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Autore: Mysterious Gwen    10/07/2015    2 recensioni
“Qualcosa deve averti distratto. Non avresti mai permesso a quei cani rognosi di morderti”
“Klaus ho anche io l’udito da vampiro. Non volevo origliare quello che hai detto a Elijah ma non ho potuto farci nulla”. Nik abbassò la testa, probabilmente imbarazzato, probabilmente ferito dal fatto che già sapeva come sarebbe andata a finire.
“Così adesso lo sai”. Sospirò. Vedere quel suo lato, sensibile, dolce, umano, mi stava facendo riflettere.[...]
"Non smetti mai di stupirmi”.
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Elijah o Klaus?
Vampiri o lupi?
Ma perché darsi fretta per rispondere se hai l'eternità di una vita davanti?
Genere: Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Klaus, Marcel, Nuovo personaggio, Rebekah Mikaelson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“A cosa stai pensando?” esordii, forse interrompendo quel sogno ad occhi aperti di Klaus. “sei strano oggi. Stranamente silenzioso, non è da te”. Così dicendo mi sedetti sulla sua gamba sinistra, cercando di non poggiare tutto il mio peso per evitare di farlo sforzare, preoccupazione inutile vista la sua natura da ibrido. Lo vidi alzare lo sguardo e fissarmi con uno sguardo un po’ perso. 

“A nulla di cui ti dovresti preoccupare, Claire” 

“Oh hai la voce e lo sguardo da duro. Ma quella ti inganna” risposi mentre con gli occhi indicavo la sua mano che mi stava accarezzando la schiena. E ovviamente mi sorrise. Uno dei suoi soliti sorrisi, con un accenno di malizia e furbizia. Ma sotto sotto c’era anche un pizzico di gioia, forse la vera forza motrice nascosta di quel sorrisetto. “Andiamo Klaus, vuoi forse dirmi che non muori dalla voglia di dirmi tutto mentre ci divoriamo qualche bel lupacchiotto del branco di Jackson? Quei piccoli traditori non aspettano altro che essere prosciugati fino all’ultima goccia del loro dolce sangue. Da noi”. Okay forse lo stavo stuzzicando un po’ troppo, non tanto per quello che gli dicevo, quanto per il modo in cui lo facevo. Dalla la mia posizione e il mio viso, pericolosamente vicino al suo, potevano nascere grandi fraintendimenti. Ma non volevo che ciò accadesse e in me nascevano grandi sensi di colpa dati dal mio approfittarsi dei sentimenti che ero giustamente convinta che Klaus provasse nei miei confronti, tutto ciò a scopo puramente di intrattenimento. 

“Sai che muoio dalla voglia di passare del tempo con te, mia cara streghetta, ma fidati, vedrai presto quello di cui mi sto occupando.”

 “Vedrò?!”

“Fratello, Claire. Rebekah insiste che veniate in cortile. Ci sono alcuni conti in sospeso con il branco di Jackson da risolvere”. La voce di Elijah interruppe quella lieve suspanse che stava nascendo in quella stanza, ora forse troppo affollata per via della sua presenza. “E scusatemi” proseguì senza distogliere lo sguardo da me e Klaus, avvinghiati l’uno all’altra, “per l’interruzione. Potrete continuare a mostrarvi l’affetto che provate negli istanti che seguiranno l’annientamento di quei piccoli bastardi là sotto”. Ci tenevo a Elijah, e parecchio, e non volevo che fraintendesse quei gesti. 

“Elijah!” per quanto io riesca a correre veloce vista la mia natura da vampiro, che si aggiunge a quella di strega, quel ragazzo riusciva sempre a sfuggirmi. E infatti dovette fermarsi per lasciare che lo raggiungessi. “Elijah non fraintendere ogni gesto d’affetto che mi scambio con un ragazzo. É inutile”. Feci appena in tempo a concludere quella frase che scattò verso di me.

“É proprio di questo che voglio parlarti, una volta per tutte. Ma prima risolviamo la faccenda che riguarda quei cani bastardi”. “Ma…”

 

Quattro degli uomini di Klaus trattenevano Aiden e Jackson, rispettivamente il futuro alfa e quello attuale della tribù dei lupi del Bayou. Ora che la maledizione era stata spezzata potevano trasformarsi quando volevano e andavano tenuti a freno e controllati il più possibile. Con uno scatto scesi la scalinata in legno sulla quale avevo lasciato il fratello maggiore e raggiunsi il cortile posizionandomi proprio davanti a quest’ultimo. Stuzzicare la gente era il mio hobby preferito. “Bene bene bene. Cosa abbiamo qua?”

“Due lupi trovati oltre il confine del Bayou, signorina Claire. La trasformazione è in atto”. Gli occhi dei due ragazzi-lupo erano ormai gialli, la pupilla dilatata e i denti affilati come coltelli da macello. Gli artigli erano ormai spuntati al posto delle unghie e cercavano di dimenarsi e liberarsi dalla stretta dei vampiri che li stringevano.

“Lasciateli andare”. 

“Sei forse matta?” 

“So quello che faccio, Elijah”. Con uno scatto il vampiro maggiore si posizionò davanti a me, stringendo il mio polso esercitando la sua forza soprannaturale. Mi sussurrò qualcosa assicurandosi che i nostri nemici non sentissero. “Non mi interessa se sai quello che fai, ora che possono trasformarsi quando vogliono rappresentano un maggiore pericolo. Forse dimentichi che il loro morso è letale per noi vampiri” 

“E forse tu dimentichi che stai parlando con una strega, dotata, tra le altre cose, di una certa potenza”. Nel pronunciare le ultime parole alzai il tono di voce e in contemporanea la mia mano, con la quale, con un semplice gesto di contorsione delle dita, riuscii a farli stramazzare al suolo, con la testa fra le mani per il male procurato. Allentando un po’ la presa mi avvicinai lentamente, mentre intanto Niklaus raggiungeva Elijah, sussurrandogli qualcosa all’orecchio. “Ora capisco perché ti piace tanto, fratello. É tosta. Eppure immagino tu sappia che piace tanto anche a me. Non sarà così facile averla tutta per te.” 

Ecco, avevo sentito tutto. Udito da vampiro. 

Poi tutto successe molto velocemente. Un’ombra, un lupo. Un altro. Mi raggiunse da dietro e mi morse il collo. Con un rapido gesto della mano lo sbattei contro il muro, ma non fui abbastanza veloce. Il veleno era già entrato in circolo. Con le ultime forze riuscii a raggiungere e rompere il collo di quelle bestie. Diedi l’ordine di portarli nei sotterranei e incatenarli. Poi, dopo aver rivolto uno sguardo ai due fratelli che erano avevano osservato la rapida scena dalla parte opposta del cortile, svanii con un semplice battito di ciglia. 

 

  
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