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Autore: St. Jimmy    26/06/2015    1 recensioni
"Dieci anni di repressione auto imposta, abbandonato a se stesso e alla ormai tenue speranza che un giorno quella punizione personale potesse finire. Ed ora, un semplice atto aveva sancito l'avverarsi del suo desiderio più bruciante.
“Mike, finalmente posso dirtelo,” affermò sicuro tra le lacrime che iniziavano a farsi strada sulle sue guance bianche [...]"

Non la vostra classica Bike. #LoveWins
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A/N: 06.26.15: Data storica per gli Stati Uniti d'America e per la civiltà odierna. Come al solito, fatemi causa. Oh, e forse dovrei aggiungere che il correttore di Word non va. St. Jimmy out. 



Tune In, World

_

 

Billie Joe Armstrong prese il telefono, e per la prima volta in mesi si sentì veramente vivo. Compose il numero meccanicamente, le cifre armoniose nella sua testa come una canzone dei Beatles. Un paio di squilli dopo, la voce di Mike lo raggiunse, e Billie giurò di poter percepire il sorriso dell'uomo all'altro capo della cornetta.

“Hey,” lo salutò il bassista, perfettamente consapevole della ragione per cui il moro lo aveva chiamato: dopo tutto, ogni telegiornale ne stava parlando ininterrottamente da tre quarti d'ora, e le urla di rabbia della coppia repubblicana che viveva in fondo alla via potevano essere udite in tutto l'isolato. A dire il vero, era sorpreso che Billie non gli avesse telefonato prima.

“Mike: io, te, il bar all'angolo della 19esima, tra 20 minuti.”

Mike sorrise affetuosamente.

“Ci si vede là. A tra poco.”

“A tra poco, baby.”

L'hotel dove Dirnt alloggiava si trovava ad appena una decina di minuti di passeggiata dalla 19esima strada, perciò Mike decise di evitare di chiamare un taxi e di cogliere invece l'occasione per godersi il bel tempo che la Grande Mela offriva in Giugno. Si ravviò i capelli castani, intascò le chiavi della suite ed il portafoglio, e si incamminò tranquillamente verso la sua destinazione, le mani in tasca e gli occhi pieni di luce.

Quando arrivò al bar, un piccolo locale dal nome ignoto all'angolo della strada, ma non per questo meno piacevole, notò che Billie era arrivato prima di lui, e lo stava aspettando al tavolino più interno rispetto alla via trafficata, parzialmente nascosto dalla modesta se pur voluminosa siepe di piante in fiore che divideva il bar dal negozio di oggettistica adiacente. Con un sorriso, si sedette in fronte a lui e si levò gli occhiali da sole, appoggiandoli sul tavolo.

I due non fecero a tempo a scambiarsi un saluto che una giovane cameriera portò loro due belle tazze di cappuccino schiumoso: Billie doveva averle ordinate prima che Mike arrivasse.

Il cantante ringraziò la ragazza che se ne andò con un cortese “Non c'è problema,” e tornò a guardare il bassista.

“È ufficiale finalmente,” disse, “Ancora non riesco a crederci.”

“Nemmeno io. Era una vita che aspettavo questo momento,” concordò Mike, prendendo la mano di Billie nella sua sotto al tavolino, lontano da occhi indiscreti.

“A chi lo dici. Ho passato così tanto tempo a fantasticare l'arrivo di questo giorno, ed ora eccomi qui, a 43 anni suonati, a festeggiare con te. Sono già passati dieci anni da quel primo sguardo così eloquente ai Grammy del 2005...”

“Già... Ricordi come tutto fosse diverso, prima? Niente pensieri, solo musica. È incredibile come l'amore possa colpire così all'improvviso quando meno te l'aspetti.”

“Non me ne parlare,” Billie sospirò, e a sua volta si tolse gli occhiali da sole con la mano libera, scoprendo gli occhi verdi, luminosi come non mai, “E sono così felice di poter condividere questo momento con te.”

Mike non si era mai sentito così felice. Aveva passato l'ultimo decennio ad amare Billie segretamente, nascosto al mondo e ai suoi stessi amici, per paura delle ritorsioni a cui sarebbe potuto andare in contro, ma ora che il matrimonio tra persone dello stesso sesso era stato legalizzato in tutti e 50 gli stati americani, sentiva di non dover più vivere nell'ombra: un enorme peso era stato sollevato dalle sue spalle con quella semplice sentenza del governo. E Billie, chiaramente, non era da meno. Dieci anni di repressione auto imposta, abbandonato a se stesso e alla ormai tenue speranza che un giorno quella punizione personale potesse finire. Ed ora, un semplice atto aveva sancito l'avverarsi del suo desiderio più bruciante.

“Mike, finalmente posso dirtelo,” affermò sicuro tra le lacrime che iniziavano a farsi strada sulle sue guance bianche, “Stanotte mi sono scopato Norah Jones.” 

 
 
   
 
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