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Autore: Jason_dal_profondo    23/06/2015    2 recensioni
A volte ci capita di incontrare persone nella nostra vita, e di rimanere colpiti da esse a primo impatto.
Ho scritto questa poesia in memoria degli ormai lontani giorni d'inizio autunno, quando, per la prima volta, vidi una persona che mi colpė. Non so spiegare il perchč, non so spiegare il come. Ma so spiegare i miei pensieri, espressi in questi versi.
Ci tengo a questa poesia, pių di quanto ognuno di voi possa minimamente immaginare. Spero apprezziate il lavoro, e spero di poter sentire il vostro parere.
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano tristi e vuoti, quei lontani giorni di settembre
tra sorrisi esteriori e malinconie interiori,
accompagnate dal triste cinguettio dei corvi che incorniciavano l'autunno venturo.

 

Immaturo e inconsapevole, cercavo riparo dalle persone
che mai m'hanno fatto provar piacere, e la strada della solitudine
mi portava in quella panca isolata della fermata del bus.

 

Vedevo tutti i giorni quel ragazzino, dall'aria cosė bambina e dolce
dai capelli biondi che seduto in silenzio e in solitudine
leggeva il suo libro, mentre il leggero vento settembrino
sfiorava il suo viso marchiato da que' lentiggini impercettibili.
 

 

Con la maglia blu di cotone, e le mani piccoline
toccava i capelli per tirarli via dal viso, mostrando quegli occhi
che dai toni un poco asiatici, erano intensi intensi e profondi
e racchiudevano in quel bruno, tutta la loro tenerezza

 



   
 
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