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Autore: Mitsuki no Kaze    06/07/2015    2 recensioni
- Yuu-kun, sai quali sono i compiti di un Generale?-
[...]
- Cosa sta tentando di dirmi?!-
- Che… Ecco… ho un allievo per te. O meglio, un’allieva.-
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo XVI - Home.


 
- Sono a casa.-
Allen aveva appena messo piede all’Ordine Oscuro e quelle parole fluirono rapide e spontanee, assieme alle lacrime che gli rigarono il volto senza che lui stesso se ne rendesse conto.
Era tornato, era nella sua Home dopo tanto tempo tanto da non sembragli nemmeno vero.
Quello però non era il tempo per i sentimentalismi. Stava ancora trascinando Apokryphos con la Crown Belt e dovevano agire tempestivamente per renderlo inoffensivo, o sarebbe stato un disastro.
- Portatelo da Hevlaska! Immediatamente!- comandò Komui mentre gli correva incontro.
Allen non ci pensò due volte, si preoccupò solo di poggiare a terra Miranda, ancora priva di conoscenza tra le proprie braccia e procedette verso la zona dell’Ordine occupata dalla prima Esorcista, Custode del Cubo. Lei avrebbe sicuramente trovato un modo per placare Apokryphos.
Il loro cammino fu però interrotto da Chaoji.
- Un Noah! Allen Walker ha portato un nemico all’interno dell’ordine Oscuro!-
Nessuno si era praticamente accorto della presenza di Tyki, tutti erano troppo presi dalla missione  dall’arrivo improvviso degli Esorcisti tramite un Gate non dell’Arca dell’Ordine.
L’allarme dato da Chaoji aveva però mobilitato tutti gli Esorcisti, che si prepararono al combattimento in pochissimi secondi.
Allen imprecò a denti stretti. Tyki era arrivato proprio quando tutti gli altri erano già entrati nel Gate, solo Miranda sapeva che il Noah era strettamente fondamentale per controllare l’Innocence umanoide, ma lei in quel momento era ancora svenuta e non poteva aiutarlo a spiegare la situazione.
- Sì, l’ho portato con me perché il suo potere sta evitando che la Kekkai si rompa! Senza di lui Apokryphos si libererebbe e sarebbe un disastro!- provò a spiegare.
Cercò con lo sguardo appoggio in Lavi, Kanda e Lenalee, i quali disattivarono immediatamente le Innocence. Sorrise, colmo di gratitudine. Non si aspettava niente di diverso dai suoi migliori amici.
- Un disastro? Apokryphos è un tipo di Innocece estremamente vicina al Cuore, no?- riprese Chaoji. – Perché dovrebbe attaccare noi, Apostoli di Dio?-
Allen sollevò il volto verso il ragazzo cinese, senza rispondergli. Cosa poteva dirgli? Aveva ragione, Apokryphos proteggeva il Cuore e proprio per adempiere al suo compito avrebbe attaccato lui, portatore della Memory del Quattordicesimo, dato che è una minaccia per il Cuore stesso. Il disastro sarebbe accaduto e proprio perché i suoi amici avrebbero affrontato la creatura per difenderlo. Proprio mentre cercava una soluzione per scongiurare una simile tragedia, gli occhi di Chaoji si fecero più grandi.
- Apokryphos vuole te. Perché tu sei un Noah.- Aveva capito. – Quindi hai portato un tuo simile per farti aiutare.-
Aveva parlato con tono ostile e il bracciale attorno al suo posto aveva cominciato a brillare. Prima che riuscisse a reagire Lavi, Kanda e Lenalee si pararono davanti ad Allen, facendo scudo attorno al lui.
- Non hai capito niente, idiota.- sibilò Kanda sguainando Mugen.
- Se Allen ha portato qui il Noah è solo per farsi aiutare con Apokriphos! Lui non sta con il Conte del Millennio!- esclamò Lavi.
Presto anche Kaya ed Akita accorsero al fianco dei due ragazzi.
Prima che la situazione potesse degenerare, Komui si mise in mezzo.
- Per ora la nostra priorità è fermare Apokriphos. Il suo potere danneggerebbe anche le vostre Innocence, nonostante il suo obbiettivo è solo Allen.- si fermò un attimo ad osservare l’Esorcista dai capelli bianchi e il Noah a due passi dietro di lui. – Io mi fido di Allen e fino ad oggi non mi ha mai dato motivo di dubitare delle sue decisioni. Se ha portato qui questa persona, una ragione ci sarà, non facciamoci prendere dal panico.-
Chaoji non ribatté dopo l’intervento del Supervisore e il gruppo riprese ad avanzare.
Allen osservò Tyki di sottecchi, che fino a quel momento non aveva fatto nulla o detto una parola.
- Grazie.- gli disse semplicemente.
Il moro puntò i suoi occhi dorati nei suoi argentati, che lo guardavano con discrezione.
- Perché mi ringrazi, Shonen?-
- Perché non hai reagito a quelle provocazioni.-
- Se lo avessi fatto sarebbe finita male, no? E qua dentro da solo non avrei molte possibilità per farcela. Sarebbe stato stupido.-
Il ragazzo non rispose, riprese a guardare davanti a sé.
Non appena giunsero da Hevlaska, l’Esorcista allungò le sue dita, avvolgendo così la Kekka, che si frantumò immediatamente nonostante l’effetto rinforzante dato dal potere di Tyki. Solo quando la Custode del Cubo affermò che Apokryphos non era più un pericolo, gli Esorcisti e il Supervisore si rilassarono.
A quel punto Komui puntò la propria attenzione su Tyki.
- Adesso spiegami perché sei qui, non credo che tu ti sia introdotto nella nostra Base principale solo per aiutarci.-
Il Noah ricambiò lo sguardo del cinese per un lungo attimo.
- Komui! Sono stato io chiedere di aiutarci! Senza il potere di un Noah la Kekkai non avrebbe retto e il vostro tentativo sarebbe stato vano!- s’intromise Allen.
- Non parlavo con te.- lo riprese il Supervisore. – Voglio che mi risponda lui, Tyki Mikk se non erro.-
Il giovane dai capelli candidi rimase sorpreso dal tono che l’uomo aveva usato. Komui era molto serio, la sua preoccupazione era quasi palpabile.
Tyki, invece sorrise. Sembrava soddisfatto del tono che gli era stato riservato.
- Dice bene, sono Tyki Mikk. Mentre lei è Komui Lee, Supervisore del Ordine Oscuro.-
- Corretto. Allora?-
Il sorriso del Noah del Piacere si fece più ampio.
- E’ come ha detto il ragazzo. Mi ha quasi supplicato di essere aiutato! E poi Apokryphos è un problema anche per noi.-
- Dunque tu sei andato direttamente nel covo nemico, solo per eliminare una minaccia comune? Non è stata una mossa incauta? Qui ti potremmo eliminare immediatamente.-
Lui annuì con il capo.
- Ne sono consapevole. Il ragazzo mi ha però detto che voi sarete comprensivi con me, dato che non vi sto facendo alcun male. Sostiene che, come avete accettato lui, nonostante la sua Memory, accetterete anche me.-
Komui sospirò pesantemente. Spostò lo sguardo e vide gli occhi di Allen fissarlo con insistenza. Capì di non avere molta altra scelta.
 
Tyki fu chiuso in una cella ai piani più bassi della Sede Europea. Il Noah certo non si aspettava niente di diverso, anzi doveva ammettere di essere sorpreso. Pensava di avere messo seriamente a rischio la propria vita, seguendo Allen, invece si era sbagliato.
Certo non era stato ben accolto, era pur sempre un nemico e il semplice fatto di non essere stato ucciso seduta stante da tutti gli Esorcisti presenti, era già una piccola vittoria.
Un vittoria per cosa esattamente? Per essersi schierato con gli Esorcisti o per essere riuscito ad infiltrarsi nella tana del nemico, per poterlo colpire dall’interno?
Chiuse gli occhi e si lasciò cadere sulla branda.
Era un guaio che non lo sapesse nemmeno lui.
 
Dopo aver lasciato Tyki nella prigione dell’Ordine, Allen poté finalmente trarre un sospiro di liberazione e godersi il ritorno a casa. Lavi, Kanda, Lenalee e le due nuove Esorciste lo avevano preceduto al refettorio, mentre lui andava con Komui a rinchiudere il Noah nei sotterranei, quindi decise di raggiungerli.
Mentre camminava per i corridoi non poteva fare a meno di essere sollevato da come erano andate le cose. In particolare per come avevano reagito i propri compagni alla vista di Tyki. La reazione di Chaoji era più che giustificata, ma era comunque grato ai suoi amici di essersi fidato di lui e del suo giudizio.
Quei pensieri gli fecero compagnia fin quando non arrivò alla mensa.
Ritrovò tutti seduti ai tavoli, intenti a mangiare e a chiacchierare. Tutti gli Esorcisti erano all’Ordine Oscuro, Generali compresi, il che era un evento più unico che raro dato che solitamente molti erano in missione. Il ragazzo però capì che l’operazione che avevano appena portato a termine aveva mobilitato tutti. Allen si rese conto che catturare Apokryphos non serviva solo per riportare lui a casa, ma era un passo importante per acquisire informazioni sul Cuore, proprio come aveva detto Lavi a Londra. Scoprire dove si trovasse, sarebbe stata la mossa decisiva contro i Noah.
Lenalee fu la prima ad accorgersi di lui, non appena varcò la soglia del refettorio e subito lo chiamò a gran voce.
- Allen!-
Lui le sorrise e si avvicinò. La ragazza nel mentre si era alzata in piedi ed aveva lanciato le braccia attorno al suo collo, abbracciandolo con forza.
Cominciò a piangere sommessamente, mentre lui ricambiava la stretta e tutti gli altri si avvicinavano, dando affettuose pacche sulle spalle del giovane ed abbracciandolo discretamente, per quanto riuscissero dato che la ragazza cinese non accennava dallo staccarsi dall’amico.
Essere accolto da tutti i propri amici, fece tornare le lacrime agli occhi argentati di Allen che riprese a piangere, potendo finalmente sfogare i sentimenti che aveva dovuto trattenere non appena era arrivato all’Ordine Oscuro.
Non appena si fu calmato, salutò tutti i vecchi amici, anche altri di loro si erano commossi, Crowley e Miranda per esempio, e conobbe anche Kaya, con cui non aveva ancora avuto modo di parlare. Timothy si aggrappò al suo braccio iniziando a dondolare, imitando Lau Jimin, nel tentativo di attirare l’attenzione del ragazzo su quanto fosse cresciuto in quei mesi.
Giunsero anche gli scienziati e nemmeno Johnny riuscì a trattenere le lacrime, non appena lo rivide, facendo quasi saltare i nervi a Kanda che non ne poteva più di sentire gente piangere.
Gli raccontarono molte cose accadute durante la sua assenza. Del fidanzamento di Lavi e Kaya, di come Kanda stava allenando Akita, come sua allieva e tutte le missioni che avevano affrontato in quei mesi.
Allen si sentì come se avesse perso tanto, troppo delle vite dei suoi amici, ma loro fecero di tutto per tirargli su il morale e non fargli pesare la sua assenza. Kaya durante la lunga chiacchierata gli fece un disegno ed Inu richiese tante carezze, chiamandolo con una zampa, segno che la presenza del ragazzo gli facesse piacere.
Chaoji se ne stette in disparte. Lanciava qualche occhiata torva in direzione del gruppo che festeggiava, ma non s’intromise di nuovo.
Gli altri Esorcisti però non nascosero la loro preoccupazione rispetto la presenza di Tyki all’Ordine, ma Allen li rassicurò, appoggiato da Akita, la quale aveva avuto modo di conoscere il terzo figlio di Noè in occasione della prima missione a Londra a cui aveva partecipato con Kanda. Quella volta il Noah aveva detto che non avrebbe attaccato gli Esorcisti ed aveva mantenuto la parola, perciò lei non si aspettava diversamente in quell’occasione.
 
- Vieni con me.-
Kanda lo aveva fermato in un corridoio, prima che potesse entrare in quella che era la sua vecchia camera, quando era ormai sera.
Lo spadaccino non gli spiegò dove lo volesse portare, ma sembrava qualcosa di importante. Allen lo seguì in silenzio, notando che il giapponese faceva attenzione a non essere visto da finders, uomini della sezione scientifica o da altri Esorcisti, ma nemmeno per quello il ragazzo chiese spiegazioni. Avrebbe avuto le risposte che cercava non appena sarebbero giusti a destinazione.
Uscirono dal castello, da un ingresso secondario e poco agibile. Sembrava che Kanda lo conoscesse bene, il che fece insospettire ancora di più il giovane dai capelli candidi. Nascondeva qualcosa da qualche tempo e la stava condividendo proprio con lui.
Erano diretti al giardino e sotto un grande albero, abbastanza lontano dal castello da non essere visti da qualcuno affacciato a qualche finestra, una persona li aspettava.
Allen accelerò il passo, non appena ebbe capito chi fosse, superando Kanda in poche falcate.
- Link!- esclamò.
Il Corvo lo salutò con un mezzo sorriso e con un cenno del capo.
- Buonasera, Walker.-
- Pensavo fossi morto! Credevo che Apokryphos…-
Il biondo negò con il capo.
- Quando sono stato ferito, Zu Mei Chan mi ha salvato la vita, tramite Atuuda, il suo Golem guaritore.-
Il ragazzo annuì con il capo nel sentire quelle parole e constatare con i propri occhi che l’altro stesse davvero bene.
- Sono felice di vederti sano e salvo.- disse con la voce un po’ incrinata.
Kanda se ne accorse e non perse l’occasione per riprenderlo.
- Moyashi, non starai piangendo ancora?!-
Allen sobbalzò e si affrettò ad asciugare gli occhi umidi.
- Non sto piangendo! Sono solo un po’ emozionato per essere tornato qui e trovarvi tutti bene.-
Lo spadaccino fece schioccare la lingua.
- Secondo me ti sei rammollito.-
- In ogni caso…- intervenne l’Ispettore. – Non dire a nessuno che mi hai incontrato, nemmeno a Lvellie.-
- Perché? Nemmeno lui sa che sei vivo?- domandò il ragazzo.
- Non è questo, lui sa che sto bene. E’ che vuole che ti sorvegli, quindi tu dovresti credermi morto come tutti.- spiegò Link.
- Stai disobbedendo ad un ordine, quindi.- osservò l’Esorcista dai capelli bianchi.
- Diciamo che non appoggio del tutto le sue posizioni, in particolare quello che pensa su di te. Voglio proprio metterti in guardia contro di lui.-
- Tenterà di usarmi per arrivare alla Memory del Quattordicesimo?-
- E’ probabile. Tra l’altro, so che hai fatto entrare un Noah qui, all’Ordine Oscuro. Questo non ti metterà in buona luce ai suoi occhi.-
Allen annuì.
- Penserà che l’ho fatto entrare come mio complice per distruggere il quartier generale e che mi sia schierato con i Noah.-
- Esatto.- confermò il biondo. – Accertati che quel Noah non ti tradisca, Walker.-
Lui sorrise.
- Non temere. Mi fido di Tyki.-
- Speriamo che non tu non ti sia fatto abbindolare, Moyashi.- s’inserì Kanda.
- Smettila di chiamarmi così! Il mio nome è Allen!- sbottò lui, mentre il giapponese si voltava dall’altra parte, stizzito.
- A proposito, lui dov’è per ora?- riprese il ragazzo.
- Chi, Lvellie?- domandò Link.
All’annuire di Allen, Kanda rispose.
- E’ al Vaticano, doveva fare cose con non so chi.-
Il giovane inarcò un sopracciglio.
- Io sarò pure una mammoletta, ma tu sei proprio scemo.- lo punzecchiò.
- Come ti permetti, moccioso!- sbraitò l’altro.
- «Fare cose con non so chi» ti sembra qualcosa di intelligente da dire?- insistette il ragazzo, facendogli la linguaccia.
Link sbuffò a quei battibecchi, ma non intervenne.
- Non posso crederci che si stata tua l’idea di usa re la Dark Matter per le Kekkai!- esclamò Allen.
A quella frase il giapponese si placò, emettendo comunque un verso infastidito.
- Infatti non è un’idea mia. Ci ha pensato lui.- disse indicando il Corvo.
Il ragazzo dai capelli bianchi sposto lo sguardo dallo spadaccino all’Ispettore, confuso.
- Lo sapevo!- esclamò infine. – Non potevi essere così intelligente!-
- Maledetto!- imprecò Kanda a denti stretti incassando il colpo.
Il giovane si voltò poi verso il biondo.
- Allora credo di doverti ringraziare. Se non fosse stato per te non sarei potuto tornare alla Home.- disse sorridendo.
 
 
- Un Noah nelle segrete?!- gridò il Sovrintendente Lvellie, sgranando gli occhi.
Komui annuì, con il capo senza dire una parola, mantenendo il più possibile la compostezza.
L’inglese aprì con forza la porta del proprio ufficio, seguito poco dopo dal Supervisore della Sede Europea.
- Perché l’avete fatto entrare?!- urlò ancora quello.
Il cinese chiuse la porta e lo fissò da oltre le lenti.
- E’ arrivato con un Gate e stava tenendo ancora in funzione la Kekkai che imprigionava Apokryphos, era indispensabile per la riuscita della sua cattura.-
- Avete fatto usare ad un nemico la nostra Arca?!- ruggì.
L’uomo dai capelli neri chiuse per un attimo gli occhi e prese un respiro.
- Non era un nostro Gate.-
Non poteva nascondere la presenza di Allen, era stato un miracolo che il Sovrintendente non l’avesse scoperto da solo, semplicemente passando per i corridoi, dato che la notizia del ritorno del ragazzo si era diffusa i fretta.
- Walker!- esclamò infatti l’inglese. – Si è introdotto qui con altro Noah!-
- No, signore. Allen ha collaborato con la squadra di Esorcisti incaricata di riportarlo qui.- precisò il Supervisore.
Lvellie si sedette alla scrivania e poggiò il viso alle dita incrociate, i gomiti poggiati alla superfice in legno dello scrittoio.
 sembro pensarci un po’ su. Si sedette alla scrivania e poggiò il viso alle dita incrociate, i gomiti poggiati alla superfice in legno dello scrittoio.
- Ammettiamo che sia vero, perché il ragazzo potrebbe pure mentire, perché il Noah non è stato eliminato?-
- Perché non ha danneggiato nessuno di noi, anzi ha collaborato ad una nostra operazione.-
- E’ pur sempre un nemico!-
- Noi però non ci comportiamo ciecamente. Abbiamo un debito nei suoi confronti e dobbiamo renderglielo.- disse con fermezza Komui.
Il Supervisore aprì bocca per replicare, ma una strana vibrazione si diffuse per la stanza, facendo tremare gli oggetti sui mobili e dondolare i quadri appesi alle pareti.
I due uomini restarono immobili a guardarsi in torno, poi si scambiarono un’occhiata.
- Cosa sta succedendo…?- domandò a mezza voce il Sovrintendente.
Un boato assordante fu la risposta che ricevette.
 
Angolo Autrice
 
Lo so, lo so… avevo promesso che avrei aggiornato a Giugno, ma sono ritardo di una settimana. Vi chiedo scusa (come sempre-), ma ho delle buone motivazioni (?)
Sono nel bel mezzo della sessione estiva, e chiunque è all’università sa che non è proprio il periodo migliore della vita di uno studente :’D Tra l’altro si sono aggiunti problemi personali che non mi hanno di certo aiutata, quindi riuscire a pubblicare questo capitolo con solo una settimana di ritardo devo dire che è un successo.
Quest’aggiornamento non è proprio dei migliori, ma per le condizioni psicofisiche in cui l’ho scritto, posso giudicarmi soddisfatta, onestamente. E’ venuto breve, lo so, mi scuso anche per questo, ma è pur sempre un capitolo di passaggio e non potevano succedere molte altre cose. Spero di farmi perdonare con i capitoli successivi! A proposito, proverò a recuperare il ritardo di questo aggiornamento ad Agosto, sperando di non sforare anche in quel caso :’D C’è sempre la sessione di settembre, purtroppo.
In ogni caso, grazie per continuare a seguire la storia, ormai siamo entrati nella fase più o meno finale, aspettatevi cose, poi una piccola pausa e infine ci sarà il vero e proprio finale.
Mi sono espressa non tanto diversamente dal nostro caro Kanda, ma i miei neuroni chiedono pietà e non ho la forza per spiegarmi meglio x°° In realtà nemmeno voglio, veramente… Vi devo lasciare con la suspense (?) Posso anticiparvi che i prossimi due capitoli saranno pieni di roba, ecco.
… O almeno, dovrebbero-
Basta, la chiudo qui-
Ringrazio come sempre Ya_mi per la sua recensione al capitolo precedente e per avermi aiutata con questo <3
Un bacione e a presto!
~ Mitsuki <3
 
   
 
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