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Autore: Keila Stradlin    24/06/2015    4 recensioni
E se i personaggi di The 100 fossero invece alunni e professori della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts che, oltre a trascorrere l'anno scolastico fra partite di Quidditch, compiti impossibili e relazioni impreviste, si troveranno a dover fare i conti con delle misteriose sparizioni all'interno del castello? Riusciranno a risolvere il mistero senza farsi “uccidere o peggio, espellere”?
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lost Child


Clarke non aveva dormito bene quella notte, tormentata dall'idea di non riuscire a dare alla squadra di Serpeverde la lezione che meritava, così, quando quella mattina scese in sala grande per la colazione, invece di riempire il calice col solito succo di zucca, abbondò la dose di caffè, faticando a soffocare i numerosi sbadigli. Non era arrivata nemmeno a metà tazza quando Raven Reyes piombò accanto a lei dal tavolo di Corvonero, scacciando bruscamente un intimorito ragazzino del primo anno.- Spero che tu e Lincoln abbiate preparato una strategia grandiosa perché i Serpeverde non hanno smesso un attimo di allenarsi; vorrei evitare di vedere ancora quella bastarda di Lexa svolazzare ghignante per il campo perché questa volta giuro che scendo dalle tribune e le spacco la faccia – sbottò. Clarke sapeva che il motivo di tutto quell'accanimento aveva a che fare con la bruciante sconfitta subita il mese prima; i Corvonero infatti avrebbero potuto almeno pareggiare se Raven non si fosse fatta fare goal da Lexa durante gli ultimi cinque minuti di gioco. Così, fra il divertito e il serio, replicò – Ti vendicheremo, non preoccuparti, e vi ruberemo anche la Coppa, poco ma sicuro -. Raven sorrise, – Col cazzo, Clarke – disse lanciandole una gomitata e allontanandosi dal tavolo con uno svolazzo della mano – Ci vediamo allo stadio; vado a cercare Finn che se la starà facendo sotto -. Quando si fu allontanata, Clarke sospirò; la sua squadra era forte, ma come le aveva ricordato l'amica, i Serpeverde avevano passato molto più tempo ad allenarsi; di solito non sarebbero stati una così grande fonte di preoccupazione, ma la ragazza si domandò, se sottovalutandoli a quel modo non si fossero già giocati la vittoria; senza contare che nell'ultima settimana girava voce che Lexa avesse arruolato un nuovo micidiale battitore in sostituzione di Miller, dopo che quest'ultimo era stato spedito in infermeria con un braccio rotto da un bolide. Buttando giù l'ultimo sorso di caffè ancora bollente, si disse che ormai era tardi per pensare a certe cose. Non poteva fare altro che raggiungere Lincoln, il loro capitano, e il resto della squadra, sperando che ripassare la strategia e giocare al meglio delle loro capacità sarebbe stato più che sufficiente.

Quando Clarke entrò, negli spogliatoi aleggiava un'atmosfera cupa. Finn Collins e Kate Roma sedevano ai due lati di Octavia Blake, una delle loro cacciatrici, che sembrava di pessimo umore. Lanciò uno sguardo in direzione di Lincoln, cercando spiegazioni. Il ragazzo le si avvicinò esasperato – Hai presente le voci che dicevano che Lexa avesse un nuovo battitore? -. Lei annuì, preparandosi al peggio. - Abbiamo scoperto poco fa che si tratta di Bellamy Blake, è il fratello di Octavia -. Prima che Clarke potesse aprir bocca, quella s'intromise – E ti pare niente? Mi farà il culo, Whittle. È sempre stato più forte di me, conoscendolo spedirà mezza squadra in infermeria prima che sia passata mezzora! - aggrottò le sopracciglia – stai attenta, Clarke, non è uno che ci va leggero -. Clarke non si scompose più di tanto, essendo la cercatrice era abituata al fatto che i battitori si accanissero in particolar modo su di lei, ma lo sguardo serio di Octavia e la consapevolezza che questo Bellamy fosse in coppia con John Murphy, che di certo non era famoso per essersi risparmiato falli e brutti tiri, le provocarono una fitta d'ansia.
Mancavano ormai pochi minuti, così, desiderosa di sdrammatizzare, batté le mani e disse – Se perdiamo questa partita quello che ci farà Raven sarà molto peggio di qualche giorno in infermeria! -. E Lincoln le diede manforte ricordando a tutti che da mesi Grifondoro non perdeva una partita contro Serpeverde e che di certo un battitore irruento non avrebbe fatto la differenza. Sembrava che almeno parzialmente fossero riusciti nel loro intento, difatti gli altri ridacchiarono apparentemente sollevati, presero le scope in spalla e uscirono alla frizzante brezza di metà novembre.

Raven, per l'occasione, esibiva orgogliosamente dagli spalti lo stendardo di Grifondoro, gustando un succo di zucca ghiacciato. Era riuscita a fare a Finn, il suo fidanzato e cacciatore, un discorso d'incoraggiamento che sfiorava la minaccia di qualche strano incantesimo, in caso di perdita, e si sentiva soddisfatta e fiduciosa. Jasper Jordan e Monty Green, altri due Corvonero famosi per essere inseparabili e scapestrati, occuparono i posti accanto a lei, ghignando. - I Grifondoro questa volta hanno poche speranze, eh? - fece Monty mentre l'amico annuiva vigorosamente. - Fila via, Green o vado a spifferare al preside che ieri notte sei tornato in sala comune dopo il coprifuoco – replicò la mora ma con voce divertita. Jasper arricciò le labbra – Era una questione importante, mia cara. Oserei dire di vita o di morte! -, - Sì, certo immagino, tipo lanciare qualche caccabomba nei corridoi per far ammattire Gazza -. Monty rise – Questa noi la chiamiamo questione importante -. Avrebbero continuato con quel botta e risposta ma la voce amplificata della professoressa Porter e il fischio di inizio li zittirono.

Qualche metro più in là, Clarke stringeva convulsamente le mani intorno al manico di scopa, aguzzando la vista. Udendo a malapena la telecronaca infervorata di Chelesy Harper, una Tassorosso del sesto anno, cercava meticolosamente ogni minima traccia del boccino d'oro. Di tanto in tanto osservava anche il nuovo giocatore, il fratello di Octavia, che stranamente sembrava intenzionato a starsene piuttosto lontano da lei. Appariva robusto e dal volo deciso; non lo avrebbe sottovalutato. Sperava soltanto che doversi guardare sia da lui che da Murphy non le avrebbe causato troppi problemi.
Nei primi quaranta minuti, Grifondoro segnò cinquanta punti contro i trenta di Serpeverde; sia lei che Anya Lachman, la cercatrice avversaria, si erano lanciate due o tre volte alla cattura di quel che sembrava loro il boccino ma rimanendo ogni volta a mani vuote e Clarke aveva già schivato qualche bolide di Murphy che le stava alle calcagna, roteando la mazza.
Dopo un'ora e altri venti punti a testa, la scarsa, per non dire inesistente, considerazione da parte di Bellamy Blake, cominciava a innervosirla. Era possibile che stesse tramando qualcosa, anche perché, negli ultimi minuti, era praticamente scomparso alla sua vista.
Fu solo superata l'ora e mezza che Clarke notò un guizzò dorato attorno alla caviglia di Octavia e si lanciò decisa all'inseguimento. Dopo pochi secondi Anya le fu accanto pronta a superarla alla prima occasione; non poteva distrarsi. Nonostante il vantaggio di 100 a 60, se i Serpeverde avessero preso il boccino la sua squadra avrebbe comunque perso la partita. La piccola palla dorata sfrecciava a poco più di un metro da entrambe e Clarke poteva udire in sottofondo i boati concitati della folla, era sicura che Raven stesse urlando di gioia; sorrise al pensiero della vittoria e accelerò distanziando Anya quel che bastava, già pronta ad allungare il braccio. Ciò che avvenne poi fu tutto molto veloce e confuso : un bolide sfrecciò nella sua direzione alla velocità della luce colpendole violentemente una coscia e facendole perdere l'equilibrio; fece in tempo a scorgere la figura imponente di Bellamy pochi metri sopra di lei, prima di scivolare completamente dalla scopa e cadere nel vuoto, perdendo i sensi.

Si risvegliò in infermeria al calar del sole con Sinclair, l'infermiere, che le dava la buonasera chiedendole come si sentisse. Con la mente ancora annebbiata ringraziò Merlino che fosse lui di turno e non quella stronza della Tsing. - Bene, credo – bofonchiò tentando di mettere in fila i pezzi. - Cosa, cosa è successo? -. Sinclair sorrise – Beh, il bolide di Blake ti ha disarcionata dalla scopa ma il preside Jaha ha fermato la caduta prima che toccassi terra. Non hai nessuna ferita grave, solo una bella botta alla gamba -
Clarke fece poco caso a quelle parole spinta da una curiosità ben più impellente delle sue condizioni di salute – Ho preso il boccino? Chi ha vinto la partita?! -. Prima che potesse ricevere una risposta, la porta dell'infermeria si spalancò lasciando entrare praticamente tutta la squadra di Grifondoro seguita a ruota da Raven e da Wells Jaha, figlio del preside e amico d'infanzia di Clarke. La ragazza tentò di placare con le mani le voci che si sovrapponevano chiedendole come si sentisse. Quando anche :”Quello stronzo di mio fratello...” di Octavia si spense, pose nuovamente la fatidica domanda. - Chi ha vinto? - e lo sguardo di tutti si incupì. Clarke percepì chiaramente un vuoto allo stomaco. - I Serpeverde – sibilò Raven, confermando le sue paure.

La mattina dopo la fatidica sconfitta, la squadra di Grifondoro sedeva mesta a tavola, mangiando controvoglia. Non solo avrebbero dovuto subire gli sguardi ammiccanti e le frecciatine dei Serpeverde durante la colazione, ma avevano anche le prime due ore di pozioni in comune.
Octavia spinse il piatto ancora mezzo pieno lontano da se - Non credo di poter sopportare Murphy gongolante e pozioni contemporaneamente -.
- Non credo di poter sopportare la faccia di nessun Serpeverde – la corresse Elijah Schwarz, uno dei loro battitori. - Sì, ma almeno tu non devi sorbirti Murphy, si sa che invece Lexa è più contenuta e anche mio fratello non è a quei livelli -
- Non importa, stringiamo i denti; possiamo ancora vincere, se nella prossima partita battiamo Corvonero saremo ancora dentro – Lincoln s'intromise nella conversazione, richiamando l'attenzione di tutti. - Ecco come farsi lasciare dalla propria ragazza – disse Finn, ironico e Clarke soffocò una risata – Avremo bisogno di un voto infrangibile per evitare che qualcuno di noi uccida l'altro -.
Gli altri continuarono a chiacchierare per qualche minuto ma la bionda era troppo presa dai suoi pensieri. Inutile girarci intorno, quella sconfitta le bruciava e non solo perché era riuscita a mettere a rischio la loro presenza in finale, ma soprattutto perché si era lasciata ingannare da Blake; certo, impegnata com'era a tentare di catturare il boccino, avrebbe schivato difficilmente quel bolide in ogni caso, ma se verso la fine della partita non avesse smesso di curarsi di quel che il battitore aveva in mente, forse le cose sarebbero potute andare diversamente. Forse i Grifondoro avrebbero potuto vincere. Impegnata in queste elucubrazioni raggiunse l'aula di pozioni sedendosi accanto a Finn con una smorfia. Era sicura che quelle due ore sarebbero state un inferno. Poteva poi aggiungere agli insulti dei Serpeverde, il fatto che l'insegnante, Dante Wallace, fosse un tipo viscido e falsamente lezioso che le faceva saltare i nervi e odiare la materia, nella quale non è che fosse proprio una cima. Prese un lungo respiro proprio mentre Murphy si girava ghignando nella loro direzione e Finn alzava il dito medio in risposta; seppellì la testa nel libro facendo finta di leggere ingredienti che nemmeno vedeva e il professor Dante iniziò a parlare con la sua voce melliflua e monotona.

Fu con molta soddisfazione che Bellamy si lasciò cadere su una panca e prese a riempire il piatto di cosci di pollo. Per essere la sua prima partita nella squadra ufficiale della scuola aveva giocato più che bene, strappando la vittoria con parecchi punti di vantaggio. Poche ore prima, Lexa gli aveva rivelato di star pensando seriamente di inserirlo come membro permanente, e poco importava che sua sorella Octavia fosse indignata; era sicuro che non avrebbe tenuto il muso per più di qualche giorno. Murphy, prima di sedersi con lui e Victor, il portiere, gli diede una poderosa pacca sulla spalla rivelando un sorriso storto. Avrebbero sicuramente trascorso tutta la cena a parlare delle loro incredibili mosse di gioco, e di quelle che ancora aspettavano di mostrare ma il preside Jaha fece tintinnare il bicchiere e nella sala non volò più una mosca.
- Cari studenti, prima di tutto mi scuso per questa brusca interruzione. Purtroppo è richiesto che io faccia un annuncio di estrema importanza. Con gli altri insegnanti abbiamo deciso di rimandare la notizia per qualche giorno, nella speranza che la situazione si risolvesse da sola, ma così non è stato. - fece qualche secondo di pausa come a soppesare quel che stava per dire mentre la sala tratteneva il fiato – Lunedì una ragazza Tassorosso del secondo anno, Charlotte Vidovic, è stata data per scomparsa. Abbiamo dato immediatamente il via alle ricerche, che per il momento sono purtroppo risultate vane. - un brusio sempre più irrequieto percorse i tavolini e il preside alzò la voce quel tanto che bastava a ristabilire la quiete – Vi invito però a non allarmarmi. È noto infatti che la ragazza soffrisse di alcuni problemi psicologici e fosse abituata a comportamenti anomali, in base a questa e altre informazioni siamo piuttosto sicuri che Charlotte si sia allontanata volontariamente dal Castello pertanto, da domani, continueremo le ricerche con il gentile aiuto del Ministero della Magia. Siamo fiduciosi che entro poco tempo riusciremo a rintracciarla. E per finire, cosa più importante, non dubitate nemmeno un attimo che questa scuola possa fallire nel tenervi al sicuro! -
Il Preside disse ancora qualcosa ma Bellamy aveva smesso di ascoltare. Si ricordava perfettamente di quella ragazzina; l'aveva notata sull'espresso per Hogwarts, intenta a rigirarsi le mani davanti al carrello dei dolci fallendo nei vari, e flebili, tentativi di attirare l'attenzione della commessa, così aveva deciso di prendere in mano la situazione ordinando al posto suo. Avevano fatto due chiacchiere percorrendo il corridoio, mentre lei scartava goffamente una cioccorana, “Silente, ormai ce l'hanno tutti” aveva dichiarato Bellamy e Charlotte gli aveva rivolto un sorriso mesto, presentandosi e ringraziando. Così lui l'aveva accompagnata fino al suo scompartimento, arruffandole i capelli prima di andarsene. Proprio quell'ultima immagine lo colpì come un pungo allo stomaco dopo l'annuncio della sua scomparsa. Se la immaginò a vagare spaurita per la foresta proibita o peggio, magari caduta nelle mani di qualche criminale e seppe che non avrebbe toccato neanche un boccone del pollo che gli torreggiava davanti.

Clarke ticchettò freneticamente le unghie sul legno laccato del tavolino. C'era qualcosa che non la convinceva in tutta quella storia della sparizione. Forse perché, conoscendo il preside più di qualsiasi altro studente, tranne ovviamente suo figlio, aveva notato nel suo tono di voce rammaricato qualcosa di represso o volutamente nascosto; lo stesso tono di voce, e lo ricordava come se fosse passato meno di un giorno, che aveva usato molti anni prima per nascondere a Clarke cosa fosse successo a suo padre. Avrebbe voluto parlarne con Raven ma quest'ultima si trovava a due tavolini di distanza e non riusciva nemmeno ad intravederla. Decise di aspettarla fuori dalla sala comune; era sicura che la Corvonero l'avrebbe sostenuta nella sua idea di andare a chiedere spiegazioni al preside. Poteva tranquillamente usare come scusa il fatto di sentire la sua sicurezza minacciata per ricavare delle informazioni utili.
- Questa storia mi fa venire i brividi – borbottò Octavia, riscuotendola dai suoi pensieri. - Ho sentito dire da Harper che quella ragazzina ha dei disturbi strani, tipo è bipolare, non è che se ne sta appostata dietro gli angoli con un coltello nell'attesa di ammazzarci? -
Finn, colpevole di una preoccupazione che non intaccava la sua intenzione a fare il bis di torta di melassa, disse – Credi che il preside farebbe stare a scuola una potenziale assassina, anche se si tratta di una bambina? -
- Beh, ai tempi di Harry Potter qui dentro è entrato di tutto, forse gli assassini psicopatici erano i meno pericolosi -
Clarke ascoltava in silenzio ma dovette ammettere che Octavia non aveva tutti i torti. Cosa che non contribuì affatto a tranquillizzarla. Intercettò lo sguardo di Wells al tavolo di Tassorosso e si alzò per andare a parlargli.
- Ne sapevi qualcosa? -
Il ragazzo le gettò un'occhiata offesa – Non credo che mio padre sia così stupido da venirmi a spifferare certe cose, sa benissimo che saresti la seconda a venirne a conoscenza -
- Comunque non credi ci sia qualcosa di strano, quando parla così di solito... -
Non fece in tempo a finirle la frase che Wells scattò – Senti, Clarke, dovremmo stare alla larga da queste cose; gli insegnanti e il ministero della magia risolveranno tutto, perché non provi ad avere fiducia per una volta invece di essere sospettosa riguardo a qualsiasi cosa? -. Clarke avrebbe voluto rispondergli che non era mai sospettosa senza una ragione ma si rese conto di star perdendo tempo; lei e Wells erano amici ma lui era troppo attaccato alle regole per sostenerla, così scosse il capo – D'accordo, beh, fammi sapere nel caso tu avessi novità, ci becchiamo in giro -. - Potremmo studiare insieme Artimanzia in biblioteca, domani, dopo le lezioni? - domandò lui speranzoso. - Ok, d'accordo, come vuoi – replicò Clarke non prestando davvero attenzione alla risposta e si allontanò.





               









Spazio di Keila Stradlin

Ecco, volevo fare alcune precisazioni. Per ovvi motivi ho dovuto abbassare l'età della maggior parte dei personaggi; soprattutto quella di Lincoln ma ai fini della storia dovrà essere uno studente e non un professore ( poi ce lo vedevo troppo come capitano dei Grifondoro, non chiedetemi il perché ). Ho inventato alcuni personaggi di sana pianta per necessità, come quelli necessari a completare le squadre di Quidditch ma credo che saranno poco più di comparse. La storia dovrebbe essere ambientata circa nello stesso periodo in cui sono ad Hogwarts i figli di Harry e gli altri compagni di scuola, ma essendo una What If è probabile che non tutte le cose siano coerenti con i libri, per esempio per quel che riguarda preside e professori.
Da questo capitolo può sembrare che i Serpeverde vengano dipinti come i soliti tizi dediti al bullismo e alla perfidia, ma sono descritti in cattiva luce solo dal punto di vista dei Grifondoro che li percepiscono come avversari. Infatti non ho intenzione di portare avanti il solito stereotipo di Serpeverde = cattivo, come si vedrà dai prossimi capitoli. Certo, magari Murphy non è proprio uno stinco di santo e non tutti saranno dei gran simpaticoni all'inizio ma intendo dare spazio ad un'evoluzione di più o meno tutti i personaggi!
Per finire, dato che in The 100 alcune persone vengono apostrofate solo con il loro cognome o nome ho deciso di utilizzare quello dei rispettivi attori e attrici, ma comunque lascerò qui sotto una specie di glossario ( che è probabile che aggiornerò ) per farvi capire meglio.

Grazie dell'attenzione e della lettura; le recensioni sono sempre ben accette :3

Glossario

Grifondoro
Clarke Griffin : Grifondoro ( Cercatrice ) 6° Anno.
Octavia Blake : Grifondoro ( Cacciatrice ) 5° Anno.
Finn Collins : Grifondoro ( Cacciatore ) 6° Anno.
Lincoln Whittle ( cognome attore ) : Grifondoro ( Portiere e capitano ) 7° Anno.
Roma Reid ( cognome attrice ) : Grifondoro ( Cacciatrice ) 4° Anno.
Kate ( nome attrice ) Monroe : Grifondoro ( Battitrice ) 4° Anno.
Elijah Schwarz ( OC ) : Grifondoro ( Battitore ) 7° Anno.

Serpeverde
Bellamy Blake : Serpeverde ( Battitore ) 7° Anno.
John Murphy : Serpeverde ( Battitore ) 6° Anno.
Nathan Miller : Serpeverde ( Ex Battitore ) 5° Anno.
Lexa Debnam ( cognome attrice ) : Serpeverde ( Cacciatrice e capitano ) 7° Anno.
Anya Lachman ( cognome attrice ) : Serpeverde ( Cercatrice ) 7° Anno.
Cora Beksinski ( OC ) : Serpeverde ( Cacciatrice ) 6° Anno.
Victor D'Angelo ( OC ) : Serpeverde ( Portiere ) 7° Anno.
Scorpius Malfoy : Serpeverde ( Cacciatore ) 5° Anno.

Corvonero
Raven Reyes : Corvonero ( Portiere ) 7° Anno.
Jasper Jordan : Corvonero ( Cercatore ) 6° Anno.
Monty Green : Corvonero 6° Anno.
Kyle Wick : Corvonero 7° Anno.
Atom Ward ( cognome attore ) : Corvonero ( Battitore ) 6° Anno.
Francis Hill ( OC ) : Corvonero ( Cacciatore ) 6° Anno.
Keenan ( nome attore ) Sterling : Corvonero ( cacciatore ) 5° Anno.

Tassorosso
Maya Vie : Tassorosso 6° Anno.
Charlotte Vidovic ( cognome attrice ): Tassorosso 2° Anno.
Wells Jaha : Tassorosso 6° Anno.
Chelesy ( nome attrice ) Harper : Tassorosso ( Cacciatrice ) 6° Anno.

Prof e altre cose.
Thelonious Jaha : Preside
Abby Griffin : Direttrice del San Mungo
Marcus Kane : Professore di Difesa contro le Arti Oscure
Indra Porter ( cognome attrice ) : Insegnante di Trasfigurazione e vicepreside
Dante Wallace : Insegnante di Pozioni
Lorelai Tsing : Infermiera della scuola
Cage Wallace : Insegnante d'Incantesimi
Alessandro ( nome attore ) Sinclair : infermiere della scuola.
Nyko Olsson ( cognome attore ) : Insegnante di Erbologia


  
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