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Autore: Endergreen347    09/07/2015    2 recensioni
CI SONO SPOILER SU TUTTO QUELLO CHE VIENE DAL PRIMO LIBRO AL FINALE DI SANGUE DELL'OLIMPO.
Dopo il sangue dell'olimpo, mi sono sentito "vuoto" e non ho accettato del tutto quel finale. Quindi, preso da un momento di pazzia, ho deciso di "Continuare" la storia di Percy.
DAL CAPITOLO 3:
"Nella prossima giornata il carro di Apollo sarà da seguire,
In coppie si divideranno se il loro amico non vorranno far perire.
I due romani nel deserto dovran vagare, Il mezzodì dovranno riuscire a sopportare.
I figli dell'odio all'olimpo devono aspettare,
Un altra morte dovranno sopportare.
I due ragazzi saranno gli ultimi ad agire,
sotto le stelle la verità dovranno dire.
Chi è sfuggito alla morte la dovrà ritrovare,
nel luogo in cui lui ha più paura a tornare.
I due restanti gli dei dovranno subire
e un tempio segreto dovranno scoprire."
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gli Dèi, I sette della Profezia, Nico di Angelo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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FALSE SPERANZE.

ANNABETH

La notte è stata una sofferenza atroce.

Dopo aver evocato lo spirito di Percy, siamo tornati nelle nostre case.

Cosa del tutto normale.

Se non per il semplice fatto che tutte le mie cose erano nella cabina di Poseidone.

Avrei preferito tornare direttamente nella casa dell figlie di Atena e far finta di niente, ma sarebbe stato pressoché impossibile.

Dovevo affrontare il futuro.

Appena entrai ogni mio tentativo di fare finta di nulla venne completamente distrutto.

La cabina era piena di foto con me e Percy.

Potevo vedere il suo sorriso idiota in ogni singola foto e mi faceva molto, molto male.

Osservavo i suoi occhi verdi in ogni singola foto.

Pensai a quando Percy era scomparso ed era finito sull'isola di Calypso.

Non avevo idea di come ritrovarlo ma sapevo che era da qualche parte.

Stavolta era diverso.

Percy era morto. Non sarebbe tornato.

I sentimenti presero il sopravvento e piansi, piansi come una fontana per ore.

Ma alla fine riusciì ad addormentarmi.
 

*
 

Mi svegliai urlando tra le lacrime. Avevo il volto arrossato e sconvolto.

Senza un motivo preciso. Non avevo sognato niente.

Riuscì a stento ad alzarmi per andare alla mensa.

Appena arrivata mi guardarono come se fossi un cucciolo indifeso.

Non mi andava affatto bene.

Cercavo di essere coraggiosa, di passare come una ragazza forte e determinata.  Ma, in effetti, non lo ero.

Ho passato l'intera giornata a deprimermi ed alla fine sono riuscita soltanto a far piangere anche lo spirito di Percy.

Solo perché sono egoista.

Temevo che Percy fosse riuscito ad andare avanti, che non aspettasse altro che superare quel momento in cui lo abbiamo infastidito per poi tornare alla sua "vita" negli inferi.

Invece lui era riuscito a trattenere le lacrime, a fare finta di niente.

A pensare positivo.

Non era veramente tranquillo. 

Ma io non me ne ero accorta. Volevo la mia risposta e la ricevetti.

Facendolo soffrire di nuovo.

Non mi sarei mai perdonata.

Per abitudine mi sedetti al tavolo di Poseidone e, dopo poco, mi raggiunse Thalia.

"Ciao" mi salutò facendo un lieve sorriso.

Avrei voluto abbracciarla, piangerle addosso ed urlare ogni singolo pensiero che mi veniva in mente.

Ma mi limitai ad un semplice "Hei."

Non mi andava di parlare e Thalia sembrava averlo capito. Per questo rimanemmo in silenzio tutta la mattina.

Dopo pranzo decisi di raggiungere Chirone e Will in infermeria.

Volevo vederlo di nuovo. Anche se non era davvero lui.

Il corpo di Percy era steso su un letto chiuso sotto le coperte. Quando mi avvicinai notai qualcosa di luminoso sbucare da sotto un lato della coperta. Il vello d'oro.

"Lo state curando!" urlai sorpresa. "Sta tornando in vita!" 

Chirone si avvicinò lentamente a me, mi mise una mano sulla spalla e mi guardò rattristito.

Fantastico, false speranze. Rimasi in silenzio e mi sedetti accanto al corpo esanime di Percy. 

Aveva ancora il suo sorriso idiota stampato in faccia. 

Stetti lì per ore ed alla fine, in un qualche modo, mi sono addormentata.

Dalla sconfitta di Gea non avevo più fatto brutti sogni o cose così. 

Ovviamente la tranquillità non è una cosa permanente per noi semidei, grazie mille Hypno.

Mi ritrovai per le strade dell'Empire State Building in piena giornata.  C'erano persone ovunque che passavano e vagavano senza meta, alcuni erano turisti ed altri lavoratori di ogni genere. 

Poi vidi la persona che meno mi sarei aspettata, Thalia. Iniziai a seguirla.

Mi tremavano le gambe. Cosa ci faceva lì? La risposta mi arrivò subito dopo: Era andata a cercare Luke.

Al campo avevamo provato a mantenerle il segreto ma a quanto pare è stato abbastanza inutile.

"Thalia!" provai ad urlare. Niente. 

Stava andando nella stessa strada dove è stato ucciso Percy.

Ma non riuscivo a spiegarmi il motivo. 

Voleva sgridarlo? Voleva catturarlo? O lo avrebbe direttamente ucciso?

Appena raggiunse il vicolo, svoltò ed entrò dentro. "Luke!" urlò "Esci subito!"

Da lontano riuscì a distinguere quella che sembrava la sagoma di Luke avvicinarsi lentamente.

"Thalia?" rispose.

Poi mi svegliai.

Erano le 18. Il corpo di Percy era ancora davanti a me, avvolto inutilmente nel vello d'oro.

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ENDERGREEN PARLA DA SOLO

Dopo centordici capitoli troll, sono tornato e ne ho pubblicato uno vero.

Che fa cagare.

Due mesi di attesa per..?
Introdurre un qualcosa tra Thalia e Luke. (Thaluke? Oppure si ammazzano a vicenda?)

Mi vergogno di me stesso.


 

   
 
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