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Autore: LaylaParamour    23/06/2015    3 recensioni
"Paige... "
"Dimmi Em"
"Sono incinta" disse infine Emily, con il cuore che le batteva incredibilmente veloce.
[...]
Il caldo afoso di quel giorno d'estate infestava le case, ed Emily era stesa sul letto a fissare il soffitto, incapace di trovare qualche impiego che le tenesse occupata la mente.
Si voltò sul fianco sinistro e chiuse gli occhi, che improvvisamente cominciarono a bruciarle. Li riaprì e le lacrime non esitarono a fare capolino dai suoi occhi.
Si accarezzò la pancia, ormai visibilmente cresciuta e richiuse gli occhi strizzandoli con forza.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emily Fields, Paige McCullers
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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This Pain Is Just Too Real

"Paige smettila! È fredda!" Esclamò Emily cercando di scappare da Paige che la rincorreva in riva al mare, cercando di schizzarla.
"Non potrai scappare in eterno!" Ribattè Paige allungando il passo, finchè non la raggiunse e la tirò per il braccio. Emily si fermò di colpo e poi si ritrovò tra le braccia della sua amata.
"Lasciami!" Disse Emily, ma quello che diceva contrastava con quello che voleva veramente. Inoltre le braccia forti di Paige le impedivano  qualsiasi movimento. Paige la prese in braccio e la stese sul telo da mare, poco lontano dall'acqua.
"È notte e fa freddo, come ti viene in mente di bagnarmi?" Chiese Emily, sistemandosi sul telo.
"Volevo giocare con te" rispose Paige sorridendole e stendendosi a pancia in giù, guardando Emily.
"Mi chiedo cosa mi abbia spinto a dirti di sì, quel giorno che mi chiedesti di sposarti"
"Cosa c'è Fields? Rimpiangi di avermi sposata?" Chiese Paige alzando un sopracciglio.
Emily voltò il viso verso di lei e sorrise "Credo che sia stata una delle decisioni migliori che io abbia mai preso"
Paige sorrise e posò un bacio sulle labbra di Emily, per poi voltarsi sulla schiena e osservare il cielo stellato.
"Paige... " disse Emily con un filo di voce.
"Mmm?"
"Ricordi quando dicesti che volevi avere un figlio tutto nostro?" Chiese Emily.
"Certo"
"E quando decidemmo di fare... L'inseminazione artificiale?"chiese nuovamente.
"Emily, avrò anche perso l'udito ad un orecchio a causa di una bomba, ma non ho ancora perso la memoria" ridacchiò Paige.
"Paige... "
"Dimmi Em"
"Sono incinta" disse infine Emily, con il cuore che le batteva incredibilmente veloce.
Paige voltò il viso verso Emily, che a sua volta la guardò "Davvero?"
Emily annuì e Paige si aprì in un sorriso enorme, intrecciò le dita con quelle di Emily e si portò la mano della ragazza alle labbra per posarvi un bacio.
Emily sorrise "Se fosse maschio come lo chiameremo?"
"Nick"
"Il nome di tuo padre?" Chiese Emily ridendo.
"Cosa c'è di male?"
"Assolutamente nulla"  ribattè Emily ridendo "E se fosse femmina?"
"Paige jr" rispose subito Paige.
"Paige, non ci dev'essere per forza qualcosa che riguarda te nel nome del nostro futuro figlio"
"Cosa proponi?" Chiese Paige.
"Se propio vuoi qualcosa di tuo nel suo nome: Marie Paige" rispose Emily.
"Marie Paige?" Ripetè Paige ed Emily annuì "Devo pensarci"
 
Il caldo afoso di quel giorno d'estate infestava le case, ed Emily era stesa sul letto a fissare il soffitto, incapace di trovare qualche impiego che le tenesse occupata la mente. 
Si voltò sul fianco sinistro e chiuse gli occhi, che improvvisamente cominciarono a bruciarle. Li riaprì e le lacrime non esitarono a fare capolino dai suoi occhi.
Si accarezzò la pancia, ormai visibilmente cresciuta e richiuse gli occhi strizzandoli con forza.
 
"Come sta la piccola senza nome?" Chiese Paige avvicinandosi, con l'orecchio, al pancione di Emily.
"Lei sta bene, ma dice che le piacerebbe tanto avere un nome" sorrise Emily, accarezzando i capelli di Paige.
La ragazza si sollevò "Abbiamo una vita davanti per decidere che nome darle"
"Ti ricordo che ci rimangono solo quattro mesi" la riprese Emily.
"In quattro mesi possono succedere molte cose, e tra queste molte cose decideremo anche il nome da dare alla nostra bambina, Em" Paige accarezzò, sorridendo, la pancia di Emily.
A quella vista, la scura, non potè fare altro che sorridere, vedere Paige così premurosa e dolce nei confronti della creatura che stava crescendo dentro di lei, era una scena che Emily non si sarebbe mai aspettata di vedere. Paige si era sempre dimostrata forte e composta e probabilmente il suo atteggiamento era dovuto anche al fatto che era nell'esercito, che comportava un certo andamento e delle regole ben precise. Ma vederla in quello stato, riempiva il cuore di Emily di gioia e amore.
La scura prese il viso di Paige tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra, per poi guardarla negli occhi.
Paige sorrise "A cosa è dovuto?"
"A nulla in particolare" Emily fece spallucce sorridendole.
Quella quiete venne interrotta dal telefono di Emily che squillò. La ragazza fece per alzarsi, ma Paige la fermò.
"Te lo prendo io" disse, per poi prendere il cellulare di Emily e porgerglielo "È tuo padre"
Emily fissò il display stranita e poi rispose "Pronto?"
Paige fissò Emily e le diverse epressioni che, pian piano, sfumavano sul suo viso. Poteva tranquillamente immaginare il perchè Wayne Fields avesse chiamato e gli occhi di Emily, con l'andare della conversazione, glielo confermavano.
Una volta che Emily chiuse la chiamata, abbassò lo sguardo, incapace di incontrare gli occhi di Paige. Quest'ultima le alzò il viso e vide l'ultima cosa che avrebbe voluto: le lacrime di Emily.
"Ehi, non é per sempre. Sapevamo che probabilmente avrebbero avuto bisogno di nuovi soldati al fronte" Paige le asciugò le lacrime.
"Ti verranno a prendere stasera, ci sará anche mio padre" singhiozzò Emily. Paige l'abbracciò, stringendola a sè e accarezzandole la schiena.
 
Paige si sistemò la medaglia sulla maglia militare, guardandosi allo specchio.
"Sei pronta?" Chiede Emily, affacciandosi alla camera da letto e in tutta risposta la ragazza annuì.
Paige uscì dalla camera e, proprio in quel momento, bussarono alla porta. Emily andò ad aprire, trovando davanti a sè suo padre che l'abbracciò con trasporto. Dietro di lui, Emily, vide un piccolo camioncino con altri militari.
Paige trascinò la sua borsa, con il minimo indispensabile, fino alla porta e, dopo aver salutato Wayne con il saluto militare, si voltò verso Emily.
La scura le mise le braccia al collo e l'abbracciò incredibilmente forte.
"Tornerò presto, solo qualche mese e poi tornerò da te" disse Paige, per poi accarezzare la pancia di Emily "Da voi" si corresse.
Emily singhiozzò e strinse di nuovo Paige a sè "Ti amo" disse.
"Anche io ti amo, mia piccola Em" Paige le diede un bacio sulla fronte e uno sulle labbra. Poi si inginocchiò e diede un bacio sulla pancia di sua moglie, prima di sparire, insieme agli altri soldati e a suo padre.
 
Emily scese in spiaggia, quella spiaggia che racchiudeva così tanti ricordi che anche lei faceva fatica a tenerli tutti nella propria memoria. Tutte le notti passate a fissare le stelle con Paige, tutte le notti, subito dopo il loro matrimonio, in cui sognavano la loro futura famiglia, incredibilmente felice e spensierata, dove la possibilitá di  essere chiamata al fronte era ancora un orizzonte lontano.
Su quella spiaggia poteva sentire la presenza di Paige più che in qualsiasi altro posto. Lì, per la prima volta, Paige le disse che l'amava, lì per la prima volta Paige le chiese di sposarla e lì Emily le aveva detto di essere incinta.
"Emily... " 
Per un attimo la ragazza sussultò, credendo di aver sentito la voce della ragazza che amava. Si voltò velocemente, sperando di aver sentito bene. Doveva sapere che la mente umana gioca brutti scherzi e, in quel momento non fece certo un'eccezione. Appena si voltò vide suo padre, in piedi, poco più lontano da lei.
"Dobbiamo andare" continuò Wayne.
Emily si voltò verso l'orizzonte, e poi raggiunse suo padre, che le mise un braccio attorno alla vita.
 
Emily era davanti alla tv, assieme a sua madre Pam. Come succedeva da un paio di mesi, ogni tanto sua madre l'andava a trovare. Ormai mancavano pochi mesi, prima che Emily partorisse, e non era più in grado di svolgere tutte le attivitá più semplici senza stancarsi, per questo Pam cercava di essere il più presente possibile.
"Mamma mi passeresti l'acqua per favore?" Chiese Emily, posando la forchetta nel proprio piatto.
"Vuoi che li lavo io i piatti, tesoro?" Chiese Pam, mentre le passava l'acqua.
"No, grazie mamma. Posso farli da sola" rispose Emily con un sorriso.
"La guerra è finalmente terminata" si sentì dire dalla tv e subito, sia Emily che Pam, tesero le orecchie e si alzarono dal tavolo avvicinandosi alla tv  "E i nostri cari saranno di ritorno. Ma ricordiamo, gli ultimi caduti di guerra"
Ogni volta che cominciava quell'elenco, Pam ed Emily, speravano con tutto il cuore che la foto e il nome di Paige e di Wayne non fossero mostrati. Quel giorno i nomi sembravano infiniti.
"L'ultimo caduto... " Si sentì il rumore di un bicchiere che si rompeva e subito dopo un urlo disperato "Ricordiamo che siamo vicini alle famiglie dei caduti" disse la giornalista, mentre la foto e il nome di 'Paige McCullers' compeggiavano sulla televisione della casa che Emily condivideva con Paige.
Pam abbracciò la figlia più forte che poteva, mentre Emily cadeva al suolo in ginocchio, con le mani premute sul viso.
"No!" Urló Emily disperata "Non è vero, non può essere!" Singhiozzò inseme a Pam che, non poteva minimamente immaginare il dolore della figlia.
 
Bussarono alla porta di casa McCullers-Fields e Pam andò ad aprire, trovando suo marito. Per quanto volesse essere felice del ritorno di Wayne, non riusciva ad esserlo in tutto e per tutto. Wayne abbracciò Pam e subito entrò in casa, trovando Emily seduta sul divano, con i gomiti poggiati sull ginocchia e le mani tra i capelli.
Wayne le si avvicinò e le si sedette accanto, poggiandole una mao sulla spalla. Emily voltò lentamente il viso verso di lui, ma non lo guardò negli occhi, vide solo che teneva qualcosa tra le mani: un foglio e la medaglia, che riconobbe essere quella di Paige.
"Emily... "
La ragazza singhiozzò senza che lui andasse avanti, non voleva che andasse avanti. Nessuna delle cose che avrebbe detto sarebbero riuscite a colmare quell'incredibile vuoto che sentiva dentro di sè, sentiva il cuore in pezzi e niente sarebbe riuscita a risanarla.
"Paige è morta da eroe"
Emily scosse la testa, mentre le lacrime continuavano a scendere come dei fiumi in piena.
"Ti ha scritto questa, prima che... " Wayne si fermò, a causa del groppo in gola che gli si era formato. Aveva conosciuto Paige durante tutti gli addestrammenti, l'aveva seguita con attenzione e quando Paige gli chiese la mano di Emily lui sapeva che affidava sua figlia a delle mani sicure e forti, non si sarebbe fidato di nessun'altra, se non di Paige.
Wayne strinse sua figlia a sè, posando il biglietto e la medaglia sul tavolino di fronte al divano.
 
Emily sedeva in prima fila, davanti alla bara. La cerimonia era finita, ma lei non aveva sentito nemmeno una parola. Sua madre le stringeva la mano e improvvisamente sentì due braccia che le si avvolgevano attorno. Erano quelle di Nick McCullers ed Emily, non potè fare altro che abbracciare il padre della sua amata. La ragazza si era ripromessa di non piangere, ma non potè trattenere le lacrime nel momento in cui incontrò lo sguardo di Nick.
"Emy... Noi andiamo a casa. Ci raggiungi dopo?" Chiese Wayne ed Emily annuì semplicemente.
Solo una volta che tutti se ne furono andati Emily si alzò e si avvicinò alla bara, ricoperta dalla bandiera americana. L'avrebbe voluta strappare, avrebbe voluto maledire la sua nazione e quella maledetta guerra perchè era la causa di quello che aveva perso. Aveva perso l'unico vero amore della sua vita, l'unica persona con cui avrebbe voluto condividere il resto della sua vita, l'unica persona con cui avrebbe voluto costruire una famiglia. Non trovava più un motivo per andare avanti, non riusciva a vedere un futuro senza di lei, senza il suo sorriso, senza i suoi occhi, senza i suoi baci, senza i suoi abbracci.
Aprì la sua borsa e sul fondo vide un foglio stropicciato, il foglio di cui lei conosceva la consistenza fin troppo bene. Ne conosceva ogni piega ogni parola, ogni punto in cui Paige aveva esitato a scrivere. Prese il foglio e se lo strinse al petto.
Di lei, le era rimasta una semplice lettera e una medaglia, quella maledetta medaglia che l'aveva spinta a continuare con la carriea militare. Non aveva più nulla di Paige.
Improvvisamente, dentro di sè, sentì muoversi qualcosa, per la prima volta. Emily si portò una mano alla pancia e il suo cuore saltò un battito. La loro bambina aveva scalciato per la prima volta. Aprì la lettera che Paige le aveva lasciato. Scorse velocemente tutto il testo, fino ad arrivare alle ultime righe scritte:
 
Vada per Marie Paige. Ti amo.
Per sempre tua, Paige.
 
Fu in quel momento che Emily lasciò che le lacrime le rigassero il viso per l'ennesima volta. Solo allora realizzò che aveva ancora qualcosa per cui andare avanti, qualcuno per cui andare avanti. Finchè avrebbe avuto il ricordo della sua amata e la loro bambina accanto, Paige non se ne sarebbe mai andata, sarebbe stata per sempre con loro ed Emily, non sarebbe mai stata sola.

ANGOLO DELL'AUTRICE!
Dunque, questa one-shot è stata una specie di challange per me, perchè sono sempre abituata a far finire bene le storie, e scriverne una che finisce male è stata una sfida ahahah. Soprattutto perchè entro così tanto nelle storie che scrivo che, mentre scrivevo questa, piangevo ahahah.
Bene a parte questo  spero che, per quanto triste possa essere, vi sia piaciuta e ringrazio tutti quelli che hanno letto fino alla fine!
Alla prossima! :D
  
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