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Autore: Maty Frost    27/06/2015    5 recensioni
Egt.
Credetemi quando dico che pubblicare questa storia è stato più difficile del previsto!
Sarà....la terza storia che scrivo, e non son nemmeno sicura che vada bene.... *.*
Comunque.
"Un mondo nuovo, diverso, dove dimenticare la fatica dell'altro, dove puoi essere qualcosa di migliore, qualcosa di utile.
Un mondo in cui puoi volare, come avevi sempre sognato, un mondo in cui esiste la magia.
"Ma non tutta la magia è buona, Rainbow"
Genere: Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Fluttershy, Pinkie Pie, Rainbow Dash
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Il Sole, guidato da Celestia, era ormai basso su ciò che restava del vecchio castello, eppure Fluttershy dormiva ancora, sfiancata dai dolori che la affliggevano da giorni.
Un errore, Rainbow, dopo tanti anni di prudenza….”
Tanti anni durante i quali tutto questo era appartenuto soltanto a lei. Finiti. Tanti anni durante i quali quei luoghi sconosciuti e pericolosi erano diventati la sua casa; dieci anni, per essere precisi. Dieci anni per dimenticare la sua vera casa, dalla quale usciva di nascosto per sparire per mesi; e tuttavia era riuscita a mantenere il segreto.
Fino a che la fretta non l’aveva tradita.

Avvolse Fluttershy in un caldo abbraccio con le sue ali: le ferite sul collo della pegaso si erano rimarginate in fretta, ma sul muso si intravedevano già le scaglie nere, che scintillavano maligne alla luce della Luna crescente.
Tutta colpa tua”
Guardò verso la torre, dove si trovava lo Specchio che l’aveva sempre portata li. Non l’aveva mai preso, senza prima assicurarsi che la sorella dormisse.
Ma era diventata sempre più impaziente di attraversare il passaggio per andarsene dal suo mondo. Lontano da tutti, nemici, amici e sorella.
Vedeva ancora lo sguardo curioso di Fluttershy riflesso nello Specchio.
L’aveva seguita. Piccola sorellina, troppo timida per difendersi dai bulli a scuola, ma abbastanza coraggiosa da seguirla in un altro mondo.

-Non le rimane molto tempo- La sagoma di una pony di terra si staccò dalle ombre del muro. 
Aveva la criniera liscia e rosa, segno che la sua amica era nella “fase Pinkamena”.
Si sedette vicino a Rainbow e si lisciò il manto, anch'esso rosa. Sulle zampe posteriori erano ancora ben visibili le tracce delle catene della prigione, dalla quale Rainbow l’aveva liberata.
Chi è che libera una criminale?
Nonostante le voci che circolavano su Pinkamena Diane Pie- schizzofrenia, manie omicide e doppia personalità- la pegaso azzurra non si era mai pentita di averla liberata. E da allora avevano sempre collaborato. In fondo era ancora viva, no?
Rainbow si alzò, cercando di ignorare le parole dell’altra.
-Mandala indietro! E per questo che siamo qui, no?-  lo incalzò invece Pinkamena
Rainbow scosse il capo:- Di là non c’è niente che possa aiutarla-
-E allora? Cosa credi che le succederà qui?- La pony non aveva detto esplicitamente quello che pensava, ma Rainbow le aveva letto nel pensiero. Anche in quel mondo non esisteva ancora una cura per quella malattia.

Osservò il paese, in lontananza: a Ponyville si accendevano le prime luci.
Lì, i piccoli pony dormivano al sicuro nelle loro case, in compagnia delle loro famiglie.
Lei invece aveva dovuto lottare ogni giorno per guadagnarsi da vivere, ma lo faceva volentieri: non aveva mai avuto niente da perdere.
Fino ad ora”
Si ricordò delle sfuriate di sua mamma, terrorizzata perché la vedeva sparire per settimane intere: sua sorella invece la accoglieva sempre con un abbraccio, ansiosa di vedere cosa gli avesse portato: le ali di un paraspirito- morto in precedenza, aveva assicurato- scaglie di drago, addirittura un piccolo coniglietto bianco vinto ad una fiera.
E adorava le storie che la maggiore le raccontava, sul Sole e sulla Luna che venivano guidati da due esseri, alicorni, li aveva chiamati. Oppure, sugli abitanti di quello strano mondo, che avevano le ali per volare o un unicorno per fare magie.
Magie come quella che le faceva crescere le ali e gli zoccoli al posto delle mani.
O come quella che tramutava la pelle di Fluttershy in scaglie.

-Prenditi cura di lei- Raccomandò all’amica, alzandosi e sperando che ascoltasse il suo ordine.
-Dove stai andando!- Pinkamena le bloccò la strada digrignando i denti:- Nessuno può aiutarla!-
-Questo lo vedremo-  Disse l’altra spingendola da parte e volando via, attraverso i corridoi del castello.
Le loro impronte erano le uniche laggiù, nessun pony si avventurava nel vecchio castello reale, dicevano fosse maledetto, abitato da un pony misterioso, un demone.
Sciocchezze.
Avevano perlustrato il castello da cima a fondo e non avevano trovato nessuno; nemmeno nella torre dello Specchio, l’unico punto d’incontro tra il mondo umano e quello di Equestria.
Lo Specchio che l’aveva portata lì.
E che aveva portato lì Fluttershy, condannandola a diventare uno…uno di loro. Un Changeling. Come quello che le aveva attaccate e aveva colpito la sorella senza che lei potesse reagire. 
No. Lei NO!”

Avrebbe sistemato tutto. C’era ancora tempo.
Ed esisteva sempre una cura, ad Equestria.







Angolo autrice

Un Cross-over per Egt. Bene....non ho molto da dire, apparte che questa storia è tratta da " Reckless" di Cornelia Funke, scrittrice che adoro e che ha scritto la maggior parte dei miei libri preferiti. *w*
( Un consiglio spassionato: leggete i suoi libri!)
.....
Ok, allora a presto, e spero che vi sia piaciuta. :D

   
 
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