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Autore: valechan91    07/07/2015    1 recensioni
7/7/ 2015: Auguri, Midorima Shintaro!
Midorima e il compleanno. Festività tra le più importanti in Giappone. Un rapporto di amore-odio verso questa giornata. E se iniziasse ad apprezzarla per qualcosa in particolare?
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiseki No Sedai, Shintarou Midorima, Shuutoku, Takao Kazunari, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve sono valechan91.
Eccomi qui con un tributo al nostro Tsundere preferito nel giorno del suo compleanno...e come potevo non inserire il suo falchetto?
Buona lettura!


Hikoboshi Orihime: un compleanno sotto il segno delle stelle
Lo sapeva, Midorima. Eccome se lo sapeva. Ogni anno, il suo compleanno era una scocciatura. Non che non gli piacesse festeggiarlo seguendo il suo caro Oha Hasa, ma ogni volta era sempre la stessa storia.
E tutto per colpa di una stupida leggenda sdolcinata. Alla quale, lui, naturalmente, non prestava attenzione alcuna. Ne aveva letti di libri, ma non gli aveva mai interessato davvero. Chi potrebbe mai essere così folle come quei due, oggi? Lui non aveva tempo per quelle sciocchezze.
Le vacanze estive erano iniziate, e per Midorima Shintaro, shooting guard dello Shuutoku e famoso per appartenere alla Generazione dei Miracoli, significava solo allenamenti, e aumentare quelli extra. E naturalmente, i compiti.
Già qualche giorno prima, la sua squadra aveva deciso di festeggiare con lui al classico festival. Ancora quel maledetto Tanabata, possibile che se lo ritrovasse ovunque? Dannata festa delle stelle…
E naturalmente,  l’idea era stata del loro point guard, Kazunari Takao. Un ragazzo vivace, petulante, e sempre entusiasta.  Di tutto.
Si erano avvicinati molto, e non da poco tempo. Il ragazzo, così minuto rispetto a lui, lo aveva consolato quando avevano perso contro la Seirin, sebbene poi avessero pareggiato alla Winter Cup, come rivincita.
Era ormai passato un anno da allora, e dal loro terzo posto. La sconfitta contro Akashi Seijuro era ancora una ferita aperta. Per la prima volta, Midorima aveva visto le lacrime di quello che faticava ad ammettere fosse ormai un caro amico.  Così come i compagni di squadra, che ormai si erano diplomati.
Otsubo e Miyaji si facevano vedere di tanto in tanto, perché lo Shuutoku era stato invaso da parenti dei loro senpai. E il loro capitano, Miyaji Yuuya, era forse anche più severo di Otsubo e più spaventoso di Miyaji.
Takao non finiva mai di ripeterlo.
Ed eccolo lì, intento a parlargli di sciocchezze come sempre, e decise di prestargli attenzione, stringendo la piccola rana di pelouche che aveva preso dalla sorella minore, essendo il lucky item del giorno.
“Dai, Shin-chan! Sarà divertente” esclamò Takao, tutto contento. A lui piacevano le feste.
E Midorima si sarebbe ritrovato circondato come sempre dalla tradizione.
Il verde sospirò. “ E va bene, Takao. Ma non urlare, mi irrita, nanodayo “ commentò
“Sei sempre il solito tsundere, lo so che ti fa piacere, Shin-chan”
“Almeno, passare la serata con i senpai non mi causerà problemi, nanodayo”
Takao sorrise, prima di assumere un’espressione seria. “ Non preoccuparti, Shin-chan. Ti prometto che appena inizierà l’Inter High mi impegnerò di più e vinceremo. Contro la Seirin, il Rakuzan e contro tutti”
“ Cosa…”
Il bruno chiuse la mano a pugno e la poggiò delicatamente sul petto dell’altro. “ Shin-chan, fa ancora male anche a me. Contro Akashi è stata colpa mia, ma sei tu quello che ne soffre di più. Vedrai che ci riprenderemo la rivincita. Mi impegnerò al massimo. Per te”
Midorima rimase sorpreso, poche volte lo aveva visto tanto determinato.
“ Non è stata colpa tua, Takao. Non ripeterlo, nanodayo. Ero convinto che ce l’avremmo fatta. Ma ci rifaremo, nanodayo” concluse, mettendogli una mano sulla spalla
“Domani è il 7 luglio, e poi tra qualche settimana inizierà una nuova Inter High” sorrise Takao
“Si, e si parla che l’anno prossimo, faranno te, capitano, Takao. Forza, andiamo, nanodayo” commentò noncurante Midorima, nascondendo invece il leggero imbarazzo che lo aveva preso e dirigendosi verso il loro carretto. Aveva trovato affine i sentimenti di Takao quella volta, dopo la sconfitta contro il Rakuzan. E si erano avvicinati più di prima.
Ma non capiva che cosa gli prendesse ogni volta, quel batticuore... da quando sentiva suo il point guard?
Takao rimase imbambolato a fissarlo, con il cuore a mille.
“Eh? NO! Aspetta! Cos’è questa storia, Shin-chan! Io non ne so nulla!” esclamò il numero 10 dello Shuutoku, rincorrendo il compagno

 

 

Il compleanno di Midorima arrivò. Il ragazzo ricevette molti regali e messaggi di auguri. Ormai, i Miracoli erano di nuovo riuniti, chissà se li avrebbe visti al festival la sera.
Già dalla mattina si vedevano i tradizionali origami a forma di gru, e Midorima non ne poteva più, anche se era felice degli auguri ricevuti. Dal tardo pomeriggio iniziarono gli hanabi, i fuochi d’artificio, che segnavano l’inizio del festival. Che si sarebbe concluso con i classici tanzaku.
La sera, si ritrovarono al festival, indossando i tradizionali yukata estivi. Midorima, con un serioso yukata marrone, cercava tra la folla i compagni.
Si sentì chiamare da Takao…che indossava uno yukata azzurro.
Midorima sospirò, avvicinandosi. La sua squadra gli aveva fatto gli auguri in palestra, dove alla fine del festival si sarebbero recati ad appendere i tanzaku.
Oha Hasa lo aveva detto. “ Oggi il cancro è fortunato. Siete al primo posto. Sfruttate il Tanabata in modo appropriato e questo vi farà riflettere su qualcosa di importante. Seguite la scia delle stelle fortunate. Il lucky item è del giorno è un braccialetto”. Midorima indossava un braccialetto marrone.
Andarono ad assistere i fuochi d’artificio, ma Midorima notò che Takao aveva il sorriso tirato.
Sospirò, stranamente, di sollievo vedendolo sorridere sincero alla vista di quei fuochi di mille colori.
“Guarda, Shin-chan!” indicò il ragazzo “ Ce ne sono alcuni arancione Shuutoku!” ridacchiò
Dopo un po’, Takao, con lo sguardo fisso al cielo, notando che accanto ad una scia arancione se ne era affiancata una verde, sorrise appena.
“Shin-chan, quindi non credi…a quel tipo di destino? Alla leggenda del Tanabata?”
“ Non hanno seguito il destino, Takao. E si sono lasciati andare, nanodayo”
Takao rimase in silenzio, nascondendo il nervosismo. Con lui era così, tutto o niente.
Ma quanto poteva essere testardo e razionale, il suo Shin-chan!
Non capiva perché, ma gli dava fastidio quella sensazione…come di freddo. Pensava che si fossero avvicinati, e invece a volte tornava ad essere glaciale. Non ce la faceva più.

 

 


Takao trascinò Midorima in giro per il festival.
“Su, Shin-chan! Levati quell’aria seria dalla faccia e divertiamoci!” rimbeccava il ragazzo
Incontrarono anche Kuroko e tutti gli altri Miracoli. Midorima ancora sentiva dell’attrito verso il Capitano della Generazione dei Miracoli, ma era almeno contento di saperlo tornato quello di un tempo.
Takao si sentì alquanto escluso, ed era nervoso.
Quando si ritrovarono nella palestra dello Shuutoku, ognuno dei ragazzi, compresi i loro vecchi senpai, appesero ad un albero un tanzaku.
“ Cos’hai scritto, nanodayo?” chiese Midorima a Takao
“No, Shin-chan, non lo dirò a nessuno, nemmeno a te “ disse il ragazzo, con un sorriso “ altrimenti il desiderio non si avvera”
“Cosa sei un bambino, nanodayo?” replicò il compagno
Takao ridacchiò.
Quella sera, osservando ancora i fuochi dalla palestra, i due ragazzi si sentirono vicini. Avrebbero portato la loro squadra alla vittoria. Insieme. Ne erano certi. Insieme ce l’avrebbero fatta, nessuno li avrebbe più fermati.
Midorima lo aveva capito da tempo. Avere continuamente intorno Takao era un toccasana per lui, perché riusciva a farlo sentire sé stesso. Non aveva mai invidiato Kuroko e Aomine ai tempi della Teiko, né in seguito il Sesto Giocatore Fantasma della Teiko e la sua nuova Luce, Kagami Taiga.
Ma in fondo, forse, desiderava anche lui qualcuno che fosse una spalla, un appoggio. E senza chiedere, aveva trovato un moccioso petulante e guastafeste.
Takao, invece, aveva capito che Midorima era diverso dagli altri. E non ringraziava mai abbastanza i Kami di avergli dato la fortuna, nella sfortuna, di diventare partner di quello che un tempo odiava, odiava e ammirava allo stesso tempo. Non si era mai soffermato su questo, ma quella sera, osservandolo, ci pensò.
Nonostante non potesse sembrare, Midorima aveva un notevole successo con le ragazze a scuola, e Takao aveva il suo bel daffare con quelli che lui chiamava “assalti”. Lo sapeva. Midorima era bello. Bello da mozzare il fiato. Soprattutto quando segnava una delle sue assurde triple.
Midorima, invece, rifletteva. Pensava a Takao e allo stuolo di ragazzine che a scuola lo circondava, al sorriso perenne che aveva. E che quello che definiva ormai un amico era un bel ragazzo.
Midorima sorrise. “Forse, potrò apprezzare il mio compleanno, se c’è lui al mio fianco” pensò.

 

Entrambi i ragazzi provavano sentimenti che non capivano a fondo. Ma non sapevano che in quella serata stellata, in cui inconsapevolmente si avvicinarono ancora un po’, serata in cui ogni tanto si incatenavano con lo sguardo, avevano espresso lo stesso desiderio.
“ Voglio stare ancora al tuo fianco. Ancora. Sempre. Non una volta l’anno come Orihime”
“ Non potrei avere partner migliore di te. ..grazie…di essermi accanto. Ancora. Non farei mai come Hikoboshi, nanodayo”

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