.
Udì che il suo respiro ansimante, adesso sembra calmo e rilassato.
“torna a casa” .
Adesso il suo tono si era abbassato.
“Tori ti aspetta”.
Quelle parole si dispersero nell’aria sotto lo scroscio della pioggia.
Aveva ragione.
Avevo lasciato mia moglie a casa da sola, insieme al mio futuro bambino.
Cercai di incrociare quello sguardo glaciale.
Si voltò verso di me.
“credevo di essere stata abbastanza chiara” mi disse alzando un sopracciglio scuro con tanto di piercing.
Il rumore dei suoi tacchi bagnati.
Una frase dissolta nel silenzio di quella città.
“ ti amo ancora Beck” – mi aveva sussurrato, prima di scomparire nella nebbia.
“anch’io”.
Quelle parole uscirono frettolose.
Senza controllo.
Tremanti.

“deglutì alla vista di quella ragazza.
Il suo vestito.
Il suo carattere.
I suoi piercing.
La sua scollatura vertiginosa.
La mia ex ragazza.
La mia migliore amica.
Probabilmente colei che avrei amato nonostante tutto.
“credevo non saresti venuta”- le sussurrai.
Silenzio.
“non potevo perdermelo”_ mi disse con il fiato sospeso.