Anime & Manga > Akatsuki no Yona
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Autore: ShuraTaylor    28/06/2015    2 recensioni
Sento il sangue ribollirmi nelle vene. E caldo, sembra bruciarmi il corpo dall'interno, sciogliendomi le ossa, mentre una rabbia mai conosciuta arde dentro di me, consumandomi fino a quando non resta altro che cenere.
Poi mi sveglio e tutto finisce; almeno cosi penso.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Capitolo 1:

La rabbia mi consuma dall'interno, mentre il mio corpo si muove da solo, spingendomi verso la mia vittima. Non ha volto, non so chi essa sia, so solo che provo una rabbia che sembra non trovare pace. La mia lancia si abbatte su quel corpo inerme, e una sensazione di estasi mi pervade, mentre l'odore acre del sangue raggiunge le mie narici; l'odore del dolore e della sua sofferenza.
Sorrido in modo felino e guardo la mia preda ricoperta dal colore rosso, rosso sangue. I suoi capelli di un colore indistinto si tingono di quella tonalità, mentre una paura sorda mi stringe il petto soffocandomi.
Rosso, rosso come i capelli di quella persona, rosso come il sangue, come l'alba. Rosso come Yona.
Solo allora sento, un pianto soffocato, una voce che ben conoscevo rotta dalla paura, mi volto e i suoi occhi viola mi trafiggono. Nel suo sguardo c'è paura; lei ha paura di lui, lo guarda come un mostro pronto a balzarle a dosso.
Dico qualcosa, forse il suo nome, forse una preghiera una supplica, ma lei si allontana, mentre una macchia scarlatta le si allarga sul petto.
Corro verso di lei, ma anche se continuavo a muovermi non riuscivo a raggiungerla. Yona cade per terra il suo viso pallido senza vita.

Apro gli occhi di scatto mentre il cuore mi batte con forza nella gabbia toracica, dandomi l'impressione che presto sarebbe balzato fuori dal petto.
D'avanti ai miei occhi vedo ancora il viso senza vita di lei e sento un freddo gelido congelarmi le ossa.
Non ne ho la certezza, ma la preda del mio sogno era lei, Yona.
Mi porto la grande mano alla gola, mentre i respiri affannosi cercano di uscire dalle mie labbra. Il mio corpo era ormai ricoperto di goccioline di sudore, ed inizio a tremare quando il vento fresco della notte mi sfiora il corpo con il suo tocco leggero.
Tutto attorno a me e silenzio, i draghi dormivano profondamente incuranti della battaglia che stava combattendo.
Non era stato il sogno in se a turbarlo, ma le sensazione, la brama di dolore che aveva sentito e il desiderio di sangue.
Allora ricordo, ricordo quando era di nuovo successo.
Erano nella terra dell'acqua, avevano appena fermato l'impero Kai e lui era andato a cercare Yona. 
Allora lo aveva visto. Soo-won il suo ex migliore amico, gli era bastato guardarlo per sentire quella fredda rabbia prevali il corpo. Quella stessa rabbia del sogno, quella rabbia che peṛ era stata indirizzata a Yona.
Mi portai le mani sui occhi mentre stringo i denti, mi alzo in piedi e mi allontano dalla raduna, sentendo il bisogno di sforami e dimenticare.
Mi alleno fino all'alba, fino a quando le mie mani non si riempiono di graffi e di vesciche, il dolore aiuta, aiuta  a tenere lontana quella belva che stava scoprendo dentro di se. Un oscurità che sapeva esserci, ma che solo ora vedeva cosi chiaramente.
Continuo fino a quando non sento il rumore di un ramo spezzato, mi giro e la vedo. Cosi piccola mi guarda con gli occhi sgranati, indossa solo una semplice veste da notte. E la belva dentro di me ruggisce, di desiderio, amore, paura, odio.
-Hak... Cosa stai facendo? Hak! Ti sei ferito!-
Lei corre verso di me, sul suo viso si e dipinta un espressione preoccupata, ma poco prima che mi toccasse faccio un passo indietro. Consapevole di non poter accettare di essere toccato da lei, non ora, forse mai più.
-Sto bene Yona, non preoccuparti- Dico con voce fredda mentre i miei occhi scuri, quasi blu la osservavano con indifferenza.
-Ma stai sanguinando Hak! Lascia che...- Lei fa un passo avanti per prendermi le mani tra le sue, ma io mi libero all'instante mentre una rabbia sorda mi esplode nel petto.
-Yona smettila! Non ho bisogno che tu curi le mie ferite! Sei seccante, credi che abbia bisogno di una principessa debole come te? Lasciami in pace- Dico con rabbia, mentre altre erano le parole che avrei voluto esprimere. Va via, lasciami, potrei farti del male. Non avvicinarti, lascia che ti difenda da questa bestia che covo dentro di me.
-Hak...-Yona mi fissa con gli occhi riempiti di lacrime che peṛ non avrebbe versato, si limita a voltarsi e tornare dagli altri. E cosi che doveva andare, era giusto cosi.
Mi dico, mentre la guardo scomparire tra gli alberi. 
  
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