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Autore: Arya Tata Montrose    26/06/2015    4 recensioni
Si sa, i draghi non sono molto qualificati in letteratura e Gajeel detesta fare pessime figure come quella appena fatta con quegli idioti, meglio conosciuti come Jet e Droy, e decide di porre rimedio e prendersi anche una piccolissima "rivincita".
Dal testo ~ Quando gliel’avevano fatto notare, lui prontamente aveva ribattuto dicendo che Levy adorava la sua cucina e che voleva qualcosa di facile perché il giorno dopo lei avrebbe necessitato il suo aiuto. Ovviamente tale risposta aveva fatto zittire Jet e Droy e gli aveva anche procurato una gomitata da parte di Salamander e i suoi complimenti per come era sfuggito alla vergogna; Natsu sapeva bene che i draghi non erano molto qualificati, in letteratura.
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Piccola GaLe senza pretese, promessa tempo fa a MaxBarbie e a pink sweet.
Enjoy :D
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajil, Redfox, Levy, McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutta colpa di un libro

Dedico la storia a MaxBarbie, pink sweet
e Nana,che mi hanno sostenuto,
chi con le recensioni, chi con 
lo sclero in chat. Grazie ragazze,
e grazie anche a tutti voi,che mi leggete.
 
Il dito sottile di Levy scorreva lento sotto le minute lettere del foglio dattiloscritto, parola per parola, riga per riga. Ad accompagnare il suo dito candido, c’era la voce roca e profonda di Gajeel, che leggeva a fatica le parole che lei gli indicava.
Ogni circa dieci righe, il ragazzo sbuffava e lei gli sorrideva incoraggiante. Era molto felice che avesse chiesto aiuto a lei per insegnargli a leggere.
 
Qualche giorno prima, infatti, era stato colto in flagrante da quegli idioti di Jet e Droy a prendere una missione totalmente a caso dalla bacheca, non accorgendosi che avrebbe dovuto fare il cuoco all’8-Island. Quando gliel’avevano fatto notare, lui prontamente aveva ribattuto dicendo che Levy adorava la sua cucina e che voleva qualcosa di facile perché il giorno dopo lei avrebbe necessitato il suo aiuto. Ovviamente tale risposta aveva fatto zittire Jet e Droy e gli aveva anche procurato una gomitata da parte di Salamander e i suoi complimenti per come era sfuggito alla vergogna; Natsu sapeva bene che i draghi non erano molto qualificati, in letteratura.
Così, una volta che fu tornato dalla missione si diresse subito alla gilda per chiedere notizie di Levy che, a quanto pare, non si vedeva da tre giorni. Per prima cosa, chiese a Kana, con cui aveva un buon rapporto dopo i Dai Matou Enbu, che lo indirizzò da quella sottospecie di oracolo onnisciente e diabolico formato barista comunemente conosciuta sotto il nome di Mirajane Strauss che subito ridacchiò.
«Sì, giusto. Non si vede da tre giorni, esattamente da quando qualcuno – disse smettendo per un secondo di pulire l’ennesimo boccale per indicare Lucy – le ha regalato un nuovo libro in una qualche lingua morta di Alvarez.» Se l’era lasciato sfuggire con nonchalance, condendo l’utile informazione con una frecciatina sul motivo per cui cercava la piccola Scripter.
 Lanciata un’occhiata irritata sia a Mirajane che a Lucy, girò sui tacchi ed uscì a grandi falcate dall’edificio, sotto gli occhi luccicanti di speranza dei pochi presenti – ossia appunto Kana, che aveva alzato il boccale a dire “vai e fatti onore”, Lucy, Mira e Riiri che intanto mangiava compiaciuto il suo kiwi.
Picchiettò con insistenza contro il vetro che dava sulla stanza stracolma di libri dove dormiva Levy ed attese che lei gli aprisse appollaiato pazientemente sul davanzale della finestra.
«Bentornato.» l’accolse, facendolo entrare. «I cittadini di Hargeon hanno apprezzato la tua cucina?» domandò con un tono che di scherno non presentava traccia.
Gajeel notò che era ancora in pigiama, nonostante fosse pomeriggio inoltrato, e che aveva i capelli arruffati in una matassa di turchese, forcine nere e arancio della fascetta che li teneva indietro. La sua voce, di solito così cristallina, ora era impastata, ma non per quello meno allegra. Quel libro, pensò Kurogane, doveva essere parecchio difficile o interessante. O tutti e due.
«Sì.» rispose semplicemente lui, distogliendo lo sguardo.
«Hai bisogno di aiuto?» Levy lo aveva sempre capito al volo. Bastava uno sguardo e lei lo interpretava nella maniera più fina possibile; non le sfuggiva nulla. Infatti non attese nemmeno che le desse una risposta. O meglio, gliela diede ma senza che avesse fatto in tempo ad aprir bocca.
Lei lo trascinò fino al suo letto, unica risacca in quel mare infinito di libri, e vi si sedette a gambe incrociate chiedendogli poi cosa ci fosse di tanto grave perché lui chiedesse il suo aiuto.
Gajeel passò parecchi secondi a fissare ostinatamente il muro senza che la maga si scomponesse o che smettesse di osservarlo curiosa ed incoraggiante al tempo stesso. Il Dragon Slayer non l’avrebbe mai ammesso, ma adorava quei grandi occhioni color nocciola, sempre concentrati su qualcosa; adorava ancora di più quando l’oggetto del loro esame era proprio lui. E fu proprio grazie a quegli occhioni da cucciolo cerchiati dalle occhiaie di tre giorni di ricerca e traduzione che alla fine il figlio di Metallicana cedette: «Non azzardarti a ridere, gamberetto.» l’ammonì. «Ma devi insegnarmi a leggere.»
Levy piegò la testa, continuando a fissarlo interessata, poi si espresse in uno di quei suoi dolci sorrisi e accettò di buon grado l’inusuale richiesta postale dal più immusonito dei Dragon Slayer.
 
«Ebi, seriamente, come fai a leggere montagne di libri?» le chiese esasperato quando ebbe finalmente terminato quel maledetto secondo capitolo.
«Questione di allenamento, Gajeel. E poi anche io da piccola facevo fatica.» ridacchiò, chiudendo il libro e alzandosi a riporlo in uno degli scaffali nuovi di zecca spuntati a casa Redfox. Poi tornò verso il divano e raccolse dal basso tavolo antistante un paio di fogli macchiati dall’elegante e fitta grafia della ragazza. Si accoccolò meglio addosso al ragazzo, e coprì entrambi con una coperta.
«Ora ti va se leggo io?» domandò.
«Ottima idea.» fu tutto quello che rispose, tenendosi per sé la parte in cui dichiarava che amava lei e la sua voce. Quello sarebbe stato troppo imbarazzante, anche se moriva dalla voglia di vedere la sua faccia ad una simile dichiarazione; perché, a dispetto di tutto quello che potevano pensare quei due emeriti idioti di Jet e Droy, no, non stavano insieme e nessuno dei due si era dichiarato. Ancora. Un guizzo gli attraversò la mente.
«Ohe, Levy.» e lei si girò. Non capì nemmeno come, ma le sue labbra toccarono quelle di Gajeel dolcemente, quasi lui volesse darle la possibilità di sottrarsi. Quando però la ragazza chiuse gli occhi ed operò una leggera pressione su quelle di lui, avvertì un braccio circondarle la vita.
Quello che le disse dopo, fu poco più che un sussurro, ma Levy intese benissimo: «Con questo posso considerarti la mia fidanzata, vero?»
«Vero.»
 
Quella notte, Gajeel si era ritrovato a ringraziare Metallicana. Certo, non aveva fatto in tempo ad insegnargli molte cose, però era stato un padre eccezionale, nonostante fosse stato un po’ freddo. Gli aveva insegnato a combattere per proteggere coloro che amava e gli aveva anche fatto capire come, nonostante la valanga di difetti che, ammise, si ritrovava, sarebbe stato perfetto per qualcuno. «Come nei tuoi libri, piccoletta.» sussurrò ad una Levy addormentata sopra di lui e la udì mugugnare una specie di risposta, come se avesse sentito perfino i suoi pensieri: «Certo, stupido drago.», per poi accoccolarglisi maggiormente contro. 

[1026 words]

Note di quella sclerata dell'autrice
Buon pomeriggio a tutti! 
Spero che questa... cosa scritta alle tre di notte (se mi avete aggiunta su FB, potete confermare) vi sia piaciuta. L'idea mi ronzava in testa da un bel po', insieme a mille altre e sta notte l'ispirazione mi ha rapita. 
*schiva pomodori marci e arachidi(?)*  Sì, lo so, avevo promesso idee, ma l'ispirazione è cattiva e ho tanti compiti e- Sì, la pianto con le scuse. Vabbè, per chiunque voglia insultarmi per la schifezza e l'OOC spaventoso di Gajeel è il benvenuto nelle recensioni o nei messaggi personali. Tutti gli altri che mi vogliono mandare a quel paese per direttissima, il mio profilo Facebook è sulla mia pagina autore. 
E nulla, me ne torno a preparare le valigie. 
See you soon <3
Tata

 
   
 
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