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Autore: LaMusaCalliope    27/06/2015    1 recensioni
Percy si trova a Nuova Roma. Non appena esce dalla riunione in Senato viene chiamato da un pallido Nico. Il figlio di Ade è sul punto di dirgli qualcosa che a giudicare dalla faccia deve essere grave o quantomeno seria. Di cosa si tratta?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Percy Jackson
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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~~Stavano uscendo tutti dal Senato. Era stata una riunione faticosa. A Nico non piaceva mentire, Bianca gli aveva sempre detto che non era una cosa giusta da fare. Il solo pensiero della sorella gli fece venire le lacrime agli occhi. Com’era possibile che piangesse dopo tutto il tempo che era passato? Ma era dura vivere senza di lei. Anche con Hazel accanto. E poi c’era Percy ora,di nuovo. Aveva sentito il cuore fare una capriola quando si era girato e se lo era trovato davanti. Gli era sembrato un sogno sentire quell’odore che sapeva dell’oceano e rivedere quegli occhi fissare i suoi. Si era sentito impaurito. La prima cosa che aveva pensato fu che doveva avvertire Annabeth, lei sarebbe stata felice di sapere che il suo Percy era sano e salvo. Ma non lo aveva fatto. Per una volta, una sola nella sua vita, voleva stare con Percy per qualche giorno da solo, in pace.
Si ritrovò a pensare tutto questo mentre, seduto ai piedi del grande edificio, aspettava che il ragazzo uscisse. Almeno lui, soprattutto lui, doveva sapere la verità. Quando lo vide, in jeans e maglietta, il respiro si fermò di colpo e il cuore accelerò. Prese coraggio e si mise in piedi, ignorando le gambe tremanti e il volto in fiamme. Percy era solo, un buon momento per parlargli. Gli mise una mano sulla spalla, sfiorandolo appena. Ciò gli provocò un altro po’ di rossore e si sentì andare a fuoco quando il ragazzo si girò e gli sorrise. – Ehi Nico! Sei stato grande lì dentro! -  Nico anche sorrise, cercando di fermare l’accelerazione del battito cardiaco. – Già! Senti, io – ecco, era arrivato il momento. Al diavolo Giunone o Era o come voleva farsi chiamare! Se Percy era lì ci doveva essere un motivo e dubitava fortemente che fosse un piano di Afrodite visto che gli stava sempre contro. Lui era lì per unire i due campi e doveva sapere tutto. – Devo parlarti – lo precedette Percy. Nico annuì e, insieme, si diressero verso un luogo più appartato.
Erano in una via cieca, nel mezzo della città, ma nessuno li avrebbe sentiti. – So che ci conosciamo già – iniziò il figlio di Nettuno. Questo semplifica molto le cose. Più o meno. Nico prese un respiro profondo e annuì di nuovo, aveva il timore di parlare, che Percy potesse sentire la sua voce leggermente incrinata dall’emozione di trovarsi in quel viale, abbandonato a un muro, molto vicino al ragazzo che amava. Avanti Nico, dovrai parlare prima o poi. E lo fece, raccontò a Percy ogni cosa, da quando si erano conosciuti, alla morte di sua sorella Bianca, di come si era sentito il ragazzo più grande nei suoi confronti. Raccontò tutto ciò che sapeva sulla sua vita. Anche del suo amore per Annabeth, con una nota di triste rassegnazione nella voce. – ma questo Campo … è diverso da quello di cui mi parli. – ora era il difficile – ci sono due campi. – sputò infine Nico ma si affrettò ad aggiungere – questa faccenda però ti verrà spiegata da qualcun altro e in un altro tempo. – Percy si accasciò per terra, confuso da tutte quelle rivelazioni. Si teneva la testa tra le mani, come se temesse di vederla scivolare via dal suo collo. Ma sapeva che mancava qualcosa a quel racconto, Nico gli stava nascondendo qualcosa, qualcosa di molto importante – Non è tutto, vero? – chiese infatti. Nico impallidì. Si era promesso di dirglielo, alla fine, ma non lo aveva più fatto. Aveva paura. Nico Di Angelo aveva paura di perdere l’unica persona davvero importante nella sua vita. Ma doveva farlo. Percy meritava di sapere, glielo doveva. Eppure … una vocina nella testa continuava a fargli domande di cui conosceva già le risposte. Percy ti amerà dopo avergli detto la verità? No. Rimarrà tuo amico? No. Dimenticherà Annabeth e tutto il resto? No. Quelle due lettere vorticavano furiosamente nella mente del figlio di Ade e la paura crebbe, fino a farlo soffocare. Si sentiva strano, debole, vulnerabile quasi. Al solo pensiero Nico si decise ad aprire bocca e dire la verità. – Ecco Percy, vedi io … - Percy si avvicinò, come se sapesse cosa stava per dire. – Io … - Nico indietreggiò, fino a incontrare il muro. –Io sono … - il respiro sparì completamente non appena le braccia di Percy lo imprigionarono in una gabbia d’oro, le fronti che si toccavano. – Tu sei cosa, Nico? -  e capì che Percy sapeva della sua cotta per lui, di tutto. Lo capì dal sorriso da simpatica canaglia che gli si era formato sulle labbra, dagli occhi del colore del mare che sembravano brillare. E anche Nico sorrise, sporgendosi in avanti, incontrando una bocca che sapeva di sale. – Anche io sono innamorato di te -  disse il figlio di Poseidone non appena si furono separati. E Nico finalmente si sentì felice.
   
 
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