Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: Ran_pyon    23/02/2005    19 recensioni
"Sono convinta che il fatto che io sia qui è l'unico modo perchè io veda quello che ho fatto, così che tu possa continuare la tua vita felicemente" Nuovi arrivi, nuovi sentimenti, nuove decisioni... ed è proprio quando tutto pare farsi così sereno, che le vecchie scelte vengono rimesse indiscussione...ma non sempre si può tornare indietro...
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap

Cap.1: Lo specchio cieco

 

Ecco la mia ultima opera! Spero vi piaccia!! L’ ho scritta durante l’ora di religione è xkè non la faccio, non  xkè non seguo la lezione)

P.S.: anke se la protagonista è Ichigo voglio puntualizzare ke odio questo personaggio e se l’ ho scelta km narratrice è x 2 ragioni. 1 descrivere gli accaduti dal punto di vista del “nemico” è una vera e propria impresa e ho voluto mettermi alla prova 2 è più facile farla soffrire se è la protagonista (non sarò troppo cattiva?)

Legenda:

“ “: pensieri

__”: pensieri dell’alterego

:- : dialoghi

< >: voce sconosciuta

 

____________________§§§§§§§§§§§§§____________________

Ero sola in tutta la strada, solo il rumore dei miei passi a farmi compagnia. Stavo correndo per arrivare presto , non volevo dare a quel  baka(1) di Ryo un altro motivo per prendermi in giro.

Arrivai presto…

Entrai…

Sentii la voce di Ryo…

Tesi l’orecchio e ne udii un’ altra…

sconosciuta.

Andai avanti e li vidi…

Una ragazza dai capelli lunghi, biondi, tenuti in ordine da una fascia parlava tranquilla con Ryo… mi accorsi  in quel momento che quel ragazzo introverso, dallo sguardo malizioso, mi aveva sempre nascosto un sorriso bellissimo.

Si accorse di me.

Mi chiamò.

Ryo:- Ichigo, vieni. Ti presento Natsumi…

La ragazza di nome Natsumi si girò…

Mi osservo con i suoi profondi occhi verdi, curiosa di vedere chi aveva interrotto il suo discorso.

Ryo:…è lei che mi ha inviato buona parte dei dati sul progetto Mew Mew .

Era veramente bellissima…

Ichigo: Pi…piacere!!!

Feci un piccolo goffo inchino che fu accolto da Natsumi con un semplice sorriso.

Anche Ryo sorrise…

Di nuovo quello strano sorriso…

*

Le ragazze arrivarono poco più tardi.

La scena sempre la stessa: io litigavo con Minto che beveva il tè, Zakuro che affascinava una parte dei clienti e ne spaventava un’altra, Purin che divertiva la gente e Retasu che faceva cadere di tutto su di essi.

Stessa quotidiana, divertente, scenetta.

Ryo era infondo alla sala e rideva, insieme a Natsumi, di quello strano spettacolo.

Sbuffai infastidita dalle sue risate e mi voltai dal lato opposto.

La scena dopo non ve la saprei descrivere. Ricordo solo che Retasu mi finì addosso e io caddi a terra. Probabilmente quella sbadata Mew Mew doveva essere inciampata .

Ryo non poté fare a meno di ridere e Natsumi, che anche lei tratteneva le risa a stento, lo rimproverava.

Ero sempre più infastidita, ma non per le risatine di Ryo, a quelle ormai ero abituata…

Alla chiusura del locale Masaya mi venne a prendere.

Dopo una giornata infernale vedevo quel che per me era un angelo.

Chiesi a Ryo il permesso di andare  e mentre correvo verso “il mio angelo” vidi quell’antipatico ragazzo dai capelli d’oro, voltarmi le spalle e tornare dalla sua amica.

*

Quando quella sera tornai a casa ero stanca morta.

Sentivo qualcosa di diverso.

Mi guardai intorno e notai che il mio riflesso nello specchio era diverso.

Ichi: Oh, no . Il collarino di Masaya. Devo averlo lasciato al caffè Mew Mew .

Uscii e la strada era deserta.

Di nuovo sola.

Il silenzio spezzato dai miei passi.

Arrivai al Caffè Mew Mew.

Nessun rumore, solo una luce.

Entrai, vidi il collarino nella solita scatola rossa e lo presi.

< Si, capisco. >

< Mi dispiace. Sapevo già dall’inizio che sarei andata via presto. >

“Chi parla?”

< Non ti scusare. Sai quando tornerai? >

“Chi sei?”

L’interrogato non rispose.

“CHI SEI??!!”

< Capisco. Allora verò con te. Tornerò in America. >

 Scappai.

Era Ryo che parlava?

Era Ryo che sarebbe andato in America?

Era Ryo che non avrei più rivisto?

Nuovamente sola in mezzo alla strada…

Sei triste?”

“…”

“Perché?”

“Non lo so”

“Hai paura?”

“Non lo so”

“Si che lo sai. Forza a me non puoi mentire, so già la verità…”

“Se sai già la verità, perché vuoi che ti risponda?”

“Perché devi capire.”

“Capire cosa?”

“Prima rispondi, chibi(2) yasha(3). Perché sei triste?”

“Non lo rivedrò.”

Chi?”

“Lui, Ryo.”

“Perché?”

“Andrà in un posto lontano, dove non posso seguirlo.”

“Sei triste perché un amico se ne và?”

“Si, te lo già detto.”

“Solo per questo?”

“Si, solo per questo!!”

“Ne sei sicura?”

“Adesso Basta! Lasciami in pace!! Che cosa vuoi da me?!! Chi sei?”

“Sono il neko, chibi yasha. Ogni individuo ha dentro di se un alterego. Mi hai creato tu quando hai sentito il bisogno di qualcuno.

“Non capisco. Molte volte mi sono trovata in pericolo, ma tu non sei mai apparsa.”

Prima eri forte, quando pensavi che nulla ti avrebbe trafitto. Ora sei vulnerabile ora sei sola.”

“…”

“è inutile che aspetti: il filo si è spezzato lo specchio sta per rompersi…

*

Quella notte feci sogno. Sognai l’oscurità, la luce, il sangue e l’angoscia…

Sognai…

Che l’oscurità mi avvolgeva…che mi soffocava…che mi gelava…

Una sola luce lontana: RYO

Il ragazzo dai capelli d’oro iniziò a correre…correre veloce…

Sempre più lontano…

Ichigo: Ryo. Aspettami, Ryo. Non lasciarmi qui, ho…HO PAURA!!!

Quegli occhi diafani si fermarono davanti a un specchio.

Ryo:-Per quanto prezioso, inestimabile e stupendo sia nessun oggetto potrà mai riflettere la tua anima…

E per quanto affettuosa, vicina e cara sia nessuna persona può comprenderti del tutto… sono tutti così ciechi…

Quei capelli d’oro attraversarono lo specchio e scomparvero.

Mi avvicinai alla superficie lucida che non rimandava la mia immagine…

ma quella del Caffè Mew Mew….

Così normale quella scenetta ,così strana…

non mi trasmetteva la stessa tranquillità di sempre…

 era dunque cieco quello specchio?

Lo toccai…ma si ruppe in mille pezzi graffiandomi la mano…

Seguii con lo sguardo la caduta di una goccia di sangue  su un frammento…

lo raccolsi…

finalmente rifletteva la mia immagine…

anzi no…

 quella ragazza aveva il viso tra le mani e piangeva…

non potevo essere io…

non dovevo assolutamente essere io…

lasciai cadere il frammento di specchio e corsi dietro Ryo…

Ichi:- Ryo ,aspettami. Voltati. GUARDAMI!!!.

Finalmente il ragazzo con gli occhi di cristallo si voltò…

Dietro di lui vi era qualcosa…

O meglio…

Non vi era niente…

Un burrone…

L’oblio…

Sorrideva…

Un passo in dietro…

Ichi:- Ryo, cosa vuoi fare??!!

Un’ altro passo…

Ryo:- non ti preoccupare, non ti devi preoccupare di niente. La mia salvezza è nei tuoi sorrisi. Quindi sorridi per me. SORRIDI.

Un ultimo passo…

Ichi:-NOOOOO!!!!!!!!!!!!!!

_______________________@@@@@@@@@@@____________________

Spero vi sia piaciuta anke se è un po’ lunghetta. Al prox cap.

NOTE:

(1): stupido

(2): piccolo e carino

(3): demone

 

 

 

 

  
Leggi le 19 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: Ran_pyon