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Autore: Jeo 95    24/06/2015    6 recensioni
Mangiava da sola, come ogni sera d'altronde, non meno triste delle altre volte in cui si era ritrovata seduta al tavolo da sola, sola nella baracca, sola in ogni attività di gruppo prevista dal Campo Mezzosangue. Era la figlia di uno dei tre pezzi grossi dopotutto, non poteva stare in tavolo con nessun altro per le regole del campo.
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AU ambientata nel mondo di Percy Jackson!
Crack Pairing a sorpresa!
Dedicata a Smiling, perché nonostante tutti i battibecchi è divertente chiacchierare e lavorare con lui e perché l'uscita di questo pairing è completamente colpa sua, quindi se volete insultare qualcuno lui è la persona a cui rivolgere gli insulti xD
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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LOVE AT THE HALFBLOOD-CAMP


 

Sentiva la testa pesante, il mondo girava troppo velocemente per lei, nonostante gli occhi chiusi e l'apparente stato d'incoscienza che ancora l'abbracciava nel candido mondo dei sogni. Quando si era addormentata? Non lo rammentava.

I ricordi del giorno prima erano radi e frammentati, offuscati dal pressante mal di testa che la martellava anche nel sonno. Eppure non aveva voglia di svegliarsi.

Sentì il tepore del sole scaldarle la pelle, caldo e invitante, che la invitava ad aprire gli occhi per poterlo ammirare in tutta la sua possente e brillante bellezza. Quando l'odore salmastro del mare le stuzzicò il naso allora non resistette più ed aprì gli occhi.

Li richiuse l'istante successivo, abbagliata dalla luce accecante della sfera dorata già alta nel cielo. Apollo non si era risparmiato quel giorno.

Finalmente riuscì a sedersi sul letto e ad aprire gli occhi, sbadigliando sonoramente e prendendosi qualche minuto per analizzare la baracca in cui si trovava. Tutto come l'aveva lasciato.

La fontana, l'armadio, il tappeto, Natsu-san nel letto accanto a lei. Tutto era come doveva.... NATSU-SAN NEL LETTO ACCANTO A LEI?!

Timorosa di ciò che avrebbe trovato, abbassò lo sguardo sulla figura addormentata accanto a lei, e per poco non le venne un colpo.

Natsu Dragneel, rampollo della Casata di Ares, era beatamente disteso nel suo letto, addormentato in un sonno profondo e tranquillo dal quale non sembrava volersi svegliare. Pochi secondi per analizzare ciò che stava vedendo, ed il suo viso assunse lo stesso colore scarlatto dei capelli di Erza-san, anche lei figlia del Dio della Guerra.

- N-N-Natsu-san....?-

E non riusciva a ricordare cosa fosse successo. Certo, pensare mentre si ha il viso in fiamme non è esattamente il modo migliore per tentare di far ordine in un cervello già di per se confuso, ma in quel momento non c'era altro da fare.

Sapeva soltanto che tutto era iniziato la sera prima, al banchetto per festeggiare l'inizio dell'ennesima sfida a caccia alla bandiera...


 

Inizio Flashback...

Mangiava da sola, come ogni sera d'altronde, non meno triste delle altre volte in cui si era ritrovata seduta al tavolo da sola, sola nella baracca, sola in ogni attività di gruppo prevista dal Campo Mezzosangue. Era la figlia di uno dei tre pezzi grossi dopotutto, non poteva stare in tavolo con nessun altro per le regole del campo.

Ogni semidio doveva stare nella baracca del proprio genitore, al tavolo con i propri fratelli e generalmente per ogni cosa bisognava restare con i propri fratelli.

Ma per i tre pezzi grossi la questione era ben diversa. Loro non avrebbero mai potuto avere figli, non secondo il loro accordo, per questo ai loro tavoli e nelle baracche a loro dedicate non erano abitate. Eccetto la sua.

Lei era la progenie diretta di Poseidone, ai più conosciuto come il Dio del Mare, la prova evidente dell'infrazione compiuta dal padre ai danni degli altri due fratelli. E di guai per quel motivo ne aveva passati fin troppi.

- Ohi! Juvia!-

Si girò verso colui che l'aveva chiamata, scontrandosi con il luminoso sorriso del più ribelle e casinista figlio di Ares, Dio della Guerra, nonché suo rampollo prediletto, Natsu Dragneel.

Natsu era stato il primo ad esserle amico quando era arrivata al Campo Mezzosangue, colui che le aveva insegnato come sopravvivere, come lottare, come sfuggire agli scherzi di Zancrow e Bixlow, figli di Ermes e membri della Casata più imprevedibile di tutto il campo. Era stato il suo appoggio quando Gray, figlio di Atena e suo primo amore, l'aveva malamente scaricata perché stufo delle sue continue attenzioni e perché interessato ad una ragazza della Casata di Afrodite. Aveva impiegato settimane per riprendersi da quell'episodio, e Natsu non l'aveva lasciata un secondo. Si era rivelato un amico prezioso, una luce indispensabile nella vita di Juvia, e ben presto aveva iniziato a pensare di provare per lui qualcosa di più profondo che una semplice amicizia. Ma aveva già sofferto troppo per amore, non avrebbe retto una seconda delusione.

- Dai Juvia, vieni davanti al falò! Tra poco Chirone dirà le squadre per la partita! Non vedo l'ora, sono tutto un fuoco!- Natsu le sorrideva così calorosamente che Juvia si sentì sciogliere soltanto a guardarlo, ed ogni traccia di stanchezza e tristezza svanì in un secondo.

Ricambiando il sorriso la ragazza si alzò.- Juvia arriva subito Natsu-san, stava solo finendo di mangiare, ma ora Juvia non ha più fame.-

Si alzò dal tavolo, portando il restante cibo al falò delle offerte e gettando nel fuoco i prelibati avanzi di una cena troppo grande per lei. Voleva chiedere una seconda benedizione a suo padre, e sperò che la seconda offerta potesse aiutarla ad attirarsi le simpatie del divino genitore.

Fa che Juvia posso essere felice con Natsu-san...”


 

Fine Flashback


 

Juvia arrossì al ricordo di quello che aveva desiderato la sera precedente, e per un istante credette che suo padre l'avesse ubriacata per poi farle commettere qualche follia con il risultato catastrofico di aver passato l'intera notte con Natsu-san. Ma scosse il capo, cancellando nell'immediato quel pensiero, sicura che suo padre non le avrebbe mai potuto fare una cosa del genere.

E allora come ci erano finiti in quella situazione assurda?!

Provò ancora a ricordare, a riportare alla mente ciò che era successo la sera prima, dopo un'intensa ed ardua partita di caccia alla bandiera che vedeva le Casate di Atena, Ermes, Afrodite e Dioniso contro quelle di Ares, Apollo, Efesto, Demetra e lei, l'unica semidea della Casa di Poseidone.

Di buono c'era che non doveva scontrarsi con la Casata di Ares e, quindi, vedersela con la terribile Titania, ai più nota come Erza Scarlet, la più potente fra i semidei del campo nonché capitano della squadra. Quando s'impegnava diventava terribilmente mostruosa e feroce, degna figlia di suo padre.

E ricordava anche che avevano trionfato sulla squadra avversaria. E dopo?

Dopo avevano festeggiato. E in quel momento forse, ma solo forse, si era lasciata andare ad un qualche bicchiere di vino di troppo, un comportamento per nulla da lei e che aveva obbligato Natsu-san ad accompagnarla alla propria capanna per evitare di crollare durante il tragitto.


 

Inizio Flashback


 

- Natshu-shaaannn dove shtai portando Juviaaaa???-

- Alla tua baracca, da sola ti saresti sicuramente persa.-

Cana, figlia dello scorbutico Dioniso, aveva nuovamente trasformato le bevande di tutti in puro vino, ed un solo sorso era bastato per mandare la sua cara amica Juvia in un mondo alternativo di cuoricini e fiori. Juvia non era certo famosa per la resistenza agli alcolici, e Cana sembrava divertirsi da matti a farla ubriacare ogni volta.

Natsu portò con non poca fatica la sua compagna all'interno della baracca, la distese sul letto e le cambiò i vestiti, costringendola ad indossare il pigiama. Non era facilmente impressionabile, ed anche abbastanza stupido, per cui vedere le forme prosperose di Juvia non gli aveva causato nessun effetto particolare. O almeno così credeva lui.

- Bene, ora che sei pronta posso andare.-

Si avvicinò alla porta, ma la mano di Juvia che si strinse al lembo della sua maglio lo trattenne. Si girò a guardarla, trovando che con i lunghi capelli azzurri tutti arruffati, le guance arrossate e gli occhi lucidi fosse incredibilmente tenera. Tenera e carina.

- Natshu-san...-

- Mmm?-

- A te piace Juvia?- lo stranì con quella domanda, e prima di una risposta ciò che uscì dalla bocca di Natsu fu un grugnito strozzato.

- Eh? Certo che si! Sei una mia cara amica, perché non dovresti piacermi?- Juvia gonfiò le guance, come se le parole da Natsu pronunciate l'avessero offesa. E se fosse stato meno stupido ne avrebbe certamente intuito il perché.

- Shtupido Natshu-shan! Shtupido! Perché non capischi i shentimenti di Juvia!?- lo colpiva con piccoli pugni sul petto, fino ad accasciarsi seduta sul letto, il viso ormai bagnato dalle lacrime.- Perchè Natshu-shan non capische i shentimenti di Juvia? Eppure Juvia lo ama coshi tanto...-

E allora il giovane sgranò gli occhi, incredulo, basito, emozionato. Perché sentire quella parola strana, quel “ti amo” rivolto proprio a lui dalla sua più cara amica lo aveva reso felice, incredibilmente felice.

In un gesto del tutto spontaneo e casuale Natsu aveva afferrato Juvia per le spalle e l'aveva baciata, un semplice bacio, puro e casto, ma che racchiudeva tutta la forza ed il desiderio che Natsu provava In quel momento. Emozioni intense, nuove, mai provate prima di allora.

- Io non conosco l'amore, il mio mondo è fatto unicamente di combattimenti e guerre, ma...- e la baciò di nuovo, assaporando le labbra umide di Juvia che ancora sapevano di vino.- Se tu mi mostrerai come fare, potrei anche imparare qualcosa sull'amore.-

Juvia era rimasta basita. Nonostante la sbronza ed il vino le confondessero i sensi riusciva a capire quello che Natsu le stava dicendo, ed il ricordo delle loro labbra congiunte era marchiato a fuoco sulla sua pelle.

- Natsu-san.... puoi restare con Juvia, la testa gira troppo...-

Natsu le sorrise, stendendosi accanto a lei nel letto e stringendola tra le braccia, mentre ella si assopiva tra le braccia esperte e dolci del Dio Morfeo.

- Natsu-san...-

- Mmm?-

- Juvia è felice che tu sia qui con lei.- e con quelle ultime parole crollò in un sonno profondo.


 

Fine Flashback


 

Juvia sentì le guance prendere fuoco man mano che la nebbia confusa nella sua mente si diradava e le memorie della sera precedente si delineavano in immagini sempre più chiare e definite. Si era confessata a Natsu-san, addirittura sembrava essere stata ricambiata, ed avevano passato la notte insieme, nello stesso letto, anche se non si erano lasciati prendere da un'infuocata passione d'amore.

Si soffermò sul viso rilassato ed assopito di Natsu, ed un sorriso serafico si delineò sul suo bel viso, lasciando trasparire tutta la sua felicità. Poteva veramente amare Natsu-san con lo stesso ardore con cui aveva amato Gray? Certamente no.

Erano due persone diverse, che le avevano procurato esperienze ed emozioni diverse, amarli allo stesso modo sarebbe stato impossibile. Poteva amare Natsu-san come non aveva mai amato nessuno prima? Altamente probabile.

Benché non se ne fosse resa conto prima, era sempre stato il giovane figlio di Ares la sua luce, il sole che aveva scacciato le nubi di tristezza che la perseguitavano sa sempre e probabilmente, accecata dalla bellezza di Gray per accorgersene prima, l'aveva amato fin dal primo sguardo.

Ora era lì, solo per lei, e non avrebbe avuto occhi per nessun altro.

“Grazie padre, Juvia è felice ora.”

Ogni tanto anche gli Dei sapevano fare i padri, ed ora Juvia e Natsu potevano far crescere insieme quel loro dolce e semplice amore, per sempre, due giovani semidei che il destino aveva legato indissolubilmente in una splendida mattinata di sole al campo Mezzosangue.






















*Note Autrice*
Che dire, la Navia è diventata la fissazione di Smiling, e siccome non è un pairing per nulla male ecco qui per voi la prima (o almeno credo) storia su di loro qui su efp xD
Piena di errori e senza tanto senso, fluffosa (perchè so che Smiling adora il fluff u.u) o almeno ci prova ad esserlo xD insomma non è un gran che, ma spero che piaccia ugualmente!
Buonanotte a tutti e alla prossima!
Jeo 95 =3
p.s. se voleste insultarmi/farmi sapere che ne pensate al di là della coppia lasciando un recensioncina mi fareste felice xD

   
 
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