Ovviamente, non
sono più i ragazzi che tutti ricordiamo:
Daisy
è un’affascinante single cinquantaquattrenne,
laureata
in scienze naturali, ricercatrice presso
l’Università della Florida a Miami;
Bo è
un famosissimo campione di Nascar: la sua faccia
compare quasi settimanalmente nelle rubriche sportive e non…
Già,
perché data la sua bellezza che nel frattempo è
esplosa
trasformandolo in un affascinante signore quasi cinquantenne, il minore
dei
cugini Duke non è conosciuto solo per le sue vittorie, ma
anche per le sue
conquiste, fra le quali si annoverano parecchie donne
famose….Ecco perché il
suo nome appare spesso e volentieri nelle riviste di
gossip…..
Luke abita
nella Grande Mela; ha 57 anni ed è un pompiere in
pensione…
Anche se
potrebbe sembrare quello che si è realizzato meno
rispetto ai cugini, Luke, a modo suo, è un eroe: ha infatti
salvato molte vite
quel maledetto 11 settembre, fra le quali anche la sua, al contrario di
molti
suoi compagni che non ce l’hanno fatta…
L’11settembre:
Luke aveva compiuto 50 anni da due giorni e
non pensava che avrebbe celebrato il compleanno in quel modo,
cioè cercando di
estrarre civili e alcuni suoi colleghi dalle macerie….
Luke, dei tre,
era quello che fisicamente era radicalmente
cambiato rispetto ai tempi di Hazzard (nessuno dei cugini abitava
più da quelle
parti dopo la morte di zio Jesse! Anche Boss era morto ed il suo posto
era
stato preso da Rosco): i capelli neri avevano lasciato il posto ai
capelli
grigi e, sul suo viso, erano spuntati baffi e pizzetto…
Bo e Daisy
invece non erano cambiati moltissimo: certo,
Daisy si era appesantita, ora non indossava più i suoi
mitici shorts, ma abiti
molto ampi, mentre Bo, come detto prima, era diventato di una bellezza
pazzesca: le rughe lo rendevano ancora più affascinante!
Luke invece era
riconoscibile per i suoi magnetici occhi blu!
I tre cugini,
ogni anno in estate, si recavano ad Hazzard
per rendere omaggio alle tombe di zio Jesse e Boss e per salutare
Cooter,
Cletus e Rosco; Enos aveva fatto carriera, ed era Sergente presso il
Dipartimento di Polizia di Los Angeles. Non per questo però
mancava alla
rimpatriata!
Questa volta,
per festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo,
tutti quanti avevano deciso di andare a New York a casa di Luke, il
quale era
già preoccupatissimo per l’arrivo degli ospiti: il
suo era un semplice
appartamento di poco più di 80 metri quadrati che divideva
con Tommy, il suo
cagnolino pincher o meglio, la sua compagnia!
“Daisy,
Bo, Enos, Rosco, Cooter, Cletus….dove metterò a
dormire tutta questa gente?” – pensava Luke
– “anche ammesso di sfruttare i due
divano/letto, non so come faremo a starci tutti!”
Già….gli
anni erano passati, ma Luke rimaneva il solito
maniaco dell’ordine e della precisione….
“Vorrà
dire che ci stringeremo un po’…”
– pensò il maggiore
dei Duke.
Luke non aveva
molti amici, ma in compenso, avendo salvato
molte vite umane con il suo ex lavoro, poteva contare
sull’affetto di parecchie
persone, che, periodicamente, lo invitavano a cena insieme a
Tommy…
Insomma,
nessuno dei tre cugini si era sposato, ma non per
questo qualcuno di loro si sentiva solo….
Bo era il
solito disordinato, Daisy la solita romanticona e
Luke il solito abitudinario: ogni domenica infatti prendeva la metro e
si
recava a Central Park a fare footing…
Il suo fisico
era rimasto tonico e muscoloso:certo, data
l’età, si cominciava ad intravedere
l’inevitabile pancetta….
Il 28 dicembre,
tre giorni prima dell’ultimo dell’anno, Luke
si recò come al solito a Central Park: ad un certo momento,
mentre correva,
notò parecchi giornalisti e molte telecamere…
“Accidenti,
addio tranquillità. Deve esserci qualche
personaggio famoso, altrimenti non si spiegherebbe la presenza dei mass
media”
– pensò Luke, molto contrariato per il fatto di
dover cambiare percorso…
Mentre stava
prendendo un sentiero laterale per sfuggire
alla folla di giornalisti e fotografi, sentì una voce
femminile a lui ben nota…
“Lukas!”
– chiamò la donna.
C’era
una sola persona al mondo che lo chiamava con il suo
nome per esteso, a parte zio Jesse quando era arrabbiato: Wynona Hayes,
il suo
grande amore, la ragazza che per dieci anni era stata rinchiusa nella
prigione
di Sweetwater per la casa da gioco clandestina….
“Wyn?”
– chiese Luke…
Wynona, dato
che si trattava di lei, lasciò in asso i
giornalisti per correre da Luke.
La donna, che
ormai aveva 52 anni, dopo aver trascorso 10
anni in prigione, era tornata al successo nella country music, grazie
anche al
suo matrimonio (il secondo) con Bill Sorensen, un impresario americano
di
origine norvegese che l’aveva rilanciata.
Luke sapeva di
lei tramite gli articoli di giornale,
articoli che conservava insieme a quelli che parlavano dei successi di
Bo.
Era sempre
bellissima, aveva gli stessi occhi color
smeraldo: solo i capelli erano diventati grigi, esattamente come quelli
di
Luke…
Aveva saputo
che il matrimonio non era durato molto e che
Wyn aveva avuto un figlio, ma di lui non si parlava mai durante le
interviste…
Sembrava
strano, ma ogni volta che i giornalisti cercavano
di far parlare Wynona del figlio, lei cambiava
argomento….Non aveva problemi a
raccontare il fallimento del suo secondo matrimonio, ma era
assolutamente tabù
l’argomento dell’erede…
Luke non sapeva
neppure come si chiamava, sapeva solo che
aveva 22 anni….
Ventidue
anni….erano trascorsi esattamente ventidue anni dal
loro ultimo incontro….
Wyn era uscita
dal carcere e, come promesso, Luke andò ad
aspettarla.
Finirono al
“Hazzard Grand Hotel” di proprietà di
Boss Hogg
naturalmente…
Nonostante il
nome altisonante si trattava di un motel di
quart’ordine situato vicino alla piazza di Hazzard…
Fecero
l’amore tutta notte fino a quando finirono sfiniti
l’uno nelle braccia dell’altro: Luke conosceva
meglio il corpo di Wyn del
proprio e la stessa cosa valeva per lei…
Di una cosa
erano certi: che quella sarebbe stata l’ultima
volta dato che Wynona sapeva benissimo che, nonostante Luke 10 anni
prima, al
momento del suo arresto, gli aveva promesso di sposarla e di volere un
figlio
da lei, sicuramente non avrebbe lasciato l’anziano zio, la
fattoria ed i
cugini.
“Lukas,
ricordi cosa mi avevi promesso 10 anni fa? Mi vuoi
sposare?” – chiese Wyn.
Luke non
rispose e si rannicchiò maggiormente fra le braccia
di lei: la ragazza capì immediatamente che
quell’atteggiamento voleva dire “NO!
Non posso lasciare i miei”.
Da allora non
si erano più rivisti. Fino a quel
giorno….Erano passati ventidue anni….
“Ciao
Wyn, come mai nella Grande Mela? E’ difficile vedere
cantanti country da queste parti…” –
furono le prime parole che Luke rivolse a
Wynona dopo oltre vent’anni dal loro ultimo
incontro….
“Ciao
Lukas. Mio figlio voleva fare shopping da queste
parti, così siamo arrivati con il nostro jet privato. Ora
è sulla Quinta Strada
a scegliere vestiti” – rispose Wynona.
Il jet
privato….Luke si sentiva ancora più minuscolo
rispetto a lei. Aveva letto sul giornale che Wyn insieme al figlio
abitava in
un super attico a Beverly Hills: cosa avrebbe pensato se avesse visto
la
modesta casetta di Luke?
“Chissà
perché dovrebbe venire a casa mia” –
pensò Luke –
“Non ce ne sarebbe motivo!”
“So
che stai riscuotendo un successo enorme: l’ho letto sui
giornali”
“E io
so che tu sei stato un eroe dell’11 settembre, quindi
tu sei più famoso di me…”
Wyn cercava di
rompere il ghiaccio, dato che sentiva Luke
molto “distante”: forse l’attuale
posizione economica della donna faceva sì che
il maggiore dei Duke si sentisse un estraneo….
“Ti
ringrazio! Ora sono in pensione; la mia vita scorre
tranquilla….insieme a Tommy”
“Tommy?
E’…..tuo figlio?” – chiese
Wyn, il cui sguardo si
rattristò per un attimo.
Luke si mise a
ridere…
“Mio
figlio? Noooo, è semplicemente il mio cane….Non
mi sono
mai sposato e neppure i miei cugini”
Wynona si
sentì rinascere dopo quella affermazione: stava
per parlare, quando da lontano si sentì una
voce:”Mamma, sei lì? Ho finito di
fare compere”.
Era suo figlio
che stava arrivando dalla vicina Fifth
Avenue…
Quando si
avvicinò, Luke rischiò l’infarto appena
lo vide;
la stessa sensazione la provò il ragazzo…
“Ti
presento mio figlio” – disse Wyn, la quale era
imbarazzatissima esattamente come il figlio ed il maggiore dei Duke.
Il figlio di
Wyn era il ritratto di Luke: capelli scuri,
occhi azzurrissimi e aveva la sua stessa, identica faccia…..
“Buongiorno
signore, io mi chiamo Lukas” – disse il ragazzo
che non riusciva a staccare gli occhi da Luke.
“LUKAS??”
– Luke sussultò sentendo quel nome, ma
cercò di
riprendersi..
“Sai,
anch’io mi chiamo Lukas, anche se tutti mi chiamano
Luke”
“Abbiamo
lo stesso nome…e ci somigliamo anche
molto…” –
furono le parole del ragazzo…
“Lukas,
ti spiace andare in hotel? Ho dimenticato la mia
carta di credito; intanto approfittane per lasciare le borse dei tuoi
acquisti
in camera” – disse Wynona, la quale cercava di
allontanare il figlio per rimanere
sola con Luke.
“Ok
mamma; buongiorno signor Luke!” – disse
Lukas…
“Ciao
Lukas”…
Entrambi gli
uomini non riuscivano a staccarsi gli occhi di
dosso…
Quando
finalmente il ragazzo si allontanò, Luke prese Wyn
per un braccio e quasi la strattonò.
“Perché
non me l’hai detto? Perché sono troppo povero per
i
tuoi gusti?” – chiese Luke furibondo.
Wyn rispose con
un paio di ceffoni.
“Come
puoi dirmi una cosa del genere? Sai che ti amo da
morire, mi avevi promesso di sposarmi, mi avevi detto che volevi un
figlio da
me e poi, quando quella notte finimmo all’Hazzard Grand Hotel
e io ti chiesi se
volevi sposarmi, tu come al solito ti rifiutasti. Un mese e mezzo dopo
quella
magica nottata, mi accorsi di essere incinta, ma non ebbi il coraggio
di
dirtelo, dato che sapevo benissimo che tu non saresti stato pronto ad
assumerti
le tue responsabilità. Poco tempo dopo conobbi Bill il quale
mi sposò
ugualmente nonostante stessi portando in grembo il figlio di un altro e
diede
il proprio nome al bambino. Ci accordammo sul fatto di non dire nulla a
Lukas,
ma ora credo che dopo averti visto, avrà capito tutto. Sai
perché il mio
matrimonio con Bill è andato a rotoli? Per lo stesso motivo
per cui finì il
matrimonio con il mio primo marito: si accorse che io amavo te quando
trovò le nostre
foto. Lukas è tutto quello che mi è rimasto, ma
ti prego, non avvicinarti a
lui:non voglio che si affezioni a te, non voglio che lui soffra quello
che ho
sofferto io per colpa tua. Non ti avrei detto nulla di lui, se il caso
non vi
avesse fatto incontrare! Ecco perché non ho mai voluto che
venisse fotografato
o che si parlasse di lui sui giornali” – disse Wyn
disperata!
“Non
puoi rifiutarti di farmelo incontrare: è mio figlio,
anche se non porta il mio cognome, ho gli stessi diritti che hai
tu!” – urlò
Luke.
“Tuo
figlio? E’ un estraneo per te, neppure lo conosci. Che
ne sai di lui e di quale sia la sua vita?”
“So
solo che voglio conoscerlo; con te ho sbagliato, ma
posso rimediare con lui….”
“Assolutamente
no! Ed ora scusami devo andare…”
Luke
cercò di trattenere Wyn, ma nel frattempo i giornalisti
ritornarono e formarono un muro fra la donna ed il maggiore dei Duke.
Luke dovette
rassegnarsi ed andarsene…
“Se
solo sapessi in quale Hotel alloggiano…”
Nel frattempo,
Luke riprese la metro e tornò a casa sua che
si trovava nel Queens: niente grattacieli, ma solo villette e piccoli
appartamenti da quelle parti….
Al cancello
trovò la “truppa” dei suoi amici/cugini:
naturalmente Bo fu il primo a buttargli le braccia al collo!
“Fratellone!!!!
Come sono contento di rivederti” – furono le
prime parole del fratellino.
Già,
gli anni erano passati, ma loro si chiamavano ancora a
quel modo….
Tutti notarono
una cosa: il sorriso forzato di Luke…
“Forse
sarà un po’ contrariato per il fatto che gli
abbiamo
letteralmente invaso la casa” – disse Enos a Cooter.
“Bo,
vieni un attimo, ti devo parlare” – furono le
parole di
Luke.
“Luke,
stai bene? Sembri uno straccio!” – disse Bo.
“Non
sto affatto bene, Bo”.
Luke
raccontò tutto al cugino, il quale, prima rimase senza
parole, poi disse di parlarne anche agli altri e di discutere tutti
insieme il
da farsi.
“D’accordo,
seguirò il tuo consiglio, anche se sai benissimo
quanto mi dia fastidio parlare dei fatti miei personali con la
gente!”.
“Non
puoi tenerti sempre tutto dentro, Luke. Parlane,
dopotutto è come se fossimo tutti della stessa
famiglia” – incalzò Bo.
Luke raggiunse
il resto della compagnia ed espose i fatti
per filo e per segno; tutti erano d’accordo sullo stesso
punto: capivano
benissimo i motivi che spingevano Wyn a comportarsi in quel modo, ma
capivano
anche che lei non poteva impedire a Luke di vedere suo figlio.
“Io
posso aiutarti Luke. Lavoro in polizia, quindi posso
fare un paio di telefonate per sapere in quale albergo alloggiano Wyn e
Lukas”
– disse Enos.
“Grazie
amico” – rispose Luke.
Enos non fece
tempo a chiamare, che il telefonò in casa del
maggiore dei Duke squillò.
Fu lo stesso
Luke a rispondere…
“Buongiorno
signor Luke, sono Lukas Sorensen
o….forse….dovrei dire….Lukas Duke
Junior. La mamma, dopo che l’ho messa alle
strette al suo ritorno in Hotel, mi ha raccontato tutto. Dapprima non
voleva
che telefonassi, ma poi ha capito che non aveva nessun diritto ad
opporsi.
Signor
Duke….cioè….papà…posso
venire a trovarti? Magari cominciamo a
conoscerci. Conosco il tuo indirizzo, l’ho trovato
sull’elenco!” – disse Lukas.
“Certo
figliolo, ti aspetto, anzi, ti aspetto a braccia
aperte!” – rispose Luke.
Enos, Cooter,
Daisy, Rosco, Cletus, erano tutti commossi e
felici tranne Bo che chiese al cugino:”Adesso che hai un
figlio, mi vorrai
ancora bene come prima?”
“Lukas
è mio figlio, ma tu sei il mio fratellino. Niente
è
cambiato fra noi!”
Bo
ringraziò commosso…
Una nuova vita
era cominciata per Luke.
THE END