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Autore: DanzaNelFuoco    10/07/2015    4 recensioni
Scritta per la Drabble Night del gruppo fb We Are Out for Prompts
- Intro:
“Merlin!”
“Che c'è?”
“Se strofini ancora un po' mi staccherai un piede!”
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Scritta per la Drabble Night del gruppo fb We Are Out for Prompts per Hiromi Scrive
 

Di corvees piacevoli e non 

Merlin si inginocchiò davanti ad Arthur e cominciò strofinargli gli stivali, maledicendo mentalmente l'idiozia di quell'asino del suo padrone che pur di vederlo faticare era andato a pestare allegramente il fango – e chissà che altro, Merlin decisamente non voleva pensarci – nei viottoli di Camelot e aveva sporcato gli stivali che avrebbe dovuto indossare quella stessa sera al banchetto.

“Più olio di gomito, Merlin!” lo redarguì il principe.

Il servitore intensificò lo sfregamento, mugugnando qualcosa su principi stupidi e inutili banchetti.

“Merlin!”

“Che c'è?”

“Se strofini ancora un po' mi staccherai un piede!”

Merlin sbuffò, alzando lo sguardo sul suo principe, pronto per ribattere quando un pensiero lo fulminò. Si trovava tra le gambe aperte di Arthur, il suo viso era all'altezza del suo inguine e lo stava guardando dal basso come la più consumata delle meretrici.

Chinò il capo, mordendosi il labbro inferiore senza dire una parola. Non era il caso di farsi venire simili pensieri proprio adesso.

Arthur sgranò gli occhi, sorpreso, nel momento esatto in cui si rese conto di cosa era appena passato nella testa del suo servitore. Non era mai stata sua intenzione… Lui… Si ritrovò a boccheggiare mentalmente perché in fondo non voleva ammettere che gli piaceva vederlo in ginocchio tra le sue gambe. Cielo, poteva immaginare impieghi molto più utili per quella posizione. No! Ma che andava pensando! Qualcosa si mosse all'altezza del suo inguine.

“No! Pensa a cose brutte.” si disse. “Pensa a… gattini morti, la distruzione di Camelot, combattimenti… no, i combattimenti hanno le spade, brutte associazioni mentali… uhm… tuo padre che entra in camera proprio ora...”

Il suo filo di pensieri – poco logico – fu interrotta dalla mano di Merlin sul suo ginocchio.

“Ugh, Merlin… Che stai facendo?”

Il mago sollevò lo sguardo solo per indicare con un cenno del capo l'evidente erezione di Arthur.

“Ecco...” per una volta il principe aveva perso la sua battuta pronta.

Poi Merlin con il suo solito sorriso sghembo da “non vi preoccupate, adesso risolvo io la situazione” - quel sorriso che faceva tremare nel profondo Arthur per il terrore di cosa avrebbe potuto tirare fuori – gli afferrò il retro delle ginocchia facendolo sbilanciare all'indietro e cadere sul letto.

“Arriverò in ritardo.”

Merlin lo guardò con un misto di rimprovero e supponenza. “Se aveste tolto gli stivali, come vi avevo consigliato, a quest'ora sareste già al banchetto.”

“Vero.” annuì Arthur con la gola secca. “Per fortuna non gli ho tolti, allora.”

 

  
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