Già mentre ero in bagno, insieme a Jackson il mio respiro era mozzato, ma adesso che sono uscita da qualche minuto, mi sono resa conto che se non rallento il battito cardiaco chiunque potrebbe accorgersi che sto per avere un infarto.

Sento ancora le labbra di Jackson sulle mie, che non mi bastano mai, le vorrei avere ventiquattro ore su ventiquattro su ogni centimetro del mio corpo.

Mi aggiusto la gonna mentre sgattaiolo via dal corridoio che porta al bagno degli uomini, per fortuna non c'è nessuno sono tutti al rinfresco.

-April tutto bene?-chiede una voce familiare dietro di me.

Io mi volto di scatto un po' spaventata e noto che è solo Meredith che mi guarda con un sorriso perplesso-Oh, ciao Meredith mi hai spaventata-

Lei si avvicina a me e mi guarda da capo a piedi, istintivamente mi guardo la maglietta e la gonna-Va tutto bene sei sparita e non ti ho più visto-

Io tiro un lungo sospiro e sorrido-Si benissimo, volevo allontanarmi per un po' perché sai sono davvero sotto pressione non so se riuscirò a passare l'esame-, ne per metà ho detto la verità, ma per il resto sono davvero una pessima bugiarda.

Lei mi poggia una mano sulla spalla come per confortarmi-Non ti devi preoccupare, anche io ero nervosa e poi se non passerai l'esame ci saranno altre occasioni non devi gettare la spugna, sei un ottimo chirurgo non dubitarne-

Le sue parole mi danno almeno Pal forza per ritornare in sala, ma non per convincermi che andrà tutto bene, servirebbe un miracolo per farmi sparare che andrà tutto bene, o forse semplicemente di nuovo un po di Jackson.

-Grazie Meredith mi serviva un po di supporto-

Lei mi sorride e fa scivolare la mano dalla mia spalla poi mi chiede-Hai visto Jackson sono venuta a cercarlo perché sua madre voleva parlargli ma è sparito già da un po'-

Io trasalisco un poco, nella mia mente immagino come sarebbe stata la reazione di Meredith se gli avessi detto"Oh si l'ho visto abbiamo flirtato un poco e io come una stupida ho inoltrato le spalle a Gesù facendo di nuovo sesso con lui dentro un bagno".

Lei già lo sa che io ho perso la mia verginità con lui, ma gli ho chiesto di non parlarne molto perché mi mette a disagio parlare della mia prima volta con il mio migliore amico, e mi mette anche a disagio ammettere che è stato grandioso.

-No, non l'ho visto nemmeno io magari si farà vivo andiamo?-chiedo impaziente.

Lei mi guarda un po' insospettita-Sei sicura di stare bene?-

Io non rispondo ancora mi Limito a guardarla con uno sorriso finto, lei allora annuisce.

-Andiamo-dice prendendomi a braccetto.

Ci avviamo verso il banchetto e io lancio un rapido sguardo dietro di me, Jackson non c'è forse è riuscito ad uscire senza che me ne accorgessi.

Prego che non sia così.

 

Ci sono ancora molte persone che mangiano e bevono, degli esaminatori non c'è n'è traccia da nessuna parte, quindi tiro un sospiro di sollievo.

Meredith mi lascia il braccio e mi dice che va a parlare con Derek, io annuisco e noi avvio verso il tavolo del cibo, ci sono vari dolci, che all'apparenza sembrano davvero buoni e belli, belli e letali. 

Mi ritrovo a ridacchiare dentro di me, proprio come Jackson Avery.

Non riseco davvero a trattenermi così faccio per allungare una mano per prenderne uno ma mi ritrovo di fronte la mano di qualcuno, un uomo, una mano scura, che fra tiene un dolcetto glassato con crema di cioccolato, il mio preferito.

Sento un sospiro caldo che mi fa rabbrividire , è una mano che mi accarezza molto delicatamente il fianco. 

Riconosco questo tocco, Jackson è dietro di me.

È dietro di me e mi sta invitando a mangiare il mio dolcetto preferito, una volta lo avevamo mangiato insieme, un po' di tempo fa.

Mi volto con un mezzo sorriso dipinto sul volto e Jackson mi mette di fronte nuovamente il dolcetto-Un dolce per qualcuno di più dolce?-la sua voce profonda mi fa venire voglia di non mangiare solo il dolcetto.

Io sospiro-Lo si che tua madre ti cerca, dovresti andare a parlarle invece di provarci-

Lui alza gli occhi al cielo e abbassa lo sguardo su di me, Dio quelle labbra sono davvero da mordere, anzi le voglio mordere subito, adesso in questo momento.

-Mia madre può aspettare e io non vi sto provando-

-Ah no?-

Lui scuote la testa e mi fissa le labbra, poi il naso e poi gli occhi-Jackson dovremo...-

-Cosa?Non c'è motivo di evitare di vederci, siamo amici...o non lo siamo?-

Sta cercando si stuzzicarmi e vi sta riuscendo, io stavo cercando di ignorare quello che era successo fra noi e lui sta cercando da farmi capire che in realtà è importante, in fatti lo è.

-Siamo buoni amici-

Lui ridacchia e sbuffa-Be allora non avresti dovuto approfittarti di me non è bello-

Io lo guardo e apro la bocca per dissentirmi ma lui mi mette un dito di fronte alla bocca e mi zittisce-Non dire che non è vero perché ti ricordo che esattamente mezz'ora fa hai detto che sei stata tu-

Io lo squadro inclinando il capo-Be non mi hai lasciata parlare-

Lui mi sorride e i suoi occhi si illuminano, Mio Dio come sono belli, sono come la stella più luminosa che abbia mai visto in vita mia.

Voglio baciarlo, cavoli quanto lo voglio.

-Dovrei andare-sussurro leggermente confusa, ovviamente quel suo dannato profumo mi manda in confusione.

Lui si avvicina e mi porge il dolcetto-Non dimenticare questo però, mangialo tutto, ti assicuro...-avvicina la bocca al dolcetto e gli da un piccolissimo morso, cavoli ma è sexy addirittura quando mangia?

-che è buonissimo-

Mi lancia un occhiata spavalda e si allontana senza voltarsi lasciandomi con in mano un dolcetto mezzo mangiato e la voglia delle sua le labbra.