Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Otaku_Girl_01    02/07/2015    0 recensioni
Allora.
Questa è una storia su Grell e Sebastian inventata per la mia prof(so che sembra strano ma è così) e pubblicata anche su Wattpad.
Però è tutta di mia invenzione.
Beh.... Buona lettura e... Inizio a nascondermi sotto il letto.
Genere: Demenziale, Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, Angela, Grell Sutcliff, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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---Grell---
 
Che palle! Oggi William mi ha tolto la Death Scyte perché ieri ho ucciso una persona che non era nella lista.
E inoltre mi ha detto che in questi ultimi tempi noi Shinigami siamo a rischio, per via dei troppi demoni che stanno girando.
E uno ha anche rubato la falce a Ronald che ne ha richiesta una nuova.
In pratica siamo fregati.  Comunque mi ha detto che devo frequentare una ‘scuola’ e devo comportarmi normalmente.
Per fortuna starò con Ronald, ma non nella stessa classe.
E’ l’unico amico che ho, anzi per me è come un fratello minore.
Comunque, arriva il giorno in cui dobbiamo andare a ‘scuola’ e io e Ronald ci dirigiamo verso la scuola.
Riguardo ai vestiti… Ho lasciato i miei capelli normali, non avevo alcuna voglia di mettermi quella stupida parrucca.
Arriviamo fuori scuola e tutti mi guardano male, sarà per i miei capelli, ma a me non interessa più di tanto e continuo a camminare portandomi Ronald dietro.
Che problema c’è se un ragazzo ha i capelli lunghi, eh?
Vabbè. La mia classe dovrebbe essere la 4B, mentre Ronald sta nella 3C.
La campanella suona e ognuno di noi entra nelle rispettive classi.
Saluto Ronald ed entro frettolosamente nella mia classe.
<< Ah, ciao, tu devi essere Grell, vero? >> Mi chiede la prof sorridendomi.
Io mi limito ad annuire.
Dopo la presentazione scelgo un banco in fondo all’aula e mi ci siedo.
Mhh… Non ho ancora conosciuto tutti i miei compagni, vabbè lo farò dopo.
Mentre la prof spiega le due ragazze davanti a me si girano e mi sorridono.
<< Ciao, ehm… Grell giusto? >>
Dice una.
Io annuisco sorridendo.
<< Piacere, io sono Angela, e lei è Mey-rin >>
Angela ha i capelli bianchi  e lunghi fino alle spalle e gli occhi grigio chiaro.
Mey-rin invece ha i capelli rosa scuro/viola e legati in due codini alti, e ha gli occhi castani.
Sono sorpreso, sono le uniche persone che mi hanno rivolto la parola, gli altri mi giudicano per il mio aspetto.
Intanto suona la campanella dell’intervallo.
Io esco fuori dalla classe e vado incontro a Ronald nel cortile.
Subito dopo mi raggiungono Angela e Mey-rin.
Appena vede Mey-rin, vedo le guance di Ronald assumere un colorito rosso, probabilmente gli piace.
Ridacchio e poi presento le ragazze a Ronald.
Mentre chiacchieriamo vedo un ragazzo alto più o meno come me, con i capelli neri e lunghi come quelli di Angela e gli occhi rossi.
Ronald mi sta guardando cercando di non ridere, perché probabilmente sto andando a fuoco.
Angela ridacchia.
<< Quello è Sebastian, è nella nostra classe. Carino, eh? >>
A quella affermazione divento dello stesso colore dei miei capelli.
<< N-no… Che dici? Stavo solo cercando di fare amicizia.. >>
Ok, ho vinto di sicuro il premio per la miglior bugia del mondo.
<< Ok, ok, lo ammetto. E tu piuttosto? >>
Dico ad Angela stuzzicandola, notando che fissa un tizio quasi identico a lei.
<< Io? Niente >> Mi sorride e io scoppio a ridere, seguito poi da tutti gli altri.
<< Comunque, sei gay vero? >>
Mi chiede lei poi.
<< Shh, abbassa la voce. >> Mi difende Ronald.
<< Ehm… Ecco… Sì. >>
Dico imbarazzato.
<< Non c’è niente di male, Grell. Ognuno ha i suoi gusti. >>
Le sorrido, e torniamo in classe.
Le altre ore trascorrono in fretta, e usciamo tutti dalle nostre classi al suono della campanella.
Io, che come al solito avevo fatto più tardi a mettere apposto la mia roba, stavo per uscire dalla classe, quando qualcosa mi prende per il polso.
Mi giro e mi ritrovo faccia a faccia con il ragazzo di prima.
Arrossisco e abbasso la testa.
<< Ciao Grell, io sono Sebastian. >> Mi sorride.
Aspetta, come fa a sapere il mio nome?
<< C-ciao. >>
Bene, non riesco nemmeno a dire qualcosa senza balbettare o fare figure. Yee. Uccidetemi.
<< Prima nell’intervallo mi stavi guardando. >>
Dice lui, e io abbasso di nuovo la testa, ancora più imbarazzato di prima.
<< No, stavo guardando… Un gabbiano >>
Basta. Mi suicido.
<< Ok. Avrò capito male io, a domani Grell >>
Mi sorride e esce.
Esco dalla scuola e vado in cortile dove Ronald mi aspetta.
<< Dove eri finito? Ti sto aspettando da 10 minuti! >>
Mi dice lui.
<< Scusa, adesso torniamo a casa. >>
Lui annuisce e ci dirigiamo verso casa.
 
**** Il giorno dopo ****
 
Appena usciamo da casa ci dirigiamo di nuovo verso la scuola.
Durante il tragitto incontriamo Sebastian, e io mi nascondo dietro Ronald.
<< Grell smettila di fissare Sebastian. Sembri uno stalker. >>
Io arrossisco.
<< Non lo stavo fissando! >>
<< Certo. Qualche scusa delle tue me la racconti dopo, ora entro in classe. >>
Ronald mi saluta e entra in classe, mentre io aspetto qualche altro minuto, dato che lui entra prima di me.
Intanto mi raggiungono Angela e Mey-rin, seguite da un tipo praticamente identico a Angela.
<< Ehy Grell. Scusa il ritardo. Lui è Ash >>
Dice Mey-rin e io le sorrido.
<< Fa niente, ora entriamo che facciamo tardi. >>
Loro annuiscono e entriamo in classe.
Le sei ore di scuola trascorrono abbastanza velocemente e usciamo dalle nostre classi.
Quando usciamo nel cortile salutiamo tutti e torniamo a casa.
Durante il tragitto del ritorno non parlo, sto ancora pensando a quello che è successo ieri.
<< Grell, sei di poche parole oggi, che hai? >>
Mi giro verso Ronald.
<< Niente… >> Dico continuando a camminare.
<< Grell… Non mentirmi. >> Dice lui imbronciato.
<< Uffa, ok. >>
Gli racconto tutto quello che è successo ieri e lui per poco non muore dalle risate.
<< Sei il miglior inventore di scuse del mondo. >> Dice lui ridendo.
Gli faccio la linguaccia.
<< Siamo arrivati. Entriamo prima che William ci uccida. >>
<< Ok. >>
 
**** Il giorno dopo ****
 
Mi sveglio e stranamente non trovo né Ronald, né William.
Penso subito che saranno usciti, anche se raramente noi Shinigami usciamo alle 6 di mattina.
Provo a cercarli ovunque, ma niente.
Provo anche a chiamare Ronald al cellulare, ma non risponde.
L’unica cosa che posso fare è andare a scuola per chiedere a Angela e le altre, dato che non ho il loro numero.
Così arrivo fuori al cortile e corro da Angela e Mey-rin.
<< Grell che succede? E dov’è Ronald? >>
<< Ecco, è quello il problema, non lo trovo. >>
<< Come non lo trovi? Oddio Grell dimmi che stai scherzando >>
Dice Mey-rin preoccupata.
<< No, non sto scherzando. Oggi saltiamo la scuola, andiamo a cercarlo. >>
Le due annuiscono e iniziamo a cercarlo ovunque.
Dopo un po’ che cerchiamo spunta da non so dove Sebastian.
<< Ragazzi cosa fate? >>
<< Stiamo cercando Ronald. >> Dico io cercando di essere calmo.
Lui deglutisce e sembra molto in ansia.
<< Sebastian che hai? >>
Chiede Angela.
<< N-niente. Andiamo. Vengo anche io. >>
FANTASTICO!
Devo cercare di non arrossire per tutto il tempo. Cosa abbastanza impossibile.
Quando siamo abbastanza lontani da scuola (siamo su una specie di promontorio) Sebastian inizia a ridere.
Io e gli altri lo guardiamo straniti.
<< Ancora dovete capirlo… IO SONO UN DEMONE! >>
Urla, trasformandosi nella sua vera forma.
Un demone, Sebastian?
<< E tu, Grell? Non hai nessun segreto? >>
Mi sussurra all’orecchio.
<< H-hai rapito tu Ronald e William? >>
<< Esattamente… Vedo che sei molto perspicace >>
Sorride.
<< Bene… >>
Sorrido e mi trasformo in un vero e proprio Shinigami.
Angela e Mey-rin mi guardano scioccate.
<< Adesso ridammi Ronald. >>
Dico io guardandolo.
<< Perché dovrei? >>
Mi stuzzica lui.
<< Ronald è uno dei miei unici amici, l’unico che non mi giudica per il mio aspetto, l’unico che-
Sebastian mi zittisce avvicinandosi a me e baciandomi.
Vedo con la coda dell’occhio che Angela e Mey-rin stanno sorridendo.
<< Scusami Grell. Ho rapito Ronald per attirare la tua attenzione, non sapevo come fare. Sono un mostro. Adesso addio, ti amo. >>
Dice, per poi sorridermi e buttarsi giù dalla scogliera.
 
 
      The end
   
 
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