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Autore: gabri90rules    13/01/2009    0 recensioni
In un medievo cupo, tra Cattedrali Gotiche sconsacrate e cimiteri vi è un'oscura figura la cui arte dell'assassinio è grande quanto sconosciuta. Essa è Dark Hood, emblematica figura dal passato sconosciuto la cui freddezza è enorme. Un'assassino gli ruba ciò che gli è più caro e Dark Hood ha una sola scelta: inseguire in capo al mondo il ladro, riprendersi ciò che gli è più caro e ammazzarlo!
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dark Hood saltò abilmente di maceria in maceria, nascondendosi abilmente in quell’ampia oscurità che avvolgeva i resti della chiesa distrutta. Si accorse però infine che l’inaspettato visitatore era ancora Broker. - Ah sei tu… - dice lei freddamente. - Ho bisogno di un tuo favore, Dark Hood – sussurrò nervoso l’uomo, levandosi il cappuccio e mostrandosi nelle sue fattezze di centenario. - Lo sai che non sono uno scudiero ne un paggio – rispose Dark Hood. - Una donna sta sfidando Lord Sheridan in un paese poco distante da qui. Quella donna ha nascosto e guarito l’assassino che tu stai cercando – a quell’affermazione la giovane assassina si incuriosì. - Dove si trova questo posto? – sorride lei, passando un dito sulla lama dell’alabarda, ferendosi e leccandosi la ferita. - Prendi la via del cimitero monumentale, non quello del tuo scontro, quello più avanti e introduciti nella selva di là di esso – sussurrò Broker. La donna incappucciata uscì dal portone senza nemmeno salutare il vecchio ma lui la fermò. - Fatto bei sogni? – chiese enigmatico lui. La donna diede peso alle sue affermazioni, sempre più misteriose e si mise in cammino, per salvare la donna e farsi dire dove si trovava l’assassino suonatore. Helena tendeva con le dita insanguinate la robusta corda dell’arco, puntando una freccia contro il signorotto Lord Sheridan, gigante bianco armato di ascia. - Sciocca ragazzina – urlò con voce roca il gigante. Cominciò a piovere a dirotto. Helena scoccò una decina di frecce in direzione dei piedi e delle gambe del suo avversario, cercando di indebolirlo laddove vi è il punto debole di tutti gli uomini di grande stazza e di limitata agilità ma Lord Sheridan la stupì con un movimento veloce. Un fulmine si abbatté molto vicino e squarciò il silenzio mentre il lampo illuminò il volto già cereo del Chierico. - Non cercare di opporti alla Religione… tutti coloro che non si sono piegati hanno provato torture indicibili-. Helena perse d’un tratto la sua determinazione, mostrandosi titubante di fronte al nemico. Le gambe non resistettero al peso del corpo e lentamente scivolava a terra, col capo chino. Piangeva. - L’ho fatto… - gemette – solo per aiutare una persona che mi ha sottratto a una fine certa e piena di dolore – si coprì il volto con le mani. Sheridan, con la scure appoggiata alla spalla sinistra e un ghigno quasi demoniaco, camminava con calma verso la donna. - Povera sciocca… Perdere la vita per allungare, anche se di pochi attimi, quella di un assassino… - e alzò la scure oltre la sua testa per calarla violentemente sull’esile collo della giovane e bellissima donna, colta da un attimo di debolezza. Helena chiuse gli occhi, rassegnata all’imminente sorte. Un altro fulmine scosse il silenzio e un tonfo sordo gli succedette. La dolce e ingenua ragazza apre gli occhi e di fronte a sé, con suo orrore, vede la testa di Sheridan, mozzata e orribilmente sfigurata. Seguì il rumore del gigantesco corpo che cadeva con tutto il peso sul terreno. Una figura nera si stagliava tra la fitta pioggia del temporale e teneva al suo fianco un’alabarda dal bastone dorato. - Alzati – gli ordinò quell’oscura figura, senza scomporsi. Helena rimase un attimo attonita e quando la figura gli ripeté l’ordine ella ubbidì. - Perché l’ha fatto? – chiese ingenuamente Helena. La figura non rispose. - L’hai incontrato? – cominciò l’incappucciato, con voce di donna. Helena tacque. - L’hai incontrato? – ripeté la donna incappucciata. Helena tacque ancora. L’incappucciata Dark Hood si spazientisce e prende la testa di Lord Sheridan e gliela mostra. - Vuoi fare la sua fine? Dimmi se l’hai incontrato! – gridò Dark Hood. La ragazza non rispose e Dark Hood spazientita gli tirò uno schiaffo e alzandosi roteò l’alabarda, voltando le spalle per pochi secondi all’avversaria. - C – cosa vuole da lui? – balbetta Helena, alzandosi tremante da terra. - Sei sorda? L’hai incontrato? Hai la minima idea di chi sia quell’uomo? – chiede l’assassina. La ragazza barcolla. - Mi hanno detto che è un assassino… ma non m’importa… mi ha salvato comunque la vita dalle guardie di quest’uomo – indicando il chierico decapitato – e questo mi basta per essergli in debito -. Il respiro affannoso e il tremore impediscono al proprio corpo di stare in piedi e cadde sulle ginocchia. - Il suo nome conosciuto è Overture Rosso Sangue… e lo sto cercando… dov’è andato? – chiese fredda Dark Hood. - S- si è addentrato nel bosco. Poco più avanti c’è la via che porta alla città delle Maschere. Tra due settimane alla luna piena c’è il Carnevale… Perché lo sta cercando? – chiese Helena. Dark Hood posò l’alabarda e rimase in silenzio. - MI VUOI RISPONDERE? – urlò con tutto il fiato in corpo Helena. Dark Hood si scosse dall’immobilità e senza proferir parola le alzò il capo, con un calcio la fece cadere di schiena sul manto erboso ed estrasse un pugnale dalle tasche interne della veste, premendolo nella carne del dorso della mano destra. La lama trapassò la mano di Helena, che si morse forte le labbra per non gridare dal dolore, e bloccando al suolo la ragazza. - Così non mi sarai d’intralcio – e detto questo l’incappucciata le volge le spalle e corre via, verso la strada che porta all’Overture.
  
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