A teatro.
Davvero? A vedere un concerto di una cantante di basso livello con due tette da asfissia che le schiacciano la gola e un culo da fare invidia a quei twerk-soft porn di hanna montana & co? Ma mi prende in giro?
Mio padre usava improvvisarsi esperto di musica con sciacquette qualunque del chupa cabras Bar per rimorchiarle e shinigami solo sa come fanno a crederci quelle. Poi magicamente é spuntata una "cantante" o peggio "artista" che vende il suo corpo per un successo di un paio di anni al massimo che ha rimediato i biglietti del suo concerto per me e mio padre (ma era così poco ubriaco da ricordarsi di avere una figlia da accompagnare? Purtroppo si).
Eccoci a teatro, vestiti elegantemente a dispetto degli altri 200 presenti con abbigliamento da "sabato sera sbronzaaaa".
Si apre il sipario.
Mi aspettavo già il culone della tipa in faccia (e non eravamo neanche tra i primi posti) con un maxi schermo ad amplificare le sue chiappe. 
Invece, un ragazzo albino slanciato sulla ventina apre il concerto con una melodia  di un qualche compositore del romanticismo. Impressionante, muoveva l'arco con incredibile velocità e talvolta con incredibile leggerezza. Ma non gli viene la cervicale ad appoggiare il collo sul violino?
Qualche minuto dopo mi risveglia dall'ipnosi il boato generale che acclama questo Wes Evans (degli animali da discoteca che apprezzano una musica del genere?) subito seguito dalla prosciuttona che invade il palco mentre il violinista esce di scena.
Due ore di panico. Non potevo più farcela. Finalmente dopo tanti ringraziamenti esce dalle quinte e il pubblico la insegue all'uscita, mio padre Spirit compreso. "tesoro, vero che vai a prenderti qualcosa da bere al rinfresco? Si, si, io vado a salutare..." mi chiede senza aspettare una risposta, mentre la folla lo sommerge. 
Via libera. Mi avvicinavo al buffet già vuoto mentre noto una testa bianca. Ah, l'albino con il violino. Ma dal suo fianco sbuca un altro ragazzo albino, alto poco più di me.
Stanno parlando con i genitori, Wes ha ancora la custodia dello strumento in mano. Li osservo con il bicchiere in mano e noto che il ragazzino ha l'aria annoiata, come se non ci dovesse proprio stare lì, come se fosse ansioso di essere altrove. Proprio come me.
Marcio su e giù per il buffet per ammazzare il tempo, mangiucchiando qualcosa ogni tot passi. Spirit é ancora avvinghiato alla cantante, non ha intenzione di riportarmi a casa. Perfetto, ci andrò da sola. Mi giro per prendere il cappotto e scorgo con la coda dell'occhio il ragazzo giovane degli Evans mentre entra nel backstage. Non resisto, lascia la porta socchiusa e lo spio dirigersi sul palco. Mi serve quel poco di audacia per seguirlo tra le tende delle quinte fino ad un luccicante pianoforte a coda (ma come ci é arrivato lì lo strumento?) .
Il ragazzo si siede con cura, come se il pianoforte fosse fatto di cristallo. Lo vedo di spalle ma sento tutta la sua eccitazione di trovarsi davanti al suo strumento.
Poi, il primo accordo.
Non conosco la musica, ma sono sicura che sta suonando qualcosa che sarebbe stato descritto come tetro.
É ipnotico. Non come la dolce melodia di Wes, più come se io appartenessi alla musica di questo ragazzo, come se una mi rapisse, ma l'altra mi portasse a casa. Ma sono veramente fratelli questi? Anche questo tipetto é in gamba con il piano, perché non lo hanno fatto suonare?
Non me ne rendo conto, e sono già alle sue spalle. Mi ha sicuramente notata, l'ho visto alzare gli occhi verso di me attraverso il riflesso del pianoforte. 
Quella musica, sembra che voglia allontanare tutti mentre il violinista voleva piacere al pubblico. Questo ragazzo non cerca applausi, non cerca esibizione e non vuole elogi. Ci sono io al suo fianco ma non gli importa, lui sta suonando per se stesso e sa che chiunque scapperebbe con una melodia del genere. Ma io non sento paura e terrore in queste note. Sento una gran voglia di allontanare tutto e allontanarsi da tutto, di non dover piacere a nessuno e quasi costringersi a non piacere. Guardo la sua schiena, guardo le sue dita sui tasti e vedo solo un ragazzo che scappa. 

"Questo é ciò che sono"

Aveva finito di suonare, si era girato verso di me con quei fissi occhi rossi e mi aveva parlato, con una voce più profonda di come me la aspettavo.
E come reagire? Mi aveva incantata con il suono della sua anima. Il minimo che potessi fare era presentarmi.

"Maka Albarn"
Gli porgo la mano.

"Soul Eater"
Mi stringe la mano e mi sorride. Denti da squalo.


[Years Later]

"É grazie a te, Maka, che ho smesso di scappare"

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Salve a tutti.
Ho sempre fatto la recensionista su Efp e ho letto tante di quelle fanfiction su soul e Maka da vomitare, non tanto per il numero ma per la qualità. Non penso affatto di essere un genio della letteratura ma ho voluto dare una mia versione del leggendario incontro al pianoforte (che io tra l'altro suono e mi piangeva il cuore a dover far finta di non conoscere la musica per il Maka's Pov).
In molti, scrivendo delle AU, parlano del loro incontro (non nella stanza del pianoforte) come uno scontro fra titani di rabbia. Gente, ma non sentite le urla del povero Ohkubo giungere in Italia per le oscenità che scrivete? Soul e Maka si sono incontrati per la perfetta affinità delle loro anime, é il tema di tutto il manga!
Parlando di manga, alla fine ho citato Soul nel 112esimo o 113esimo capitolo per collegarsi al significato che ho dato alla musica di Soul.
Riguardo alla storia che ho scritto, sono stata molto sommaria nella prima parte perché il mio obbiettivo era proprio l'analisi del brano di Soul e mi rammarico di aver lasciato cosi tanti interrogativi indietro, ma se avete dubbi sarò felice di rispondervi!
Mi dispiace di essere sembrata aggressiva ma come ho già scritto ho voluto pubblicare questa fanfic unicamente come "protesta" o "sfuriata" e difatti odio le fanfiction, prometto che non ne scriverò altre 😅 .
Abbiate pietà,
~Marcy

Post Scriptum (23 marzo 2016): me ne sono accorta solo ora e volevo ringraziare gli utenti che hanno ricordato o messo tra i preferiti la mia storia. Una sorpresa veramente inaspettata in quanto nemmeno speravo che qualcuno leggesse la mia storia dato il tono arrogante con cui l'ho presentata. Grazie infinite, spero di aver lasciato un pezzo di me e della mia storia in voi 💖

~Marcy

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