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Autore: MellyV    17/01/2009    4 recensioni
Una storia concentrata sul loro amore.
Un amore forte, un amore ingenuo.
Un timido, puro amore.
Pairing EdWin.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Winry Rockbell
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pure Love
Di
MellyVegeta


"L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo.
 L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso.
Allora non sarà trascinato, ma trascinerà.”
Hermann Hesse.




Prologo
Perfezione



Il sole splendeva alto sulla campagna di Resembool, illuminandola in ogni dove.
Tre piccole teste dorate correvano da una parte all’altra del terreno verde senza tregua, giocando allegramente.
- Prendetemi se ci riuscite!- urlò Ed, il maggiore del gruppo, dirigendosi veloce verso un posto qualsiasi della grande campagna, rincorso dal fratellino Al e dalla loro amica, Winry.
- Fratellone, aspetta!-
- Non correre, Ed!-
Lui, imperterrito, non si curava dei continui richiami dei compagni, anzi; le loro urla lo incitavano ad aumentare il ritmo delle proprie gambe.
- Ma dai, siete proprio dei pappamolla! –
- Ah si?!-
Il più piccolo degli Elric lo raggiunse in uno scatto improvviso, scaraventandolo rovinosamente sul suolo, atterrando sulla fresca erba.
Winry li raggiunse, e si unì a quella lotta scherzosa iniziata tra i due.
- Ok ok, mi avete preso! –
- Oh no, ora devi soffrire!-
La bionda cominciò a solleticargli frenetica il pancino, incitando Al ad imitarla.
Ed cominciò a ridere sguaiatamente, tra il divertimento e il dolore.
- B-basta, basta! Ok avete vinto, basta!-
Con le lacrime agli occhi, il biondo venne lasciato dagli amici, mettendosi a sedere e aggiustandosi la maglietta sporca.
- Vincere in questo modo, però…-
- L’hai voluta tu, Ed. – risposa fiera la bambina, ricevendo in risposta un’occhiata furiosa.
- Avanti fratellone, stiamo giocando. E comunque…-
Al si sporse sul fratello, avvicinando alla fronte di quest’ultimo l’indice.
-…toccato!-
Il piccolo Elric prese a correre all’impazzata, seguito meccanicamente da Winry.
- Vi acchiappo!-
Ed in uno scatto improvviso li seguì veloce, tra una risata e un forte richiamo.
I tre corsero divertiti fino in un punto in cui Winry si fermò d’improvviso, e Ed balzò addosso al fratello, facendolo cadere a terra.
- Preso!-
I due risero divertiti, prima di notare l’amica ferma ad osservare l’orizzonte dinanzi a lei.
- Winry, che ti prende?- gli domandò Al, sottraendosi alla presa del fratello maggiore.
- Guarda…-
Al e il fratello seguirono la direzioni degli occhi dell’amica, finché non si trovarono davanti un panorama mozzafiato.
Una vallata di dimensioni enormi, piena di candidi fiori profumati di ogni specie.
- Non l’avevo mai visto questo posto…- disse Ed, con voce bassa, mentre ammirava il tutto.
- Dai, andiamo!-
Winry, in preda all’euforia, si avviò contenta verso la discesa di pietra pericolosa che portava, in una qualche maniera, giù alla vallata.
- Winry! –
Ed la seguì subito, seguito a sua volta da Al.
- Winry aspetta, è pericoloso!-
La bambina lo rispose sicura senza voltarsi, attenta a mantenersi i bordi del leggero vestitino giallo per non cadere.
- Non preoccuparti, ce la posso fare!-
- Ma cosa dici?!-
Il biondo la prese per un polso, trattenendosi ad una pietra ed evitando una caduta di massa.
- Se ti ho detto che è pericoloso, così è!- le urlò poi, preoccupato e arrabbiato allo stesso tempo.
Winry lo guardò con i suoi grandi occhioni azzurri, poi abbassò lo sguardo sconfitta, prima di riempirli di calde lacrime pronte a rigarle il viso.
- W-Winry?-
- Fratellone, l’hai fatta piangere di nuovo!- lo seguì Al, raggiungendo i due con non poca difficoltà.
Winry tentava di trattenersi in tutti i modi, sapeva che le sue lacrime non piacevano affatto ai suoi amichetti.
- Winry…- sibilò piano Ed, stringendo ancora il polso dell’amica nella sua mano destra.
- Io mi preoccupo solo per te, capisci…-
La bimba tirò sul col nasino, prima di passarsi la manina tremante davanti agli occhi umidi.
- Si, lo so... -
Ed la guardò ancora un po’, il tutto sotto lo sguardo attento del fratellino più piccolo.
- Facciamo una cosa: fammi passare davanti, così sono sicuro che tu non ti fai male.  –
- E Al? -
La bionda alzò finalmente gli occhi, guardando l’amico. - Al ne è capace, tranquilla. –
Tirò ancora su col naso, prima di accennare un “si” con la testa e spostandosi di lato.
- Bene. –
Ed le passò davanti e cominciò a scendere, e Al lo seguì, senza prima aver accarezzato la testolina bionda di Winry in un gesto d’affetto.
- Ci siamo quasi…-
Con la linguetta di fuori e un piccolo sforzo, Ed fu il primo a toccare il suolo.
- Vieni Win, ti aiuto .–
La bambina porse le braccia in avanti, aspettando che Ed la prendesse per l’esile corpicino e la posasse delicatamente a terra.
Quando anche Al li raggiunse, i tre si avviarono in corsa verso l’enorme estesa di fiori profumati, accompagnati dalle loro risate cristalline, che nel silenzio di quel posto rimbombavano forti in un eco piacevole e continuo.
Si buttarono tra i fiori, giocarono con essi, si divertirono un mondo.
Mai come quel giorno si erano divertiti tanto: avevano cominciato dal mattino, quando euforici erano schizzati via dalle proprie abitazioni per incontrarsi e giocare spensieratamente, e avrebbero continuato a farlo ancora per un tempo a loro sconosciuto.
Su questo punto, ad Al gli venne in mente una cosa: - Oh…se la mamma viene a sapere che ci siamo allontanati così tanto ci manda a letto senza cena... –
Il maggiore degli Elric sbuffò, lasciandosi cadere all’indietro e atterrando sul morbido suolo.
- Si, solo se lo viene a sapere, però. -
Fece l’occhiolino ad Al, assicurandosi che questo mantenga il segreto, prima che una risata si facesse nuovamente spazio tra i tre.
Winry d’un tratto fu attratta da un fiori lì vicino, uno che non aveva mai visto.
Si sporse dalla sua posizione seduta, e lo raggiunse, stendendosi a pancia sotto e appoggiando il tondo visino sulla mani.
Era un Giglio, bianco e candido. Ma loro non lo sapevano.
- Winry, che fiore è?- domandò Al, incuriosito.
- Non lo so, un fiore bianco come la neve…- rispose la bimba con ingenua tenerezza.
- E’ molto bello, sai? – si alzò la voce di Edward, comodamente ancora steso sull’erba.
- Già…non ne avevo mai visto uno così .–
Winry lo guardò ancora un po’, squadrandolo in ogni particolare.
- Elric…-
Il sibilo della sua voce venne udito appena dai due fratelli, che non mancarono nel guardarla confusi.
- Cosa?-
- Chiamiamolo Elric!-
Ed guardò dapprima il fratello, poi rivolse nuovamente lo sguardo all’amica, mettendosi seduto.
- Elric?  Perché?-
La bimba non distolse gli occhi dal bel fiore: – Perché è il nostro fiore… –, sbottò poi sicura.
- E’ perché proprio Elric? Tu hai un cognome diverso. – rispose pronto Al, avvicinandosi all’amica.
- Lo so. Però tra noi il cognome Elric c’è di più, perché siete in due. E poi Rockbell non ci sta bene…Fiore “Rockbell”, bleah! –
La bimba assunse un espressione di ingenuo disgusto, sotto lo sguardo divertito dei due amici.
- Ok, per me va bene. –
- Anche per me. –
Si diedero un’ultima occhiata, dopo di ché Ed si alzò in piedi e si stiracchiò per bene.
- Bene, ora è meglio tornare a casa. La mamma e la zia Sarah saranno preoccupate, e poi ho una fame…-
Al e Winry annuirono, e cominciarono a correre felici verso casa, lasciando Ed alla sprovvista.
- Ma…ehi, aspettate!-
Li rincorse veloce, diretto insieme a loro sulla via del ritorno.
Il fiore, quel candido Giglio profumato, rimase lì, in quella distesa di fiori così diversi da esso.
L’unico, tra così tante specie, che spendeva più di tutti.
La vita era semplicemente perfetta.

















Dopo vari dubbi e ripensamenti, ho avuto il coraggio di postare il prologo di questa mia prima LongFic.
I primi capitoli risalgono a circa un anno fa, e il mio modo di scrivere era assai diverso da quello di oggi, quindi non sapevo cosa fare. Ho riparato un po’ tutto e l’ho continuata, rendendola ciò che pian piano leggerete. Devo dire che non sono ancora sicura, ma c’è sempre una prima volta ^^”
Bene, questo che avete appena letto è il prologo di tutta la storia. Non si capisce granché, ma arriverà il momento in cui questo pezzo verrà ripreso.
Ho voluto far apparire la felicità e la spensieratezza dei tre il più possibile; sono bambini allegri e cui non è ancora successo nulla ( i genitori di Winry sono ancora vivi), tre amici inseparabili che si vogliono un gran bene, e passano intere giornate a giocare nella loro campagna. Credo che questo sia stato il periodo della vita più bello per i fratelli Elric e per Winry.
Un ultimo avvertimento: nella mia Fiction non ci saranno misteri da svelare o rancori; è una fiction dolce, piena di zucchero e miele ^^ ( due cose che odio, ma tanto per farvi un’idea…)
E, naturalmente, è una EdWin ^_^
Al prossimo chappy!



Next --->
- Hai già in mente cosa farai?-
Ed lasciò perdere il braccio ormai andato, e rispose al Colonnello guardandolo sott’occhi.
- Certo, andrò dalla mia meccanica a Rush Valley. Ora devo scappare perché devo prendere il treno. Lei mi ha trattenuto anche per troppo tempo.


  
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