Titolo:
Il colpevole? È sempre il maggiordomo.
Fandom: CSI: NY.
Personaggi: Mac Taylor, Don Flack.
Autrice: me medesima stessa.
Raiting: G {c’è solo una
singola parolaccia, ma ci doveva essere u.u }
Conteggio
parole: 477 w, flash!fic.
Avvertimenti: idiozia, tanta idiozia. Ah! Piccolo accenno slash,
ma nulla di preoccupante.
Riassunto: “ Il nuovo film
horror candidato all’oscar. ” pensò cinicamente l’irlandese. “ Dopo ‘non aprite quella porta’ ecco il
seguito, un poliziotto alla ricerca della verità, riuscirà il nostro intrepido
eroe a carpire i segreti di quella porta ed evitare che essa si chiuda? Presto
in tutti i migliori cinema. ”
Note: richiesta da
Chiara. Quindi scritta appositamente e dedicata a lei sola, almeno ho ripagato
in parte il mio debito.
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono ma
sono di Anthony E. Zuiker, Ann
Donahue e Carol Mendelsohn echipiùnehapiùnemetta, cosa ci guadagno io? Una
beneamata mazza.
Il colpevole? È sempre il maggiordomo.
Quel caso lo stava facendo diventare matto,
non riusciva a collegare esattamente tutte le prove, eppure il colpevole era
lì, sotto i suoi occhi, ne era sicurissimo, doveva solamente concentrarsi di
più.
- Mac, non per
metterti fretta, ma dovremmo abbandonare la scena del crimine. -
- Don, ancora un attimo, sono sicuro di
riuscire a scoprire chi è. -
Il poliziotto si passò una mano nei
capelli, spazientito. Era una mezz’ora buona che rimuginava in quella stanza,
era ora che si desse una mossa, doveva scegliere.
- Hai sentito? -
- Cosa? -
- Quel rumore, sono sicuro che venisse da
dietro quella porta. -
Flack lo guardò
incredulo. Non c’era stato nessun rumore, se non quello provocato dai neuroni
del capo della scientifica, e poi era materialmente impossibile che dietro
quella porta qualcosa, qualsiasi cosa, avesse potuto provocare del rumore.
- Non siamo armati, Don. -
- Sei serio? -
- Certo. -
Non era possibile, Mac
lo stava sicuramente prendendo in giro, non vedeva altra spiegazione, se non
quella. La sua piega perfetta nei capelli era devastata, continuava a
ripassarsi le mani sulla testa per evitare di stringerle al suo collo e
strozzarlo.
- Devo aprire quella porta. -
“ Il nuovo film horror candidato all’oscar.
” pensò cinicamente l’irlandese. “ Dopo ‘non
aprite quella porta’ ecco il seguito, un poliziotto alla ricerca della
verità, riuscirà il nostro intrepido eroe a carpire i segreti di quella porta
ed evitare che essa si chiuda? Presto in tutti i migliori cinema. ”
La mano dell’uomo fece il gesto di aprire
la porta, ma venne fermato.
- Mac! Stai
scherzando? -
Non lo ascoltò. Ma quello che trovò non gli
piacque per niente.
- Il bambino? Don, come è possibile che ci
sia il bambino? -
- Mac, è normale.
-
- No, per nulla. Non in questa stanza, non dietro
a questa porta. Qui, in questo preciso luogo, doveva esserci l’assassino, tutti
gli indizi portano a lui e a questa stanza, le tracce di sangue, il biglietto
della Signora Cadwell in cui affermava la sua volontà
di cambiare il testamento e di lasciare tutto ad un ente benefico. Era ovvio
che in questa stanza ci sarebbe dovuto essere il maggiordomo! -
- Infatti c’è. -
- E dove? -
Iniziò a guardare in ogni angolo, eppure
non riusciva a vederlo. Flack sospirò. Poi decise che
un respiro supplementare gli sarebbe servito a calmare i nervi.
- Mac, ragiona,
sei tu il colpevole. -
- No! Non è possibile. -
Si schiaffò una mano sulla fronte, pronto
ad ucciderlo e a occultare il cadavere.
- Mac, cazzo!
Guarda quella dannata carta! Sei tu il maggiordomo! -
Giocare a Cluedo
era stata l’idea più scema che potesse venirgli in mente, vide l’uomo aprire la
bocca per replicare ma lo fermò prima che potesse articolare qualsiasi suono.
Appena spostò le sue labbra lo guardò negli
occhi.
- Mac, basta. -
- Mah... -
- No, basta, tu a Cluedo
non ci giochi più. -
- Non sono un bambino. -
- Tu dici? Chi sta quasi piangendo perché
ha scoperto di essere il maggiordomo? –
***
Io non so se anche il personaggio
interpretato da Eddie Cahill sia irlandese, ma visto
che l’attore lo è, ho ‘irlandesizzato’ anche il
personaggio.
Come sempre, se mi volete fare felice
*______________* un commento è più che gradito.
Sakura.