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Autore: SusyToma    06/07/2015    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sophie e Julia arrivassero insieme all'hotel e Niklas scambiasse per errore Julia per sua sorella Sophie?
Un'alternativa alla storia della decima stagione.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La cena era quasi pronta, ma Niklas stava controllando che tutto procedesse alla perfezione.
Durante la festa non sarebbe stato presente in cucina e voleva che fosse tutto in ordine. All’inizio non era entusiasta della festa, alla fine però si era lasciato contagiare da quell’entusiasmo e dalla voglia di fare qualcosa per Sophie. Molto del merito andava anche a Julia e mente nella sua mente rivedeva il suo sorriso, si scoprì a sorridere a sua volta.
La sua Sirena gli era entrata dritta nel cuore e l’aveva fatto con una velocità sorprendente.
«Sapevo che ti avrei trovato qui» - entrò in quel momento proprio Julia - «ho detto a Sebastian di portare Sophie nella sala rossa tra cinque minuti, spero che tu sia pronto».
Niklas stava per dirle di essere pronto da un bel po’, quando si voltò a guardarla e restò quasi senza fiato.
Non l’aveva mai vista con un vestito ma era una visione magnifica, se non l’avesse già conosciuta sarebbe andato da lei all’istante per presentarsi subito.
«Niklas» - lo riportò alla realtà Julia - «sei pronto o no?»
«Sei bellissima» rispose Niklas ed era la verità.
Si avvicinò a lei e non poté evitare che le sue mani sfiorassero i suoi capelli, ricordava benissimo la sensazione che aveva provato quando l’aveva baciata al lago. Voleva ripetere l’esperienza, adesso non c’erano più ostacoli, lei non era sua sorella e lui era completamente libero da rimorsi.
Gli occhi di Julia esprimevano il suo stesso desiderio quando si intrecciarono ai propri, sembrava proprio che la festa, la cena e tutto il resto fosse del tutto accantonato perché quando erano insieme niente aveva più significato.
«Ah eccovi qui, Frederich mi ha mandato a cercarvi siete pronti?».
Julia quasi sobbalzò quando sentirono qualcuno entrare e Niklas sospirò frustrato per quell’ennesima interruzione.
Charlotte Saalfeld ignara di tutto aspettava impaziente una loro risposta e fu Julia a rispondere per prima.
«Stavamo giusto venendo».
A Niklas non stava antipatica la moglie di suo padre, gli sembrava una persona a posto ma in quel momento avrebbe preferito non fosse tanto zelante nell’acconsentire alle richieste di suo marito.
La sala rossa era pronta, ogni dettaglio era a posto e cosa strana Niklas vide suo padre essere davvero emozionato per quel momento.
Qualcuno diede il segnale che Sophie stava arrivando e Tina, una delle cameriere che Julia aveva invitato alla festa spense la luce.
Sophie stava dicendo qualcosa a Sebastian quando si bloccò vedendo tutto buio di colpo, stava per dire qualcosa quando di colpo tutti urlarono insieme:
«Sorpresa! »
Le luci si accesero e qualcuno lanciò in aria coriandoli colorati.
L’espressione di Sophie non aveva paragoni, emozionata, felice, raggiante e piena di vita urlò di gioia mentre accusava Sebastian di averla presa in giro.
Poi abbraccio Frederich che le augurò un buon compleanno e poi ringraziò anche Charlotte.
Quando strinse in un abbraccio Julia, Niklas notò quanto profondo fosse il legame di quelle due ragazze che senza troppe parole comunicavano con gli sguardi un senso di amicizia reale e forte.
«Stamattina ero convinta che nessuno si fosse ricordato del mio compleanno» - ammise Sophie con una smorfia contrariata - «mi avete tutti presa in giro»
«Altrimenti che sorpresa sarebbe stata?» - l’avvolse in un abbraccio Niklas - «auguri sorellina».
Cominciò a partire la musica e qualcuno già incominciò a ballare in pista. Non c’erano molti invitati, suo padre aveva voluto qualcosa di intimo e personale e Sophie ne sembrava più che lieta.
Charlotte fu la prima a dare il suo regalo alla festeggiata e se Sophie sembrava contenta del nuovo cappello regalato, quasi strillò di gioia quando Niklas le porse la borsa che insieme a Julia avevano scelto come regalo.
Niklas aveva scoperto che Julia aveva un vero talento per la creazione delle borse e quando lei aveva proposto la sua idea, Niklas aveva visto la luce accendersi nei suoi occhi mentre creava dal nulla una borsa perfetta ed esclusiva per la sua migliore amica.
Niklas l’aveva aiutata perdendo quasi una notte di sonno a cercare tutto il materiale che le serviva ma alla fine ne era valsa la pena, l’espressione di Sophie era raggiante.
«E’ bellissima!» esclamò stringendo in un forte abbraccio Julia che però guardò verso di lui
«E’ anche merito di tuo fratello, mi ha supportato molto nella realizzazione di questa borsa»
«Ti deve essere costato tanto passarci tanto tempo insieme, immagino» usò un tono scherzoso Sophie e Julia l’ammonì con un’occhiataccia.
«Lascio correre perché oggi è la tua festa, ma vedi di non esagerare ok? ».
Sophie non sembrava per nulla intimorita da quella velata minaccia e cominciò a far vedere a tutti il suo nuovo regalo.
«Operazione compiuta» osservò Niklas
«Si la borsa le è piaciuta parecchio» asserì Julia seguendo con lo sguardo l’amica che adesso stava mostrando a Sebastian il suo regalo.
«Hai un vero talento, dovresti sfruttarlo» osservò Niklas
«Grazie»
«No dico sul serio, il tuo talento non va sottovalutato, molte persone potrebbero volere un giorno quella stessa borsa e tu potresti guadagnarci molto»
«Mi stai dicendo che dovrei considerarlo come un lavoro?» chiese Julia quasi scettica poi Niklas le vide quella luce illuminarle gli occhi perché stava sicuramente valutando l’idea, e sorrise.
«Assolutamente sì»
«Almeno per i primi tempi mi servirà un aiutante»
«A patto che tu mi aiuti in cucina, posso farlo io»
«Aiutarti in cucina? Hai idea di quanto sei severo sul tuo lavoro?» gli lanciò un’occhiataccia Julia
«Disse la ragazza che mi ha fatto sgobbare tutta la notte» ribatté pronto Niklas e Julia sorrise.
Niklas adorava quando sorrideva in quel modo, le prese una mano senza smettere di guardarla.
«Balliamo? ».
Julia annuì e Niklas la condusse in pista potendo finalmente stringerla tra le braccia grazie a un lento che qualcuno aveva messo.
Julia sembrava emozionata quanto lui e Niklas si chiese come fosse possibile che una ragazza che conosceva appena come Julia, riusciva a farlo sentire così completo e in pace col mondo.
La sala era decorata con una miriade di palloncini, qualcuno li fece scoppiare per sbaglio e si creò un brusio divertito ma, Niklas ci badò appena concentrato solo su Julia.
Quando cominciarono ad arrivare le prime portate dai camerieri, Sophie urlò estasiata che la cucina thailandese era proprio quello che voleva, si prodigò in ringraziamenti ma Niklas la ascoltò appena. Sembrava che tutto intorno a lui fosse sparito perché accanto a lei vedeva solo Julia e la voglia di tenerla sempre con se.
Non gli importava che non fossero realmente da soli, voleva baciarla e sapeva che anche Julia voleva la stessa cosa.
Stava per avvicinarsi di più a lei quando improvvisamente Julia sembrò perdere l’equilibrio.
Niklas la sorresse velocemente prima che cadesse e la guardò seriamente preoccupato.
«Julia stai bene? »
«Ape» sussurrò lei come non se avesse più forze e socchiudendo gli occhi.
Niklas la prese in braccio e la portò su una sedia più vicina rompendo al suo passaggio dei palloncini che crearono un rumore confuso nella festa.
«Julia cosa significa? Stai bene?» ripeté sempre più inquieto perché lei sembrava non trovare la forza nemmeno per parlare.
«Che succede?» chiese Sebastian arrivato in quel momento
«Non lo so lei è…»
«Ape» continuava a ripetere Julia e Niklas stava per chiederle di nuovo cosa intendesse dire, Sebastian invece sembrava aver capito tutto.
Si girò verso Sophie urlando.
«Le serve l’iniezione, dov’è la sua borsa? ».
Sophie corse a recuperarla mentre l’ansia di Niklas cresceva a dismisura.
«Cosa sta succedendo? »
«Julia è allergica alle api, dev’essere stata punta» - spiegò Sebastian - «la finestra è aperta e questa è la stagione adatta per loro»
«E’… grave?» - faticò a pronunciare la parola Niklas - «starà bene?  »
«Dopo l’iniezione si» lo rassicurò Sebastian ma sembrava lo stesso preoccupato e questo non servì a placare l’agitazione di Niklas.
Sophie arrivò e con gesti pratici, Sebastian riuscì a farla respirare in modo normale.
Julia aprì gli occhi e cercava di sorridere a tutti apprensivi per la sua salute.
«Sto bene»
«Forse è il caso che adesso tu vada a risposare» disse invece Sophie
«No, non voglio rovinare la tua festa»
«Non rovini un bel niente, anzi secondo me dovresti farti vedere dal medico per sicurezza» replicò Sebastian
«Penso sia un’ottima idea» concordò Niklas.
Julia tentò di alzarsi ma sembrava essere priva di forze. Senza pensarci due volte, Niklas la prese in braccio ignorando le occhiate degli altri e la portò fuori.
«Niklas…»
«Ti porto dal dottore, tu non sforzarti».
Lei sembrava stanca anche di protestare, poggiò la testa sulla sua spalla e si lasciò docilmente portare.
Non era così che aveva immaginato la fine della festa, pensò Niklas mentre si dirigeva nell’ambulatorio del dottore, ma almeno Julia era tra le sue braccia e la sensazione era bella come ricordava.
   
 
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