Era una di quelle notti senza stelle, c'era solo la luna ad illuminare le strade buie e desolate. Nessun rumore. Riuscivo a percepire solo il battito del mio cuore. E la mia testa vagava. Era come se nonostante ci fosse la luna ad illuminarmi, intorno a me sembrasse tutto spento. Forse perché mi mancava. Dov'era? Avevo bisogno di lui, e lui non c'era. Lui che riusciva a rimettere insieme i pezzi di uno specchio in frantumi,era assente. Precaria era la sua presenza. Lo cercavo tra i pensieri più intimi e profondi. Il silenzio era l'unica certezza che avevo. E non c'è nulla di peggio di un addio silenzioso. L'unica domanda che mi veniva in mente era "perché"?! Non sapevo darle nessuna risposta. E poi il vuoto. Il vuoto di un assenza che era costantemente una presenza. Il vuoto di un mistero irrisolto. Un distacco quasi chirurgico, che lentamente ti perfora le ossa. Il frustrante pensiero di non vederlo mai più fu letale. La consapevolezza e la certezza che qualcosa tra noi si fosse rotto, schiarì quella notte senza stelle e spense per sempre la speranza di poterlo riabbracciare.