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Autore: Jade Tisdale    09/07/2015    3 recensioni
Subito dopo, tre piccoli uragani comparvero dal retro del Caffè, e presero a correre nella loro direzione.
«Papà, papà!» urlò gioiosamente una di loro. Indossava un vestitino azzurro, e i lunghi capelli verdi facevano risaltare il suo cerchietto blu. Si fermò ad un paio di metri da Kisshu, e ancora col fiatone, riprese a parlare: «Ti piace il mio vestito? Me lo ha regalato la zia Retasu!»
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tattoo?

 

 

 

 

 

«Mamma, è vero che sembro una fata?»
Zakuro sorrise, accarezzando dolcemente i capelli della sua bambina. «Ma certo, tesoro. E sei anche bellissima.»
La piccolina arrossì, agitando con grazia la sua bacchetta. Il vestitino viola le calzava a pennello, e faceva risaltare i suoi boccoli biondi.
«Bimbe, perché non andate a farvi vedere dai vostri papà?» sussurrò Ichigo in tono allegro.
La biondina annuì, dopodiché si diresse all'esterno del Caffè Mew Mew, seguita da altre due bimbe con dei vestitini simili al suo, uno rosa e l'altro azzurro.
«Jennifer è una bimba davvero aggraziata, non come quella monella di mia figlia!» esclamò Minto, con un tono per niente sarcastico. «Perché non le fai fare un corso di danza classica?»
Zakuro le fece un mezzo sorriso. «Perché lei detesta la danza. E poi, solo perché Suzanne preferisce fare qualcosa di più movimentato, non vuol dire che non sia aggraziata a modo suo!»
«Aggraziata a modo suo? Quando la porto al parco scappa sempre, ed è talmente veloce che fatico a raggiungerla. Per fare cosa poi? Per cercare di arrampicarsi sugli alberi! E quando piove, sembra che me lo facciano apposta, lei e Kisshu: escono in cortile a giocare a pallone! Ti sembra una bambina aggraziata?»
Il gruppetto -a eccezione di Purin e di Minto stessa- scoppiò in una sonora risata. La Mew Scimmia osservò la ballerina con sguardo confuso: «Guarda che anche a me piaceva arrampicarmi sugli alberi, eppure sono diventata una ragazza affidabile» scherzò, facendole l'occhiolino.
Ichigo si passò distrattamente una mano sulla nuca. «Purin, l'ultima volta che hai fatto da babysitter ad Amy l'ho trovata da sola in cucina, e si è mangiata un intero pacco di biscotti. Questa la chiami affidabilità?»
«Ehi! Ti ricordo che mi hai chiamata alle sette di mattina, perciò è normale che fossi stanca! Io ed Amy stavamo guardando un cartone animato, e all'improvviso mi sono addormentata... sono cose che capitano!»
Retasu rise sotto ai baffi, accarezzando dolcemente il suo ventre. «Purin, se a te sta bene, quando il mio bimbo nascerà, tu diventerai la sua babysitter ufficiale!»
Alla diretta interessata presero a brillare gli occhi: «Dici sul serio?!»
La verde annuì, ricevendo un abbraccio stretto dalla più piccola del gruppo.

 

 

«Keiichiro, come mai Rei non è ancora arrivata?»
«È passata a prendere Kimie a scuola. Oggi pomeriggio aveva il corso di teatro.»
Ryo incrociò le mani dietro alla nuca, sorridendo all'amico: «Già, a volte mi dimentico che vostra figlia frequenta già la nona classe (*). Com'è passato in fretta il tempo.»
Il pasticciere sorrise, aiutando l'amico a disporre le posate sull'enorme tavolo rotondo: era un caldo giorno estivo -il sesto compleanno di Jennifer Shirogane, per la precisione-, e per l'occasione, Kei aveva proposto a Ryo e Zakuro di festeggiare tutti insieme nel cortile del Caffè Mew Mew, ormai chiuso da circa sedici anni.
Mark, seguito dai fratelli Ikisatashi, uscì in quel momento dal vecchio edificio: lui e Pai stavano reggendo la torta di compleanno, Taruto i bicchieri e i tovaglioli, e Kisshu li osservava fischiettando beatamente.
«Ecco fatto!» esclamò l'ex Cavaliere Blu, dopo aver poggiato il dolce sul tavolo.
Subito dopo, tre piccoli uragani comparvero dal retro del Caffè, e presero a correre nella loro direzione.
«Papà, papà!» urlò gioiosamente una di loro. Indossava un vestitino azzurro, e i lunghi capelli verdi facevano risaltare il suo cerchietto blu. Si fermò ad un paio di metri da Kisshu, e ancora col fiatone, riprese a parlare: «Ti piace il mio vestito? Me lo ha regalato la zia Retasu!»
L'alieno le diede un tenero buffetto sul naso. «Ma certo Suzie, è bellissimo! Sembri proprio una principessa!»
Amy abbassò un poco lo sguardo: le guance si tinsero dello stesso colore dei suoi capelli. «Anche io sembro una principessa?» sussurrò, mentre Masaya la prendeva in braccio e le lasciava un bacio sulla guancia.
«Sì, piccola mia. Proprio come tua madre.»
«Ichigo una principessa?» Taruto soffocò una risata, e Pai gli diede una lieve gomitata, che lo fece zittire all'istante.
Ryo si inginocchiò, arrivando alla stessa altezza della figlia. Le dedicò un sorriso dolce, e Jennifer ricambiò allo stesso modo.
«Allora» esordì il biondo, scompigliandole dolcemente i capelli «vi state divertendo?»
La piccola annuì, stringendo tra le mani la bacchetta. Subito dopo, l'attenzione dell'americano fu attirata dalle altre donne della sua vita: le cinque ex paladine li stavano raggiungendo.
Minto teneva le braccia incrociate e lo sguardo fisso davanti a sé, ma lasciava intravedere un piccolo sorriso.
Retasu si accarezzava dolcemente il pancione di sette mesi e mezzo, camminando con lentezza.
Ichigo osservava in lontananza la propria figlia tra le braccia del marito.
Purin sorrideva allegramente, e aveva cominciato a correre verso Jennifer e Suzanne, prendendole in braccio entrambe.
E per quanto riguarda Zakuro, non c'erano parole per descriverla. Era bellissima, come sempre.
Erano passati sedici anni dalla sconfitta di Profondo Blu. Sedici lunghi anni in cui quel gruppo era diventato sempre più unito.
Si era chiesto più e più volte cosa sarebbe successo se non avesse mai conosciuto quelle cinque ragazze, e non era mai riuscito a trovare una risposta.
Ma in fondo, era meglio così. Aveva iniziato quella guerra per proteggere la terra, ed era riuscito a trovare la felicità.
Prima che le ragazze raggiungessero del tutto i propri mariti, la piccola Shirogane scese dalle braccia di Purin, e corse in direzione del padre.
«Che c'è, Jenny?» domandò quest'ultimo, sorridente.
«La zia Purin si è fatta un tatuaggio?»
«Come dici?»
«Ha un tatuaggio rosa sulla fronte, simile a quello che ha la zia Retasu sul petto.»

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(*)= Corrisponde alla nostra terza media, ma in Giappone si frequenta a 14-15 anni.



 

 

 

 


Voi pensavate che avrei raccontato della festa di compleanno, e invece... ecco la sorpresina finale! Immagino già la faccia di Ryo xD
Ryo: ...
Ehi, è il caldo che mi da queste strane idee!
Dato che il prossimo capitolo della long non arriverà prima di agosto, nel frattempo mi farò perdonare con delle one-shots o aggiornando la raccolta di flashfics.
Auguro a tutti voi una buona giornata :3 (ma soprattutto un po' di fresco...)

   
 
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