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Autore: un battito di ali    27/06/2015    2 recensioni
Leo prima di tornare in ospedale sogna di come sarebbe stata la vita degli altri cinque braccialetti se non si fosse ammalato.
PS: è importante per me che recensiate, almeno per sapere la vostra opinione riguardo la mia storia.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Leo, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Io e Davide entrammo in ospedale, camminare su due gambe senza dover zoppicare era la sensazione più bella del mondo; tutto era rimasto uguale: medici che correvano da una parte all'altra e pazienti che si facevano delle passeggiate in giro per i corridoi. -Davide ma se mi hai portato qui significa che nessuno dei braccialetti è stato dimesso?- chiesi io, lui si fece scuro in volto e poi rispose -Si Leo quasi tutti sono rimasti in ospedale nessuno di noi è riuscito a guarire, l'unico ad essere uscito è Toni- -Posso andare a salutare gli altri magari se vado da loro li farò felici- il mio amico fece un cenno con la testa per indicarmi di seguirlo... Ci ritroviamo davanti ai finestroni della mensa, c'era Cris seduta ad un tavolo con un vassoio di cibo ancora pieno davanti a lei -Cristina è ricoverata da più di un anno, non è riuscita a sconfiggere l'anoressia- mi disse Davide -Posso andare a parlarci?- lui mi fece cenno di si con il capo, entrai in quella sala e mi sedetti nella sedia vuota a fianco a quella sua -Ciao Cris- lei alzo lo sguardo -Ci conosciamo?- io non capivo- Cris non mi riconosci sono Leo?- -Io non conosco nessun Leo, ti ha mandato la psicologa per farmi mangiare vero?- come era possibile che la mia ragazza non mi riconoscesse -No non mi ha mandato la psicologa io sono...- non ebbi il tempo di finire la frase che Davide fece cenno di no con la testa, in quel momento capii che io e Cris non ci conoscevamo -Scusa credo di averti scambiata con un'altra ragazza, ciao- dopo aver detto ciò tornai da Davide -Leo te e Cris non vi siete mai visti prima d'ora, per questo voi due non vi conoscete; Cris senza la forza che gli hai trasmesso te non è riuscita a guarire- ciò che il bello mi aveva appena detto mi fece intristire -Ma quella forza che gli ho dato io non gliel'ha data Vale o qualcun altro di noi braccialetti- -Loro due non si conoscono, ed il gruppo dei braccialetti rossi non è mai esistito perché eri stato te a crearlo- Non volevo credere alle mie orecchie -Davide voglio andare da Vale, voglio che lui e Cris si conoscano, voglio che Vale dia la forza a Cris, quella forza che non ho potuta dargli io- -Va bene, si trova nella stanza 215- era la stessa stanza in cui anche io ero stato ricoverato, si trovava al piano inferiore ma non volevo prendere l'ascensore e quindi incomincia a correre, cosa che non facevo ormai da anni... La mia corsa fu interrotta quando mi andai a scontrare contro un uomo dal camice bianco -Ti vorrei ricordare che questo è un ospedale- era il dottor Carlo che parlava -Ah si Carlo scusa- -Ma ci conosciamo?- a quella frase rimasi a bocca aperta -Carlo c'è qualche problema?- stavolta era la Lisandri a parlare; all'improvviso mi si avvicina Davide, si chino verso di me e mi bisbiglio all'orecchio -Leo nessuno ti conosce qui, te non sei mai stato malato e quindi neanche ricoverato- detto ciò ripresi la mia corsa verso la stanza di Vale, lasciando i due medici rivolgersi sguardi curiosi...
   
 
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