Albert's POV
Non valgo nulla.
Sono capace solo di far male alla gente.
Mi sono comportato come un perfetto idiota.
Questo è tutto quello che riesco a pensare mentre sono sdraiato sul letto del dormitorio.
Mi giro su un lato e fisso Tris che dorme.
Nonostante tutto quello che le è successo, ha un'aria rilassata quando è assopita.
Ripenso a quiei giorni in cui era felice, a quando rideva alle battute di Cristina.
Rivedo i giorni in cui ero felice anch'io prima di sprofondare in questo baratro di tristezza e violenza in cui mi trovo, ma che non mi appartiene.
Guardo quella ragazza che è capace mi mettere la sua vita in pericolo piuttosto che quella degli altri, alla sua sua capacità di consolare le persone che si sentivano tristi o inutili, come me.
-flashback-
Sono seduto sul mio letto nel dormitorio quando vedo arrivare una figura minuta.
Tris si avvicina e si siede accanto a me.
-Eccoti qui!- dice -I tuoi genitori ti stavano cercando, ti hanno trovato?-
Scuoto la testa.
Non ho alcuna voglia di rivedere i miei genitori, sopprattuto dopo tutti i miei allenamenti andati male.
-Non volevi vederli?- indaga.
-Non volevo che mi chiedessero come sto andando perchè avrei dovuto diglierlo. Si sarebbero accorti se avessi mentito.-
-Cosa c'è di male in come stai andando?-
Scoppio in una risata nervosa.
-Cosa c'è di male? Ho perso tutti i combattimenti dopo quello con Will. Non sto andando bene.-
-Ma per tua scelta. Non potresti dirgli anche questo?-
Magari fosse così falice come pensi tu Tris...
-I miei genitori hanno sempre voluto che venissi qui. Hanno sempre ammirato gli intrepidi, non capirebbero se cercassi di spiegarglielo.-
-E' per questo che hai scelto gli intrepidi? Per i tuoi genitori?-
Una parte di me voleva entrare negli intrepidi solo per far contenti i miei genitori, ma l'altra parte lo desiderava davvero.
-No, credo sia stato perchè... penso che sia importante proteggere la gente. Prenderne le difese, come tu hai fatto per me.-
Ripenso a come si offerta volontaria al mio posto mentre Quattro stava per lanciare i coltelli contro il bersaglio, alla determinazione nella sua voce e a quello sguardo di sfida che torregiava nei suoi occhi.
-Questo è il coraggio. Non... far del male alle persone senza motivo.-
Rivedo gli occhi di Will che si rovesciano, risento il tonfo che produce quando cade a terra privo di sensi.
-Forse andrà meglio dopo l'iniziazione.-
-Peccato che potrò risultare ultimo. Ma immagino che lo scopriremo stasera.-
-fine flashback-
Dentro di me sorrido a questo ricordo, quel giorno Tris avrebbe potuto andare in giro senza badare a me,invece mi è rimasta vicino cercando di consolarmi.
Siccome non riesco ad addormentarmi, mi metto le scarpe e silenziosamente lascio il dormitorio.
Inizio a passeggiare per la residenza degli intrepidi, fino a quando non vedo una sporgenza nella roccia e mi siedo.
Guardo le mie mani; penso a quello che ho fatto la notte in cui insieme a Peter e Drew ho cercato di uccidere Tris.
Rivedo Tris che piange, urla e che cerca di scappare dalla nostre prese.
Mi sento un mostro, una persona che è solo capace di fare del male ad altri pur di raggiungere i suoi obbiettivi.
In questo, sono completamente diverso dalla ragazza che ho amato e che ho tentato di uccidere con le mie mani.
Non riesco più a sopportare questo peso sulle spalle.
Lentamente mi avvicino allo strapiombo.
Ti ho amato così tanto Tris, eppure ti ho ferito.
Scavalco la sponda e mi attacco a una sbarra.
Ora capisco come si sentiva Cristina quando era appesa a questa sbarra.
Ci si trova tra la vita e la morte.
Gli schizzi del fiume che scorre sotto di me mi bagnano i vestiti.
Ripenso a tutti i miei amici, alle loro risate, ai loro visi, ma poi li rivedo tutti contro di me per quello che ho fatto a Tris.
-Mi dispiace.-
mentre stacco le mani dalla sponda mormoro :"Ti amo Tris", poi scivolo nel buio, verso un altro mondo.
Quello dei morti.
Nota autrice:
ciao a tutti!
Questa è la seconda fanfiction che scrivo.
All'inizio ne volevo scrivere una su Tris, ma ho pensato che era troppo noiosa.
Così ho pensato ad Al... ed ecco la fanfiction.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate.