(1)
Lost
Child
Clarke non aveva dormito bene quella notte, tormentata dall'idea di non riuscire a dare alla squadra di Serpeverde la lezione che meritava, così, quando quella mattina scese in sala grande per la colazione, invece di riempire il calice col solito succo di zucca, abbondò la dose di caffè, faticando a soffocare i numerosi sbadigli. Non era arrivata nemmeno a metà tazza quando Raven Reyes piombò accanto a lei dal tavolo di Corvonero, scacciando bruscamente un intimorito ragazzino del primo anno.- Spero che tu e Lincoln abbiate preparato una strategia grandiosa perché i Serpeverde non hanno smesso un attimo di allenarsi; vorrei evitare di vedere ancora quella bastarda di Lexa svolazzare ghignante per il campo perché questa volta giuro che scendo dalle tribune e le spacco la faccia – sbottò. Clarke sapeva che il motivo di tutto quell'accanimento aveva a che fare con la bruciante sconfitta subita il mese prima; i Corvonero infatti avrebbero potuto almeno pareggiare se Raven non si fosse fatta fare goal da Lexa durante gli ultimi cinque minuti di gioco. Così, fra il divertito e il serio, replicò – Ti vendicheremo, non preoccuparti, e vi ruberemo anche la Coppa, poco ma sicuro -. Raven sorrise, – Col cazzo, Clarke – disse lanciandole una gomitata e allontanandosi dal tavolo con uno svolazzo della mano – Ci vediamo allo stadio; vado a cercare Finn che se la starà facendo sotto -. Quando si fu allontanata, Clarke sospirò; la sua squadra era forte, ma come le aveva ricordato l'amica, i Serpeverde avevano passato molto più tempo ad allenarsi; di solito non sarebbero stati una così grande fonte di preoccupazione, ma la ragazza si domandò, se sottovalutandoli a quel modo non si fossero già giocati la vittoria; senza contare che nell'ultima settimana girava voce che Lexa avesse arruolato un nuovo micidiale battitore in sostituzione di Miller, dopo che quest'ultimo era stato spedito in infermeria con un braccio rotto da un bolide. Buttando giù l'ultimo sorso di caffè ancora bollente, si disse che ormai era tardi per pensare a certe cose. Non poteva fare altro che raggiungere Lincoln, il loro capitano, e il resto della squadra, sperando che ripassare la strategia e giocare al meglio delle loro capacità sarebbe stato più che sufficiente.
Quando
Clarke entrò, negli spogliatoi aleggiava un'atmosfera cupa.
Finn
Collins e Kate Roma sedevano ai due lati di Octavia Blake, una delle
loro cacciatrici, che sembrava di pessimo umore. Lanciò uno
sguardo
in direzione di Lincoln, cercando spiegazioni. Il ragazzo le si
avvicinò esasperato – Hai presente le voci che
dicevano che Lexa
avesse un nuovo battitore? -. Lei annuì, preparandosi al
peggio. -
Abbiamo scoperto poco fa che si tratta di Bellamy Blake, è
il
fratello di Octavia -. Prima che Clarke potesse aprir bocca, quella
s'intromise – E ti pare niente? Mi farà il culo,
Whittle. È
sempre stato più forte di me, conoscendolo
spedirà mezza squadra in
infermeria prima che sia passata mezzora! - aggrottò le
sopracciglia
– stai attenta, Clarke, non è uno che ci va
leggero -. Clarke non
si scompose più di tanto, essendo la cercatrice era abituata
al
fatto che i battitori si accanissero in particolar modo su di lei, ma
lo sguardo serio di Octavia e la consapevolezza che questo Bellamy
fosse in coppia con John Murphy, che di certo non era famoso per
essersi risparmiato falli e brutti tiri, le provocarono una fitta
d'ansia.
Mancavano
ormai pochi minuti, così, desiderosa di sdrammatizzare,
batté le
mani e disse – Se perdiamo questa partita quello che ci
farà Raven
sarà molto peggio di qualche giorno in infermeria! -. E
Lincoln le
diede manforte ricordando a tutti che da mesi Grifondoro non perdeva
una partita contro Serpeverde e che di certo un battitore irruento
non avrebbe fatto la differenza. Sembrava che almeno parzialmente
fossero riusciti nel loro intento, difatti gli altri ridacchiarono
apparentemente sollevati, presero le scope in spalla e uscirono alla
frizzante brezza di metà novembre.
Raven, per l'occasione, esibiva orgogliosamente dagli spalti lo stendardo di Grifondoro, gustando un succo di zucca ghiacciato. Era riuscita a fare a Finn, il suo fidanzato e cacciatore, un discorso d'incoraggiamento che sfiorava la minaccia di qualche strano incantesimo, in caso di perdita, e si sentiva soddisfatta e fiduciosa. Jasper Jordan e Monty Green, altri due Corvonero famosi per essere inseparabili e scapestrati, occuparono i posti accanto a lei, ghignando. - I Grifondoro questa volta hanno poche speranze, eh? - fece Monty mentre l'amico annuiva vigorosamente. - Fila via, Green o vado a spifferare al preside che ieri notte sei tornato in sala comune dopo il coprifuoco – replicò la mora ma con voce divertita. Jasper arricciò le labbra – Era una questione importante, mia cara. Oserei dire di vita o di morte! -, - Sì, certo immagino, tipo lanciare qualche caccabomba nei corridoi per far ammattire Gazza -. Monty rise – Questa noi la chiamiamo questione importante -. Avrebbero continuato con quel botta e risposta ma la voce amplificata della professoressa Porter e il fischio di inizio li zittirono.
Qualche
metro più in là, Clarke stringeva convulsamente
le mani intorno al
manico di scopa, aguzzando la vista. Udendo a malapena la telecronaca
infervorata di Chelesy Harper, una Tassorosso del sesto anno, cercava
meticolosamente ogni minima traccia del boccino d'oro. Di tanto in
tanto osservava anche il nuovo giocatore, il fratello di Octavia, che
stranamente sembrava intenzionato a starsene piuttosto lontano da
lei. Appariva robusto e dal volo deciso; non lo avrebbe
sottovalutato. Sperava soltanto che doversi guardare sia da lui che
da Murphy non le avrebbe causato troppi problemi.
Nei
primi quaranta minuti, Grifondoro segnò cinquanta punti
contro i
trenta di Serpeverde; sia lei che Anya Lachman, la cercatrice
avversaria, si erano lanciate due o tre volte alla cattura di quel
che sembrava loro il boccino ma rimanendo ogni volta a mani vuote e
Clarke aveva già schivato qualche bolide di Murphy che le
stava alle
calcagna, roteando la mazza.
Dopo
un'ora e altri venti punti a testa, la scarsa, per non dire
inesistente, considerazione da parte di Bellamy Blake, cominciava a
innervosirla. Era possibile che stesse tramando qualcosa, anche
perché, negli ultimi minuti, era praticamente scomparso alla
sua
vista.
Fu
solo superata l'ora e mezza che Clarke notò un
guizzò dorato
attorno alla caviglia di Octavia e si lanciò decisa
all'inseguimento. Dopo pochi secondi Anya le fu accanto pronta a
superarla alla prima occasione; non poteva distrarsi. Nonostante il
vantaggio di 100 a 60, se i Serpeverde avessero preso il boccino la
sua squadra avrebbe comunque perso la partita. La piccola palla
dorata sfrecciava a poco più di un metro da entrambe e
Clarke poteva
udire in sottofondo i boati concitati della folla, era sicura che
Raven stesse urlando di gioia; sorrise al pensiero della vittoria e
accelerò distanziando Anya quel che bastava, già
pronta ad
allungare il braccio. Ciò che avvenne poi fu tutto molto
veloce e
confuso : un bolide sfrecciò nella sua direzione alla
velocità
della luce colpendole violentemente una coscia e facendole perdere
l'equilibrio; fece in tempo a scorgere la figura imponente di Bellamy
pochi metri sopra di lei, prima di scivolare completamente dalla
scopa e cadere nel vuoto, perdendo i sensi.
Si
risvegliò in infermeria al calar del sole con Sinclair,
l'infermiere, che le dava la buonasera chiedendole come si sentisse.
Con la mente ancora annebbiata ringraziò Merlino che fosse
lui di
turno e non quella stronza della Tsing. - Bene, credo –
bofonchiò
tentando di mettere in fila i pezzi. - Cosa, cosa è
successo? -.
Sinclair sorrise – Beh, il bolide di Blake ti ha disarcionata
dalla
scopa ma il preside Jaha ha fermato la caduta prima che toccassi
terra. Non hai nessuna ferita grave, solo una bella botta alla gamba
-
Clarke
fece poco caso a quelle parole spinta da una curiosità ben
più
impellente delle sue condizioni di salute – Ho preso il
boccino?
Chi ha vinto la partita?! -. Prima che potesse ricevere una risposta,
la porta dell'infermeria si spalancò lasciando entrare
praticamente
tutta la squadra di Grifondoro seguita a ruota da Raven e da Wells
Jaha, figlio del preside e amico d'infanzia di Clarke. La ragazza
tentò di placare con le mani le voci che si sovrapponevano
chiedendole come si sentisse. Quando anche :”Quello stronzo
di mio
fratello...” di Octavia si spense, pose nuovamente la
fatidica
domanda. - Chi ha vinto? - e lo sguardo di tutti si incupì.
Clarke
percepì chiaramente un vuoto allo stomaco. - I Serpeverde
– sibilò
Raven, confermando le sue paure.
La
mattina dopo la fatidica sconfitta, la squadra di Grifondoro sedeva
mesta a tavola, mangiando controvoglia. Non solo avrebbero dovuto
subire gli sguardi ammiccanti e le frecciatine dei Serpeverde durante
la colazione, ma avevano anche le prime due ore di pozioni in comune.
Octavia
spinse il piatto ancora mezzo pieno lontano da se - Non credo di
poter sopportare Murphy gongolante e pozioni contemporaneamente -.
-
Non credo di poter sopportare la faccia di nessun Serpeverde
– la
corresse Elijah Schwarz, uno dei loro battitori. - Sì, ma
almeno tu
non devi sorbirti Murphy, si sa che invece Lexa è
più contenuta e
anche mio fratello non è a quei livelli -
-
Non importa, stringiamo i denti; possiamo ancora vincere, se nella
prossima partita battiamo Corvonero saremo ancora dentro –
Lincoln
s'intromise nella conversazione, richiamando l'attenzione di tutti. -
Ecco come farsi lasciare dalla propria ragazza – disse Finn,
ironico e Clarke soffocò una risata – Avremo
bisogno di un voto
infrangibile per evitare che qualcuno di noi uccida l'altro -.
Gli
altri continuarono a chiacchierare per qualche minuto ma la bionda
era troppo presa dai suoi pensieri. Inutile girarci intorno, quella
sconfitta le bruciava e non solo perché era riuscita a
mettere a
rischio la loro presenza in finale, ma soprattutto perché si
era
lasciata ingannare da Blake; certo, impegnata com'era a tentare di
catturare il boccino, avrebbe schivato difficilmente quel bolide in
ogni caso, ma se verso la fine della partita non avesse smesso di
curarsi di quel che il battitore aveva in mente, forse le cose
sarebbero potute andare diversamente. Forse i Grifondoro avrebbero
potuto vincere. Impegnata in queste elucubrazioni raggiunse l'aula di
pozioni sedendosi accanto a Finn con una smorfia. Era sicura che
quelle due ore sarebbero state un inferno. Poteva poi aggiungere agli
insulti dei Serpeverde, il fatto che l'insegnante, Dante Wallace,
fosse un tipo viscido e falsamente lezioso che le faceva saltare i
nervi e odiare la materia, nella quale non è che fosse
proprio una
cima. Prese un lungo respiro proprio mentre Murphy si girava
ghignando nella loro direzione e Finn alzava il dito medio in
risposta; seppellì la testa nel libro facendo finta di
leggere
ingredienti che nemmeno vedeva e il professor Dante iniziò a
parlare
con la sua voce melliflua e monotona.
Fu
con molta soddisfazione che Bellamy si lasciò cadere su una
panca e
prese a riempire il piatto di cosci di pollo. Per essere la sua prima
partita nella squadra ufficiale della scuola aveva giocato
più che
bene, strappando la vittoria con parecchi punti di vantaggio. Poche
ore prima, Lexa gli aveva rivelato di star pensando seriamente di
inserirlo come membro permanente, e poco importava che sua sorella
Octavia fosse indignata; era sicuro che non avrebbe tenuto il muso
per più di qualche giorno. Murphy, prima di sedersi con lui
e
Victor, il portiere, gli diede una poderosa pacca sulla spalla
rivelando un sorriso storto. Avrebbero sicuramente trascorso tutta la
cena a parlare delle loro incredibili mosse di gioco, e di quelle che
ancora aspettavano di mostrare ma il preside Jaha fece tintinnare il
bicchiere e nella sala non volò più una mosca.
-
Cari studenti, prima di tutto mi scuso per questa brusca
interruzione. Purtroppo è richiesto che io faccia un
annuncio di
estrema importanza. Con gli altri insegnanti abbiamo deciso di
rimandare la notizia per qualche giorno, nella speranza che la
situazione si risolvesse da sola, ma così non è
stato. - fece
qualche secondo di pausa come a soppesare quel che stava per dire
mentre la sala tratteneva il fiato – Lunedì una
ragazza Tassorosso
del secondo anno, Charlotte Vidovic, è stata data per
scomparsa.
Abbiamo dato immediatamente il via alle ricerche, che per il momento
sono purtroppo risultate vane. - un brusio sempre più
irrequieto
percorse i tavolini e il preside alzò la voce quel tanto che
bastava
a ristabilire la quiete – Vi invito però a non
allarmarmi. È noto
infatti che la ragazza soffrisse di alcuni problemi psicologici e
fosse abituata a comportamenti anomali, in base a questa e altre
informazioni siamo piuttosto sicuri che Charlotte si sia allontanata
volontariamente dal Castello pertanto, da domani, continueremo le
ricerche con il gentile aiuto del Ministero della Magia. Siamo
fiduciosi che entro poco tempo riusciremo a rintracciarla. E per
finire, cosa più importante, non dubitate nemmeno un attimo
che
questa scuola possa fallire nel tenervi al sicuro! -
Il
Preside disse ancora qualcosa ma Bellamy aveva smesso di ascoltare.
Si ricordava perfettamente di quella ragazzina; l'aveva notata
sull'espresso per Hogwarts, intenta a rigirarsi le mani davanti al
carrello dei dolci fallendo nei vari, e flebili, tentativi di
attirare l'attenzione della commessa, così aveva deciso di
prendere
in mano la situazione ordinando al posto suo. Avevano fatto due
chiacchiere percorrendo il corridoio, mentre lei scartava goffamente
una cioccorana, “Silente, ormai ce l'hanno tutti”
aveva
dichiarato Bellamy e Charlotte gli aveva rivolto un sorriso mesto,
presentandosi e ringraziando. Così lui l'aveva accompagnata
fino al
suo scompartimento, arruffandole i capelli prima di andarsene.
Proprio quell'ultima immagine lo colpì come un pungo allo
stomaco
dopo l'annuncio della sua scomparsa. Se la immaginò a vagare
spaurita
per la foresta proibita o peggio, magari caduta nelle mani di qualche
criminale e seppe che non avrebbe toccato neanche un boccone del
pollo che gli torreggiava davanti.
Clarke
ticchettò freneticamente le unghie sul legno laccato del
tavolino.
C'era qualcosa che non la convinceva in tutta quella storia della
sparizione. Forse perché, conoscendo il preside
più di qualsiasi
altro studente, tranne ovviamente suo figlio, aveva notato nel suo
tono di voce rammaricato qualcosa di represso o volutamente nascosto;
lo stesso tono di voce, e lo ricordava come se fosse passato meno di
un giorno, che aveva usato molti anni prima per nascondere a Clarke
cosa fosse successo a suo padre. Avrebbe voluto parlarne con Raven ma
quest'ultima si trovava a due tavolini di distanza e non riusciva
nemmeno ad intravederla. Decise di aspettarla fuori dalla sala
comune; era sicura che la Corvonero l'avrebbe sostenuta nella sua
idea di andare a chiedere spiegazioni al preside. Poteva
tranquillamente usare come scusa il fatto di sentire la sua sicurezza
minacciata per ricavare delle informazioni utili.
-
Questa storia mi fa venire i brividi – borbottò
Octavia,
riscuotendola dai suoi pensieri. - Ho sentito dire da Harper che
quella ragazzina ha dei disturbi strani, tipo è bipolare,
non è che
se ne sta appostata dietro gli angoli con un coltello nell'attesa di
ammazzarci? -
Finn,
colpevole di una preoccupazione che non intaccava la sua intenzione a
fare il bis di torta di melassa, disse – Credi che il preside
farebbe stare a scuola una potenziale assassina, anche se si tratta
di una bambina? -
-
Beh, ai tempi di Harry Potter qui dentro è entrato di tutto,
forse
gli assassini psicopatici erano i meno pericolosi -
Clarke
ascoltava in silenzio ma dovette ammettere che Octavia non aveva
tutti i torti. Cosa che non contribuì affatto a
tranquillizzarla.
Intercettò lo sguardo di Wells al tavolo di Tassorosso e si
alzò
per andare a parlargli.
-
Ne sapevi qualcosa? -
Il
ragazzo le gettò un'occhiata offesa – Non credo
che mio padre sia
così stupido da venirmi a spifferare certe cose, sa
benissimo che
saresti la seconda a venirne a conoscenza -
-
Comunque non credi ci sia qualcosa di strano, quando parla
così di
solito... -
Non
fece in tempo a finirle la frase che Wells scattò
– Senti, Clarke,
dovremmo stare alla larga da queste cose; gli insegnanti e il
ministero della magia risolveranno tutto, perché non provi
ad avere
fiducia per una volta invece di essere sospettosa riguardo a
qualsiasi cosa? -. Clarke avrebbe voluto rispondergli che non era mai
sospettosa senza una ragione ma si rese conto di star perdendo tempo;
lei e Wells erano amici ma lui era troppo attaccato alle regole per
sostenerla, così scosse il capo – D'accordo, beh,
fammi sapere nel
caso tu avessi novità, ci becchiamo in giro -. - Potremmo
studiare
insieme Artimanzia in biblioteca, domani, dopo le lezioni? -
domandò
lui speranzoso. - Ok, d'accordo, come vuoi –
replicò Clarke non
prestando davvero attenzione alla risposta e si allontanò.
Spazio di Keila Stradlin
Ecco,
volevo fare alcune precisazioni. Per ovvi motivi ho dovuto abbassare
l'età della maggior parte dei personaggi; soprattutto quella
di
Lincoln ma ai fini della storia dovrà essere uno studente e
non un
professore ( poi ce lo vedevo troppo come capitano dei Grifondoro,
non chiedetemi il perché ). Ho inventato alcuni personaggi
di sana
pianta per necessità, come quelli necessari a completare le
squadre
di Quidditch ma credo che saranno poco più di comparse. La
storia
dovrebbe essere ambientata circa nello stesso periodo in cui sono ad
Hogwarts i figli di Harry e gli altri compagni di scuola, ma essendo
una What If è probabile che non tutte le cose siano coerenti
con i
libri, per esempio per quel che riguarda preside e professori.
Da
questo capitolo può sembrare che i Serpeverde vengano
dipinti come i
soliti tizi dediti al bullismo e alla perfidia, ma sono descritti in
cattiva luce solo dal punto di vista dei Grifondoro che li
percepiscono come avversari. Infatti non ho intenzione di portare
avanti il solito stereotipo di Serpeverde = cattivo, come si
vedrà
dai prossimi capitoli. Certo, magari Murphy non è proprio
uno stinco
di santo e non tutti saranno dei gran simpaticoni all'inizio ma
intendo dare spazio ad un'evoluzione di più o meno tutti i
personaggi!
Per
finire, dato che in The 100 alcune persone vengono apostrofate solo
con il loro cognome o nome ho deciso di utilizzare quello dei
rispettivi
attori e attrici, ma comunque lascerò qui sotto una specie
di
glossario ( che è probabile che aggiornerò ) per
farvi capire
meglio.
Grazie dell'attenzione e della lettura; le recensioni sono sempre ben accette :3
Glossario
Grifondoro
Clarke
Griffin : Grifondoro ( Cercatrice ) 6° Anno.
Octavia
Blake : Grifondoro ( Cacciatrice ) 5° Anno.
Finn
Collins : Grifondoro ( Cacciatore ) 6° Anno.
Lincoln
Whittle ( cognome attore ) : Grifondoro ( Portiere e capitano )
7°
Anno.
Roma
Reid ( cognome attrice ) : Grifondoro ( Cacciatrice ) 4° Anno.
Kate
( nome attrice ) Monroe : Grifondoro ( Battitrice ) 4° Anno.
Elijah
Schwarz ( OC ) : Grifondoro ( Battitore ) 7° Anno.
Serpeverde
Bellamy
Blake : Serpeverde ( Battitore ) 7° Anno.
John
Murphy : Serpeverde ( Battitore ) 6° Anno.
Nathan
Miller : Serpeverde ( Ex Battitore ) 5° Anno.
Lexa
Debnam ( cognome attrice ) : Serpeverde ( Cacciatrice e capitano )
7°
Anno.
Anya
Lachman ( cognome attrice ) : Serpeverde ( Cercatrice ) 7° Anno.
Cora
Beksinski ( OC ) : Serpeverde ( Cacciatrice ) 6° Anno.
Victor
D'Angelo ( OC ) : Serpeverde ( Portiere ) 7° Anno.
Scorpius
Malfoy : Serpeverde ( Cacciatore ) 5° Anno.
Corvonero
Raven
Reyes : Corvonero ( Portiere ) 7° Anno.
Jasper
Jordan : Corvonero ( Cercatore ) 6° Anno.
Monty
Green : Corvonero 6° Anno.
Kyle
Wick : Corvonero 7° Anno.
Atom
Ward ( cognome attore ) : Corvonero ( Battitore ) 6° Anno.
Francis
Hill ( OC ) : Corvonero ( Cacciatore ) 6° Anno.
Keenan
( nome attore ) Sterling : Corvonero ( cacciatore ) 5° Anno.
Tassorosso
Maya
Vie : Tassorosso 6° Anno.
Charlotte
Vidovic ( cognome attrice ): Tassorosso 2° Anno.
Wells
Jaha : Tassorosso 6° Anno.
Chelesy
( nome attrice ) Harper : Tassorosso ( Cacciatrice ) 6° Anno.
Prof
e altre cose.
Thelonious
Jaha : Preside
Abby
Griffin : Direttrice del San Mungo
Marcus
Kane : Professore di Difesa contro le Arti Oscure
Indra
Porter ( cognome attrice ) : Insegnante di Trasfigurazione e
vicepreside
Dante
Wallace : Insegnante di Pozioni
Lorelai
Tsing : Infermiera della scuola
Cage
Wallace : Insegnante d'Incantesimi
Alessandro
( nome attore ) Sinclair : infermiere della scuola.
Nyko
Olsson ( cognome attore ) : Insegnante di Erbologia