Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: pillina28    05/07/2015    8 recensioni
- Sei mia Kagome e lo sarai per tutta la vita - mi dice roco all'orecchio, facendo scendere mille brividi lungo il mio corpo.
-------------------------------------------------------------------------------------------
Per Kagome, sposare InuYasha No Taisho è stata la realizzazione di un sogno.
Lui è tutto ciò che una donna può desiderare: è bello, sexy e disgustosamente ricco e, tra le mille donne di classe che avrebbe potuto avere al suo fianco, aveva scelto proprio lei.
Per sei mesi, il loro è stato un matrimonio da favola… finché un giorno, lei non viene a conoscenza di un segreto, che avrebbe distrutto il suo matrimonio.. e l’uomo che ama più della sua vita.
Decisa a far in modo che lui non scopra mai la verità, fugge lontano, lasciandosi alle spalle la sua vita da favola, ormai andata in pezzi.
Ma suo marito non è del suo stesso parere: lui è determinato a non perdere la donna della sua vita, a qualunque costo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao belle..Ecco l'ultimo e sudato capitolo..Assicuratevi di aver letto il precedente prima, visto che ho aggiornato velocemente ^^ vi lascio subito alla lettura e vi invito poi a leggere anche le note di fondo! E vi ricordo, che c'è ancora l'Epilogo da pubblicare!
Buona lettura <3





 
INUYASHA POV

Come uno sciocco avevo ceduto alle richieste incessanti della mia bella ma testarda sorellina Sango e, alla fine, l’avevo accompagnata all’appuntamento con la Wedding Planner che aveva ingaggiato per l’organizzazione del suo matrimonio.
- Ti prego Inuyasha – mi aveva implorato, con tono piagnucolante – Miroku è all’estero per lavoro e la ragazza che devo incontrare, mi ha anticipato l’appuntamento. Voglio che vieni anche tu, per consigliarmi!  E poi, visto che sarai tu a pagare, mi sembra anche giusto che sia tu ad accompagnarmi! Dai! Non mandarmi da sola.. -  mi aveva guardato con quei suoi occhioni color caffè e non ero riuscito a dirle di no, maledicendo in tre lingue diverse Miroku per non essere li per accompagnarla.
Per tutto il viaggio, sentendola blaterare di fiori, tovaglie e di quanto fosse fantastico il suo futuro marito, nonostante le volessi un gran bene, ero tentato di piantarla in asso di fronte l’ufficio della Wedding Company e di defilarmi.
Quando però siamo entrati  e ho visto la splendida donna che ci attendeva, ho dimenticato ogni cosa.
Ci siamo guardati e lei, ha lasciato cadere goffamente a terra la cartelletta che aveva in mano; cercando di non ridere, per non metterla in ulteriore imbarazzo, l’ho aiutata ottenendo da parte sua un ringraziamento appena sussurrato.
Per tutto il tempo, l’ho osservata, mentre concentrata sul lavoro, esponeva le sue idee, rivolgendosi a mia sorella e cercando di evitare totalmente il mio sguardo e ho capito che, come me, anche lei era rimasta turbata dal nostro incontro e cercava di non darlo a vedere.
Era bellissima, la donna più bella che avessi mai incontrato:  i lunghi capelli neri le scendevano come una cascata ribelle, in morbide onde lungo tutta la schiena; il viso dall’ovale perfetto, le labbra rosee e carnose, l’incarnato latteo senza imperfezioni, la rendevano davvero bellissima.
Quando infine mi sono presentato, mettendo in chiaro di non essere io il futuro marito, mi ha guardato dritto con quegli occhi dal colore intenso e assolutamente fantastico e lì, in quel momento, ho capito di essere perduto.
Mi sono innamorato di lei all’istante,un vero colpo di fulmine proprio come accade dei classici film romantici.

In seguito, corteggiandola e passando del tempo con lei, ho conosciuto la vera Kagome e soprattutto, la sua vera bellezza: ho conosciuto una ragazza dolce, gentile, dal cuore puro; ho visto una donna giovane ma forte e indipendente. Ho amato il suo modo di guardarmi, di gesticolare quando un argomento le sta particolarmente a cuore; il suo modo di tenermi testa e di dirmi sempre ciò che pensa; il suo arrossire come una bambina, ogni volta che le faccio un complimento e il modo in cui le brillavano gli occhi quando l’ho baciata per la prima volta.
E ho visto il suo sguardo commosso e pieno di amore, quando le ho confessato di amarla ed è lì, che ho capito davvero, che volevo quella donna fantastica nella mia vita, per sempre.
Volevo che con il suo calore, la sua grinta, il suo amore e la sua allegria, riempisse le mie giornate giorno dopo giorno.
Volevo che fosse la madre dei miei figli...
E così l’ho sposata: una cerimonia semplice, sulla spiaggia, con pochi invitati ma è stato il giorno più bello della mia vita, della nostra vita. E il viaggio di nozze, solo io e lei, lontani dal lavoro e da tutto il resto, è stato il sogno più bello che io avessi mai vissuto.
Lei ha riempito la mia vita, lei mi ha donato una vera vita
…e ho pensato che niente, nessuno sarebbe mai stato in grado di dividerci, di distruggere un amore così... un amore vero.
 

- Present - 

La sento muoversi e irrigidirsi e, pigramente, apro gli occhi per guardarla: << Kagome, tesoro mio. Tutto andrà bene, credimi >> le sussurro assonnato.
<< Inuyasha io devo andare >> è la
risposta che mi gela sul posto, facendomi riemergere dal torpore; << Devo tornare a casa >> continua tirandosi seduta.
<< Non c'è nessuna fretta >> replico io << Abbiamo tutta la notte a disposizione >> dico, cercando di convincerla a non interrompere questo meraviglioso idillio.
<< No! >> dice sollevandosi di scatto e raccattando i suoi vestiti e, in quel momento, realizzo che sta succedendo di nuovo: si sta allontanando da me! Ancora!
<< Non di nuovo! >> sbotto incredulo e allarmato di fronte alla sua reazione.
<< Tu non capisci! >> dice con voce tremante e io velocemente indosso i miei vestiti, parlando poi con voce dura: << Ma capirò. Credimi, capirò. Niente scuse, niente bugie. Adesso tu mi parlerai, e mi parlerai con onestà… Perché mi hai lasciato? Lascia perdere la stupida storia del matrimonio che non funzionava, è solo una banale scusa che non può continuare a reggere. Perché mi hai lasciato? >> la incalzo.
<< Sono disposto a stare qui per giorni, settimane, anche mesi... Non mi muoverò prima di aver saputo la verità. E Koga! ..  A te non importa niente di lui. Non avresti potuto fare l'amore con me con tanta passione se fossi stata innamorata di un altro uomo. Io ti conosco. Ora guardami negli occhi e dimmi che non mi ami. Dimmi che non mi vuoi più nella tua vita >> dico io urlando con rabbia e disperazione.
Non può andarsene di nuovo, non dopo quello che è successo.
Non può farmi del male ancora!
Ha fatto l’amore con me, con una passione pari alla mia e ciò dimostra che i suoi sentimenti per me non sono cambiati, perché nessuno può fingere cosi bene. Nessuno!
La vedo guardarmi per un attimo incerta, poi velocemente fugge fuori nella notte.
Con uno scatto la inseguo e la afferro per un braccio con violenza a stento trattenuta, voltandola velocemente verso di me:  << Tu mi dirai tutto >> sibilo arrabbiato come non mai << E lo farai adesso. Io ti amo, ho il diritto di sapere. Sei mia moglie, dannazione, mia moglie! Che fine hanno fatto tutti i nostri progetti? I figli, una casa in campagna, invecchiare insieme... >>.
<< Io non invecchierò! >> urla con tutto il fiato che ha in gola, raggelandomi poi con le sue parole: << Non invecchierò, hai capito? Mi restano ancora pochi anni prima che il mio corpo ceda, prima di essere costretta a trascinarmi con le stampelle per poi finire su una sedia a rotelle! >>
<< Kagome! >> la chiamo attonito.
<< No, adesso ascoltami! Era quello che volevi, giusto? Volevi sapere la verità? Questa è la verità, nuda e cruda! >>.
Senza troppa violenza ma con decisione, le mollo a malincuore un ceffone, che riesce a farla riemergere dal baratro isterico in cui è caduta.
Ora mi guarda sconvolta, disperata, in lacrime e io, per la prima volta nella mia vita, non so cosa fare.
Anzi.. per la seconda volta nella mia vita.
La prima è stata tornare a casa e venire a sapere che se n'era andata: la cosa mi ha letteralmente tramortito.
Per un attimo, leggendo quelle poche righe su quello stupido pezzo di carta, ho sentito la mia vita cadere in pezzi.
 
- Devo andar via Inuyasha. So che non capirai, ma ti prego di perdonarmi e di non cercarmi. Non siamo fatti per stare insieme.. è meglio se finisce qui. Sii felice. -
 
Stronzate!
Non eravamo fatti per stare insieme?
Eravamo perfetti: complici, felici, innamorati..
Fin dalla prima volta che l’ho vista, cosi timida e impacciata, mi ha rapito il cuore.
Lei è diventata la cosa più importante della mia vita e, quello che è nato come un’attrazione potente, si è trasformato in un amore travolgente e impetuoso, che mi ha letteralmente travolto.
All’inizio ero anche spaventato dai miei sentimenti per lei: nella vita ero stato ferito troppe volte da persone che avrebbero dovuto amarmi e, non volevo lasciare tanto potere ad una persona.
Eppure lei ha sconvolto tutta la mia vita e io, ho ringraziato ogni giorno per la fortuna che ho avuto nell’incontrarla perché, ho cominciato a vivere, solo da quando l’ho conosciuta.
Essere felice?
Come poteva chiedermi di esserlo se avevo perso il mio Sole?
La mia ragione di vita?
Mi sentivo perso e spaesato, arrabbiato e incazzato nero!
Come poteva comportarsi così?
Come era riuscita a voltare le spalle al nostro amore e a fuggire come una ladra, senza dare una spiegazione?
Volevo vendetta, volevo trovarla e farla soffrire come lei ha fatto soffrire me lasciandomi in quel modo... ma quando l'ho vista.. quando l'ho vista il mio cuore ha ripreso a battere e il sangue ha ripreso a scorrere.
Allora ho capito di essere spacciato: ho capito che lei è la mia vita, che senza di lei non vivo.. e che se faccio male a lei, finisco per farne a me.
Ho capito che non potevo ferirla.. che non potevo farle del male.. e ho cercato di riprendermela in un modo o nell’altro.
Ho cercato ogni modo per provocarla e farla arrabbiare, solo per farle tirare fuori la verità.
Ero roso dalla gelosia, sicuro che lei mi avesse lasciato per un altro: ma quando ho conosciuto il suo amico, quel Koga,  non ho potuto credere neanche per un secondo che Kagome mi avesse lasciato per lui.. un ragazzo scialbo, magro, assolutamente anonimo.. e tra l’altro tra i due sembrava esserci si del feeling.. ma nessuna passione.
Mi sono disperato e arrabbiato cercando un motivo valido, una spiegazione al suo comportamento e alla sua fuga.. perché era evidente che lei non fosse affatto felice.
Che ci fosse qualcosa di grosso dietro a tutta questa storia era quasi certo; ed era altrettanto ovvio che mi stesse nascondendo qualcosa… ma mai, nelle mie ipotesi peggiori, ho pensato ad una cosa del genere…
Malata.
Kagome è malata e,da quello che ha detto, si tratta di una malattia terribile ed incurabile.
Non ho mai pensato potesse accadere una cosa simile.
Non ho mai pensato potesse succedere proprio a noi.
Eppure eccola la verità che per mesi ho cercato disperatamente.. la verità.. è che lei è malata.
Possibile che siamo cosi sfortunati?
Che il destino ci ha concesso solo pochi mesi di felicità, prima di sottoporci a questa terribile prova?
Stupidamente ho sempre pensato che niente e nessuno, potesse turbare la nostra felicità e il nostro amore.
Sono stato uno sciocco.
Purtroppo, soprattutto quando si ha tanto denaro, ci si dimentica di certe realtà perché si pensa egoisticamente di poter risolvere ogni cosa, qualsiasi cosa, con i soldi..
Ci sono cose però, che neanche il denaro può risolvere: e allora, anche se ne hai talmente tanto da non riuscire a spenderlo tutto in una vita, ti senti inutile…
Con lentezza e con il cuore straziato, mi avvicino a lei, la sollevo tra le braccia e la porto in casa, sedendomi su una poltroncina del divano.
Tutto sembra grigio ora, senza più colore.
Tutto sembra spento, mentre lei continua a piangere tra le mie braccia e, ogni sua lacrima, penetra nel mio cuore, creando una nuova crepa.
Vorrei fare qualcosa, ma non so cosa.
Però, nella nebbia della disperazione che comincia ad avvolgermi, un pensiero è comunque fisso nella mia mente: la amo disperatamente e niente neanche questa notizia riuscirà ad allontanarmi da lei.
Combatteremo fino alla fine, fino all’ultimo respiro.
Se è vero che è malata, se è vero che le resta poco tempo da vivere.. bè io voglio passare con lei tutto quel tempo.. voglio godermi ogni istante insieme a lei, ogni singolo attimo..  non permetterò che lei per paura si allontani da me.
Sarò la sua forza.. e quando se ne andrà, porterà con se il mio cuore..che ormai le appartiene.. il mio cuore è dentro di lei.
Ora non mi resta che farglielo capire.
Non mi resta che spiegarle che lei, malata o no, è l'unica per me... per sempre.

 



KAGOME POV

Lentamente Inuyasha mi solleva tra le braccia e mi riporta i casa, mentre io rimango inerme.
Non cerco di contrastare la sua forza fisica, non cerco di oppormi.. sarebbe tutto inutile.
E poi, sono ancora sconcertata dall’enormità di ciò che è accaduto.
L'ho condannato a un inferno in terra.
Se la consapevolezza di quanto mi sta per accadere sarebbe stato un fardello troppo pesante per Inuyasha e se di conseguenza mi avrebbe girato le spalle, i sensi di colpa lo avrebbero tormentato per il resto della sua vita. E in caso contrario... Come posso avergli rivelato il mio segreto se davvero lo amo così tanto?
Perché lo amo più di ogni altra cosa al mondo.
<< Rilassati, piccola, rilassati >>.
Inuyasha si è seduto su una poltrona e mi sta cullando, accarezzandomi i capelli e coprendomi il viso di baci che nulla hanno di passionale.
<< Andrà tutto bene, te lo prometto. >>
<< Non è possibile >> mormoro con un filo di voce, reclinando il capo quel tanto che mi basta per guardarlo in faccia. << Non è possibile >> ripeto, il cuore straziato perché nei suoi occhi leggo un amore profondo e disperato.
Cerco di rimettermi in piedi ma lui non me lo permette.
Mi stringe al petto al suo petto con forza e posso sentire il battito impazzito del suo cuore che contrasta drasticamente con il suo atteggiamento controllato.
<< Affronteremo tutto insieme, amore mio >> mormora Inuyasha << Qualsiasi cosa sia >>.
<< Ho una malattia che mi annienterà nel giro di qualche anno >> dico allora, la voce priva di inflessione, il corpo rigido.
<< Non sarò più bella, non sarò più niente >> continuo << Dapprima perderò l'uso delle gambe, poi tutti gli altri muscoli verranno coinvolti. Infine, sarò in grado di respirare solo se verrò attaccata a una macchina. E poi morirò >>.
<< Smettila >> Inuyasha mette le mani sulle mie spalle e mi scuote leggermente << Non dire queste cose >>
<< Ma è la verità >> incalzo io << Volevi la verità e ora l'hai avuta >>.
Ho commesso un errore imperdonabile confessandogli tutto. Inuyasha non avrà mai il coraggio per fronteggiare una situazione simile.
D'altra parte, perché dovrebbe?
Non è un suo problema, mi conosce solo da poco più di un anno. Non è giusto chiedergli di rinunciare alla sua felicità, alla sua spensieratezza, alla sua stessa vita, in nome di un amore ancora troppo giovane.
<< Perché non mi hai detto niente? >> domanda lui con tono tranquillo << Cosa ti ho fatto per indurti a tacere? Non ti fidavi di me? >>
<< Io ti amo >> dico disperata.
<< Sarebbe una risposta? Tu mi ami, e per questo mi hai lasciato? Mi porti via l'unica cosa che rende la mia vita degna di essere vissuta, e lo chiami amore? >>
<< Inuyasha... >> balbetto incerta.
<< No, adesso ascoltami >>.
 Inuyasha si alza e con delicatezza rimettendomi in piedi. Mette un dito sotto il mio mento e mi costringe a guardarlo.
<< Quando tornai a casa e trovai il tuo
biglietto, ero sicuro che non avrei resistito al colpo, che avrei perso il senno. Non volevo continuare a vivere, non senza di te. Mai avrei immaginato di incontrare una donna in grado di farmi questo, ma tu ci sei riuscita >> afferma, poi respira a fondo.
<< Ho capito sin dal primo istante che avrei potuto fidarmi completamente di te. Ne ho avuto la certezza >>.
Mi limito a rivolgergli uno sguardo, incapace di replicare.
<< Tu invece non hai avuto fiducia in me >> riprende lui << Perché? >>.
<< Non è questo il punto >>.
<< Invece sì >> afferma lui, la voce vibrante di rabbia e frustrazione, per quanto controllata.
<< Sei fuggita, non mi hai concesso nessuna possibilità, hai voluto affrontare tutto da sola. Mi hai chiuso la porta in faccia! >>.
 << Ma i fiori... >> sussurro << Non era giusto chiederti di accettare il mio stato considerate le tue esigenze. Non volevo la tua pietà, non volevo disgustarti >>.
<< Come hai potuto pensare anche per un solo istante cose così assurde? >>.
Inuyasha mi attira a sé con un gesto improvviso, e altrettanto improvvisamente
mi bacia le labbra prima di respingermi di nuovo.
<< Dobbiamo parlare >> sentenzia << E questa volta devi dirmi tutto. Ma prima... >>
Mi sospinge verso una sedia, poi si inginocchia davanti a me e il mio cuore fa le capriole.
<< Prima devi sapere che io ti amo. Ti amo più di chiunque altro al mondo, più di qualsiasi cosa, e sarà sempre così. Se non riusciremo a trovare una cura per la tua malattia, allora morirò anche io >> afferma, e seda le mie proteste sul nascere, appoggiandomi una mano sulla bocca.
<< O forse continuerò a vivere per altri dieci o vent'anni >> aggiunge << magari per altri trenta, ma dentro di me sarò morto. E se mi lasci adesso, morirò comunque >>.
<< Riuscirai a dimenticarmi >> affermo incerta.
<< Come tu potresti dimenticare me? Dimmi, potresti farlo? Potresti?>> incalza.
<< No >> ammetto debolmente.
<< E allora, perché dovrei farlo io? Perché sono un uomo? O perché credi che io non ti ami davvero? >>
<< So che mi ami >> concedo, il cuore che batte così rapido da causarmi dolore fisico.
<< Ma chiederti di affrontare tutto questo quando non sei costretto a farlo è troppo >>.
<< Devi essere impazzita >> ipotizza Inuyasha << se davvero credi a ciò che stai dicendo. Sin dal primo momento in cui ti ho vista tu sei diventata la mia vita. Io e te siamo la stessa cosa, non te ne rendi
conto? Tu sei parte di me. Noi non siamo più due singoli individui. Ogni cosa che riguarda te, riguarda me. Io respiro per te, dormo per te, sei la mia metà e il completamento di cui ho bisogno per sentirmi vivo. E poi, che cosa hanno a che fare i fiori con la tua malattia? >>.
<< A casa ti piaceva che fossero sempre freschi, perfetti. Non volevi assistere alla loro decadenza >> gli ricordo, sommersa da un'ondata di angoscia.
<< Davi ordine di cambiarli ogni mattina affinché fossero sempre belli >>.
<< Ti rendi conto che stai parlando di fiori? >> commenta lui scuotendo il capo con fare incredulo.
<< Cosa c'entra la mia fissazione per i fiori con te? >> mi guarda come se fossi pazza.
<< Pensavo che non avresti retto vedendomi spegnere giorno dopo giorno >> mi difendo.
<< Kikyo ha detto... >> .
<< Kikyo? Avrei dovuto immaginarlo >> borbotta lui << Che cosa ha fatto tua sorella? >> chiede inviperito.
<< Lei è malata, terribilmente malata, come lo sarò io fra qualche anno, quando avrò la sua età. Ha detto che per te sarei diventata un cappio al collo e ha ragione. Tu hai la tua vita da vivere >>.
<< Non ho mai sentito un tale cumulo di infami sciocchezze >> replica lui, questa volta con rabbia.
<< E non riesco a credere che tu abbia accettato questa linea di ragionamento. Cosa è successo alla nostra relazione, alla fiducia, alla promessa di amarci e rispettarci sempre, in salute e in malattia? Pensi di valere quanto quei maledetti fiori? È questo il tuo problema? Pensi che io mi sarei limitato a sostituirti con una donna più fresca per poi riprendere la mia strada come se nulla fosse accaduto? È davvero questa l'opinione che hai di me? >> il tono è deluso e disperato.
Lo fisso senza vederlo.
È  quello che ho pensato di lui?
No, non davvero, non nel profondo del mio cuore.
<< Io ti amo >> ripete Inuyasha prendendomi fra le braccia.
<< Ti amerò per sempre, continuerò ad amarti anche se tu dovessi lasciarmi. Non lo capisci? Quando non sei accanto a me, questo mondo è vuoto, grigio, inutile! >> esclama, stringendomi tanto da farmi mancare il respiro.
<< Ovvio, sono affascinato dalla tua bellezza, ma è solo un dettaglio. Io amo la persona che sei, amo la tua forza di volontà, la tua onestà, il tuo senso dell'umorismo. Se tu domani fossi vittima di un incidente, e se rimanessi sfigurata o disabile, ne soffrirei, ma non per i motivi che pensi tu. Soffrirei
per la tua sofferenza, ma non ti abbandonerei mai. Adesso siediti e raccontami tutto, cominciando dal momento in cui io sono partito. Sei stata da tua sorella vero? Ti ha detto lei della malattia? >>.
<< Sei certo di volerlo sapere? >> domando, mentre Inuyasha prende posto su una poltrona e mi attira sulle sue ginocchia.
 << La prognosi è chiara... si ratta di una malattia Neurodegenerativa >> riprendo quando lui annuisce << Non esistono cure o possibilità di guarigioni miracolose. Non ti biasimerei se tu volessi andare via >>.
<< Biasimerei te se lo facessi >> insiste Inuyasha.
<< Tu sei mia e io sono tuo. Ho diritto di aspettarmi da te quanto non ho avuto e non vorrei nemmeno dal resto dell'umanità. Mi aspetto amore, fiducia e condivisione. In una parola: tutto >>.
<< Non avremo una vera famiglia, non avremo figli >> riprendo con una strana sensazione che si sta impossessando di me, un misto di gioia e di angoscia.
<< È una malattia ereditaria, che si presenta sempre più frequentemente di generazione in generazione. Non potrei correre il rischio di avere un bambino >> dico straziata.
<< Sei tu la mia famiglia >> sottolinea Inuyasha con tono gentile << Questo te l'ho già detto quando, pochi giorni dopo il nostro matrimonio, ti parlai dei miei genitori. Se avrò solo te, e niente figli, mi basterà. Anzi, sarà già più di quanto avessi sperato >>.
Lacrime copiose iniziano a rigarmi il viso, lacrime e singhiozzi disperati troppo a lungo trattenuti durante questi mesi di angoscia e solitudine.
Inuyasha lascia che io pianga tutte le mie lacrime, continuando a cullarmi fra le braccia, e anche dopo, mentre gli racconto tutto, non mi lascia andare, quasi volesse tenermi vicina per fare ammenda dei giorni e delle notti che abbiamo trascorso separati.
Andiamo a letto all'alba, e tra baci e carezze, cominciamo ad amarci e continuiamo fin quando il sole diventa una palla infuocata che splende alta nel cielo, con i suoi raggi che si insinuavano attraverso le persiane per illuminare la stanza.
 
Passiamo l'intera giornata chiusi in camera, alternando ore di sonno con ore di passione.
E infine, quando le ombre calano ancora, Inuyasha mi parla dei fiori.
<< Mio padre non regalava mai dei fiori a mia madre >> racconta, la voce cupa.
<< Io alle volte raccoglievo per lei delle margherite mentre tornavo da
scuola, e un sorriso radioso le illuminava il viso. Non le buttava mai. Quando si seccavano, le conservava fra le pagine dei libri. In seguito, quando andai via da casa, presi l'abitudine di mandarle un mazzo di fiori ogni settimana, non importava in quelle parte del mondo fossi >>.
Lo abbraccio, colpita dell'espressione di dolore che si è dipinta sul suo viso. << Non è necessario che continui >> lo esorto. << A me non importa più dei fiori >>.
<< No, voglio dirti tutto. Avrei dovuto farlo mesi fa >> precisa Inuyasha << ma per me era troppo difficile parlarne. Sono stato io a trovarla, capisci... Mi recai a farle visita un fine settimana, ma mia madre doveva essere morta già da un giorno: una crisi cardiaca, così stabilì il medico legale. I bouquet che le avevo spedito erano tutti lì, nella sua stanza, ormai secchi, insieme
ai bigliettini che li avevano accompagnati. Vedi, quando mi fermavo da lei non entravo mai nella sua camera, non sapevo che conservasse tutti quei fiori >> aggiunge, scuotendo il capo.
<< La scena di quei fiori mort, e di mia madre riversa sul suo letto, è qualcosa che non dimenticherò mai più. Però sul suo viso c'era un'espressione serena, come se infine avesse trovato la pace >>.
Tace per qualche istante e si girò per guardarmi in viso.
<< Ora possiamo tornare a casa? >> mi chiede guardandomi con amore.
<< Dovrei dirlo alla signora Kaede >> ribatto io.
<< Certo, lo faremo dopo, insieme. In ogni caso, non ti avrei mai permesso di tornare al cottage ieri. Ho avuto abbastanza buon senso da capire che con ogni probabilità era la nostra ultima occasione per chiarire le cose >>.
<< Tu hai approfittato di una situazione così tragica? >> domando, il tono indignato nonostante un sorriso stia incurvando gli angoli della mia bocca. Il primo sorriso dopo settimane di lacrime.
<< Esatto! >> conferma Inuyasha.
<< Ma ero disperato, dovevo almeno provare. Adesso però tornerai a casa con me, e quindi non posso che essere fiero del mio intuito >>.
Senza bisogno di altre parole, facciamo di nuovo l'amore, questa volta lentamente, godendo ogni singolo istante,ogni singola carezza, ogni singolo sguardo.
Mentre mi perdo nell'estasi, non provo più paura.
Il passato, il futuro, nulla ha più importanza.
Tutto quello che conta è Inuyasha.
Ed è qui accanto a me.


<< E cosi l'amore ha vinto su tutto vero? >> ci accoglie la signora Kaede, quando torniamo al cottege per comunicarle la nostra partenza.
<< Sapevo che sarebbe successo. Era solo questione di tempo >> ci dice, cogliendoci di sorpresa.
<< Voi due siete l'esempio dell'amore vero ed esso, è riflesso nei vostri occhi ogni volta che siete insieme. Eravate destinati a continuare il vostro amore, me lo sentivo >> e sentendo le sue parole, ho le lacrime agli occhi.
<< Grazie per tutto quello che ha fatto per me, signora Kaede >> dico stringendola in un abbraccio commosso.
<< Figurati, sei una ragazza speciale. Spero che tornerai a trovarmi, di tanto in tanto.. mi farebbe davvero piacere. Anche se credo che il tuo bel marito, ti terrà impegnata per un pò.. >> dice sorridendo allusiva.
<< Ci terremo in contatto >> promette Inuyasha, abbracciandola a sua volta << e ho trovato un giovanotto che ogni tanto passerà a sistemarle il giardino, va bene? >>.
<< Grazie caro, sei davvero gentile. Vi auguro tanta felicità >> dice commossa la signora, abbracciandolo nuovamente.
Sorrido un pò triste e un pò commossa per le sue parole.
Chissà se riuscirò davvero a rivederla presto..

Stiamo per partire, quando di fronte al giardino vedo l'auto di Koga, il quale scende piano dalla vettura e si avvicina.
Inuyasha lo nota e fa per dire qualcosa, ma lo anticipo, poggiando una mano sul suo braccio: << ti prego. E' mio amico ed è stato buono con me. Non sa la verità e probabilmente non lo rivedrò più. Lasciami parlare con lui, senza fare il gelosone >> dico allora con calma.
<< Va bene >> acconsente subito, lasciandomi sorpresa.
<< Kagome.. >> sento chiamare e mi giro, trovando Koga a due passi da me.
<< Ciao Koga.. >> dico allora e lui si volta verso Inuyasha << Salve, signor No Taisho >> e Inuyasha, si limita ad un cenno di saluto.
<< Così parti e torni con lui è.. >> dice sorridendo tristemente, nel guardare le mie valige nell'auto.
<< Si, ho deciso di tornare con mio marito >> rispondo allora, non sapendo bene che dire.
<< Mi mancherai Kagome sai? Era bello averti vicina. Tu sei una di quelle persone speciali che si incontrano una sola volta e quest'uomo qui.. è un bastardo davvero fortunato! >> dice amaro, accennando un sorriso.
Mi irrigidisco, aspettando una replica alterata di mio marito ma, ancora una volta mi stupisce.
Si avvicina a Koga tranquillamente e gli porge una mano.
Il mio amico mi guarda per un attimo sorpreso quanto me, poi la stringe a sua volta.
<< Ti ringrazio per esser stato un buon amico per mia moglie >> dice sorprendendoci ancora << non mi sei particolarmente simpatico, ma lei aveva bisogno di un amico e tu c'eri. Quindi sotterrerò la gelosia e penserò solo all'aspetto positivo della faccenda >>.
Lascia la stretta e si avvicina a me, cingendomi le spalle e dandomi un bacio sulla testa: << Hai ragione sai? Sono un bastardo fortunato >> dice stringendomi di più e il mio amico fa un cenno di assenso, prima di rivolgersi ancora a me.
<< Spero che sarai felice Kagome, perchè lo meriti tanto. Ora devo andare. Scrivimi ogni tanto ok? E se ti trovi da queste parti, fammi un fischio >> mi dice, strizzandomi l'occhio.
Mi avvicino e lo abbraccio spontaneamente, commossa: << Grazie Koga.. sei una persona speciale. Troverai chi saprà davvero apprezzarti >> dico, sciogliendo l'abbraccio.
Mi sorride e se ne va.
Addio Koga..
<< Andiamo a casa amore >> mi dice Inuyasha, stringendomi a se << qualunque cosa succederà in futuro, lo affronteremo e, insieme stavolta >>.
<< Si, torniamo a casa >> dico, lasciandogli un piccolo bacio sulle labbra.





ANGOLINO MIO
Allora, eccoci, questo non è proprio l'ultimo capitolo: come ben sapete ci sarà un Epilogo.. alquanto particolare. Quindi la storia non è ancora finita! =)

Ci tenevo innanzitutto a dire qualcosa: in questa storia ho parlato di malattia e assicuro che non l'ho fatto con superficialita'. Sto per diventare infermiera e con quello che ho scelto di fare, purtroppo la malattia è la quitidianità; quindi se ne parlo è per scrivere di qualcosa di vero. Naturalmente in questo genere di storie l'argomento è un pò romanzato e spesso c'è un lieto fine, come invece poche volte c'è nella realtà. Non so se il finale sarà di vostro gradimento o meno, ma spero prioprio di si. Vedremo poi nell'Epilogo.
Io ringrazio le persone che hanno aggiunto la storia tra PREFERITI- SEGUITE - RICORDATE! Un simile successo non me lo aspettavo davvero.
Grazie a chi si limita a leggere, siete davvero tantissimi! *___*
Grazie alle splendide persone che hanno recensito, vi adoro e sto rispondendo ora a tutte ^^ <3 <3
Sono curiosa di sapere cosa ne pensate di questo capitolo, il più difficile per me da scrivere. Vi Aspettavate questa reazione? Il POV Inu ? Cosa pensate accadrà nel finale? Fatemi sapere le vostre idee!

Un abbraccio, ci leggiamo nel weekend con l'Epilogo. =) KIss


 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: pillina28