Quasi Perfetto

Estate. Per la precisione il 7 Luglio.
Una giovane ragazza era seduta davanti al suo amato e grande specchio sorridendo con dolcezza infinita. Dopo quel giorno di cinque anni prima finalmente era riuscita a riprendersi e, dopo aver aspettato a lungo, a confessare il suo grande amore al ragazzo che, fin dalla prima volta in cui lo vide, le fece battere il cuore, come diceva lei, "forte forte".
Li avevano arrestati tutti, uno dopo l'altro ma solo poco tempo dopo venne data la notizia dell'evasione dell'assassino che fin dall'infazia le aveva tenuto compagnia e le aveva fatto vivere un'infanzia, un'adolescenza e un passaggio da ragazza a donna terrificanti.
Gin. Lui era riuscito a scappare e lei intanto aveva sempre paura di ritrovarselo difronte ma era serena, dopo tutto se l'avesse uccisa avrebbe finamente rivisto sua sorella e avrebbe conosciuto i suoi genitori.
Ma ora torniamo a quel gran giorno.
Come tutti sapete il 7 luglio viene festeggiato il Tanabata. In questa festività la tessitrice Orihime e il mandriano Hikoboshi si rincontrano dopo un anno senza vedersi. Per la nostra ragazza invece è il giorno in cui lei si unisce, per la prima e unica volta, in matrimonio con il ragazzo che ama e amerà per sempre.
Una ragazza la aiutava a prepararsi. Si chiamava Ran, immagino voi la conosciate già bene. Aveva i suoi lunghi capelli castano scuro raccolti in un morbido chignon a inizio collo con una piccola orchidea a tenerlo legato, un vestito rosso fuoco non troppo morbido né troppo attilato che le arrivava sopra al ginocchio, mentre le spalle erano coperte dal tessuto rosso trasparente, solo per quella parte, del vestito; le scarpe avevano un leggero tacchetto ed erano rosa con un fiocchetto a ornarle, infine il viso aveva un leggero trucco che le davano decisamente un aspetto adulto.
Stava facendo alla nostra ragazza uno chignon alto lasciando però fuori da quello un piccolo ciuffo che le cadeva a lato del viso.
Per completare l'opera le mise una rosa rossa per tenerlo fermo. La fece girare poi verso di lei e le mise del leggero trucco: un filo di eye-liner, ombretto di un chiaro rosso, mascara e infine rossetto,anche quello rosso. Ran sapeva quanto amava e odiava allo stesso tempo quel colore ma fu proprio la ragazza a chiederle di usare quel colore.
Concluso il tutto la fece rigirare verso lo specchio e con delicatezza le mise la piccola tiara, a cui era attaccato un lungo velo, sul capo e la guardo dallo specchio sorridente.
Anche la ragazza sorrise, la ringrazio di cuore e alzatasi la abbraccio.
Rimasero così fino a quando la madre di Ran, Eri Kisaki, le andò a chiamare, dicendo che la cerimonia sarebbe iniziata a breve.
Annuirono e dopo essersi sorrise di nuovo si incamminarono. Prima di uscire ovviamente la ragazza prese il suo amato bouquet di rose rosse.
Giunsero davanti al lungo tappeto rosso; la ragazza teneva con una mano il braccio di Ran che parlandole tentava di darle coraggio.
La musica partì e gli ospiti si alzarono girandosi tutti verso quelle due splendide ragazze. Iniziarono piano piano a camminare verso l'altare.
La nostra ragazza si mise a guardare il suo amato. Capelli neri sempre arruffati e spettinati, occhi blu come il mare e forse anche più blu del mare stesso, camicia bianca sotto uno smoking del colore che odiava di più al mondo, nero, ma che a lui stava benissimo, scarpe nere come lo smoking e cravatta dello stesso colore. Lo guardava dolcemente e molto felice. Shinichi Kudo era il suo nome, un nome che lei adorava fin da quando lo sentì dire da Gin la prima volta.
E lui intanto ammirava la sua amata. Capelli ramati raccolti in uno bellissimo chignon che lasciava uscire un piccolo ciuffo, occhi azzurri con una nota sul grigio, un trucco non troppo forte ma nemmeno troppo leggero per lei, un abito bianco senza spalline, attillato sul seno e sulla vita ma dai fianchi in giù molto ampio, morbido e un po lungo sul retro. Perfetta. Shiho Miyano era il suo nome, un nome da ricordare per sempre.
Arrivarono all'altare, Shiho diede alla sua ormai sorellina il suo bouquet e finalmente prese la mano di Shinichi.
La cerimonia di svolgeva su una spiaggetta non troppo isolata. Non faceva caldo, anzi si stava davvero bene con quella dolce brezza marina a fare compagnia a tutti quanti.
La cerimonia inizió. Tutto filò liscio fino allo scambio degli anelli.
Un gelido vento si abbatte su di loro e un'orribile sensazione assalì Shiho.
L'unica cosa che riuscì a fare di girarsi con lentezza verso l'inizio del tappeto rosso.
Il suo incubo era lì.
Un rumore si senti, poi delle parole e infine un'altro rumore ancora più forte.
Il caricarsi di una pistola.
-Ricordati Sherry, sei mia e lo sarai per sempre.-
E infine uno sparo provocato dall'amata Beretta di Gin che guardava ghignante il corpo della sua Sherry.
Shinichi la prese per la schiena prima che cadesse a terra.
Nella parte sinistra del vestito di Shiho, precisamente sul cuore, un alone rosso inizio a formarsi e a spandersi sempre di più, mentre un disperato Shinichi la scuoteva in lacrime, urlando il suo nome, cercando di tenere in vita lei e una parte di lui stesso, ma tutto fu inutile. Ormai il fragile cuore di Shiho non batteva più.
I poliziotti ospiti di quel matrimonio arrestarono subito Gin. E dopo aver salutato un'ultima volta quella ragazza portarono Gin in centrale.
Shinichi intanto, con ancora il corpo della giovane sposa tra le braccia svenne, circondato dagli altri ospiti. Tutti chiamavano sottovoce Shiho e lui in uno scatto di disperazione alzò il volto da terra e strillò il nome dell'amata ormai perduta.


Fece un balzo nel letto, sedendosi, piangendo, sudando e tremando.
Di nuovo quell'incubo.
Guardó la sveglia sul comò: 03:30 07/07.
Si mise a ridacchiare con un volto cupo.
Aveva ragione, fin dal primo momento in cui glielo aveva detto.
Lei era sua. Sua e di nessun altro. Sua nei sogni, sua nella realtà. No. Solo nei sogni. Dopotutto il suo sogno aveva ragione: erano stati tutti catturati cinque anni prima, ma Gin non era scappato, di quello era certa. Il suo matrimonio sarebbe andato a finire bene, lei e Shinichi avrebbero vissuto la vita che da tempo desideravano.
Sorrise felice come una Pasqua! Si asciugò le lacrime con il lenzuolo e, con un elastico preso dal comodino, si fece una bella coda di cavallo. Shinichi aveva ragione, le stavano molto bene quei lunghi capelli!
Si stese e guardando un'ultima volta la foto di lei e di lui sul comodino, si addormentò; dopo tutto le servivano le energie per il giorno del suo matrimonio, come da tempo se lo immaginava, come da tempo lo sognava, e che finalmente quello stesso giorno avrebbe celebrato.

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Sono tornata più allegra che mai (certo.........)!
Cosa ne pensate?
Non amo molto la coppia ShihoxShinichi ma non la odio nemmeno!
Non volevo farla morire povera cucciola ihih!
Ho un cuore d'oro!
E così possiamo aggiungere alla lista delle persone che ho ucciso anche Shiho ^-^
Recensite! Vorrei sapere cosa ne pensate ;D
Baci<3
Dudi_Mouri