Tra l’azzurro di un cielo limpido
e il blu profondo di acqua oceanica,
il vento scorre graffiando il viso,
già bagnato da ricordi salati.
 
Gli occhi svaniscono nella linea infinita,
dove un sole ardente sta bruciando il mare,
e colora le nuvole di fiamme scarlatte
che no, non scaldano il cuore.
 
Se la lacrima cadrà,
il mare potrà ingoiarla.
Se il sospiro cederà,
il vento potrà afferrarlo.
E lacrima e sospiro
viaggeranno finalmente via,
portando con sé pezzi
della mia indifferenza?
 
No, la memoria non muore mai,
nulla può prenderla e portarla via
dalla mente stanca dove vive,
dalla ferita aperta di cui si nutre,
dal cuore morto in cui giace.
 
Alla fine delle lacrime
alla fine dei sospiri
vai, raggiungi pure l’inferno
Non hai speranze più, ormai.
 
E l’inferno non può toglierti nulla,
nulla più.
E la vita non può portarti nulla,
nulla più.
 
Alla fine del mio vaso di fumi neri
non vi è luce bianca donata da Zeus,
e le urla non perdono mai voce
mentre il cuore perennemente tace.
 
Solo di battiti, sei animato!
E i sogni?
E le emozioni?
Ti hanno rifiutato inorridite,
e io ti rifiuterò presto con loro.