Dopo 6 mesi ce l’ho fatta!! Questo è l’ultimo capitolo
prima di un piccolo epilogo, ringrazio col cuore chi l’ha seguita qui, grazie
davvero, e ringrazio le mie donnine, coloro che l’hanno fatta andare avanti a
forza di urla e minaccie di distruzione della mia
collezione himmica. Luv ya angelz
Capitolo 14
And love (of course) said NO
Kill me
I begged and love said no
Leave me
for dead and let me go
Kill me
I cried and love said no
Kill me
I cried and love said no
Forse andare li
non era stata l’idea migliore che avessi potuto avere. Ero appena scesa dal taksi e già sentivo ogni giuntura del mio corpo che stava andando in ipotermia.
Ma tra i brividi mi feci forza e mi diressi verso le scale.
Davanti a me, Tuomiokirkko si ergeva pallida nella luce dolce e fioca dei
pochi lampioni che illuminavano la grande piazza del Senato, e rischiaravano
con leggerezza la strada a quei pochi coraggiosi che si affannavano a salire le
sue scale di notte.
Doveva essere li
davanti, pregai, davanti all’unica
chiesa dove amavamo andare, magari anche solo a bere un caffè sulle sue scale o
a chiacchierare dopo un concerto.
Aguzzai la
vista, ma era troppo scuro e troppo lontano, quindi mi misi l’animo in pace e
mi costrinsi a salire la ghiacciata scalinata.
Dopo solo pochi
gradini però scorsi una figura che camminava lungo il ciglio delle scale,
all’esatto opposto di dove mi trovavo io. Urlare non sarebbe servito perché non
mi avrebbe sentito, così affrettai il passo.
La mia mente
voleva correre ma il mio corpo non ce la faceva, così mi settai su un andatura
media, ma a metà delle scale dovetti fermarmi per riprendere fiato. Mi sedetti
sul primo gradino disponibile e attesi che i miei polmoni ricominciassero a
funzionare e la mia schiena smettesse di urlarmi bestemmie in aramaico antico
codificato.
Ma,
improvvisamente, un braccio avvolse le mie spalle e un altro corpo infagottato
si appoggiò accanto al mio.
Voltandomi
incontrai i suoi occhi verdi, incatenando il mio sguardo al suo e cercando di
non perdermi nel mare di emozioni che ondeggiavano nel suo sguardo luminoso.
-Ciao, Fiona- mi disse baciandomi la fronte e appoggiando la sua
testa alla mia.
-Ciao, Shrek- risposi meravigliandomi che si ricordasse questa
storia.
La prima volta
che Olivia ci aveva visti insieme, reduci da un accesa discussione e quindi
appiccati come meduse l’uno all’altro era venuta da noi, ci aveva studiato per
qualche minuto poi aveva proferito la sua sentenza.
-Voi due siete
come Shrek e Fiona- aveva
detto la bambina con tono saggio, ripreso sicuramente dal padre.
-Grazie Olivia,
che bel complimento- avevo risposto ridendo.
-Ah, ma voi
siete la versione figa-
Ville e Linde si
erano quasi rotolati per terra dalle risate, io invece avevo riflettuto su quel
commento della piccola. Un po’ in fondo era vero, eravamo proprio come i due
orchi della Dreamworks, chiusi nella nostra torre
coperta d’edera, il fango era meglio evitarlo, ed eravamo sempre protetti dalla
nostra bolla di felicità e dai nostri amici più cari, un paio di ciuchini e
vari gatti con gli stivali, sempre pronti a fare gli occhi dolci per ricevere
qualche favore. Ogni tanto un Azzurro di passaggio disturbava il nostro quieto
vivere, ma per loro, avevamo Zenzy…
Le parole, come
al solito, sembravano essere inutili tra di noi. Appena la mia mano fu nella
sua capii che potevo ritenermi perdonato e decisamente più fortunato di quanto
mi meritassi.
-Sono stato una
testa di…-
-Cazzo! Si, lo
sei stato, ma sei la mia testa di cazzo, bugiarda e infida, e mi vai più che
bene così- rispose Bianca, stringendosi a me.-Ma la prossima volta dimmelo, se
vorrai evitare di essere bruciato sul rogo insieme alle tue orride camicie con
stampe strane-.
-Promesso- misi
la mia mano e la sua sul mio cuore, e girandomi le diedi un bacio, un bacio al
ghiacciolo, ma comunque un signor bacio.
-E poi sai-
aggiunse contro le mie labbra –la signorina qui non ne voleva sapere di stare
senza di te-
Mise la mia mano
sul suo ventre per farmi sentire, percepii un piccolo movimento, come una
manina che si spostava verso la mia, sapevo che era frutto della mia fantasia, Eeva era ancora troppo piccola perché potessi già sentire
la sua mano, ma amavo l’idea che io e mia figlia già sentissimo disperatamente la
mancanza l’uno dell’altro.
Feci alzare in
piedi Bianca e la portai davanti a me. Il mio orecchio poggiato alla sua
pancia, che ascoltava il battito costante del piccolo cuore racchiuso li
dentro.
-Andiamo a casa,
che dici?-mi chiese dopo vari minuti, mettendomi le mani nei capelli e
guardandomi.
-Direi di si-
risposi- c’è giusto un letto sul quale non vedo l’ora di “dormire.”-
Per la prossima
volta che avessimo litigato, dovevo ricordarmi che era meglio farlo a casa,
perché tanto lo sapevano entrambi che andava sempre a finire così. Come fai a
tenere il muso a chi ti conosce meglio di te stesso?
-Ottima idea,
mio principe della notte, anche io ho una certa voglia di stendermi sotto le
coperte a “dormire”- disse facendomi alzare e prendendomi per mano.
-Ci sono tutti
dentro, Ville- dissi mentre si stava divertendo a baciarmi il collo,
disturbandomi nella gigantesca impresa di trovare le chiavi di casa nella mia
ancora più gigantesca borsa di Mary Poppins.
-Se continui a
schiacciarmi contro la porta sarà difficile che riusciamo a entrare, non
trovi?-
Borbottando in
qualche lingua che assomigliava all’aramaico antico si scostò e mi lasciò
aprire la porta di casa.
Ma non feci in
tempo a mettere piede dentro che già si era tolto vari strati di vestiti, e si
stava dando da fare per togliere anche i miei.
-Lo sai che dopo
quello che hai combinato dovrei tenerti a stecchetto per almeno una settimana?
Sarebbe una giusta punizione per i tuoi misfatti.-
Non mi rispose,
si limitò solamente a togliermi l’ultimo strato di lana che mi copriva ed
appoggiarsi contro la mia schiena, avvolgere le mani sulla vita, e iniziare a
sussurrare, a un centimetro dal mio orecchio.
Every
vow i break on my way towards your heart
Countless times i've prayed for
forgiveness
But gods just laugh at my face
And this path remains
-Così non vale,
Secco. Stai giocando davvero sporco-
Sapeva
perfettamente che effetto mi faceva quella canzone, e la sua voce. E sapeva
che combinate, la tentazione mi avrebbe
vinta.
Un colpo di
tosse ci distrasse dai nostri preliminari. Ci voltammo insieme. Sei paia
d’occhi erano puntati contro di noi.
-No, ma ragazzi
continuate pure, fate come se non ci fossimo. E’ bello sapere che i nostri
ninfomani preferiti abbiano fatto pace-
Un Migè che si stava ingozzando di sushi parlò dal salone,
mentre il resto della ciurma era intento a arrostire marshmellow
sul mio fornelletto da campo, e tutti ci guardavano ridendo.
-Se permettete,
io porterei mia moglie su in camera, dobbiamo parlare di cose molto serie, poi
è incinta ed è molto affaticata- si intromise Ville sghignazzando dopo aver
fatto un cenno di saluto alla famiglia riunita intorno al nostro tavolo.
-Si si andate
pure a parlare- disse Elena.
-Ma voi rimanete
qui tranquilli, non ci disturbate mica- concluse Ville quando mi aveva già
trascinato su per le scale, non mi feci pregare oltre e lo seguii verso il
nostro luogo di perdizione preferito.
Una luce
insistente mi svegliò. Ero al caldo, ed era già tarda mattinata. Un braccio
avvolgeva le mie spalle, e un respiro regolare spezzava il silenzio.
Mi girai,
seppellii la mia faccia contro il suo collo. E felice, tornai a dormire,
abbracciata al mio sogno più bello.
Sesto mese di gravidanza- Marzo
-Biancaaaaaaa- speravo che mi sentisse dal primo piano.
-Che c’è?-
rispose.
-Hai per caso
visto la mia camicia con i fiori?- le chiesi. Volevo metterla per andare al Tavastia quella sera.
-L’ho usata come
straccio per pulire la tua vecchia culla, quella che ci ha dato tua madre per Eva-.
Settimo Mese di Gravidanza –Aprile
-Allora andiamo
al cinema con Jonne e Elena?- chiesi mentre cercavo
disperatamente il mio portatile tra le migliaia di scartoffie.
Nessuna
risposta.
-Ville?- chiesi
dirigendomi verso la cucina.
Il pancione ormai
era pressoché infinito e mi muovevo a velocità
bradipo, ma questo non gli dette comunque il tempo di nascondere le sue
attività segrete.
Era li tutto
intento col mio pc in mano a giocare a tetris, gioco al quale era disperatamente negato, ma si
ostinava a voler giocare.
-E tu dovresti
diventare padre tra due mesi?-
Ottavo Mese di Gravidanza – Maggio
-T’ho detto vai-
mi disse Bianca sdraiata sul letto col pancione scoperto intenta a finirsi le
ultime scorte di liquirizia che le erano rimaste.
-Ma non voglio
lasciarti da sola- risposti sedendomi a fianco a lei.
-Ville, su, non
fare il bambino, devi andare a quel concerto. Sai com’è? Siete voi che dovete
suonare, mica pinco pallino. E poi qui c’è Elena-
-Si che è su a
fornicare con la Barbie- grugnuii.
-Tu fatti i
cavoli tuoi.-
Mi aveva
convinto, presi due cose dal tavolo e mi diressi di sotto.
-Fermo li-
-Cosa c’è
ancora?- le chiesi.
-Se ti azzardi a
uscire con quella cosa addosso, considerami già vedova.-
Nono Mese di Gravidanza- Giugno
Eva sembrava non
avesse alcuna intenzione di uscire dal suo antro al calduccio. Ne la voce di
Ville che la esortava a presentarsi al mondo, ne le mie parolacce l’avevano
ancora convinta. Così me ne stavo tranquilla a trafficare con la mia collezione
di libri fantasy che custodivo gelosamente in quella che doveva essere la
cabina armadio, quando la voce di Ville mi raggiunse.
-Amore, hai idea
di dove sia la mia canottiera col drago?- mi chiese mentre un brivido freddo mi
percorreva la schiena. –Oggi fa un caldo terribile ed è l’unica cosa leggera
che ho-
-Ehm, no-
proprio non saprei, gli gridai di rimando.
-Amore?-
continuò-
-Hai idea di
cosa siano questi pezzettini di stoffa nera nascosti sotto ai tuoi vecchi reggiseni?-
Splash.
Cazzo.
Al quadrato.
-E’ la tua
canottiera col drago- iniziai- e per la cronaca, mi si sono appena rotte le
acque.
Grazie piccola
figlia furba, stavi aspettando per salvare la mamma vero? Mormorai tra me e me.
Andremmo mooolto d’accordo io e te, sogghignai.
@ valeriana,; questa cosa delle ragazze finniche che disprezzano i loro compatrioti l’avevo già letta, ho riso troppo. Beh, se le piacciono quelli italiani ha fatto un grande affare LOL. Tutti mammoni e rincoglioniti, però magari li vogliono proprio così. Grazie per il comm, as usual!
@ lithi: ma brava la mia fogliolina che s’è comprata Digital,
quand’è che ti unisci definitivamente agli angeli e ti fa un bell’hearti??! Devo troppo venire a trovati, mi manchi tanto
ç__ç
@ kiki91: mononeuronico,
povero cuore xDxD *guarda
verso la Fi e chiede scusa a Luce per tale cosa*, cmq, sì, a volte l’è assai rincretinito, porellino.
@ blaise_sl_tr07: lo sooo, quella scena è stata tremenda da scrivere, non sapevo
più dove mettermi le mani, alla fine è uscita confusa ç__ç…(il segreto è che in
realtà non doveva succedere niente di tutto ciò xD,
ma tu non hai sentito nulla). Cmq, come ringrazierebbe il Valo,
kiitos pajion, a presto^^
@ Lally: peccato che la tregua sia durata poco, alla fine ce lo siamo ritrovate
proprio in mezzo ai cocomeri il BF…ancora mi ricordo
quando l’ho visto uscire per presentare i 69, lurido bastardo.
@ ms_reverie : eheh chi non la
comprenderebbe xD